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Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca

 

Sciocche creazioni di una immaginazione

che non si rende conto dei mostri che crea

 

di Mark Twain (1835-1910)

 

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Mark Twain (1835-1910), Lo straniero misterioso.

 

Nota di ScuolAnticoli

Il 18 gennaio 2015, pochi giorni dopo il massacro compiuto da fanatici religiosi malati di mente nella redazione di Charlie Hebdo e la successiva esibizione del pugno di papa Bergoglio contro chi offende la religione, il quotidiano La Repubblica ha avuto il coraggio di pubblicare le seguenti parole del suo fondatore, l’ex giovane fascista Eugenio Scalfari: Il pugno dovrebbe essere ― credo io ― una norma che vieti e punisca chi si prende gioco delle religioni. Puoi criticarle, certamente, ma non insultarle. Questo è il pugno. Voltaire non sarebbe daccordo, ma non possiamo chiedere a Francesco di esser volterriano. Disgraziatamente, lo Scalfari si è dimenticato di stabilire dove passi, esattamente, il confine tra critica e insulto, nonché ― e questo è, se possibile, ancor più spiacevole ― chi altri potrebbe stabilirlo se non, a loro esclusivo piacimento, i cosiddetti “offesi”, dal momento che i cosiddetti “offensori”, non sentendo la cosiddetta “offesa”, di quale aiuto potrebbero essere nel determinare tale confine? Ma niente paura, egregio dottor Scalfari: c’è qui ScuolAnticoli, Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca che, per soccorrerla in una così ardua opera di discernimento, pubblicherà le pagine più “offensive” che è riuscita a reperire nelle opere di alcuni grandi scrittori. Dopo Il buon soldato Sc’vèik, di Jaroslav Hašek, e Il circolo Pickwick, di Charles Dickens, si continua con un brano de Lo straniero misterioso, di Mark Twain, nel quale, come avranno modo di constatare fin dalle prime righe l’egregio dottor Scalfari e tutti i “figli di... mamma religione” del suo stampo, il confine tra critica e insulto è così sottile che passerebbe entro la cruna del più minuscolo degli aghi senza neppure sfiorarla. Che ne dite, egregio dottor Scalfari e “fratelli” vari, sarà il caso di “vietare e punire” anche Il circolo Pickwick?... Come?... La domanda è troppo difficile? Può darsi, ma... altrimenti che compito a casa sarebbe?

 

Sciocche creazioni di una immaginazione che non si rende conto dei mostri che crea

 

di Mark Twain (1835-1910)

da Lo straniero misterioso, a cura di Simone Morichini, Roma, Nobel, 2011

 

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Un Dio che avrebbe potuto creare i propri figli capaci solo di bontà, e ha scelto invece di renderli capaci anche di cattiveria. Un Dio che avrebbe potuto farli tutti felici, e invece ha deciso di non farne felice quasi nessuno. Un Dio che ha dato loro la capacità di apprezzare la vita, per quanto amara, ma che avaramente ha fatto sì che la vita sia breve. Un Dio che ha donato ai suoi angeli, che non la meritavano, la felicità eterna, ma ha preteso che tutti i suoi figli la guadagnassero duramente. Un Dio che ha dato ai suoi angeli una vita senza dolore, ma ha maledetto tutti i suoi figli con penose disgrazie e malattie del corpo e della mente. Un Dio che parla di giustizia e ha inventato l’Inferno, che parla di Regole Auree, e di perdono moltiplicato sette volte sette, e ha inventato l’Inferno. Un Dio che parla agli altri di morale, ma non ne ha una per sé. Un Dio che si adira per i crimini commessi, ma lui stesso li commette tutti. Un Dio che ha creato l’uomo senza che questi glielo chiedesse e poi cerca di far cadere sull’uomo tutta la responsabilità delle azioni umane, invece di attribuirla a chi spetterebbe di diritto: a sé stesso. Infine, un Dio che, con un’ottusità davvero divina, invita i suoi poveri schiavi seviziati ad adorarlo! Ora capisci che tutto questo è impossibile, tranne che in un incubo. Capisci da te, ora, che queste non sono altro che sciocche creazioni di un’immaginazione che non si rende conto dei mostri che crea...

 

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(martedì 15 novembre 2016. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com)

 

...e, per continuare a divertirti:

 

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