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Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca

 

Arriva l'Ispettore!

- Primo Tempo -

 

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Sceneggiatura del film girato dal Prof nel 1994-1995 con le classi Prima, Seconda e Terza e la consulenza del prof. Eclario Barone.

 

Da sinistra, Patrizia, Francesca, Barbara, Eva, Michela, Federica, Elisa, Petar, Benedetto, Fabrizio, Marco, Simone, Luciano, Paolo e Sandro.

 

Patrizia, Francesca, Barbara, Eva, Michela, Federica, Elisa, Petar, Benedetto, Fabrizio, Marco, Simone, Luciano, Paolo e Sandro.

 

Scarica la sceneggiatura in formato Word (55 pagine, 310 kb)     Scarica la sceneggiatura in formato pdf (55 pagine, 314 kb)

Indice del Primo Tempo

1. Così non si può andare avanti

2. L’arrivo dell’Ispettore

3. Una Classe scoperta

4. Un’altra Classe scoperta

5. E ancora una Classe scoperta!

6. Un’annosa Ricerca

7. L’insegnante di Educazione Fisica

8. La Mamma di Tutti

9. OProfessore Innammuratu

10. Lo Scrutinio

Vai al Secondo Tempo!

 

A. Aula della Prima. Gli alunni attendono, silenziosi e composti.

A. Aula della Prima. Gli alunni attendono, silenziosi e composti.

A. Aula della Prima. Gli alunni attendono, silenziosi e composti.

A. Aula della Prima. Gli alunni attendono, silenziosi e composti.

A. Aula della Prima. Gli alunni attendono, silenziosi e composti.

A. Aula della Prima. Gli alunni attendono, silenziosi e composti.

C. La prof.sa Federica dispone un foglio sulla cattedra e si rivolge agli alunni...

C. La professoressa Federica dispone un foglio sulla cattedra e si rivolge agli alunni...

Classe (in coro): "Buongiorno, Professoressa!"

Classe (in coro): "Buongiorno, professoressa!"

Classe (in coro): "Buongiorno, professoressa!"

Classe (in coro): "Buongiorno, professoressa!"

Alunna: "In questa scuola ci vorrebbe proprio una bella ispezione!"

Alunna: "In questa scuola ci vorrebbe proprio una bella ispezione!"

La prof.sa Eva: "Non posso far lezione, mi dispiace: ho da fare."

La prof.sa Eva: "Non posso far lezione, mi dispiace: ho da fare."

La prof.sa Eva: "E guai a voi se fate chiasso!"

La prof.sa Eva: "E guai a voi se fate chiasso!"

Gli alunni, anche se la classe è scoperta, lavorano con diligenza...

Gli alunni, anche se la classe è scoperta, lavorano con diligenza...

Gli alunni, anche se la classe è scoperta, lavorano con diligenza...

Gli alunni, anche se la classe è scoperta, lavorano con diligenza...

Gli alunni, anche se la classe è scoperta, lavorano con diligenza...

Gli alunni, anche se la classe è scoperta, lavorano con diligenza...

Gli alunni, anche se la classe è scoperta, lavorano con diligenza...

Gli alunni, anche se la classe è scoperta, lavorano con diligenza...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

La Nuova Anticoli presenta...

La Nuova Anticoli presenta...

Marco Aquilante e Luciano Ceccarelli in...

Marco Aquilante e Luciano Ceccarelli in...

Arriva l'Ispettore!

Arriva l'Ispettore!

Con Paolo Calderari, Elisa Cara, Francesca Colella, Simone Grifoni, Fabrizio Meddi, Petar Muszika, Eva Novelli, Benedetto Petricca, Michela Petricca, Patrizia Petricca, Federica Splendori e Sandro Splendori.

Con Paolo Calderari, Elisa Cara, Francesca Colella, Simone Grifoni, Fabrizio Meddi, Petar Muszika, Eva Novelli, Benedetto Petricca, Michela Petricca, Patrizia Petricca, Federica Splendori e Sandro Splendori.

E con Simone Calderari, Alessandro De Angelis, Andrea Fabbi, Simone Fabbi, Andrea Falconi, Barbara Folgori, Maria Giulia Lucidi, Stefano Meddi, Andrea Mezzetti, Valentina Novelli, Valentino Novelli, Vittorio Pompei, Chiara Splendori, Silvia Splendori e Ivo Toppi.

E con Simone Calderari, Alessandro De Angelis, Andrea Fabbi, Simone Fabbi, Andrea Falconi, Barbara Folgori, Maria Giulia Lucidi, Stefano Meddi, Andrea Mezzetti, Valentina Novelli, Valentino Novelli, Vittorio Pompei, Chiara Splendori, Silvia Splendori e Ivo Toppi.

Consulenza artistica di Eclario Barone.

Consulenza artistica di Eclario Barone.

Soggetto, sceneggiatura e regia di Luigi Scialanca.

Soggetto, sceneggiatura e regia di Luigi Scialanca.

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

Questo cartello oggi non c'è più. Anticoli è stata forse rinuclearizzata? E quando? E da chi?...

Benvenuti ad Anticoli Corrado. Comune di Anticoli Corrado. Zona denuclearizzata con delibera del Consiglio Comunale n°125 del 6 dicembre 1988. Questo cartello oggi non c'è più. Anticoli è stata forse rinuclearizzata? E quando? E da chi?...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

L'Ispettore in cammino verso Anticoli Corrado...

L'Ispettore entra ad Anticoli Corrado...

L'Ispettore entra ad Anticoli Corrado...

L'Ispettore attraversa Anticoli Corrado...

L'Ispettore attraversa Anticoli Corrado...

L'Ispettore arriva a scuola.

L'Ispettore arriva a scuola.

1. COSI’ NON SI PUO’ ANDARE AVANTI

 

A. Aula della Prima. Gli alunni attendono, silenziosi e composti.

B. Entra la Professoressa Federica, insegnante di francese. La classe la saluta...

CLASSE

(in coro)

"Buongiorno, Professoressa!"

PROFESSORESSA FEDERICA

"Buongiorno, ragazzi!"

C. La Professoressa si siede, dispone un foglio sulla cattedra dinanzi a sé e si rivolge agli alunni...

PROFESSORESSA FEDERICA

"Ascoltate questa sublime poesia di BAUDELAIRE e comincerete a capire di quale straordinaria bellezza è capace la lingua francese, che io ho l’onore di insegnarvi... Ascoltate: LE GOUT DU NEANT. MORNE ESPRIT, AUTREFOIS AMOUREUX DE LA LUTTE, L’ESPOIR, DONT L’EPERON ATTISAIT TON ARDEUR, NE VEUT PLUS T’ENFOURCHER! COUCHE-TOI SANS PUDEUR, VIEUX CHEVAL DONT LE PIED A CHAQUE OBSTACLE BUTTE. RESIGNE-TOI, MON COEUR; DORS TON SOMMEIL DE BRUTE. ESPRIT VAINCU, FOURBU! POUR TOI, VIEUX MARAUDEUR, L’AMOUR N’A PLUS DE GOUT, NON PLUS QUE LA DISPUTE; ADIEU DONC, CHANTS DU CUIVRE ET SOUPIRS DE LA FLUTE! PLAISIRS, NE TENTEZ PLUS UN COEUR SOMBRE ET BOUDEUR! LE PRINTEMPS ADORABLE A PERDU SON ODEUR! ET LE TEMPS M’ENGLOUTIT MINUTE PAR MINUTE, COMME LA NEIGE IMMENSE UN CORPS PRIS DE ROIDEUR; JE CONTEMPLE D’EN HAUT LE GLOBE EN SA RONDEUR, ET JE N’Y CHERCHE PLUS L’ABRI D’UNE CAHUTE. AVALANCHE, VEUX-TU M’EMPORTER DANS TA CHUTE?... Stupenda, vero? Ma ora devo andarmene, ho da fare... Mi sostituirà la Professoressa di Lettere."

D. Un’alunna commenta, rivolta al vicino...

ALUNNA

"In questa scuola ci vorrebbe proprio una bella ispezione!"

E. La Professoressa Federica si alza ed esce.

F. Entra la Professoressa Eva, che si siede e scruta la classe con un cipiglio formidabile...

PROFESSORESSA EVA

(in tono molto duro)

"Non posso far lezione, mi dispiace: ho da fare. Per non restare con le mani in mano, svolgerete un tema: un tema libero, a piacere... Insomma: scrivete quello che vi pare! E guai a voi se fate chiasso!"

G. La Professoressa Eva si alza ed esce, impettita e severa.

H. Panoramica sugli alunni, silenziosi, intenti a scrivere alacremente.

I. I due alunni della scena <D>, un ragazzo e una ragazza, ripresi di spalle e dall’alto. La ragazza si rivolge bisbigliando al compagno...

ALUNNA

"Che tema hai fatto?"

ALUNNO

"Ho immaginato un film..."

ALUNNA

"Un film?!"

ALUNNO

"Sì! Un film che nessuno ha mai girato, e che a me, invece, piacerebbe tanto vedere..."

ALUNNA

"Mi fai leggere?"

J. Il ragazzo mostra alla compagna un fascicoletto di fogli protocollo a righe. Sulla prima facciata c’è scritto...

ALUNNA

" LA NUOVA ANTICOLI PRESENTA..."

K. Il ragazzo volta pagina. Sulla seconda facciata c’è scritto...

ALUNNA

"MARCO... Ma questo lo conosco! È un ragazzo che sta in seconda!"

ALUNNO

"Certo! Tutti gli attori del mio film immaginario sono nostri compagni! Va’ avanti!"

L. Il ragazzo volta pagina. Sulla terza facciata c’è scritto...

ALUNNA

"E LUCIANO IN..."

M. Il ragazzo volta pagina. Sulla quarta facciata c’è scritto...

ALUNNA

"ARRIVA L’ISPETTORE!"

N. Il ragazzo volta pagina. Sulla quinta facciata c’è scritto...

ALUNNA

" UN FILM SCRITTO E DIRETTO DAL prof... E chi è, questo?"

ALUNNO

"È il regista! È un nome buffo che ho inventato io!"

O. Il ragazzo volta pagina. Sulla sesta facciata c’è scritto...

ALUNNA

"CON PAOLO, ELISA, FRANCESCA, SIMONE G., FABRIZIO, PETAR, EVA, BENEDETTO, MICHELA, PATRIZIA, FEDERICA E SANDRO."

P. Il ragazzo volta pagina. Sulla settima facciata c’è scritto...

ALUNNA

"E CON SIMONE C., ALESSANDRO, ANDREA, SIMONE F., ANDREA, BARBARA, MARIA GIULIA, STEFANO, ANDREA, VALENTINA, VALENTINO, VITTORIO, CHIARA, SILVIA E IVO."

Q. Il ragazzo volta pagina. Sull’ottava facciata c’è scritto...

ALUNNA

"CONSULENZA ARTISTICA DI ECLARIO BARONE... E chi è, quest’altro?"

ALUNNO

"E’ un altro nome buffissimo che ho inventato io! Continua!"

R. Il ragazzo volta pagina. Sulla nona facciata c’è scritto...

ALUNNA

"SOGGETTO, SCENEGGIATURA E REGIA DEl Prof... Arieccolo! E che succede, in questo film?"

S. Nel rispondere, il ragazzo volta pagina. S’intravede una decima facciata, suddivisa in due colonne di uguale larghezza: quella di destra è bianca, quella di sinistra completamente scritta...

ALUNNO

"Succede che in questa scuola, finalmente, arriva un Ispettore!"

T. Dissolvenza.

U. Seguono le scene della marcia dell’Ispettore verso il paese di Anticoli Corrado.

V. Seguono le scene dell’arrivo dell’Ispettore a scuola e del suo ingresso in prima, in seconda e in terza.

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A. L’Ispettore si accosta alla porta a vetri della scuola e bussa.

A. L’Ispettore si accosta alla porta a vetri della scuola e bussa.

L’Ispettore si accosta alla porta a vetri della scuola e bussa.

L’Ispettore si accosta alla porta a vetri della scuola e bussa.

L’Ispettore si accosta alla porta a vetri della scuola e bussa.

L’Ispettore si accosta alla porta a vetri della scuola e bussa.

Bidello: "Buongiorno. Cosa desidera?"

Bidello: "Buongiorno. Cosa desidera?"

"Sono un Ispettore del Provveditorato agli Studi. Mi accompagni nelle classi, per favore."

"Sono un Ispettore del Provveditorato agli Studi. Sono qui per un controllo. Mi accompagni nelle classi, per favore."

"Si accomodi un momento qui, per favore. Le offro qualcosa."

"Si accomodi un momento qui, per favore. Le offro qualcosa."

"Mi accompagni nelle classi, per favore."

"Mi accompagni nelle classi, per favore."

2. L’ARRIVO DELL’ISPETTORE

 

A. L’Ispettore si accosta alla porta a vetri della scuola e bussa.

B. L’Ispettore, dietro la porta a vetri, sta bussando. Il suo viso è molto vicino al vetro, come se cercasse di guardare all’interno.

C. Il Bidello, inquadrato di spalle, va ad aprire la porta...

BIDELLO

"Buongiorno. Cosa desidera?"

ISPETTORE

(dopo essersi soffiato il naso)

"Sono un Ispettore del Provveditorato agli Studi. Sono qui per un controllo. Mi accompagni nelle classi, per favore."

BIDELLO

(in difficoltà, imbarazzato)

"Si accomodi un momento qui, per favore. Le offro qualcosa."

D. L’Ispettore si siede. Anche il Bidello si siede, di fronte a lui, ed estrae da sotto il banco un piatto di pane e salame, due bicchieri di vino, tovaglioli e posate. Mangiano in silenzio, guardandosi.

E. L’Ispettore si alza all’improvviso. Il Bidello, precipitosamente, fa lo stesso...

ISPETTORE

(con una certa durezza)

"Mi accompagni nelle classi, per favore."

BIDELLO

"Mi scusi, mi è sembrato di veder passare mia nonna. Lei, intanto, si accomodi pure in prima."

F. Il Bidello, passando rapidamente davanti all’Ispettore stupito, esce dalla scuola.

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B. Il Bidello arraffa la prima giacca che trova e la indossa. Si volge verso la porta.

B. Il Bidello arraffa la prima giacca che trova e la indossa. Si volge verso la porta.

A. Classe Prima. La finestra è aperta. Il Bidello la scavalca ed entra.

Classe Prima. La finestra è aperta. Il Bidello la scavalca ed entra.

Il Bidello arraffa la prima giacca che trova e la indossa. Si volge verso la porta.

Il Bidello arraffa la prima giacca che trova e la indossa. Si volge verso la porta.

Il Bidello è dietro la cattedra e guarda verso la porta, che si apre. Entra l’Ispettore...

Il Bidello è dietro la cattedra e guarda verso la porta, che si apre. Entra l’Ispettore...

"Veramente, io sono un Ispettore del Provveditorato. Sono il professor Marco Pisolone..."

"Veramente, io sono un Ispettore del Provveditorato. Sono il Professor Pisolone, Marco Pisolone..."

Il Bidello: "In piedi, ragazzi! Salutate! Silenzio! Seduti! In piedi!"

Il Bidello: "In piedi, ragazzi! Salutate! Silenzio! Seduti! In piedi!"

La classe rimane seduta, composta e silenziosa...

La classe rimane seduta, composta e silenziosa...

L’alunno risolve brillantemente l’equazione, poi si volta un po’ preoccupato verso la cattedra...

L’alunno risolve brillantemente l’equazione, poi si volta un po’ preoccupato verso la cattedra...

3. UNA CLASSE "SCOPERTA"

 

A. Classe Prima. La finestra è aperta. Il Bidello la scavalca ed entra.

B. Il Bidello arraffa la prima giacca che trova e la indossa. Si volge verso la porta.

C. La maniglia si muove.

D. Il Bidello è dietro la cattedra e guarda verso la porta, che si apre. Entra l’Ispettore...

ISPETTORE

"Buongiorno!"

BIDELLO

(in tono irritato)

"Non ricevo rappresentanti, durante la lezione!"

ISPETTORE

"Veramente, io sono un Ispettore del Provveditorato. Sono il professor Pisolone, Marco Pisolone..."

BIDELLO

(rivolto alla classe)

"In piedi, ragazzi! Salutate! Silenzio! Seduti! In piedi!"

E. La classe rimane seduta, composta e silenziosa...

BIDELLO

"Prego, si accomodi: cosa posso fare per lei?"

ISPETTORE

"Vuol rivolgere, per favore, qualche domanda agli alunni? Vorrei verificarne la preparazione."

F. L’Ispettore osserva incuriosito i pantaloni e le scarpe del Bidello...

BIDELLO

(rivolto a uno degli alunni, in tono severo)

"Fabrizio, vieni alla lavagna!"

G. L’alunno Fabrizio si alza e viene avanti.

H. L’alunno Fabrizio, sullo sfondo, è in piedi davanti alla lavagna. L’Ispettore e il Bidello, in primo piano di spalle, lo osservano...

BIDELLO

(indicando all’alunno Fabrizio la lavagna)

"Risolvi quella frizione!"

I. L’alunno risolve brillantemente l’equazione, poi si volta un po’ preoccupato verso la cattedra...

BIDELLO

(avvicinandosi alla lavagna e togliendo il gesso dalla mano dell’alunno)

"Hai sbagliato tutto! Mi meraviglio di te!"

J. Il Bidello cancella la soluzione e la sostituisce con un’altra, ridicola...

ISPETTORE

(dopo essersi soffiato il naso, avviandosi verso la porta)

"Va bene, va bene, Professore: ho visto abbastanza."

K. L’Ispettore esce precipitosamente.

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Il Bidello (alla Classe): "Fate sentire al signor Ispettore come siamo bravi, qui, ragazzi!"

Il Bidello (alla Classe): "Fate sentire al signor Ispettore come siamo bravi, qui, ragazzi!"

Classe Seconda. La finestra è aperta. Il Bidello la scavalca, ansimando, ed entra.

Classe Seconda. La finestra è aperta. Il Bidello la scavalca, ansimando, ed entra.

Il Bidello si cambia la giacca. Intanto, sullo sfondo, si vede la porta spalancarsi ed appare l’Ispettore.

Il Bidello si cambia la giacca e impugna un flauto. Intanto, sullo sfondo, si vede la porta spalancarsi ed appare l’Ispettore.

L'Ispettore (con aria insospettita): "Ma noi... Non ci conosciamo già, per caso?"

L'Ispettore (con aria insospettita): "Ma noi... Non ci conosciamo già, per caso?"

 "Fate sentire al signor Ispettore come siamo bravi, qui, ragazzi!"

Il Bidello (alla Classe): "Fate sentire al signor Ispettore come siamo bravi, qui, ragazzi!"

Sandro

Sandro

Patrizia

Patrizia

Benedetto

Benedetto

Elisa

Elisa

Eva

Eva

Federica

Federica

Simone

Simone

Fabrizio

Fabrizio

Sandro e Patrizia

Sandro e Patrizia

4. UN’ALTRA CLASSE "SCOPERTA"

 

A. Classe Seconda. La finestra è aperta. Il Bidello la scavalca, ansimando, ed entra.

B. Il Bidello si cambia la giacca e impugna un flauto. Intanto, sullo sfondo, si vede la porta spalancarsi ed appare l’Ispettore.

C. L’Ispettore si avvicina al Bidello e lo osserva attentamente dalla testa ai piedi...

BIDELLO

(arretrando, imbarazzato, fin dietro la cattedra)

"Cosa posso fare per lei?"

ISPETTORE

(con aria insospettita)

"Ma noi... Non ci conosciamo già, per caso?"

BIDELLO

(disinvolto)

"Me lo dicono tutti! Lei, invece, è..."

ISPETTORE

"Sono il Professor Pisolone, Ispettore del Provveditorato. Lei cosa insegna, Professore?"

BIDELLO

(con entusiasmo)

"Musica!"

ISPETTORE

(continuando a osservarlo sospettosamente dalla cintola in giù)

"Vuol farmi sentire qualcosa, per favore?"

BIDELLO

(alla classe)

"Fate sentire al signor Ispettore come siamo bravi, qui, ragazzi!"

D. La classe suona, mentre, sullo sfondo, l’Ispettore e il Bidello girano intorno alla cattedra in una sorta di silenzioso balletto...

ISPETTORE

(al termine dell’esecuzione, rivolto al Bidello)

"Va bene, Professore, grazie, basta così. Adesso vado in terza."

E. L’Ispettore si avvia all’uscita, voltandosi, all’ultimo momento, a lanciare un’altra occhiata al Bidello.

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C. L’Ispettore si avvicina al Bidello e lo scruta sospettosamente dalla testa ai piedi...

C. L’Ispettore si avvicina al Bidello e lo scruta sospettosamente dalla testa ai piedi...

Classe Terza. Il Bidello, non senza annaspare a lungo, si cambia la giacca. Entra l’Ispettore...

Classe Terza. Il Bidello, non senza annaspare a lungo, si cambia la giacca. Entra l’Ispettore...

Gli alunni della Terza assistono alla strana scena...

Gli alunni della Terza assistono alla strana scena...

L’Ispettore si avvicina al Bidello e lo scruta sospettosamente dalla testa ai piedi...

L’Ispettore si avvicina al Bidello e lo scruta sospettosamente dalla testa ai piedi...

5. E ANCORA UNA CLASSE "SCOPERTA"!

 

A. Classe Terza. La finestra è aperta. Il Bidello, ansimando, la scavalca faticosamente ed entra.

B. Il Bidello, non senza annaspare a lungo, si cambia la giacca, mentre sullo sfondo si apre la porta. Entra l’Ispettore...

BIDELLO

(imbarazzatissimo)

"Buongiorno, signor Ispettore!"

C. L’Ispettore si avvicina al Bidello e lo scruta sospettosamente dalla testa ai piedi...

ISPETTORE

(accostando il proprio viso al suo fin quasi a toccarlo)

"Lei come fa a sapere chi sono, Professore?"

BIDELLO

"Il mio udito è molto sviluppato..."

ISPETTORE

"A me sembra più sviluppata ancora la sua furbizia... Chi è lei, veramente?"

BIDELLO

"Non era mia nonna, signor Ispettore... Mi ero sbagliato. Mi scusi!"

UN’ALUNNA

(alzandosi, inquadrata tra i due antagonisti che si voltano a guardarla)

"Luciano ama molto sua nonna, signor Ispettore. Non si arrabbi con lui!"

ISPETTORE

(al Bidello)

"Dove sono i Professori veri? Mi porti da loro!"

D. Il Bidello apre la porta e si fa da parte. L’Ispettore, soffiandosi il naso, esce guardandolo corrucciato. Il Bidello lo segue.

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Barbara: "Ma dov’erano andati a finire i Professori?" Fabrizio: "Leggi!"

Barbara: "Ma dov’erano andati a finire i Professori?" Fabrizio: "Leggi!"

PRIMO INTERMEZZO

 

A. Riappaiono i due alunni della Prima...

ALUNNA

"Ma dov’erano andati a finire i Professori?"

ALUNNO

"Leggi!"

ALUNNA

" I PROFESSORI SI ERANO RIUNITI IN BIBLIOTECA. E LI’, A LUME DI CANDELA, CONSULTAVANO VOLUMINOSE ENCICLOPEDIE: CERCAVANO UNA RISPOSTA A UNA DOMANDA CHE LI TORMENTAVA DA MOLTI, MOLTI ANNI..."

B. Dissolvenza.

C. Segue la scena dei Professori in biblioteca.

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A. Il Bidello apre la porta della sala-Professori. Si scorgono sei insegnanti, chini intorno a un tavolo fiocamente illuminato. Stanno scartabellando enormi volumi...

A. Il Bidello apre la porta della sala-Professori. Si scorgono sei insegnanti, chini intorno a un tavolo fiocamente illuminato. Stanno scartabellando enormi volumi...

(In questa scena i ragazzi sono truccati da grandi. Il trucco fu eseguito da Eclario e Silvia durante una lezione di teatro.)

Il Bidello (all'orecchio dell'Ispettore): "Eccoli!"

Il Bidello (all'orecchio dell'Ispettore): "Eccoli!"

Il professor Benedetto: "Amore per il proprio lavoro: sentimento di interesse, piacere..."

Il professor Benedetto: "Amore per il proprio lavoro: sentimento di interesse, piacere..."

Il professor Sandro: "Finalmente! Sono anni che cerchiamo di scoprire cosa sia l'amore per il proprio lavoro!"

Il professor Sandro: "Finalmente! Sono anni che cerchiamo di scoprire cosa sia l'amore per il proprio lavoro!"

La professoressa Federica: "Non posso crederci!"

La professoressa Federica: "Non posso crederci!"

Il professor Simone: "Non è che ci stai prendendo in giro?"

Il professor Simone: "Non è che ci stai prendendo in giro?"

La prof.sa Eva: "Ci deve solo provare!"

La prof.sa Eva: "Ci deve solo provare!"

Il prof. Benedetto: "No, è vero! È vero! È la definizione che cercavamo da tutta la vita! Sentite!"

Il prof. Benedetto: "No, è vero! È vero! È la definizione che cercavamo da tutta la vita! Sentite!"

"Amore per il proprio lavoro: sentimento di interesse, piacere..."

"Amore per il proprio lavoro: sentimento di interesse, piacere..."

La prof.sa Elisa: "Da’ qua! Leggo io, ché tu sei un professore di Lettere!"

La prof.sa Elisa: "Da’ qua! Leggo io, ché tu sei un professore di Lettere!"

La professoressa Elisa (con stupore via via crescente): "Amore per il proprio lavoro: sentimento di interesse, piacere ed entusiasmo che alcuni ritraggono dall’impegnarsi con passione nel proprio lavoro... Incredibile!"

Il prof. Sandro (incredulo, grattandosi la testa): "Ma sei sicura che c’è scritto proprio così?"

Il prof. Sandro (incredulo, grattandosi la testa): "Ma sei sicura che c’è scritto proprio così?"

La prof.sa Eva (con aria nauseata): "Ma come si fa?! In quelle classi c’è una puzza...!"

La prof.sa Eva (con aria nauseata): "Ma come si fa?! In quelle classi c’è una puzza...!"

La prof.sa Federica (in tono fiero): "Io, tutte quei bei sentimenti li provo sempre!... Quando vado via!"

La prof.sa Federica (in tono fiero): "Io, tutte quei bei sentimenti li provo sempre!... Quando vado via!"

Il prof. Simone: "L’importante è che ci siamo riusciti! Erano quarant’anni che...

Il prof. Simone: "L’importante è che ci siamo riusciti! Erano quarant’anni che...

  ...desideravo sapere che cos’è l’amore per il proprio lavoro! Adesso posso andare in pensione contento!"

...desideravo sapere che cos’è l’amore per il proprio lavoro! Adesso posso andare in pensione contento!"

La prof.sa Eva: "Che posto è la pensione?" La prof.sa Elisa: "Sarà una cosa che c’era quando era giovane lui..."

La prof.sa Eva: "Che posto è la pensione?" La prof.sa Elisa: "Sarà una cosa che c’era quando era giovane lui..."

L’Ispettore si soffia il naso. Tutti si voltano...

L’Ispettore si soffia il naso. Tutti si voltano...

L'Ispettore (freddamente): "Buongiorno. Vengo dal Provveditorato..."

L'Ispettore (freddamente): "Buongiorno. Vengo dal Provveditorato..."

Il prof. Benedetto (speranzoso): "Ci ha portato gli stipendi?"

Il prof. Benedetto (speranzoso): "Ci ha portato gli stipendi?"

L'Ispettore: "È molto interessante la ricerca che state facendo... Nelle classi, però, c’era uno strano tipo, intanto: un Bidello trasformista!"

L'Ispettore: "È molto interessante la ricerca che state facendo... Nelle classi, però, c’era uno strano tipo, intanto: un Bidello trasformista!"

6. UN’ANNOSA RICERCA

 

A. Il Bidello apre la porta della sala-Professori. Si scorgono sei insegnanti, chini intorno a un tavolo fiocamente illuminato. Stanno scartabellando enormi volumi...

BIDELLO

(all’orecchio dell’Ispettore)

"Eccoli!"

B. L’Ispettore fa cenno al Bidello di tacere. Questi si ritrae e scompare...

PROFESSOR BENEDETTO

(quasi gridando)

"L’ho trovata! L’ho trovata!"

PROFESSOR SANDRO

"Finalmente! Sono anni e anni che la cerchiamo!"

PROFESSORESSA FEDERICA

"Non posso crederci!"

PROFESSOR SIMONE G.

"Non è che ci stai prendendo in giro?"

PROFESSORESSA EVA

(minacciando il Professor Benedetto)

"Ci deve solo provare!"

PROFESSOR BENEDETTO

"No, è vero! È vero! È la definizione che cercavamo da tutta la vita! Sentite!"

(chino su un enorme volume, seguendo le parole col dito)

"Amore per il proprio lavoro: sentimento di interesse, piacere..."

PROFESSORESSA ELISA

(strappandogli il libro dalle mani)

"Da’ qua! Leggo io, ché tu sei un professore di Lettere!"

(con stupore via via crescente)

"Amore per il proprio lavoro: sentimento di interesse, piacere ed entusiasmo che alcuni ritraggono dall’impegnarsi con passione nel proprio lavoro... Incredibile!"

PROFESSOR SANDRO

(incredulo, grattandosi la testa)

"Ma sei sicura che c’è scritto proprio così?"

PROFESSORESSA EVA

(con aria nauseata)

"Ma come si fa?! In quelle classi c’è una puzza...!"

PROFESSORESSA FEDERICA

(in tono fiero)

"Io, tutte quei bei sentimenti li provo sempre!... Quando vado via!"

PROFESSOR BENEDETTO

"Beata te! Io, solo alla fine dell’anno!"

PROFESSOR SIMONE G.

"L’importante è che ci siamo riusciti! Erano quarant’anni che desideravo sapere che cos’è l’amore per il proprio lavoro! Adesso posso andare in pensione contento!"

PROFESSORESSA EVA

(all’orecchio della Professoressa Elisa)

"Che posto è la pensione?"

PROFESSORESSA ELISA

(alla Professoressa Eva)

"Non lo so. Poverino, è così vecchio che si confonde. Sarà una cosa che c’era quando era giovane lui..."

C. L’Ispettore si soffia il naso. Tutti si voltano...

ISPETTORE

(freddamente)

"Buongiorno. Vengo dal Provveditorato..."

PROFESSOR BENEDETTO

(speranzoso, fregandosi le mani)

"Ci ha portato gli stipendi?"

ISPETTORE

"È molto interessante la ricerca che state facendo... Nelle classi, però, c’era uno strano tipo, intanto: un Bidello trasformista!"

D. Il Professor Simone impugna la candela ed esce mogio mogio, passando davanti all’Ispettore corrucciato. Lo seguono tutti gli altri in fila.

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Alunna Barbara: "Nei giorni che seguirono, l'Ispettore ebbe modo di scoprire, in quella scuola, molte altre stranezze...

Alunna Barbara: "Nei giorni che seguirono, l'Ispettore ebbe modo di scoprire, in quella scuola, molte altre stranezze...

SECONDO INTERMEZZO

A. Ricompaiono i due alunni della Prima...

ALUNNA

(leggendo)

"NEI GIORNI CHE SEGUIRONO, L’ISPETTORE EBBE MODO DI SCOPRIRE, IN QUELLA SCUOLA, MOLTE ALTRE STRANEZZE. VIDE IN AZIONE, PER ESEMPIO, IL PROFESSORE DI EDUCAZIONE FISICA..."

B. Dissolenza.

C. Segue la scena del Professor Sandro impegnato in una curiosa lezione di Educazione Fisica.

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La classe di Educazione Fisica, marciando e danzando, attraversa la Prima, la Terza e i bagni.

La classe di Educazione Fisica, marciando e danzando, attraversa la prima, la terza e i bagni.

Entra, traballando e appoggiandosi a un bastone, il Professore di Educazione Fisica.

Entra, traballando e appoggiandosi a un bastone, il Professore di Educazione Fisica.

Risuonano le note di un’allegra marcetta. Improvvisamente ringiovanito, il Professore guida gli alunni fuori della classe.

Risuonano le note di un’allegra marcetta. Improvvisamente ringiovanito, il Professore guida gli alunni fuori della classe.

La classe di Educazione Fisica, marciando e danzando, attraversa la Prima, la Terza e i bagni.

La classe di Educazione Fisica, marciando e danzando, attraversa la Prima, la Terza e i bagni.

La classe ritorna al punto di partenza, gli alunni si siedono di nuovo ai loro posti, l’insegnante riprende a traballare e, appoggiandosi al bastone, se ne va.

La classe ritorna al punto di partenza, gli alunni si siedono di nuovo ai loro posti, l’insegnante riprende a traballare e, appoggiandosi al bastone, se ne va.

7. L’INSEGNANTE DI EDUCAZIONE FISICA

 

A. Un’aula. Si affaccia l’Ispettore...

ISPETTORE

"Ma dov’è il Professore?"

UN ALUNNO

"Sta arrivando. È un po’ vecchio, poverino... Non cammina tanto bene..."

B. Entra, traballando e appoggiandosi a un bastone, il Professore di Educazione Fisica.

C. A un suo cenno, gli alunni si alzano e si dispongono in fila indiana dietro di lui.

D. L’insegnante mette in funzione il registratore, le note di un’allegra marcetta risuonano nell’aula. Improvvisamente ringiovanito, il Professore guida la sfilata dei suoi alunni fuori della classe.

E. L’Ispettore, dopo un attimo di stupita immobilità, li segue scrollando il capo.

F. La classe di Educazione Fisica, marciando e danzando, attraversa la Prima, la Terza e i bagni.

G. La classe ritorna al punto di partenza, gli alunni si siedono di nuovo ai loro posti, l’insegnante riprende a traballare e, appoggiandosi al bastone, se ne va.

H. L’Ispettore lo segue di corsa...

ISPETTORE

"Professore, Professore! Aspetti!"

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Alunna Barbara: "Poi l'Ispettore fece la conoscenza di un'agitatissima insegnante di Lettere: la professoressa Mammola.

Alunna Barbara: "Poi l'Ispettore fece la conoscenza di un'agitatissima insegnante di Lettere: la professoressa Mammola.

TERZO INTERMEZZO

A. Ricompaiono i due alunni della Prima...

ALUNNA

(leggendo)

"FECE CONOSCENZA CON UN’AGITATISSIMA INSEGNANTE DI LETTERE, LA PROFESSORESSA MAMMOLA..."

B. Dissolvenza.

C. Segue la lezione della Professoressa Mammola.

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La professoressa Mammola: "Sta comodo qui, signor Ispettore? Ci vede bene? Sente freddo? Fa un freddo, qui! Un freddo terribile! E c’è una puzza! Una puzza terribile! E gli alunni sono così asini! Degli asini terribili! E il paese è così rozzo! Un rozzo terribile! Vuole un caffè? Le faccio portare un caffè? Un bel caffè caldo, nero nero?"

La professoressa Mammola: "Sta comodo qui, signor Ispettore? Ci vede bene? Sente freddo? Fa un freddo, qui! Un freddo terribile! E c’è una puzza! Una puzza terribile! E gli alunni sono così asini! Degli asini terribili! E il paese è così rozzo! Un rozzo terribile! Vuole un caffè? Le faccio portare un caffè? Un bel caffè caldo, nero nero?"

"Ispettore! Mi scusi, la prego, mi scusi mi scusi mi scusi! Sono in ritardo, lo so! Ho un bambino con la varicella, uno con la rosolia, uno con la scarlattina, uno col morbillo, il traffico era pazzesco, è crollato un viadotto, il profumiere mi ha fatto causa, ho il mutuo in ECU... Mi scusi mi scusi mi scusi!"

"Sono in ritardo, lo so! Ho un bambino con la varicella, uno con la rosolia, uno con la scarlattina, uno col morbillo, il traffico era pazzesco, è crollato un viadotto, il profumiere mi ha fatto causa... Mi scusi mi scusi mi scusi!"

"Va bene, va bene, professoressa: non si preoccupi! Le dispiace se assisto alla sua lezione?"

"Va bene, va bene, professoressa: non si preoccupi! Le dispiace se assisto alla sua lezione?"

"Fa un freddo, qui! Un freddo terribile! E c’è una puzza! Una puzza terribile! E gli alunni sono così asini! Degli asini terribili! E il paese è così rozzo! Un rozzo terribile! Vuole un caffè? Un bel caffè caldo, nero nero? Bidello! Un caffè!"

"Fa un freddo, qui! Un freddo terribile! E c’è una puzza! Una puzza terribile! E gli alunni sono così asini! Degli asini terribili! E il paese è così rozzo! Un rozzo terribile! Vuole un caffè? Un bel caffè caldo, nero nero? Bidello! Un caffè!"

"Bambini miei! Lo sapete che ieri mi è bruciata la torta? Tutta nera, l’ho trovata! Nera nera nera nera nera nera! Che impressione! Mio figlio c’è rimasto così male! Poverino!...

"Bambini miei! Lo sapete che ieri mi è bruciata la torta? Tutta nera, l’ho trovata! Nera nera nera nera nera nera! Che impressione! Mio figlio c’è rimasto così male! Poverino!...

"Professoressa, mi scusi se la interrompo, ma non mi sembra che questo c’entri molto con la sua materia..."

"Professoressa, mi scusi se la interrompo, ma non mi sembra che questo c’entri molto con la sua materia..."

"Ispettore, ha ragione! Mi scusi, la prego! Mi scusi mi scusi mi scusi!"

"Tu! Dimmi un po’: te la sei messa la canottiera, oggi?" "Sì, professoressa!"

"Bravo! Tu! Le hai dette le preghierine, ieri sera?"

"Sì, professoressa!"

"Tu! Dimmi un po’: te la sei messa la canottiera, oggi?" "Sì, professoressa!""Bravo! Tu! Le hai dette le preghierine, ieri sera?"

"Bravo! Tu! Hai fatto una buona colazione, stamattina?"

"Bravo! Tu! Hai fatto una buona colazione, stamattina?"

"Sì, professoressa!" "Bravo! Tu! Vuoi bene alla tua professoressa?"

"Sì, professoressa!"

"Bravo! Tu! Te le sei lavate le mani?"

"Sì, professoressa!"

"Bravo!"

"Lo sa, caro Ispettore, che noi stiamo preparando un bel presepe?" "Un presepe? Ma siamo a Maggio!" "Non importa..."

"Lo sa, caro Ispettore, che noi stiamo preparando un bel presepe?" "Un presepe? Ma siamo a Maggio!" "Non importa..."

"Facciamo vedere al signor Ispettore com’è bello il nostro presepe! Gesù! Al tuo posto!" Un alunno si alza e si mette come un bimbo in culla. Con una mano benedice e con l’altra si ciuccia il pollice... "Giuseppe! Al tuo posto!"

"Facciamo vedere al signor Ispettore com’è bello il nostro presepe! Gesù! Al tuo posto!" Un alunno si alza e si mette come un bimbo in culla. Con una mano benedice e con l’altra si ciuccia il pollice... "Giuseppe! Al tuo posto!"

Un'alunna (triste): "Professoressa! Ci sono rimasta solo io! Che faccio, io?"

La prof.sa Mammola: "Befana! A posto!"

Un'alunna (triste): "Professoressa! Ci sono rimasta solo io! Che faccio, io?"La prof.sa Mammola: "Befana! A posto!"

L’alunna inforca una scopa e svolazza come una strega di qua e di là, mentre il bambinello piange e scalcia, il bue muggisce, l’asino raglia e i tre Re Magi gridano: "Oro!" "Incenso!" "Mirra!"...

L’alunna inforca una scopa e svolazza come una strega di qua e di là, mentre il bambinello piange e scalcia, il bue muggisce, l’asino raglia e i tre Re Magi gridano: "Oro!" "Incenso!" "Mirra!"...

"Che ne dice, signor Ispettore? Eh? Che ne dice che ne dice che ne dice che ne dice?" "Professoressa, mi è venuto un gran mal di testa! Mi scusi, la prego!"

"Che ne dice, signor Ispettore? Eh? Che ne dice che ne dice che ne dice che ne dice?" "Professoressa, mi è venuto un gran mal di testa! Mi scusi, la prego!"

8. LA MAMMA DI TUTTI

 

A. Classe prima. Carrellata sugli alunni, composti e silenziosi, che attendono l’arrivo dell’insegnante. Sulla porta, che è aperta, s’affaccia l’Ispettore...

ISPETTORE

"Chi aspettate?"

LA CLASSE

(in coro)

"La professoressa Mammola!"

ISPETTORE

"Non ho capito niente! Parli uno solo!"

UN ALUNNO

"La professoressa Mammola, signor Ispettore!"

B. Una voce di donna - concitata, agitata e frettolosa - arriva dal corridoio...

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Eccomi! Eccomi!"

C. La professoressa entra trafelata, come un tùrbine di vento, travolgendo l’Ispettore sulla soglia. Ma subito si blocca e si volta verso di lui...

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Ispettore! Mi scusi, la prego, mi scusi mi scusi mi scusi! Sono in ritardo, lo so! Ho un bambino con la varicella, uno con la rosolia, uno con la scarlattina, uno col morbillo, il traffico era pazzesco, è crollato un viadotto, il profumiere mi ha fatto causa, ho il mutuo in ECU... Mi scusi mi scusi mi scusi!"

ISPETTORE

"Va bene, va bene, professoressa: non si preoccupi! Le dispiace se assisto alla sua lezione?"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"La prego la prego la prego! Caro Ispettore, assista alla mia lezione! Glielo chiedo per favore! Però venga, si sieda qui, non si stanchi!"

D. La professoressa accompagna l’Ispettore fino a una sedia accanto alla cattedra, con gesti agitati e premurosi lo aiuta a sedersi...

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Sta comodo qui? Ci vede bene? Sente freddo? Fa un freddo, qui! Un freddo terribile! E c’è una puzza! Una puzza terribile! E gli alunni sono così asini! Degli asini terribili! E il paese è così rozzo! Un rozzo terribile! Vuole un caffè? Le faccio portare un caffè? Un bel caffè caldo, nero nero?"

(gridando)

"BIDELLO! BIDELLO! UN CAFFE’!"

ISPETTORE

(molto infastidito)

"Ma no, professoressa: non mi va! La prego: faccia come se non ci fossi!"

E. La professoressa, con un gran sospiro, si lascia cadere sulla sedia e si rivolge alla classe...

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Bambini miei! Lo sapete che ieri mi è bruciata la torta? Tutta nera, l’ho trovata! Nera nera nera nera nera nera! Che impressione! Mio figlio c’è rimasto così male! Poverino! E allora la sua nonna, che è la mamma di mio marito, che è nata Mammozzi, si è sposata in prime nozze con un Mammatti, e poi, rimasta vedova, in seconde nozze con un Mammucci, per cui mio marito, che è figlio di secondo letto, di cognome fa Mammucci, e perciò io mi chiamo Maria Mammola Mammucci... La nonna, dicevo...

ISPETTORE

"Professoressa, mi scusi se la interrompo, ma non mi sembra che questo c’entri molto con la sua materia..."

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Ispettore, ha ragione! Mi scusi, la prego! Mi scusi mi scusi mi scusi!"

(alla classe)

"Allora, ragazzi: adesso interroghiamo! Mi raccomando: fatemi fare bella figura! E io vi prometto che verrete tutti a casa mia, e vi farò una bella torta, e la nonna vi leggerà una favola, e i miei figli giocheranno con voi, e vi metteranno il guinzaglio, come tanti bei dolci cagnolini fedeli, e vi faranno portare le ciabattine, con la bocca, come cagnolini veri! Però, mi raccomando: NON MI ROMPETE LE..."

ISPETTORE

(indignatissimo)

"Professoressa!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Ma no! Caro Ispettore, cos’ha capito?"

(alla classe)

"Volevo dire: non mi rompete le porcellane cinesi, quando venite a casa mia! Perché ognuna mi costa uno stipendio! Infatti ne posso comprare solo una al mese... E mio marito, che guadagna solo dieci milioni al mese, poverino, dice che sono una spendacciona! Ma adesso interroghiamo!"

(rivolta a un alunno)

"Tu! Dimmi un po’: te la sei messa la canottiera, oggi?"

ALUNNO

"Sì, professoressa!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Bravo! Tu! Le hai dette le preghierine, ieri sera?"

ALUNNO

"Sì, professoressa!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Bravo! Tu! Hai fatto una buona colazione, stamattina?"

ALUNNO

"Sì, professoressa!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Bravo! Tu! Vuoi bene alla tua professoressa?"

ALUNNO

"Sì, professoressa!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Bravo! E che cosa mi dici, allora?"

ALUNNO

"Ti voglio tanto tanto bene, cara professoressa!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Bravo! Tu! Te le sei lavate le mani?"

ALUNNO

"Sì, professoressa!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Bravo! Tu! Mi hai portato una bella mela rossa rossa?"

ALUNNO

"No, professoressa!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

(furibonda)

"NOOOOOOOO?????!!!!! E perché?"

ALUNNO

"Perch‚ non sono potuto andare all’orto, professoressa!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

(facendogli il verso)

"E perché non sei potuto andare all’orto?"

ALUNNO

"Perché dovevo studiare!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Male! Ti metto E! Ma adesso passiamo ad altro..."

(rivolta all’Ispettore)

"Lo sa, caro Ispettore, che noi stiamo preparando un bel presepe?"

ISPETTORE

"Un presepe? Ma siamo a Maggio!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Non importa! Avanti, ragazzi! Facciamo vedere al signor Ispettore com’è bello il nostro presepe! Gesù! Al tuo posto!"

F. Un alunno si alza e va a sdraiarsi nella posizione di un bimbo in culla. Con una mano benedice e con l’altra si ciuccia il pollice...

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Giuseppe! Al tuo posto!"

G. Un altro alunno si alza e va a collocarsi, in piedi, alla destra del pargoletto. Mentre passa, un suo compagno dispettoso gli fa le corna senza che se ne accorga...

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Maria! Al tuo posto!"

H. Un’alunna va a mettersi a sinistra del bambinello. La sua espressione la fa sembrare proprio una piccola "madonnina"...

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Bue! Al tuo posto!"

I. Muggendo, un alunno corpulento arriva a quattro zampe fin dietro il bambinello e comincia a soffiargli sulla testa...

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Asino! Al tuo posto!"

J. L’"asino"fa quel che ha fatto il "bue"; solo che lui, invece, raglia...

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Re Magi! Al vostro posto!"

K. Con grande strepito e confusione, tre alunni corrono a inginocchiarsi ai piedi di"Gesù"...

UN’ALUNNA

(triste)

"Professoressa! Ci sono rimasta solo io! Che faccio, io?"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Befana! A posto!"

L. L’alunna inforca una scopa e svolazza come una strega di qua e di là, aumentando la confusione generale, mentre il bambinello piange e scalcia, il bue muggisce, l’asino raglia e i tre Re Magi gridano: "Oro!" "Incenso!" "Mirra!"...

PROFESSORESSA MAMMOLA

(battendo le mani)

"Bravi! Bravi! Bravi! Bambini miei! Cucciolotti miei! Miei miei miei miei miei miei!"

(rivolta all’Ispettore)

"Che ne dice, signor Ispettore? Eh? Che ne dice che ne dice che ne dice che ne dice?"

ISPETTORE

"Professoressa, mi è venuto un gran mal di testa! Mi scusi, la prego!"

M. L’Ispettore si alza e si avvia verso la soglia, con la testa tra le mani. Ma la professoressa lo insegue con le sue concitate premure, e per molto tempo, dopo che sono spariti nel corridoio, si sente ancora la sua voce...

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Ma, caro Ispettore, aspetti, la prego! Vuole un’aspirina? Vuole una borsa calda? Vuole un tè? Vuole un maglioncino che ho fatto io? Bimbo mio, non scappi così! Vuole un po’ di lattuccio? Vuole una bastonata in testa?"

N. Dissolvenza.

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Alunna Barbara: "E che dire del giorno in cui il professor Sandro, perdutamente innamorato della professoressa Patrizia, richiese l'aiuto dell'Ispettore per trovare il coraggio di dichiararsi?..."

Alunna Barbara: "E che dire del giorno in cui il professor Sandro, perdutamente innamorato della professoressa Patrizia, richiese l'aiuto dell'Ispettore per trovare il coraggio di dichiararsi?..."

QUARTO INTERMEZZO

A. Ricompaiono i due alunni della Prima...

ALUNNA

(leggendo)

"E CHE DIRE DEL GIORNO IN CUI IL PROFESSOR SANDRO, PERDUTAMENTE INNAMORATO DELLA PROFESSORESSA PATRIZIA, RICHIESE L’AIUTO DELL’ISPETTORE PER TROVARE IL CORAGGIO DI DICHIARARSI?"

B. Dissolvenza.

C. Segue la scena del Professore Innamorato.

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Professor Sandro: "Sono disperato! Mi aiuti, la prego!""

Professor Sandro: "Sono disperato! Mi aiuti, la prego!""

Professor Sandro: "Sono disperato! Mi aiuti, la prego!""

Professor Sandro: "Sono disperato! Mi aiuti, la prego!""

Professor Sandro: "Sono disperato! Mi aiuti, la prego!""

Professor Sandro: "Sono disperato! Mi aiuti, la prego!""

"Che le succede? Mi ha spaventato!"

"Che le succede? Mi ha spaventato!"

Sandro: "Sono innamorato!" Ispettore: "E allora? Che c’è di male?"

Sandro: "Sono innamorato!" Ispettore: "E allora? Che c’è di male?"

Ispettore (imbarazzato e lusingato): "Be’, veramente... Ai miei tempi..."

Ispettore (imbarazzato e lusingato): "Be’, veramente... Ai miei tempi..."

"Mi consigli! Mi dica lei come devo comportarmi, cosa devo dire..."

"Mi consigli! Mi dica lei come devo comportarmi, cosa devo dire..."

La prof.sa è affacciata a una delle finestre della classe Terza, dalla quale escono le note di una canzone non più in voga da molto, molto tempo.

La prof.sa è affacciata a una delle finestre della classe Terza, dalla quale escono le note di una canzone non più in voga da molto, molto tempo.

Angolo della scuola. Fanno capolino, una sopra l’altra, le facce del Professore e dell’Ispettore... "Eccola, Ispettore! Guardi com'è bella!"

Angolo della scuola. Fanno capolino, una sopra l’altra, le facce del Professore e dell’Ispettore... "Eccola, Ispettore! Guardi com'è bella!"

Prof. Sandro: "Sublime! Straordinario! Miracoloso! Ma non lo dirò mai! Ho paura!" "Professore, sia uomo!" "Ispettore, mi dia la mano!"

Prof. Sandro: "Sublime! Straordinario! Miracoloso! Ma non lo dirò mai! Ho paura!" "Professore, sia uomo!" "Ispettore, mi dia la mano!"

"Patrizia! I tuoi occhi sono belli come stalle! Le tue labbra sono grossi lampioni! I tuoi capelli sono grana padano!"

"Patrizia! I tuoi occhi sono belli come stalle! Le tue labbra sono grossi lampioni! I tuoi capelli sono grana padano!"

"Ho fatto una figuraccia! Sono rovinato! Non mi vorrà più vedere!" "Coraggio, Professore! Non faccia così! Non tutto è perduto!"

"Ho fatto una figuraccia! Sono rovinato! Non mi vorrà più vedere!" "Coraggio, Professore! Non faccia così! Non tutto è perduto!"

Prof.sa Patrizia: "Ispettore! I tuoi occhi sono stalle! Le tue labbra sono grossi lampioni! I tuoi capelli sono grana padano!"

Prof.sa Patrizia: "Ispettore! I tuoi occhi sono stalle! Le tue labbra sono grossi lampioni! I tuoi capelli sono grana padano!"

L’Ispettore fugge urlando dalla scuola. Da dietro l’angolo del corridoio, spunta all’improvviso il Bidello. Si rivolge alla professoressa, che è rimasta impietrita sulla soglia della classe: "Diceva a me, professoressa?"

L’Ispettore fugge urlando dalla scuola. Da dietro l’angolo del corridoio, spunta all’improvviso il Bidello. Si rivolge alla professoressa, che è rimasta impietrita sulla soglia della classe: "Diceva a me, professoressa?"

9. "O’ PROFESSORE INNAMMURATO"

 

A. L’Ispettore, in sala Professori, ripreso di spalle e dall’alto mentre consulta il registro delle firme "di presenza"...

ISPETTORE

"Questo... viene un giorno sì e uno no... Questo... non viene da Pasqua! Quest’altra... non la vedono da Natale! E questo? Sempre in ritardo! Roba da pazzi!"

B. Mentre l’inquadratura rimaneva quella della scena A e l’Ispettore faceva i suoi commenti, qualcuno si è avvicinato al suo tavolo senza che egli se ne accorgesse. È il professor Sandro, che ora è lì davanti a lui e comincia a gemere...

PROFESSOR SANDRO

"SONO DISPERATO!!! Mi aiuti, la prego!"

C. L’Ispettore sussulta, spaventato, e alza gli occhi sull’interlocutore. La camera segue il suo sguardo fino a inquadrare in primo piano la faccia sconsolata del professore...

PROFESSOR SANDRO

"Mi aiuti, la prego!"

D. Il professore si avvicina una sedia e lentamente vi si accomoda.

E. La camera inquadra in primo piano, di volta in volta, colui che parla, in modo da mostrare, di spalle, l’altro che ascolta...

ISPETTORE

"Che le succede? Mi ha spaventato!"

PROFESSOR SANDRO

"Sono disperato!"

ISPETTORE

"Veramente, lo sono anch’io... se penso a come vanno le cose in questa scuola!"

PROFESSOR SANDRO

"Deve aiutarmi!"

ISPETTORE

"Qual è il problema?"

PROFESSOR SANDRO

"Sono innamorato!"

ISPETTORE

"E allora? Che c’è di male?"

PROFESSOR SANDRO

"Ma lei lo sa di chi mi sono innamorato? Della professoressa Patrizia! Una donna affascinante! Stupenda! Intelligentissima! Corteggiata da tutti! Sposata! È troppo in alto per me! Non ho speranze!"

ISPETTORE

"Non capisco che c’entro io!"

PROFESSOR SANDRO

"Ma come?! Caro Ispettore, lei è un uomo di mondo! Ricco d’esperienza! Un bell’uomo! Saggio! Certamente, lei piace molto alle donne!"

ISPETTORE

(imbarazzato e lusingato)

"Be’, veramente... Ai miei tempi..."

PROFESSOR SANDRO

(prendendolo per un braccio)

"Mi consigli! Mi dica lei come devo comportarmi, cosa devo dire..."

ISPETTORE

"Prima di tutto, compri un anello d’oro e un bel mazzo di fiori! Orchidee, per esempio!"

PROFESSOR SANDRO

"Senta: in questo momento, lei è qui!"

ISPETTORE

"Certo che sono qui! Non mi vede?"

PROFESSOR SANDRO

"Ma non lei-lei! Lei la professoressa Patrizia! Patrizia, la mia adorata! È qui!"

F. L’Ispettore si guarda intorno, come pensando che la professoressa sia alle sue spalle...

ISPETTORE

"Non la vedo."

PROFESSOR SANDRO

"È nell’aula della Terza. È rimasta a scuola per correggere dei compiti... Una montagna di compiti! Alcuni, credo, dovrà spedirglieli per posta, ai suoi ex-alunni... Ma a quest’ora avrà finito... Starà ascoltando della musica... Si sarà affacciata alla finestra... I suoi begli occhi sognanti persi chissà dove... Andiamo!"

ISPETTORE

"Dove?"

PROFESSOR SANDRO

"Fuori! Da Patrizia! Lei, caro Ispettore, mi suggerirà quel che devo dirle! Mi aiuterà a dichiararle il mio amore!"

ISPETTORE

"Ma lei è matto! Io sono un personaggio serio, quasi tragico! Non sono mica qui per fare ridere gli spettatori!"

PROFESSOR SANDRO

"Ispettore, la prego, non mi dica di no! Se non potrò avere quella donna meravigliosa, sento che farò qualche pazzia! Mi farò frate!"

ISPETTORE

"E va bene!"

G. Si alzano, si avviano lungo il corridoio. La camera li segue finchè non escono, richiudendo il portone dietro di sé.

H. Esterno. Angolo della scuola. La professoressa è affacciata a una delle finestre della classe terza, dalla quale escono le note di una canzone non più in voga da molto, molto tempo. La camera la inquadra da lontano, di profilo.

I. Angolo della scuola. Fanno capolino, una sopra l’altra, le facce del professore e dell’Ispettore...

PROFESSOR SANDRO

(estatico)

"Eccola!"

ISPETTORE

(secco)

"La vedo!"

PROFESSOR SANDRO

"Guardi com’è bella!"

ISPETTORE

"Stupenda."

PROFESSOR SANDRO

"Che devo dirle?"

ISPETTORE

"Buon giorno..."

PROFESSOR SANDRO

"Ma le pare il momento di salutarmi?"

ISPETTORE

"Ma no! Che ha capito? Intendevo dire: vada lì e le dica: Buon giorno, Patrizia!"

PROFESSOR SANDRO

"Ah! E poi?"

ISPETTORE

"Intanto le dica questo! Poi torni, ché io ci penso!"

J. Il professore, molto titubante, si allontana dall’Ispettore e comincia a passeggiare su e giù davanti alla finestra a cui è affacciata la professoressa. È a testa china, inciampa, si vede che è assai indeciso. Ma poi, a un tratto, come per un’improvvisa e titanica risoluzione, si volta verso la collega...

PROFESSOR SANDRO

"Buon giorno!"

PROFESSORESSA PATRIZIA

"Buon giorno!"

K. Il professore torna di corsa dall’Ispettore, che fa capolino da dietro l’angolo.

L. Il professore e l’Ispettore, in primo piano, vicinissimi...

PROFESSOR SANDRO

"E adesso?"

ISPETTORE

"Le dica così: Patrizia, i tuoi occhi sono belli come stelle!"

PROFESSOR SANDRO

"Meraviglioso! E poi?"

ISPETTORE

"Patrizia, le tue labbra sono dolci lamponi!"

PROFESSOR SANDRO

"Stupendo! E poi? E poi?"

ISPETTORE

"Patrizia, i tuoi capelli sono grano maturo!"

PROFESSOR SANDRO

"Sublime! Straordinario! Miracoloso! Ma non lo dirò mai! Ho paura!"

ISPETTORE

"Professore, sia uomo!"

PROFESSOR SANDRO

"Ispettore, mi dia la mano!"

M. Si stringono vigorosamente la mano.

N. Il professore torna davanti alla collega...

PROFESSOR SANDRO

"Patrizia! I tuoi occhi sono belli come stalle! Le tue labbra sono grossi lampioni! I tuoi capelli sono grana padano!"

O. Dissolvenza.

P. Corridoio della scuola. Il professore, appoggiato alla parete, si dispera. L’Ispettore tenta di consolarlo...

PROFESSOR SANDRO

"Ho fatto una figuraccia! Sono rovinato! Non mi vorrà più vedere!"

ISPETTORE

"Coraggio, professore! Non faccia così! Non tutto è perduto!"

PROFESSOR SANDRO

"Io mi faccio frate!"

ISPETTORE

"Ma no! Finché c’è vita, c’è speranza!"

Q. Dalla porta aperta della classe giunge una voce flautata...

PROFESSORESSA PATRIZIA

"Ispettoreeeeee! Può venire un momento qui, per favore?"

R. L’Ispettore lascia il professore piangente, si affaccia sulla soglia della classe e si trova di fronte la professoressa...

ISPETTORE

"Che c’è?"

PROFESSORESSA PATRIZIA

"Ispettore! I tuoi occhi sono stalle! Le tue labbra sono grossi lampioni! I tuoi capelli sono grana padano!"

ISPETTORE

"Aaaaaaaaaaaaaaaah!"

S. L’Ispettore fugge urlando dalla scuola.

T. Da dietro l’angolo del corridoio, spunta all’improvviso il Bidello. Si rivolge alla professoressa, che è rimasta impietrita sulla soglia della classe...

BIDELLO

"Diceva a me, professoressa?"

U. Dissolvenza.

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Alunna Barbara: "La situazione di quella scuola sembrava all'ispettore Pisolone davvero terribile. Ma c'era qualcosa che gli faceva pensare che non tutto fosse perduto: l'intuizione che le ragazze e i ragazzi di Anticoli Corrado, se avessero avuto insegnanti più validi, avrebbero potuto ancora salvarsi. Lo aveva capito assistendo allo spettacolo che avevano allestito a Natale per i loro famigliari...

Alunna Barbara: "La situazione di quella scuola sembrava all'ispettore Pisolone davvero terribile. Ma c'era qualcosa che gli faceva pensare che non tutto fosse perduto: l'intuizione che le ragazze e i ragazzi di Anticoli Corrado, se avessero avuto insegnanti più validi, avrebbero potuto ancora salvarsi. Lo aveva capito assistendo allo spettacolo che avevano allestito a Natale per i loro famigliari...

L'Ispettore entra nella sala "del prete" per assistere allo spettacolo di Natale.

L'Ispettore entra nella sala "del prete" per assistere allo spettacolo di Natale.

La recita della Terza.

La recita della Terza.

La recita della Terza.

La recita della Terza.

La recita della Terza.

La recita della Terza.

La recita della Terza.

La recita della Terza.

L'Ispettore, attento e colpito, assiste allo spettacolo.

L'Ispettore, attento e colpito, assiste allo spettacolo.

La recita della Prima.

La recita della Prima.

La recita della Prima.

La recita della Prima.

La recita della Prima.

La recita della Prima.

La recita della Prima.

La recita della Prima.

Ma la Prima, insieme all'Ispettore, è anche pubblico...

Ma la Prima, insieme all'Ispettore, è anche pubblico...

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

Il concerto della Terza.

QUINTO INTERMEZZO

A. Ricompaiono i due alunni della Prima...

ALUNNA

(leggendo)

"LA SITUAZIONE DI QUELLA SCUOLA SEMBRAVA ALL’ISPETTORE PISOLONE DAVVERO TERRIBILE.

MA C’ERA QUALCOSA CHE GLI FACEVA PENSARE CHE NON TUTTO FOSSE PERDUTO: ED ERA L’INTUIZIONE CHE GLI ALUNNI, LE RAGAZZE E I RAGAZZI DI ANTICOLI CORRADO, SE AVESSERO AVUTO INSEGNANTI PIU’ VALIDI, AVREBBERO POTUTO ANCORA SALVARSI.

LO AVEVA CAPITO ASSISTENDO ALLO SPETTACOLO CHE AVEVANO ALLESTITO A NATALE PER I LORO FAMIGLIARI..."

B. Dissolvenza.

C. Seguono le scene della Recita Natalizia.

(Scene tratte dalla realtà)

D. Ricompaiono i due alunni della Prima...

ALUNNA

(leggendo)

"GUARDANDOLI, L’ISPETTORE AVEVA PENSATO CHE QUEI RAGAZZI ERANO RICCHI DI BUONE QUALITÀ, DI POSSIBILITÀ VALIDE, E CHE LE AVREBBERO CERTAMENTE MANIFESTATE, SE AVESSERO TROVATO CHI SAPESSE GUIDARLI A ESPRIMERE LA LORO CREATIVITÀ, A NON RIPETERE, SEMPRE, LE SOLITE VECCHIE COSE RISAPUTE E STANTIE...

E ANCHE GLI INSEGNANTI, IN FONDO, PIÙ CHE CATTIVI GLI PAREVANO COME PRIGIONIERI DI UN MISTERIOSO INCANTESIMO, DAL QUALE, FORSE, SAREBBE STATO POSSIBILE LIBERARLI...

CERTO CHE, QUANDO ASSISTETTE ALLO SCRUTINIO DEL PRIMO QUADRIMESTRE, AL POVERO ISPETTORE CADDERO PROPRIO LE BRACCIA!"

E. Dissolvenza.

F. Seguono le scene dello Scrutinio.

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Il Preside non fa che urlare di far silenzio, ma senza alcun effetto, e l’Ispettore appare sempre più indignato e rattristato.

Il preside non fa che urlare di far silenzio, ma senza alcun effetto, e l’Ispettore appare sempre più indignato e rattristato.

Primo piano del professor Fabrizio, che apre un quotidiano sportivo e si mette a leggere.

Primo piano del professor Fabrizio, che apre un quotidiano sportivo e si mette a leggere.

Primo piano del professor Sandro, che apre un computer portatile e comincia a digitare.

Primo piano del professor Sandro, che apre un computer portatile e comincia a digitare.

Primo piano della prof.sa Eva, che tira fuori da sotto il banco un mazzo di carte e le dà alla prof.sa Elisa.

Primo piano della prof.sa Eva, che tira fuori da sotto il banco un mazzo di carte e le dà alla prof.sa Elisa.

La prof.sa Elisa controlla accuratamente le sue carte.

La prof.sa Elisa controlla accuratamente le sue carte.

"Professore, legga l’ordine del giorno!"

"Professore, legga l’ordine del giorno!"

"Punto primo: ristrutturazione dello stabile; punto secondo: assunzione di un portiere..."

"Punto primo: ristrutturazione dello stabile; punto secondo: assunzione di un portiere..."

Preside (furioso): "Professore!!!..."

Preside (furioso): "Professore!!!..."

"Riunione del Consiglio della Classe Seconda. Insegnanti presenti: tutti... Tutti presenti?! Che strano!"

"Riunione del Consiglio della Classe Seconda. Insegnanti presenti: tutti... Tutti presenti?! Che strano!"

"Professoressa, per favore, verbalizzi lei!"

"Professoressa, per favore, verbalizzi lei!"

"Mi scusi, signor preside, ma io sono allergica all’inchiostro!"

"Mi scusi, signor preside, ma io sono allergica all’inchiostro!"

"Mi scusi, signor preside, ma io l’ho fatto l’altra volta..."

"Mi scusi, signor preside, ma io l’ho fatto l’altra volta..."

"Quale altra volta? Sono due anni, che scioperi a tutti i consigli!"

"Quale altra volta? Sono due anni, che scioperi a tutti i consigli!"

Prof.sa Elisa (rabbiosa): "Fallo tu, allora!"

Prof.sa Elisa (rabbiosa): "Fallo tu, allora!"

Il preside si toglie la carta dai capelli, la fissa stupito e la depone sul tavolo. Poi, rassegnato:

"E va bene: scriverò io."

Il preside si toglie la carta dai capelli, la fissa stupito e la depone sul tavolo. Poi, rassegnato:

"Professore, continui a leggere l’ordine del giorno!"

"Professore, continui a leggere l’ordine del giorno!"

La porta si apre. Appare il Bidello, con un vassoio in mano: "Gradiscono un caffè?"

La porta si apre. Appare il Bidello, con un vassoio in mano: "Gradiscono un caffè?"

Prof.sa Elisa: "B, B, C, C! C, C, C, D!"

Prof.sa Elisa: "B, B, C, C! C, C, C, D!"

Professor Simone: "B, B, B, B! B, B, C, C!"

Professor Simone: "B, B, B, B! B, B, C, C!"

Professor Fabrizio (da dietro il giornale): "28 a zero! E tutti autogol! Incredibile!"

Professor Fabrizio (da dietro il giornale): "28 a zero! E tutti autogol! Incredibile!"

Preside (furioso): "Professore!"

Preside (furioso): "Professore!"

Prof.sa Eva: "B, C, B, C!"

Prof.sa Eva: "B, C, B, C!"

Prof.sa Patrizia: "C, B, C, B!"

Prof.sa Patrizia: "C, B, C, B!"

Professor Benedetto: "A, A, A, A!"

Professor Benedetto: "A, A, A, A!"

Prof.sa Valentina: "E, E, E, E!"

Prof.sa Valentina: "E, E, E, E!"

Prof.sa Valentina: "E, E, E, E!"

Prof.sa Valentina: "E, E, E, E!"

Prof.sa Silvia: "D, D, D, D!"

Prof.sa Silvia: "D, D, D, D!"

Prof.sa Chiara: "B, B, B, B!"

Prof.sa Chiara: "B, B, B, B!"

Prof.sa Federica: "D, C, D, C!"

Prof.sa Federica: "D, C, D, C!"

Prof.sa Mammola: "A, B, A, B!"

Prof.sa Mammola: "A, B, A, B!"

Prof.sa Valentina: "A, A, B, B!"

Prof.sa Valentina: "A, A, B, B!"

L’Ispettore appare sempre più indignato e rattristato.

L’Ispettore appare sempre più indignato e rattristato.

Prof.sa Silvia: "E, A, Z, K!"

Prof.sa Silvia: "E, A, Z, K!"

Prof.sa Chiara: "U, D, H, Q!"

Prof.sa Chiara: "U, D, H, Q!"

Preside: "Silenzio!"

Preside: "Silenzio!"

10. LO SCRUTINIO

 

A. Panoramica di un’aula. I banchi sono stati sistemati, l’uno vicino all’altro, al centro della stanza, in modo da formare un solo grande tavolo rettangolare. Ci sono sedie tutt’intorno e una a capotavola. Sul tavolo, fogli e foglietti sparsi.

B. Da dietro la camera, cominciano ad arrivare gli insegnanti. A uno a uno, vanno a sedersi l’Ispettore, il professor Simone F., la professoressa Elisa, il professor Simone G., il professor Fabrizio, la professoressa Eva, il professor Benedetto, la professoressa Patrizia, la professoressa Federica, il professor Sandro, la professoressa Mammola, la professoressa Chiara, la professoressa Silvia e la professoressa Valentina. Il professor Simone F., che è il Preside, si siede a capotavola. L’Ispettore si siede alla sua sinistra.

C. Primo piano del professor Fabrizio, che apre un quotidiano sportivo e si mette a leggere.

D. Primo piano del professor Sandro, che apre un computer portatile e comincia a digitare.

E. Primo piano della professoressa Mammola, che tira fuori da sotto al tavolo un lavoro a maglia e comincia a sferruzzare.

F. Primo piano della professoressa Eva, che tira fuori da sotto il banco un mazzo di carte e comincia a darle alla professoressa Elisa.

G. Primo piano del preside...

PRESIDE

"Dichiaro aperta la seduta!"

(rivolto al professor Sandro)

"Professore, legga l’ordine del giorno!"

H. Primo piano del professor Sandro, che - continuando a guardare lo schermo del computer - legge...

PROFESSOR SANDRO

"Punto primo: ristrutturazione dello stabile; punto secondo: assunzione di un nuovo portiere..."

I. Primo piano del preside...

PRESIDE

(furioso)

"PROFESSORE!!!"

J. Primo piano del professor Sandro, che guarda verso il Preside e appare confuso...

PROFESSOR SANDRO

"Mi scusi, signor preside!"

K. Primo piano del preside, ancora indignato, ma più calmo...

PRESIDE

"Proceda!"

L. Primo piano del professor Sandro, che chiude il computer, lo scosta, prende un foglio e comincia a leggere...

PROFESSOR SANDRO

"Riunione del Consiglio della Classe Seconda. Venerdì 17 Febbraio 199... Insegnanti presenti: tutti..."

(interrompe la lettura e alza gli occhi in direzione del preside)

"Tutti presenti?! Che strano!"

(riprende a leggere)

"Presiede la riunione il preside. Funge da segretario e verbalizza: il professor Sandro..."

(interrompe la lettura e alza gli occhi in direzione del preside)

"Come, il professor Sandro?! Mi scusi, signor preside, ma io non posso scrivere! Ho un crampo alla mano destra!"

M. Primo piano del preside, infastidito...

PRESIDE

(rivolto alla professoressa Mammola)

"Professoressa, per favore, verbalizzi lei!"

N. Primo piano della professoressa Mammola, che nasconde precipitosamente il lavoro a maglia sotto il banco...

PROFESSORESSA MAMMOLA

"Mi scusi, signor preside, ma io sono allergica all’inchiostro!"

O. Primo piano del preside, ancora più infastidito...

PRESIDE

(rivolto alla professoressa Elisa)

"Allora, professoressa, vuol verbalizzare lei?"

P. Primo piano della professoressa Elisa e della professoressa Eva, che tentano di far sparire le carte e riescono solo a farle volare dappertutto...

PROFESSORESSA ELISA

"Mi scusi, signor preside, ma io l’ho fatto l’altra volta..."

PROFESSORESSA EVA

"Quale altra volta? Sono due anni, che scioperi a tutti i consigli!"

PROFESSORESSA ELISA

(rabbiosa)

"Fallo tu, allora!"

PROFESSORESSA EVA

(rivolta al preside)

"Mi scusi, signor preside, ma io oggi non mi sento tanto bene!"

Q. Primo piano del preside, lamentoso, con una carta da gioco sulla testa...

PRESIDE

(rivolto al professor Fabrizio)

"Professore, scusi, vuol farlo lei, allora?"

R. Primo piano del professor Fabrizio, nascosto dal giornale...

PROFESSOR FABRIZIO

"Roma - Milan: 28 a 0!"

S. Primo piano del preside, che si toglie la carta dai capelli, la fissa stupito e la depone sul tavolo. Poi, rassegnato...

PRESIDE

"E va bene: scriverò io."

(rivolto al professor Sandro)

"Professore, continui a leggere l’ordine del giorno!"

T. Primo piano del professor Sandro...

PROFESSOR SANDRO

"Punto primo: scrutini del primo quadrimestre; punto secondo: varie ed eventuali."

U. Si sente bussare alla porta.

V. Primo piano del preside...

PRESIDE

"Avanti!"

X. La porta si apre. Appare il Bidello, con un vassoio in mano...

BIDELLO

"Gradiscono un caffè?"

Y. Panoramica del Bidello, che entra, e poi dell’intero Consiglio. Il Bidello depone una tazzina davanti al preside, poi torna verso la porta. Mentre sta per uscire...

CONSIGLIO

(all’unanimità)

"E noi??!!"

BIDELLO

(voltandosi)

"Mi dispiace... Il caffè è finito!"

W. La porta si richiude alle sue spalle.

Z. Primo piano del preside...

PRESIDE

"Leggiamo ora, per ogni alunno della classe seconda, i giudizi analitici relativi alle singole discipline. Cominciamo da... A. MARCO!"

AA. Da questo momento in poi, la camera inquadra in primo piano, di volta in volta, ogni insegnante chiamato a pronunciare il proprio giudizio...

Nota

PROFESSORESSA ELISA

"B, B, C, C! C, C, C, D!"

PROFESSOR SIMONE G.

"B, B, B, B! B, B, C, C!"

PROFESSOR FABRIZIO

(da dietro il giornale)

"28 a zero! E tutti autogol! Incredibile!"

PRESIDE

(furioso)

"PROFESSORE!!!"

PROFESSOR FABRIZIO

(ripiegando il giornale)

"Eh? Ah, già! C, C, C, C!"

PROFESSORESSA EVA

"B, C, B, C!"

PROFESSOR BENEDETTO

"A, A, A, A!"

PROFESSORESSA PATRIZIA

"C, B, C, B!"

PROFESSORESSA FEDERICA

"D, C, D, C!"

PROFESSOR SANDRO

"A, B, A, B!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"C, C, C, C!"

PROFESSORESSA CHIARA

"B, B, B, B!"

PROFESSORESSA SILVIA

"D, D, D, D!"

PROFESSORESSA VALENTINA

"E, E, E, E!"

PRESIDE

"C. ELISA!"

PROFESSORESSA ELISA

"A, A, A, A! A, A, A, A!"

PROFESSOR SIMONE G.

"B, B, B, B! B, C, B, C!"

PROFESSOR FABRIZIO

"C, C, B, B!"

PROFESSORESSA EVA

"C, B, C, B!"

PROFESSORESSA PATRIZIA

"B, B, C, C!"

PROFESSOR BENEDETTO

"A, A, A, A!"

PROFESSORESSA FEDERICA

"C, C, B, B!"

PROFESSOR SANDRO

"B, C, B, C!"

PROFESSORESSA MAMMOLA

"A, B, A, B!"

PROFESSORESSA CHIARA

"B, A, B, A!"

PROFESSORESSA SILVIA

"B, B, A, A!"

PROFESSORESSA VALENTINA

"A, A, B, B!"

PRESIDE

"C. LUCIANO!"

AB. Carrellata continua sui volti degli insegnanti, che continuano a gridare giudizi tutti insieme, senza più rispettare alcun ordine, mentre il preside non fa che urlare di far silenzio, ma senza alcun risultato, e l’Ispettore appare sempre più indignato e rattristato.

AC. La camera segue l’Ispettore che si alza, si avvicina lentamente alla porta ed esce, richiudendola dietro di sé, mentre nell’aula continua - senza sosta - il gran bailamme dei giudizi.

 

Nota: All’epoca, sedici anni fa, i giudizi si esprimevano con le prime cinque lettere dell’alfabeto.

Una delle tante scemenze nominalistiche in cui eccellono i sedicenti "riformatori" della Scuola italiana.

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Alunna Barbara: "Quella sera, l'Ispettore era molto depresso. Per di più, aveva anche fatto tardi e aveva perso l'ultima corriera..."

Alunna Barbara: "Quella sera, l'Ispettore era molto depresso. Per di più, aveva anche fatto tardi e aveva perso l'ultima corriera..."

SESTO INTERMEZZO

A. Ricompaiono i due alunni della Prima...

ALUNNA

(leggendo)

" QUELLA SERA, L’ISPETTORE ERA MOLTO DEPRESSO. PER DI PIÙ, AVEVA ANCHE FATTO TARDI E AVEVA PERSO L’ULTIMA CORRIERA. E AD ANTICOLI, COME EGLI BEN SAPEVA, NON CI SONO ALBERGHI..."

B. Dissolvenza.

C. Seguono le scene della <Notte Speciale> e del <Sogno dell’Ispettore>.

Fine del Primo Tempo

Vai al Secondo Tempo!

 

 

 

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