15. HOMO ANTICOLENSIS
A. Esterno, in montagna. L’Ispettore, il Bidello e il professor Simone G. siedono ai piedi di un albero, appoggiati al tronco. Il
Bidello è in mezzo, e gli altri due, per parlarsi, devono voltarsi verso di
lui, che ogni volta si gira verso quello che sta parlando. È una bella
giornata...
PROFESSOR SIMONE G.
"Grazie a lei, caro Ispettore, posso finalmente
realizzare il mio sogno! Ormai, credevo che non ci sarei riuscito... L’anno
prossimo andrò in pensione... E invece, ecco: da quando c’è lei, tutto è
cambiato, in questa scuola!"
ISPETTORE
"Il merito non è mio, ma della professoressa
Fantàsia..."
BIDELLO
"Però, che razza di cognome!"
PROFESSOR SIMONE G.
"Sì... Da quando è arrivata, è come se... Non so, mi
sento ringiovanito!"
BIDELLO
"Questo è quasi un miracolo!"
ISPETTORE
"A quello che mi ha detto lei, caro professore, mi
scusi, eh?, io però ancòra non ci credo... Un uomo dell’età della pietra?!
Vivo e vègeto?! Qui?!"
BIDELLO
"È vivo, è vivo! L’ho visto anch’io! Però non
è vegeto: mangia pure la carne!"
PROFESSOR SIMONE G.
"È la pura verità, e tra poco lo vedrà con i suoi
occhi... Vuol sapere come lo abbiamo scoperto?"
ISPETTORE
"Mi dica!"
PROFESSOR SIMONE G.
"Ero da queste parti, con la Prima..."
B. Dissolvenza.
C. Appare la stessa zona della scena precedente. In primo
piano, il professor Simone G.. Sullo sfondo, i ragazzi della Prima, intenti a
esplorare e a scavare. A un tratto, un grido...
UN’ALUNNA
"Correte! Correte! Ho trovato qualcosa di
interessante!"
D. Tutti convergono verso il punto dov’è l’alunna, china
su qualcosa per terra.
E. La camera si fa largo tra i ragazzi, che fanno crocchio
attorno a qualcosa, e inquadra una serie di impronte.
F. Dissolvenza.
G. Ricompaiono l’Ispettore, il professore e il Bidello...
ISPETTORE
"E voi, cosa avete fatto?"
BIDELLO
"Saranno scappati a gambe levate!"
PROFESSOR SIMONE G.
"Abbiamo seguito le impronte..."
H. Dissolvenza.
I. Ricompare, dinanzi all’imboccatura di una caverna, la
classe Prima. Stanno entrando.
J. Interno della caverna, illuminato fiocamente da numerose
torce. Sulle pareti, dipinti primitivi. Brusio confuso. Sguardi stupiti,
ammirati.
K. Dissolvenza.
L. Ricompaiono l’Ispettore, il professore e il Bidello...
PROFESSOR SIMONE G.
"Il padrone di casa non c’era... E poi, ci prese una
specie di stanchezza, di noia, di apatia... Tornammo indietro e non se ne parlò
più. Ma oggi lo troveremo!"
ISPETTORE
"Andiamo, allora! Ci siamo riposati abbastanza!"
BIDELLO
"Ma siamo sicuri che vogliamo proprio vederlo, quel tipo? E se poi è cannibale?"
M. Gli altri due lo guardano a lungo, impenetrabili, mentre
lui volge rapidamente la testa dall’uno all’altro. Poi si alzano e si
allontanano. Il Bidello rimane ancora un po’ lì e li segue con lo sguardo,
pensieroso...
BIDELLO
"Fosse almeno una donna dell’età della pietra! Una
bella ragazza dell’età della pietra... Quando la troverò, una che vada
proprio bene per me?!"
N. Infine si alza e si allontana anche lui.
O. La camera segue il Bidello che corre, gridando...
BIDELLO
"Aspettatemi! Aspettatemi! Se mi perdo, mia nonna
morirà di fame!"
P. L’ingresso di una grotta. Appaiono l’Ispettore, il
Bidello e il professor Simone G., di spalle, che si fermano titubanti...
Q. I tre visti di fronte, il Bidello in mezzo...
ISPETTORE
"Bidello, chiami quell’essere!"
BIDELLO
"Perché io ?! È lei la persona più importante,
Ispettore!"
PROFESSOR SIMONE G.
"Bidello, chiami quell’individuo!"
BIDELLO
"Ma perché proprio io?! È lei che vuole realizzare
il suo sogno, professore!"
ISPETTORE e PROFESSOR SIMONE G.
"BIDELLO, LO CHIAMI!!"
R. Primo piano del Bidello, che si fa avanti, timoroso, e
viene a trovarsi in controluce, nella penombra dell’ingresso...
BIDELLO
"Signore? Scusi... Scusi, signore... Io non volevo, eh?
Signore? Scusi se la disturbo! Mi hanno costretto! Signore? C’è nessuno in
casa?"
S. Il Bidello, ripreso di spalle. Dinanzi a lui, l’ingresso
della caverna. Si ode, come se fosse vicinissima, la voce dell’Homo
Anticolensis...
HOMO ANTICOLENSIS
"Cosa vuoi?"
T. Il Bidello si gira di scatto verso la camera.
U. La camera inquadra il Bidello, di spalle, e dinanzi a lui
l’Homo Anticolensis, in abbigliamento pressoché adamitico, e - più
arretrati - il professor Simone G. e l’Ispettore...
HOMO ANTICOLENSIS
"Cosa vuoi?"
BIDELLO
"Io... non voglio niente, signore, assolutamente niente!
Sono stati questi due signori... Mi hanno costretto!"
V. Anche l’Homo Anticolensis si volta verso il professor Simone G. e l’Ispettore. Si avvicina a loro. La camera lo segue, escludendo il
Bidello, e gira intorno al terzetto per inquadrarli tutti...
HOMO ANTICOLENSIS
"Cosa volete, da me?"
ISPETTORE e PROFESSOR SIMONE G.
"Niente!"
HOMO ANTICOLENSIS
"Come sarebbe a dire, niente?!"
ISPETTORE
"Noi, veramente...
PROFESSOR SIMONE G.
"Ispettore, scusi, lasci parlare me, per favore!"
ISPETTORE
"Prego!"
PROFESSOR SIMONE G.
"Io, veramente..."
HOMO ANTICOLENSIS
"Sì?"
PROFESSOR SIMONE G.
"Volevo chiederle... Mi scusi... Lei... è davvero un
uomo preistorico?"
HOMO ANTICOLENSIS
"Sì! E allora?"
ISPETTORE
"Ma quanti anni ha?"
PROFESSOR SIMONE G.
"Ispettore, la prego, lasci parlare me, per
favore!"
ISPETTORE
"Prego!"
PROFESSOR SIMONE G.
"Quanti anni ha, caro signore?"
HOMO ANTICOLENSIS
"Non lo so. Se vuole, posso dirle quante volte gli
alberi hanno perduto le foglie, o quante volte sono rifioriti, da quando io sono
al mondo..."
ISPETTORE
"Quante?"
PROFESSOR SIMONE G.
"Ispettore, abbia pazienza, lasci parlare me, per
favore!"
ISPETTORE
"Prego!"
PROFESSOR SIMONE G.
"Quante?"
HOMO ANTICOLENSIS
"Si può sapere cosa volete da me?!"
PROFESSOR SIMONE G.
"Ispettore, mi scusi, glielo dica lei, per favore!"
ISPETTORE
"Ecco..."
PROFESSOR SIMONE G.
"Ecco... Io sono un insegnante. Vorrei chiederle di
venire a scuola, un giorno, a parlare con i ragazzi... A spiegare loro come
vivevano... Cioè: come vivevate... Insomma: come vive un uomo dell’età della
pietra.
HOMO ANTICOLENSIS
"Pietra antica o pietra nuova?"
PROFESSOR SIMONE G.
"Faccia lei!"
HOMO ANTICOLENSIS
"Va bene, andiamo!"
PROFESSOR SIMONE G.
"Solo che..."
HOMO ANTICOLENSIS
"Che cosa?"
PROFESSOR SIMONE G.
"Lei... Non si offenda, la prego, ma lei è quasi
nudo!"
HOMO ANTICOLENSIS
"E allora?"
ISPETTORE
"Dovrebbe rivestirsi un po’..."
PROFESSOR SIMONE G.
"Ispettore, mi consenta, lasci parlare me, per
favore!"
ISPETTORE
"Prego!"
PROFESSOR SIMONE G.
"Dovrebbe rivestirsi un po’..."
BIDELLO
"Posso prestargli qualcosa io... Però i miei vestiti
sono a scuola..."
PROFESSOR SIMONE G.
"Dagli questi!"
BIDELLO
"COSA?!"
PROFESSOR SIMONE G.
"Dai, dai, sbrigati! Spogliati! Ci aspetterai qui:
torneremo presto, e ti rivestirai!"
X. Il Bidello, borbottando e imprecando, si spoglia. L’Homo
Anticolensis indossa i suoi abiti. L’Ispettore, il professor Simone G. e l’Homo
Anticolensis si allontanano.
Y. Il Bidello, rabbrividendo, si rifugia nella caverna.
W. Dissolvenza.
Z. Dissolvenza.
AA. L’Homo Anticolensis, vestito, si avvicina all’ingresso
della caverna con gli abiti del Bidello in mano...
HOMO ANTICOLENSIS
"Giovanotto! Giovanotto!"
AB. Il Bidello esce dalla caverna rabbrividendo...
BIDELLO
"Che c’è?"
HOMO ANTICOLENSIS
"Tieni! Mi sono vestito in paese! Sbrigati, vieni anche
tu! Voglio che ci sia anche tu, ti conosco da tanto tempo!"
BIDELLO
"Mi conosci?!"
HOMO ANTICOLENSIS
"Da un migliaio d’anni! Ma solo di vista... Se mi
riesce, vorrei anche trovarti una ragazza!
BIDELLO
"Non ci mettere altri mille anni, però!"
AC. L’Homo Anticolensis, di spalle, si allontana di buon
passo; mentre il Bidello, anche lui di spalle, comincia a infilarsi i pantaloni.
|