Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca
Il nuovo Ponte sull’Aniene
Home Il Ponte dell'Obbrobrio e dello Spreco Inaugurazione? No, Inondazione Cinquanta Metri di Terrore Anticoli che non sparisce
|
Un nuovo Ponte, senza dubbio, ci voleva! Ma speriamo che poi sistemino tutto per bene, riducano l’impatto visivo, ripristino l’ambiente fluviale preesistente... |
Non è possibile che l’opera, agli occhi dei turisti che passeranno, sembri più grande del paese sullo sfondo! Sarebbe triste, d’ora in poi, dover vedere Anticoli solo col cannocchiale! |
Il progetto del ponte, così come è esposto sulla Tiburtina Valeria all’altezza della fermata del Cotral.
___________________________________________
Il progetto del ponte, così come è esposto sulla Tiburtina Valeria all’altezza della fermata del Cotral.
___________________________________________
Particolare del progetto con lo svincolo e il nuovo incrocio sulla Tiburtina.
|
Un interessante intervento
Da Daniele Misnoli, studente di Architettura anticolano prossimo alla laurea, riceviamo l’articolo che segue, che volentieri pubblichiamo.
Il nuovo ponte sull’Aniene presso Anticoli Corrado
a
cura di Daniele Misnoli
Un ponte a lungo atteso
“Finalmente si gira”, cominciano i lavori, potrei dire usando un termine di sapore cinematografico, dopo che del nuovo ponte sul fiume Aniene, presso Anticoli Corrado, si è parlato per anni. Ponte importante, perché unico grande accesso al paese dalla Tiburtina Valeria e dalla Valle dell’Aniene. Ma se ne parlava da venti-trent’anni, ormai; e noi che viviamo da queste parti, non cominciando mai i lavori e non avendo mai visto i progetti, coralmente pensavamo che non si sarebbe mai realizzato; e così, come succede, c’eravamo dimenticati di quest’opera “miracolosa”, della sua forza, del suo impatto sulla nostra Valle nebbiosa e ricca di verde...
Perché un nuovo ponte? E perché “miracoloso”? La riposta è da cercare nel nostro Fiume, che in passato (ultimamente non più) straripava, non causando gravi danni a cose e persone, ma isolando completamente il nostro “paesello”. Ricordo infatti le grandi piene dell’Aniene, dopo giorni e giorni di piogge intense, e quest’acqua che fluiva lenta nella pianura creando una sorta di lago che rifletteva tutte le luci dei paesi limitrofi e della Tiburtina... Certo era brutto rimanere isolati, ma per chi in quegli anni andava al liceo, figuratevi, una festa!!!
Un nuovo ponte, dunque, risolverebbe il problema delle piene e dell’isolamento del centro abitato, anche se la diga (che si trova a qualche chilometro più a valle ed è in realtà uno sbarramento idroelettrico) nelle emergenze veniva aperta al transito dall’Acea permettendo ugualmente di attraversare il fiume.
Tutti noi, abitanti di Anticoli, pensando che quest’opera fosse necessaria, avevamo “profetizzato” l’intervento della Provincia (ente di competenza, nel nostro caso); e quest’ultima, nel corso degli anni, a colpi di campagne elettorali sia di destra che di sinistra, effettivamente aveva più volte proposto la costruzione del ponte, ma poi... se n’era sempre dimenticata! Finché, un anno fa o forse più, il progetto (ormai “ingiallito” per il trascorrere di numerose amministrazioni Provinciali, e arricchito di varianti) è “capitato” sulla scrivania di Gasbarra. E dopo tanti anni, così, l’estate scorsa sono iniziati i lavori...
L’ennesima occasione perduta
I ponti uniscono, come infrastrutture, ma allo stesso tempo sono in grado di dividere le persone a seconda delle opinioni.
Durante la fase iniziale dei lavori, ancora molte persone erano “magicamente attratte” dall’opera. Altri, invece, proponevano una soluzione meno invasiva, ovvero la modifica del vecchio asse stradale e del fosso che gli scorre a fianco, rialzando la strada e sistemando il letto del fosso.
Una volta cominciati i lavori, però, dopo che ci siamo resi conto del tipo di opera in corso (modello viadotto autostradale) molti di noi hanno cambiato mestamente idea. Forse il ponte non sarà come lo avevamo immaginato... Forse, ciò che vediamo sarà solo il classico elemento di disturbo del paesaggio. “Troppo tardi ― risponderà il “Pontefice”di turno ― dopo che per anni lo avete invocato...” |
A mio modesto parere, le soluzioni possibili erano almeno tre.
Innanzi tutto, quella che secondo me rappresenta l’occasione mancata vera e propria. Visto che l’unica via possibile, secondo i nostri amministratori, era la costruzione di un nuovo grande ponte, e dunque di un’infrastruttura dai costi di costruzione sicuramente elevati e destinata comunque a confrontarsi con il paesaggio, perché non indire un concorso pubblico aperto anche agli studenti d’architettura, oltre che a professionisti affermati e famosi? Sarebbe stato un grande concorso, per un progetto importante e difficile e dedicato a un tema d’altri tempi! E chissà quante idee brillanti avrebbe stimolato, sia negli studenti che negli “archistar”!
È lecito modificare e trasformare per sempre il paesaggio, ma almeno si poteva optare per un’opera interessante, magari “firmata” e che avrebbe suscitato la curiosità di ogni passante. Così non solo si sarebbe incrementato il nostro turismo, ma si sarebbero risolti i problemi sopra citati. Anche se, certo, si sarebbe dovuto affrontare un altro lungo ma quanto mai attuale dibattito.
Tra
le occasioni perdute c’è anche il mancato coinvolgimento di tutti coloro che
il ponte lo usano, di tutti noi che abitiamo ad Anticoli e, perché no, anche a
Roviano: e ciò significa che è stata data poca importanza a ciò che oggi
viene definito “architettura partecipata”, in virtù della quale chiunque
avrebbe potuto suggerire idee ed essere informato sul progetto. E, ancora, si
sarebbe potuto rivedere e trasformare l’attuale svincolo sulla Tiburtina, che
purtroppo non cambierà con la costruzione del nuovo ponte, malgrado sia in
progetto la sistemazione segnaletica e il nuovo ingresso con nuove direzioni
migliorate.
La seconda soluzione era la modifica parziale della strada e del fosso, sicuramente più economica e di minore impatto ambientale, come sopra accennato.
Il nuovo scenario idrogeologico
La terza soluzione possibile sarebbe stata quella di lasciare tutto così com’è, realizzando o meno la seconda ipotesi, e considerando altresì alcune questioni legate al clima e al territorio della Valle dell’Aniene.
In particolare, c’è da dire che da qualche anno a questa parte si sente parlare di una captazione della sorgente dell’Aniene, presso Trevi nel Lazio, verso la “più ricca” vallata di Fiuggi (per le Terme?) All’inizio credevo che fossero solo chiacchiere, ma pochi giorni fa mi sono imbattuto in questo piccolo manifesto, che riporterò per esteso per la sua importanza:
Dimezzato la propria portata? (sic) Come!!! E noi abbiamo investito un’enorme somma su un’opera così importante per risolvere, invece, il problema dello straripamento dell’Aniene?! Senza parlare del fatto che in generale sul nostro Bel Paese piove sempre di meno? E che, soprattutto da queste parti, anche se non possiamo prevedere il futuro, è certo che il clima sarà sempre più asciutto e arido?
Dunque si potevano, io credo, scegliere altre opzioni rispetto a quella scelta dalla Provincia, e destinare i “nostri soldi” a migliorare i trasporti locali, che arrancano sempre.
In conclusione, tengo a dire che ho scritto queste parole non per denunciare qualcuno, né il cantiere né il progettista, ma solo per riflettere su come gli amministratori e i politici investano risorse importanti per il territorio trascurando, spesso, il parere di coloro che vi risiedono. |
Torna in cima alla pagina Home
Il ponte nuovo (in costruzione) visto dal vecchio. E, sotto, lo stesso panorama un anno fa...
Altre immagini dei lavori in corso:
Il tracciato della nuova sede stradale. Ora come ora, ci sembra troppo imponente per la piccola piana, quasi annientata dal suo peso. Ma vogliamo sperare che alla fine ci apparirà diversa... |
Gli enormi "tubi" destinati al deflusso delle eventuali future esondazioni dell’Aniene. Ora come ora, sono orrendi. Ma vogliamo sperare che alla fine saranno opportunamente "mascherati"... |
L’altissima scarpata che sosterrà la nuova sede stradale. Ora come ora, fa quasi paura e copre le colline. Ma vogliamo sperare che alla fine sarà "ingentilita" da un bel manto erboso, piante fiorite e quant’altro... |
L’attuale svincolo e, sullo sfondo, i lavori in corso e il paese di Anticoli Corrado. Ora come ora, è un incrocio pericoloso e scomodo. Ma vogliamo sperare che l’opera lo metterà in sicurezza e non invoglierà gli automobilisti a correre come pazzi... |
* |
|
* |
Il Ponte dell'Obbrobrio e dello Spreco Inaugurazione?... No, Inondazione