Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca
La Classe 1984 - 1987
Home I Diari del 1985 - 1986 Le Gite a Villa D’Este e Viterbo del 1986 Il Carnevale di Roviano del 1986 Roviano |
Anno scolastico 1985-1986. Visita alla basilica di San Pietro.
Da sinistra a destra e dall’alto in basso: Annamaria, Moira, Michela, Weruska, Andrea, Alessandro,
Marco, Pierluigi I., Cristina, il prof, il compianto prof. Pino Cirami, Emiliano, Roberta, Flavio,
Milko, Ivan, Pierluigi B., Monia, Antonella P., Federica, Giuseppina e Antonella F..
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Anno scolastico 1985-1986. Gita a Bagnaia, a Viterbo e a Bomarzo.
Da sinistra a destra e dall’alto in basso: Pierluigi B., Azelio, Milko, Pierluigi I.,
Alessandro, Annamaria, Federica, Moira, Roberta, Giuseppina, Marco, Andrea,
Monia, Weruska, Cristina, Emiliano, Ivan, Flavio, Antonella P., Daniela C., Michela e Antonella F.
Tutte le bellissime immagini della Gita a Bagnaia,Viterbo e Bomarzo cliccando qui
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Anno scolastico 1986-1987. Tutta la classe al boschetto.
Dall’alto in basso e da sinistra a destra: Moira, Federica, Daniela C., Cristina, Antonella, Michela,
Daniela P., Marco, Weruska, Alessandro, Monia, Andrea, Pierluigi B., Milko, Flavio, Giuseppina.
Azelio, Pierluigi I., Ivan, Roberto, Emiliano, Annamaria.
Vuoi leggere cosa scrivevano di sé stessi nel tema del 17 novembre 1986? Clicca qui!
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Le Cartoline e la Lettera al Prof dell’Estate 1986
Clicca sulle miniature per ingrandirle!
1. La cartolina di Annamaria da Passoscuro. |
2. La cartolina di Antonella, Cristina e Monia. |
3. La cartolina di Azelio da Pineto. |
4. La cartolina di Daniela da L’Aquila. |
5. La cartolina di Federica da Roseto. |
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6. La cartolina di Giuseppina da Ostia. |
7. La cartolina di Moira da Cupramarittima. |
8. La lettera di Cristina e Monia, pagina 1. |
9. La lettera di Cristina e Monia, pagina 2. |
10. La busta della lettera di Cristina e Monia, spiritosa anch’essa. (P.s.: non riesci a leggere la lettera? Clicca qui per la “traduzione”!) |
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Altre foto dell’anno 1986-1987
Clicca sulle miniature per ingrandirle!
11. A Villa d’Este col prof. Giuseppe Cirami. |
12. Ivan. |
13. Marco, Pierluigi I., Alessandro e Weruska. In secondo piano, Andrea e Federica. |
14. Alessandro e Weruska. |
15. Emiliano. |
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17. Pierluigi I.. |
18. Federica, Pierluigi I. e Daniela C.. |
19. Federica e Daniela C.. |
20. Giuseppina, Marco e Annamaria. |
21. Pierluigi B., Flavio e Roberto. |
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Vuoi inserire altre immagini, per esempio della gita a Venezia? Vuoi commentare qualcuna di queste?
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Dal tema del 17 novembre 1986:
“Io sono un ragazzo dinamico e frizzante, con tanta voglia di vivere e di divertirmi, e non sono io quel tipo che si mette ogni giorno a vedere la televisione... Sono generoso con gli altri e anche gentile, per non farmi vedere che sono di paese... Un mio difetto è che litigo con la gente. Mi faccio più nemici che amici...”
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“Le qualità di mio padre erano poche, ma riusciva a capire i sentimenti della famiglia. Aveva qualche difettuccio, era un pochettino presuntuoso, certe volte voleva aver sempre ragione, e così perdeva il posto di lavoro... Quando lavorava, il padrone non lo pagava. Non aveva tanti amici, infine era odiato da mezzo paese. Le gioie non le so.”
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“Non è che non mi confido, con i miei genitori, ma non mi capiscono, e per questo mi viene una rabbia terribile.”
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“Però c'è un lato del mio carattere (che è) molto brutto. Io qualche volta sono aggressiva e vendicativa, quando parlano male di me. (Ma) quando sto con gli altri uso il mio lato buono...”
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“Il (mio) secondo (difetto) è che io sono cristiana, ma certe volte mi vengono dei dubbi: è vero che Dio esiste? Se esiste, perché non vuole che si facciano 'porcherie', ma accetta la nascita dei bambini?”
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Ivan:
“Dopo tutte queste cose che ho scritto di differenza dagli altri io mi sento più normale che se ero uguale agli altri.”
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“Quando a me serve una cosa, o mi è successa qualche cosa, mio padre lo capisce, e se è una cosa che mi è successa me (la) fa comprendere. Se è una cosa che mi deve comprare, dice che me la comprerà, ma aspetta che io me (ne) dimentichi.”
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“Io mi offendo facilmente. Questo accade quando un'altra persona mi giudica soltanto dal mio aspetto fisico esterno; ma questa persona non sa quanta bontà, amore, generosità ci sono in me.”
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“Io cerco sempre di essere in buoni rapporti con gli altri, perché, se è vero che chi trova un amico trova un tesoro, chi perde un amico perde un tesoro.”
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“A volte io acconsento ad idee e racconti assurdi, stupidi e inverosimili. Questo modo di fare mi porta la gioia di non aver perso un amico, ma può portarmi anche il dolore di non aver espresso la mia opinione, e spesso il tenermela dentro può portarmi ad essere arrabbiato con me stesso.”
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“A volte cerco di somigliare, facendo le stesse cose, alle mie amiche più simpatiche, per avere successo. Ma poi ho capito che non è possibile; ed ho successo anche essendo me stessa.”
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“Io ho un carattere mutevole, a volte molto scherzoso e a volte molto triste. E quando è triste mi sento solo e allora vado nel bosco per stare un po' solo, e in santa pace mi fumo un pacchetto di sigarette e penso al mondo e alle persone che mi circondano.”
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“Secondo me e secondo altre persone, ho la qualità di essere un bel ragazzo, e non è che me ne vanti.”
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“Uno dei miei difetti è che non sono molto carino. Infatti alle donne non piaccio molto.”
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“Come tutti sanno, io ho molti difetti... Se mi metto a scriverli tutti, non mi basta un foglio protocollo. E perciò dico il più importante: quando vedo una persona, la giudico da come parla e da come è vestita. Questo per me è un difetto grave, perché ogni persona che vedo la giudico male; ma poi ci ripenso.”
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mi dispiace, ma il 17 novembre 1986 eri assente e il tema non l'hai fatto!
Peccato, perché sarebbe stato uno dei più belli!
(Il Prof).
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“Se un ragazzo mi domanda qualcosa, io rimango come bloccata e non riesco più a spiccicare una parola... Però posso dire che sono un tipo romantico e che mi piace essere abbracciata e coccolata.”
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“Un difetto grandissimo, che fino a questa estate non sapevo di avere, è quello di essere scontrosa... Un altro difetto è quello di essere molto sensibile... mi offendo subito. A volte faccio uno sforzo per trattenere le lacrime... Secondo le mie amiche, uno dei miei difetti è di dire che sono grassa. Però secondo me lo sono, loro non vogliono ammetterlo perché altrimenti mi offendo... Dopo questo 'esame di coscienza' mi sono resa conto di avere più difetti che qualità. Anzi non ho proprio nessuna qualità...”
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“Laura era dolcissima, aveva uno sguardo scintillante e sicuro. Aveva i capelli biondi e brillanti. A me mi pareva la bellezza in persona.”
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“È una ragazza semplice, che mette l'amicizia e l'amore al primo posto... Viene giudicata una fanatica solamente perché passa il suo tempo sui libri. Invece per me è diverso: secondo me, è una ragazza con la testa sulle spalle. Io, però, mi sono resa conto di essere cambiata, nei suoi confronti. Lei è rimasta sempre come prima. Anch'io una volta ero come lei, per questo adesso me ne rendo conto. Sembra che lei voglia aspettarmi... Io le voglio veramente bene, perché tra me e lei c'è un intero passato che ci lega. Si può dire che siamo due sorelle di diversi genitori.”
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“Questi sono i miei difetti, ma non sono finiti: credo che ne ho ancora molti, ma non so dirli... Io, quando mi va bene una cosa e sono felice, non permetto a nessuno di rovinare la mia felicità con qualche critica! E poi non vera!”
Il prof. Scialanca in gita scolastica a Venezia nel 1987. Foto di Annamaria Tarquini
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