Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca
per Amore di Anticoli
sei domande sul nostro Futuro
ai signori Laura Amicone, Marco Calderari, Manuel Carrera, Anna D’Incalci, Fernando Espositi, Giovanni Gaudenzi, Angelo Iacovelli, Vittorio Meddi, Marco Occhigrossi, Francesco Putignani, Piero Splendori e a tutti i Cittadini di Anticoli Corrado che a esse vorranno rispondere
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Ha inoltre risposto: Antonietta Starnati
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del professor Marco Occhigrossi
Studioso e scrittore
(Clicca qui per scaricare il testo di Marco Occhigrossi in formato .pdf)
1. Quali sono, a suo giudizio, i principali problemi – economici e/o culturali e/o morali e civili – di Anticoli Corrado, e quali soluzioni proporrebbe a tali problemi?
Anticoli non ha grandi problemi economici. È un paese virtuoso, a giudicare dal numero dei risparmiatori e dall’entità dei depositi postali e bancari. Risulta che oltre il 50% delle famiglie residenti sono correntiste postali. Inoltre è ancora ben protetto dal vecchio sistema pensionistico (non poche famiglie percepiscono più di una pensione o più di uno stipendio). Non è poi trascurabile, dal punto di vista economico, che molte famiglie coltivino ancora la terra per ricavarne ortaggi, olio, vino ed altro. Constatiamo che non c’è stata nemmeno una immigrazione massiccia di stranieri, come è capitato per altri paesi vicini (vedi Cineto, Subiaco, ecc.), capace di turbarne la tranquillità: i pochi Romeni e alcuni Extracomunitari che vi risiedono sono lavoratori autonomi che lavorano, guadagnano, e che, spero, pagano le tasse.
Le nuove generazioni sono certamente migliori di quelle incontrate nel secolo scorso. Sono, in genere, più colte, più civili, più educate. Segno di un maggior tasso di cultura.
Ma non è detto che tutto vada bene. Intanto, vi è un discreto numero di disoccupati. Vi è qualche caso di alcoolismo tra i giovani. Vi sono alcune famiglie disagiate, con problemi economici, e alcune altre con problemi clinici anche gravi.
Nel periodo estivo, quando la popolazione aumenta, il paese si trasforma, cambia volto. Emergono molti problemi, che lo rendono quasi invivibile: non esistono parcheggi pubblici, pullulano al contrario i divieti di parcheggio con il caos che ne consegue. Non si capisce, poi, perché i motorini scorrazzino indisturbati di giorno e di notte sulle arterie principali del paese: il loro rumore assordante, superiore certamente a quello previsto dalla normativa ambientale, provoca gravi disagi alla popolazione (specialmente di notte e nelle ore pomeridiane). C’è sporcizia, soprattutto nei vicoli dell’antico borgo (vi sono ampie zone del territorio urbano che non vengono mai raggiunte dal personale comunale addetto). Alcune località lamentano da sempre, durante il periodo estivo, schiamazzi notturni di giovani.
I rimedi? Maggior controllo dell’ordine pubblico, specialmente di notte. Maggiore presenza sul territorio delle autorità comunali, a partire dal Sindaco per arrivare alle guardie comunali, che sono completamente inesistenti, e ai carabinieri. In tutto il periodo estivo non ho mai visto una guardia in piazza, neanche nei momenti più caotici e di punta.
2. Quali sono, a suo giudizio, i principali punti di forza positivi sui quali ci si dovrebbe basare per tentare un rilancio economico e/o culturale e/o morale e civile di Anticoli Corrado?
Senza alcun dubbio, considero il Museo il vero punto di forza dell’economia del paese. Valorizzare seriamente il suo patrimonio significherebbe dare lustro e linfa al paese stesso. Anticoli ha tutti i requisiti per essere considerata una località turistica di livello internazionale. Peccato che proprio agli Anticolani manchi la consapevolezza di ciò.
Tanto per cominciare, dico che è vergognoso che “uno dei centri storici più belli al mondo” (parole di Lucia Veber, fotografa e giornalista americana di origine anticolana) sia completamente abbandonato. Nessun paese del circondario ha tanto maltrattato le dimore storiche dei progenitori. È necessario correre sùbito ai ripari con interventi edilizi mirati per salvare il salvabile! Qualcuno ha mai provato a svendere o a dare in comodato d’uso le vecchie case diroccate perché siano riattate, usate e, poi, restituite ai legittimi proprietari? Ebbene: ci provi! L’esperimento ha già funzionato in alcuni paesi vicini: perché non dovrebbe funzionare ad Anticoli? Questo paese ha bisogno del suo antico borgo e delle sue storiche stalle. È necessario riattivare i percorsi turistici (vicoli e località storiche, chiese, luoghi archeologici e palazzi storici) e ripristinare le visite guidate lungo i percorsi stessi. Riportare alla luce le belle, romantiche storie delle modelle: loro sì che hanno fatto la storia di Anticoli, più, forse, e meglio dei Cavalli e dei Capogrossi. Ma chi conosce più Pirinella o Michelina ‘a signora? Anche personaggi affascinanti come Giggi il Moro e donna Vittoria Rava finiranno nel dimenticatoio? Spero proprio di no!
3. È possibile, secondo lei, incrementare l’economia anticolana favorendo la nascita di nuove attività sul territorio? Se sì, quali attività indicherebbe? E come riterrebbe di favorirle?
Se fossi giovane, metterei in piedi una cooperativa agricola e bonificherei la fertilissima pianura dell’Aniene per farne un’azienda agricola di livello industriale. Gli enti pubblici locali (Regione e Provincia) sono molto propensi a finanziare progetti agricoli, specialmente se presentati da cooperative di giovani disoccupati. Ma i giovani di oggi non amano la terra.
4. È possibile contrastare la tendenza di Anticoli a diventare un paese-dormitorio? Se sì, come?
Non ho ben capito perché Anticoli dovrebbe diventare un paese-dormitorio! Non ne vedo i presupposti (almeno per ora) e poi chi lo decide?
5. L’individualismo che si va affermando nelle grandi città, ad Anticoli Corrado non è ancora così evidente. Cosa si può fare, secondo lei, allo scopo di accrescere negli Anticolani il senso di appartenenza a questa preziosa comunità?
C’è individualismo nelle grandi città? Mi pare che tutto sia, più o meno, come prima, con qualche problema economico in più e molta sicurezza pubblica in meno. L’individualismo ad Anticoli? Non lo vedo proprio! L’appartenenza alla comunità è questione di cultura che parte dalla famiglia, passa attraverso la scuola, la parrocchia, e arriva fino all’ultimo cittadino.
6. Gli Anticolani che frequentano il paese solo per brevi periodi nel corso dell’anno, in che modo, a suo giudizio, potrebbero essere maggiormente coinvolti nella vita di Anticoli Corrado?
Una volta, coloro che venivano ad Anticoli a passare l’estate si chiamavano villeggianti. Erano riveriti e rispettati, perché portavano ricchezza, affittavano le case e assumevano personale di servizio. Oggi questo tipo di vacanze è totalmente scomparso. I vacanzieri sono generalmente Anticolani residenti a Roma per lavoro. Hanno le loro case, vengono la domenica, nel periodo natalizio e in quello pasquale. Sono cittadini anticolani, figli di Anticolani o oriundi tali. Alcuni persino elettori, ed in parte già coinvolti nella vita pubblica; altri, i più, vogliono starsene tranquillamente in vacanza senza problemi. Non ci sono metodi particolari per il loro coinvolgimento, chi ha maggiore senso civico e ama davvero la sua terra lo fa spontaneamente.
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Queste domande sono state inviate ai signori Laura Amicone, Marco Calderari, Manuel Carrera, Anna D’Incalci, Fernando Espositi, Giovanni Gaudenzi, Angelo Iacovelli, Vittorio Meddi, Marco Occhigrossi, Francesco Putignani e Piero Splendori, ai quali è stato chiesto di voler cortesemente rispondere a tutte o solo a quelle da essi preferite, eventualmente modificandole e/o integrandole secondo le proprie esigenze, e di inviare le risposte a scuolanticoli@katamail.com o consegnarle brevi manu a Luigi Scialanca. Tutti i contributi sono pubblicati con la medesima evidenza e senza commenti su ScuolAnticoli (con un richiamo sulla pagina Facebook Anticoli che desidero) nell’ordine in cui pervengono.
Tutti i Cittadini di Anticoli Corrado sono invitati a rispondere a queste domande
(cliccando qui per scaricarle in pdf)
secondo le modalità indicate nelle righe precedenti,
e tutte le risposte verranno pubblicate, senza commenti, con la medesima evidenza.
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