Dalla rivista
Internazionale di venerdì 28 novembre
2008:
Il 7 novembre oltre 120.000 insegnanti hanno
manifestato a Lisbona contro la riforma della
Pubblica Istruzione voluta dal governo del
socialista José Sócrates. La protesta è stata
innescata dalle iniziative della ministra dell’Istruzione
Maria de Lurdes Rodrigues, che hanno portato
negli ultimi tre anni alla chiusura di numerosi
istituti. A scatenare l’ultima ondata di
contestazioni è stata l’introduzione di un
sistema di valutazione del lavoro dei docenti.
Secondo l’Associazione nazionale degli
insegnanti, il sistema è basato su criteri
ingiusti e farà aumentare la burocrazia invece
della qualità dell’insegnamento. Dopo il
successo della mobilitazione, la ministra sembra
aver messo da parte la sua iniziale
determinazione e ha accettato di ridiscutere
alcuni particolari della riforma.
“I cambiamenti proposti dal governo, però, non
hanno convinto nessuno,” scrive il settimanale
Expresso.
“Per ammissione della stessa
ministra, si tratta di concessioni simboliche
con cui il governo vuole mostrarsi disponibile
di fronte all’opinione
pubblica. Ma il numero delle scuole mobilitate
continua ad aumentare e lo scontro è destinato a
inasprirsi con gli scioperi convocati per il 3 e
il 19 dicembre.”

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