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43. Riofreddo dalla Scuola (2008).

Riofreddo fu fondata dai Benedettini di Subiaco tra l’800 e il 900 dopo Cristo. Nel 1301 papa Bonifacio VIII lo cedette alla famiglia Orsini, dalla quale passò ai Colonna. All’ingresso del paese, di fronte al parcheggio, c’è l’Oratorio dell’Annunziata, un edificio in stile romanico, ma rimaneggiato nel secolo XV, al cui interno di possono ammirare pregevoli opere di scuola tardogotica laziale: una Crocifissione, un’Annunciazione, Evangelisti e Dottori, Cristo tra gli angeli e San Benedetto che scaccia le cortigiane. Dall’Oratorio, salendo a sinistra per via Valeria e poi per via Roma, si arriva al Castello Colonna, poi Villa Garibaldi, che è la sede dell’importante Museo delle Culture (http://www.mudecu.it), suddiviso in una Sezione archeologica, ricca di reperti paleontologici locali e di oggetti provenienti dalla necropoli di Casal Civitella e dalla stipe votiva di Carsoli, una Sezione storica, impreziosita da alcuni bei plastici dei principali edifici del paese, da una Sezione demoetnoantropologica, dedicata alle realtà umane e culturali succedutesi nel corso dei secoli nel territorio di Riofreddo, e da una sezione che raccoglie cimeli e testimonianze di Ricciotti Garibaldi, ultimo figlio di Giuseppe, che venne qui a risiedere nel 1893. Di Ricciotti Garibaldi è anche il Castello di Riofreddo, in cima al paese. Di là, dopo una porta, si può scendere fino alla Fonte Limosa, le cui acque, curative per il fegato e per le malattie urinarie, sono molto ricercate. A sud del paese, infine, lungo la strada detta La Spiaggia, sono visibili le rovine di un ponte della via Valeria costruito all’epoca dell’imperatore Nerva. Ma a Riofreddo c’è anche un celebre ristorante (e albergo): Villa Celeste, aperto tutto l’anno in via Valeria 147 (tel. 0774 929 146 / cell. 349 871 82 71 / villaceleste@vizzavi.it) che non si sa se apprezzare di più per le sue ottime ed esclusive specialità o per l’affabilità e cortesia delle proprietarie e del personale.

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