ScuolAnticoli

Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca

 

L'immagine di sfondo di questa pagina, raffigurante piazza delle Ville ad Anticoli Corrado, è un dipinto dell'artista danese Viggo Rhode (1900-1976). L'ha segnalata a ScuolAnticoli il signor Peter Holck. Rielaborazione grafica di Luigi Scialanca.

La Terra vista da Anticoli Corrado

nel maggio del 2017

 

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Comunista [e donna] di nascita

 

Comunista di nascita, di Orietta Possanza (Roma, 2017, L’Erudita, pp 148, € 15) è un libro che consiglio. A tutti, naturalmente, ma in special modo agli uomini.

Faccio parte di una categoria di maschi che considero (scusate!) migliore di altre: gli uomini, del resto non rari, che amano sentire una donna parlare. Perfino con irritazione, talvolta: perfino quando razionalmente non vorremmo, ma non possiamo farne a meno.

Com’è ovvio, noi uomini che amiamo sentire le donne parlare con noi non proviamo questo sentimento per tutte. Poiché ci sono arpie, purtroppo, il cui eloquio deprime più di uno stridor di denti. Ma le altre ― cioè la stragrande maggioranza ― ascoltarle è per noi un piacere e una meraviglia sempre inattesi, sempre un po’ misteriosi: un sentire il cuore addolcirsi, e la mente ravvivarsi, senza mai capire davvero come e perché ― senza, intendo, che il come e il perché abbiano in fondo alcuna importanza.

Magia? No. È qualcosa di puramente fisico, invece. È qualcosa di sessuale, anche se non è fare sesso.

Ecco. Leggere Comunista di nascita, per uno come me, è stato come trovarmi (in un bar, su un letto, su una spiaggia, su un prato, non importa dove) accanto a una donna (bella, intelligente, colta, in questo caso, ma non è quel che più mi preme sottolineare), sentirla parlarmi a lungo, con calma e con passione, di sé, della sua vita, dei suoi uomini, di ciò che per lei è importante, e provare il piacere e la meraviglia di star bene senza un perché. Del tutto al di fuori di ogni “normale” e razionale rapporto di causa ed effetto.

Anche di comunismo, anche di politica, di qualsiasi cosa abbia voglia di parlare: il bello, ben più che l’argomento, è che sia lei a parlarmene. Il “cosa” importa, certo. Ma il “come” molto di più. E in Comunista di nascita, certo, il “cosa” fluisce, si leva, discende si muove, insomma, ininterrottamente, intrigandoti pagina dopo pagina ma il “come”... eh, il “come” è la musica. Senza la quale, che ne sarebbe della danza?

Dickens, forse, è “più grande” di Jane Austen. Ma per quanto i suoi personaggi femminili siano straordinari, e la sua scrittura sia ben lungi dal “suonare” unilateralmente maschile, la sua “voce” non è mai di donna. E soffre, pertanto, di una carenza che per i lettori come me, come noi, che amiamo sentire le donne parlarci, sarebbe per sempre incolmabile se la sua epoca non fosse stata, anche, l’epoca di Jane Austen.

Mi sarebbe piaciuto, allora, che Comunista di nascita s’intitolasse Donna di nascita? Può darsi. Ma in questo titolo, forse, non avrei sentito una voce uguale e diversa accanto alla mia.

(Domenica 28 maggio 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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FONTI:

«Nel 1996, nel corso del programma televisivo 60 Minutes, fu chiesto all’ambasciatrice degli Stati Uniti all’ONU, Madeleine Albright, di commentare la notizia che “in seguito alle sanzioni contro l’Iraq mezzo milione di bambini sono morti [...] Più di quanti ne morirono a Hiroshima [...] Vale la pena di pagare questo prezzo?” Albright rispose: “Credo che si tratti di una scelta molto difficile, ma noi pensiamo che valga la pena di pagarlo”» (Howard Zinn, Storia del popolo americano, 1980, ’95, ’98, 2003, Milano, Il Saggiatore, 2010, pag. 451).

“Noi ci leviamo per degli ideali che sono più grandi di noi stessi e percorriamo il mondo non per saccheggiare ma per proteggere, non per asservire ma per liberare, non come padroni degli altri ma come servitori della libertà. La nostra è una missione divina” (George W. Bush, presidente degli Stati Uniti, 2005, citato da Vittoria Calvani, Il Novecento, Milano, Mondadori, 2008, pag. 363).

L’ITALIA SI DISSOCI RADICALMENTE, UNA VOLTA PER SEMPRE, NON IN TEORIA MA IN PRATICA, DA TUTTI I MASSACRATORI PSICOPATICI PER MISSIONE DIVINA!!! (ScuolAnticoli).

Costituzione della Repubblica Italiana, Princìpi fondamentali, articolo 11: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

(Mercoledì 24 maggio 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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(Lunedì 22 maggio 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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Albart Remanus è un nome fittizio, da me inventato, a cui ricorro ― concludendo la pagina dedicata al Patrimonio dell’Umanità ― per non espormi a ritorsioni da parte di chi crede e pretende, invece, di poter esercitare un “diritto” esclusivo sul pensiero umano, sulle ricerche che a esso si ispirano e perfino sull’immagine di esso nelle menti altrui (cioè sull’immaginazione di quanti vi si accostano con interesse).

Pretesa, si badi, non solo economica ― alla quale niente si può eccepire, finché la legislazione permane quella che più conviene al sistema capitalista ― ma addirittura intellettuale e morale: la pretesa, cioè, tipica delle Chiese, di stabilire dogmaticamente la “Verità” (l’unica lecita, indiscutibile e immodificabile da parte dei “non autorizzati” dalla Chiesa stessa) riguardo al pensiero in oggetto, alla ricerca su di esso, e alla sua immagine nelle menti altrui. E di perseguitare gli eventuali “eretici” denunciandoli e consegnandoli al “braccio secolare”.

Per questo ho creato Albart Remanus: per poter immaginare, pensare e scrivere di lui tutto quello che mi viene in mente, senza dover di continuo sorvegliarmi per timore di incorrere nelle ire di qualche “papa” o “papessa”.

Ma chi è Albart Remanus? ― vorrete forse sapere.

Albart Remanus è un personaggio importantissimo de Il Pianeta dei Bambini, il mio prossimo romanzo. Ecco, su di lui, qualche riga tratta dal capitolo La morte di Albart Remanus:

 

Volutamente ho descritto il nostro primo... amplesso sì, neanche ora potrei chiamarlo altrimenti con lanaffettività con cui vi presi parte. Poiché, sebbene oggi io sia in grado di mentire, qui vorrei essere del tutto sincera: Albart Remanus non abbracciò che un pupazzo. Ed egli, per me, fu di gran lunga meno: fu niente.

Ma se quel niente, per me quale sono ora, è tutto; se nel ricordarlo, per quanto siano fredde le parole che me lo rammentano, mi fa tremare di desiderio, impazzire di passione, gioire e piangere di nostalgia... come non esser certa, allora, che per lui che anche in un niente sentiva un tutto, e più profondo e vivo di quel che chiunque altro, forse, potrà mai sentire nelle più profonde e vive realtà quel pupazzo che ero fu già infinitamente di più?

E me lo disse! Ma io non capii le sue parole. Ogni volta che negli anni mi ripeté, abbracciandomi, sorridendo dolcemente ai miei frigidi occhi come se il suo sguardo potesse renderli luminosi e caldi al pari dei suoi: Tu sarai una donna. La più splendida delle donne. Io ti sento tale già ora perfino il significato letterale di quelle frasi, al di là del quale non potevo giungere, per me era pari a zero. Ma non per Albart Remanus. Non si poteva imprigionare il creatore della psicofisica o della picotipica, come la chiamava suo nipote Fabian in uno spaziotempo locale, nemmeno rinchiudendovelo con un pupazzo: abbracciandomi, la sua mente lambiva anche il mio futuro colei che sarei diventata per lui; intravedeva in me una luce che nel presente non cera, e dal passato, come per magia, laccendeva già.

Avrei forse potuto cambiare la mia storia, una volta che Albart Remanus laveva scritta?...

(Giovedì 3 agosto 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

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Il grande fiume Facebook

Non ho alcuna simpatia per il generale e filosofo cinese Sun Tzu, celebre per la sua Arte della guerra, vissuto tra il 544 e il 496. La sua carriera alla corte imperiale iniziò con la decapitazione di due bellissime donne, e questo è più che sufficiente per giudicarlo un mostro... Ma la sua famosa frase, Siediti abbastanza a lungo sulla riva del fiume e vedrai passare il cadavere del tuo nemico ― se intesa, sia chiaro, in senso metaforico ― mi sembra quanto mai adeguata a descrivere uno dei più tristi “pregi” di Facebook.

Facebook, voglio dire, è quel fiume. Ed è un fiume di portata globale, come tutti sanno. Siediti abbastanza a lungo sulla sua riva, evitando di lasciarti distrarre dai cartelloni pubblicitari che la costellano, e prima o poi vedrai passare, a uno a uno, i “cadaveri” di tutti i tuoi nemici. Prima o poi, cioè, scoprirai perché diffidavi, “istintivamente”, di Tizio o di Caia o di Sempronio. Lo scoprirai perché un giorno o l’altro, per quanto abilmente si camuffino, finiranno col tradirsi. Uno, per esempio, si rivelerà un viscido fascista e razzista. Un’altra una livida odiatrice dell’umanità. Un altro un tronfio ignorante di prima categoria. Un’altra una superstiziosa o una baciapile. Un altro ancora un invidioso, o un intrigante, o un subdolo mestatore che tenta di deprimere e avvilire chiunque realizzi qualcosa... E così via.

A questi tipi, Facebook offre strumenti pressoché imbattibili ― i like, i non-like, i silenzi, le allusioni “criptate”, i like “trasversali”, eccetera ― nonché, soprattutto, la certezza dell’impunità più abietta: quella di poter colpire senza esporsi ad alcun contatto fisico, visivo, affettivo, umano, con gli altri. Ed essi non resistono, prima o poi colpiscono (più o meno consapevolmente) e si rivelano, così, per quelli che sono. E tu, vedendo passare a uno a uno i loro “cadaveri”, finalmente vieni sollevato dal dubbio che la diffidenza e il fastidio che da tempo provavi nei loro confronti fossero immotivati e ingiusti.

(Sabato 20 maggio 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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(Lunedì 15 maggio 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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Anticolane e Anticolani

Con mille scuse a quasi tutti coloro che non appaiono:

sarà per la prossima puntata!

(Domenica 13 maggio 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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Passeggiata ad Anticoli Corrado

Sette minuti di Anticoli Corrado.

Sette minuti di pura bellezza.

E qualche istante di malinconia.

(Giovedì 11 maggio 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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Se un poeta ha amici, essi leggono almeno qualche pagina dei suoi scritti anche se il regime tenta di renderlo inesistente (e di farlo impazzire) comportandosi come se egli non ci sia né possa esserci mai. Non solo: per aiutarlo a resistere, i suoi amici gli fanno sapere il prima possibile che lo stanno leggendo. O, quanto meno, che ne hanno letto qualche pagina, e che non se la sentono di approvarle per questo o quel motivo. Sanno, infatti, i suoi amici, che anche la più severa delle critiche è un immenso sollievo, per un poeta che il regime tenta di rendere inesistente e di far impazzire.

Ma tutto ciò, è ovvio, non accade ai poeti che non hanno amici. O i cui sedicenti amici tengono per il regime.

(Martedì 9 maggio 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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(Lunedì 8 maggio 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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(Sabato 6 maggio 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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Ritaglio dal Corriere della sera del 6 maggio 2017, pag. 5.

(Sabato 6 maggio 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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(Domenica 30 aprile 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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Daniela sta leggendo Femmina e Maschio. Mi fa: Professo, devo dirti una cosa: il tuo libro mi piace! E poi mi racconta dovè arrivata (è circa a metà, ha superato le pagine più difficili, è all'inizio della discesa verso il mare, allincontro con la vecchierella), le sue impressioni, quello che ha pensato... E io scopro, grazie a lei, una cosa per me importantissima: sono riuscito a scrivere quel che sento e che penso in modo che si senta, si capisca ed emozioni! Grazie infinite, cara Daniela!!!
Femmina e Maschio è il mio nuovo romanzo.

Leggete le pagine iniziali, in .pdf, cliccando qui. E/o guardate il video su YouTube cliccando qui. E poi, se vi piace e se purtroppo non potete venire a comprarlo ad Anticoli, ordinatene una copia su carta (192 pagine, 18,58 euro) cliccando qui. Oppure in e-book - a soli 13,15 euro! - cliccando qui.

(Domenica 30 aprile 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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(Sabato 29 aprile 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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Gentili e generose come sempre, Antonia e la sua splendida nipotina hanno accettato di vendere Femmina e Maschio nella loro edicola! Non è fantastico? Così, non solo potete fare una bellissima gita ad Anticoli (che da sé vale mille viaggi) ma anche acquistare il mio appassionante romanzo (non dovrei dirlo io, però vi assicuro che è davvero appassionante, anche perché si svolge proprio ad Anticoli) pagandolo quasi un euro meno che su Amazon! Affrettatevi, però, perché le copie disponibili sono solo trenta, e una nuova ordinazione richiederà circa due settimane!
Intanto, se vi va, leggete le pagine iniziali, in .pdf,
cliccando qui. E/o guardate il video su YouTube cliccando qui. E poi, se vi piace e se purtroppo non potete venire ad Anticoli, ordinatene una copia su carta (192 pagine, 18,58 euro) cliccando qui. Oppure in e-book - a soli 13,15 euro! - cliccando qui.

(Lunedì 24 aprile 2017. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).

 

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Femmina e Maschio, un appassionante romanzo di Luigi Scialanca

Nel 2097 la Terra è un mondo abbandonato, dove chi non ha potuto lasciarlo stenta a rimanere umano. Un vecchio solitario insegue, non visto, una ragazza in fuga dai suoi aguzzini. Per aiutarla? O per violentarla e ucciderla? Soltanto i lupi dagli occhi d’oro e dal manto azzurro che li spiano dal folto sanno, forse, pur senza esserne consapevoli, dove andare e cosa fare per non essere distrutti...

Clicca qui per leggere il primo capitolo!

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Poi, se ti piace, compralo (192 pagine - 18,58 euro) cliccando qui!!!

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