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Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca

 

Annamaria

 

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Disegno di Seconda elementare.

Disegno di Seconda elementare.

 

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Il mio limerick

 

Un signor Lemme Lemme di Gerusalemme

andò a fare una passeggiata a Camerata.

Incontrò una bella signora, e le disse allora:

“Ciao, bella signora! Che fai qui a quest’ora?

E lei: “Niente, signor Lemme Lemme di Gerusalemme”.

 

 

Il mio raccontino

(composto a partire dalle parole forbici e ippopotamo)

 

Un grande ippopotamo che viveva in un fiume dell’Africa, digiuno da tanti giorni, aveva visto

in fondo al fiume un gran ciuffo d’erba.

“Meno male,” pensò, “mi potrò sfamare!”

Nuotò per afferrarlo, ma rimase imprigionato

in una grande rete. Povero ippopotamo,

non si era accorto che era una trappola!

Cercò con tutte le sue forze di liberarsi,

ma inutilmente.

“E ora cosa faccio? Chi potrà mai tagliare

questa maledetta rete?” “Ci penso io!” rispose

un coccodrillo che passava di là in cerca di cibo.

“Possiedo delle grandi forbici, di quelle

che gli uomini usano per tagliare i cavi delle navi.

Se mi prometti di vivere in pace con noi,

io ti libererò”. L’ippopotamo acconsentì.

Detto fatto: il coccodrillo tirò fuori un paio

di grandi forbici da sotto l’ascella, se le mise

tra le mascelle e tagliò la rete,

liberando l’ippopotamo.

Io sono molto permalosa: me la prendo per tutto, anche per le cose più sciocche. E poi sono indecisa nello scegliere tutto, perfino come vestirmi.

Però sono molto allegra e simpatica, almeno credo!

Sono molto strana: a scuola ci sono due professoresse che, per quanto mi stanno antipatiche, mi viene voglia di strappargli i capelli, prenderle a cazzotti, ecc.; così, quando torno a casa, do i cazzotti al letto per sfogarmi.

Sono anche molto soddisfatta dei voti che ho preso finora a scuola, sono molto brava a fare amicizia e sono molto timida su tante cose.

Non sono una tipa a cui piace restare a casa e non uscire. Non sono calorosa, come tutte le mie amiche. E non mi piace fare i dispetti a bambini più piccoli di me, anzi: adoro i bambini.

Non sono una che non si fa rispettare. Alcune volte non sono molto obbediente, e questo mi capita soprattutto quando c’è qualcosa che non va con le mie amiche, con la scuola, ecc.

Di me mi piace la mia furbizia, la mia generosità, i sogni che faccio la notte, quando mamma cambia le lenzuola e vado a dormire in quelle nuove, quando si fa il cambio di stagione, l’allegria e la simpatia che ho e anche il mio particolare modo di fare.

Mi piacerebbe essere meno permalosa, meno indecisa e meno dipendente da mia madre.

(Prima media).

 

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