Saggezza

è compagna

di vecchiaia...

Ma il cuore

di un bambino

è puro!

 

(Hrundi V.

Bakshi, 1968)

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Hrundi Bakshi con Michelle Monet nel 1968

Hrundi V. Bakshi

con Michelle

Monet nel 1968

 

*

 

Un tempo erano le donne a corteggiare. Poi venne l’epoca della misoginia, i ruoli furono invertiti,

e agli uomini non rimase che scimmiottarle. Con esiti spesso sgraziati, quando non disumani.

(1168 - lunedì 22 gennaio 2018)

 

*

 

Solo gli imbroglioni credono o vogliono far credere di essersi dati una nuova identità cambiando nome.

(1167 - lunedì 8 gennaio 2018)

 

*

 

L’unico sentimento che si può suscitare senza averne è la paura.

(1166 - venerdì 5 gennaio 2018)

 

*

 

La lotta decisiva non è per un’estensione, sia pure immensa, ma per un’infinita durata: non per lo spazio, ma per il tempo.

Ed è una lotta che con la ragione non si può che perdere.

(1165 - mercoledì 3 gennaio 2018)

 

*

 

L’imperfezione non è sempre bella. Ma la bellezza è sempre imperfetta.

(1164 - lunedì 1° gennaio 2018)

 

*

 

Per evitare al pensiero derive pazzoidi non bastano i buoni sentimenti: ci vuole anche un sapere scientificamente esatto.

(1163 - lunedì 11 dicembre 2017)

 

*

 

Quel che si sa più degli altri è una misera differenza tra sé e loro, rispetto a come si è.

(1162 - lunedì 4 dicembre 2017)

 

*

 

Il potere non si conquista odiando e disprezzando le donne, ma odiandole e disprezzandole con più scaltrezza degli altri.

(1161 - lunedì 27 novembre 2017)

 

*

 

Ciò che si fa contro gli altri fuoriesce, come miasmi da una palude, da quel che si fallisce verso sé stessi.

(1160 - venerdì 24 novembre 2017)

 

*

 

L’incapacità di sentire con ribrezzo la differenza tra il falso e l’autentico non è fisiologica: è patologica.

(1159 - mercoledì 22 novembre 2017)

 

*

 

Non siamo dove fummo, ma dove siamo ora. E soprattutto dove stiamo andando.

(1158 - lunedì 20 novembre 2017)

 

*

 

L’adorazione del passato, come ogni altra fede, è creazione, imposizione e adorazione del falso.

(1157 - mercoledì 15 novembre 2017)

 

*

 

L’apparenza sta alla realtà come la semplificazione alla complessità.

(1156 - lunedì 13 novembre 2017)

 

*

 

Una mummia non è arte. Né, tanto meno, è memoria.

Una mummia non è che un ingombro di cui liberarsi.

(1155 - venerdì 10 novembre 2017)

 

*

 

Il solo motivo per cui non mangiamo per terra è il desiderio di guardarci e di parlarci l’un l’altro.

(1154 - mercoledì 8 novembre 2017)

 

*

 

Invecchiare non piace a nessuno. Ma chi non tenta di farlo scontare ad altri è probabile che ne soffra meno.

(1153 - lunedì 6 novembre 2017)

 

*

 

Lintelligenza umana dipende dalla massima apertura della mente alla penetrazione e dalla sua massima chiusura al controllo.

(1152 - giovedì 2 novembre 2017)

 

*

 

Non vi è imitare che non sia schernire, consapevolmente o meno.

(1151 - lunedì 30 ottobre 2017)

 

*

 

C’è una solitudine, inflitta ad alcuni dalla paura che incutono,

i cui sicari ignorano di esserlo perché credono i mandanti i propri difensori: tale solitudine si chiama esclusione.

(1150 - venerdì 27 ottobre 2017)

 

*

 

La cosiddetta “disonestà intellettuale”, quando è consapevole, non è che delinquenza; quando non lo è, non è altro che pazzia.

(1149 - mercoledì 25 ottobre 2017)

 

*

 

I nostri peggiori tiranni sono le cose. Nella loro triplice veste:

quelle di cui priviamo gli altri; quelle con cui ricopriamo noi stessi;

e quelle di cui obblighiamo soprattutto le donne a occuparsi per noi.

(1148 - venerdì 20 ottobre 2017)

 

*

 

Non esistono il dolore fisico e il dolore morale: esiste il dolore.

Che ognuno sente a modo proprio, e di volta in volta mai del tutto identico.

(1147 - mercoledì 18 ottobre 2017)

 

*

 

Il solo modo per non diventare sempre più fragili è riuscire a non rendersi sempre meno sensibili.

(1146 - lunedì 16 ottobre 2017)

 

*

 

Non c’è realizzazione senza fondamenta:

umane, che sono di tutti; e individuali, che sono quel che vi è di umano nella propria storia.

(1145 - venerdì 13 ottobre 2017)

 

*

 

Ci sono imprese così ardue, immense, appassionate, e così aggredite da nemici e amici,

da costituire ottimi modelli, e neanche tanto in miniatura, dell’intera vita.

(1144 - mercoledì 11 ottobre 2017)

 

*

 

Tutto ciò che non è, in te, memoria tua propria, fa’ che solo la sapienza lo ricordi, ma la saggezza lo dimentichi.

(1143 - lunedì 9 ottobre 2017)

 

*

 

Esisteranno mai intelligenze artificiali in grado di sbagliare (individualmente o insieme),

di correggersi (reciprocamente) e di scegliere, ognuna per sé, se accettare o meno la correzione?

(1142 - mercoledì 4 ottobre 2017)

 

*

 

Saper distinguere l’odio, che per quanto urli è sempre gelido, dall’ira e perfino dalla rabbia, che vengono sempre dal cuore.

(1141 - mercoledì 27 settembre 2017)

 

*

 

Le attività vere di un essere umano, e le uniche del tutto degne, sono quelle almeno una in cui non smette di migliorare.

(1140 - lunedì 25 settembre 2017)

 

*

 

Separare con assoluta precisione il dolore dal rancore. Tenersi il primo per tutta la vita. Liberarsi del secondo.

(1139 - venerdì 22 settembre 2017)

 

*

 

Se non osi esprimere un’idea, o anche solo un interessamento, in disaccordo col gruppo di cui fai parte e al cospetto di esso,

ne stai subendo o gli stai facendo violenza. O entrambe le cose.

(1138 - mercoledì 20 settembre 2017)

 

*

 

Tra quelli che aggrediscono e violentano con le parole, nessuno è più turpe e pericoloso di chi dissemina odio.

(1137 - lunedì 18 settembre 2017)

 

*

 

A poco a poco, la distruzione del rispetto per gli insegnanti indebolisce ogni altra forma di autorevolezza.

Affinché non rimanga che un’unica autorità possibile: la paura. O nessuna.

(1136 - venerdì 15 settembre 2017)

 

*

 

Sta bene chi può amare quel che nasce dalla sua mente.

E ne ha cura, poi, come di ciò da cui dipende la sua vita.

(1135 - mercoledì 13 settembre 2017)

 

*

 

L’unica, ma immensa, felicità possibile è la salute.

Non quella fisica o mentale: la salute tutta, una e indivisibile.

(1134 - mercoledì 6 settembre 2017)

 

*

 

La bellezza femminile e quella maschile sono diverse, e diverse sono le emozioni che suscitano.

Tranne che in quel che le rende uniche rispetto a ogni altra: sono, entrambe, bellezza umana.

(1133 - lunedì 4 settembre 2017)

 

*

 

Una Società che fa dei propri figli i propri schiavi è condannata a morte.

E a non trovare, morendo, chi la difenda e la soccorra.

(1132 - venerdì 1° settembre 2017)

 

*

 

Ogni libro che non entra in una casa dove ci sono bambini,

lo pagano loro per tutta la vita. E talvolta vengono a saperlo.

(1131 - mercoledì 30 agosto 2017)

 

*

 

Poche donne odiano gli uomini, e tanto meno uno in particolare:

l’odio della donna per l’uomo non è che un altro modo di amarlo.

(1130 - venerdì 25 agosto 2017)

 

*

 

Due sono gli amori meno corrisposti:

l’amore di chi tenta di aiutare per chi non vuol essere aiutato,

e l’amore di chi non vuole essere aiutato per chi fa di tutto per distruggerlo.

(1129 - lunedì 21 agosto 2017)

 

*

 

Un’Organizzazione che attacca un singolo per le sue idee

non è altro che una Chiesa. Checché s’illuda e dichiari di essere.

(1128 - venerdì 18 agosto 2017)

 

*

 

Il nazifascismo, qualsiasi nome si dia o gli sia dato,

non sparirà finché non sarà riconosciuto e curato come una malattia mentale.

(1127 - lunedì 14 agosto 2017)

 

*

 

Chi vuole che in te più niente cambi, vuole che tu muoia.

(1126 - venerdì 11 agosto 2017)

 

*

 

Se non fosse per la nostra estrema disponibilità a sbagliare,

niente potremmo mai apprendere né, tanto meno, conoscere.

(1125 - mercoledì 9 agosto 2017)

 

*

 

L’ispirazione comincia là dove finisce la concentrazione.

(1124 - lunedì 7 agosto 2017)

 

*

 

Esaltare la madre è sempre, anche, umiliare la donna.

(1123 - venerdì 4 agosto 2017)

 

*

 

Ogni anno, in settembre e in giugno, si apre e si chiude la seconda e ultima porta del futuro dell’Umanità: la Scuola.

(1122 - lunedì 26 giugno 2017)

 

*

 

Non vi è dolore più grande di quello per chi è giovane.

(1121 - venerdì 23 giugno 2017)

 

*

 

Assolutamente:

amare le proprie creazioni; essere sincero; non essere sciatto.

Questi sono gli unici obblighi dell’artista.

(1120 - mercoledì 21 giugno 2017)

 

*

 

Essere obiettivi, quanto più ci si riesce, tanto meno si è umani.

(1119 - lunedì 19 giugno 2017)

 

*

 

Scrivere insieme è quanto di più difficile. Eppure è così che viene scritta, momento per momento, la Storia di ognuno.

(1118 - venerdì 16 giugno 2017)

 

*

 

Non c’è il niente: quel che perfino i fisici credono tale è realtà, invece,

ma nella quale non riconosciamo ancora la nostra presenza.

(1117 - mercoledì 14 giugno 2017)

 

*

 

C’è un unico mondo per tutti, ma identico per nessuno.

(1116 - lunedì 12 giugno 2017)

 

*

 

Qualcuno ha notato che quasi sempre i bambini lasciati morire in auto roventi

vengono abbandonati anziché portati a scuola?

(1115 - venerdì 9 giugno 2017)

 

*

 

Insegnare è al contempo disinsegnare. O non è.

(1114 - mercoledì 7 giugno 2017)

 

*

 

Apprende più di quel che il sapere gli toglie soltanto chi, imparando, al contempo disimpara.

(1113 - lunedì 5 giugno 2017)

 

*

 

In tutto ciò che dipende soltanto da noi possiamo talvolta fallire, ma essere sconfitti mai.

(1112 - venerdì 2 giugno 2017)

 

*

 

In tutto ciò che crediamo inconoscibile è in agguato, disumanante, l’idea di Dio.

(1111 - mercoledì 31 maggio 2017)

 

*

 

Un’idea, talvolta, è più bella perfino di chi la pensa.

Ma è sempre, sempre, molto più bella di chi la ripete.

(1110 - lunedì 29 maggio 2017)

 

*

 

L’orgoglio è la follia più grande. E che più protegge dalla pazzia.

(1109 - mercoledì 24 maggio 2017)

 

*

 

Ha ― non solo per sé ma anche per altri ― solo chi da essi è creduto avere, e soltanto quel che credono che egli abbia.

(1108 - lunedì 22 maggio 2017)

 

*

 

Il presente non diventa passato se non quando tentare di modificarlo diventa universalmente impossibile.

(1107 - venerdì 19 maggio 2017)

 

*

 

Quali siano i nostri veri propositi, lo scopriamo quando e se si realizzano.

(1106 - mercoledì 17 maggio 2017)

 

*

 

In un’opera che riesce, come in amore,

si placa per qualche tempo l’attrito, che chiamiamo dolore, tra la nostra fantasia e la realtà.

(1105 - lunedì 15 maggio 2017)

 

*

 

Scambiare l’umanità per debolezza è il primo sintomo della lenta morte che chiamiamo disumanizzazione.

(1104 - venerdì 12 maggio 2017)

 

*

 

Non le cariche ufficiali, i titoli, i ruoli sociali e familiari, e neanche i cognomi: solo il nome sfiora il nostro vero essere.

(1103 - mercoledì 10 maggio 2017)

 

*

 

L’artista, un tempo, fu un bambino che non riuscirono a distruggere.

E al quale, ora, tentano di dare il colpo di grazia.

(1102 - lunedì 8 maggio 2017)

 

*

 

Mai quel che si pensa è stupido. Ciò che si crede, invece, lo è sempre.

O, se non era stupido in chi lo pensò, lo diventerà in chi lo crede.

(1101 - venerdì 5 maggio 2017)

 

*

 

Per un essere umano, riconoscerne un altro soltanto dalla figura corporea significa non riconoscerlo affatto.

(1100 - mercoledì 3 maggio 2017)

 

*

 

Scacciare è l’atto più vile che possa commettere un padrone

che non detiene (ancora) il potere d’incarcerare e di uccidere.

(1099 - lunedì 1° maggio 2017)

 

*

 

Non vi è modo di stare insieme umanamente e, allo stesso tempo, controllarsi l’un l’altro.

(1098 - venerdì 28 aprile 2017)

 

*

 

Ogni momento è un inizio. Ma noi, sapendo che ogni inizio è anche una fine, ben di rado gli permettiamo di proseguire.

(1097 - mercoledì 26 aprile 2017)

 

*

 

La scortesia è il contrassegno dei lacchè che stupidamente si illudono, mostrandosi arroganti, di sembrare padroni.

(1096 - lunedì 24 aprile 2017)

 

*

 

Solo negli esseri umani la durata vera della vita non coincide con la sua longevità,

ma col tempo (che in qualcuno è così breve da non lasciargli nessun ricordo) nel quale la vita ha una storia.

(1095 - venerdì 21 aprile 2017)

 

*

 

Una collettività è tanto più stupida e violenta, quanto più è per fede o per ideologia, anziché per caso o desiderio o necessità.

(1094 - mercoledì 19 aprile 2017)

 

*

 

I vecchi che odiano i giovani rivelano così, a tutti meno che a sé,

il proprio antico, profondo, e ormai incurabile, odio per sé stessi.

(1093 - lunedì 17 aprile 2017)

 

*

 

Il solo modo di essere sudditi compatibile col rimanere umani, esservi costretti con la violenza, non è possibile in democrazia.

(1092 - venerdì 14 aprile 2017)

 

*

 

Il dolore, fisico e mentale, è invisibile. Quel che ci sembra di vederne è in realtà ciò che lo allevia. O che lo simula.

(1091 - mercoledì 12 aprile 2017)

 

*

 

Inginocchiarsi, qualora non lo si faccia per un gioco sessuale,

vuol dire non sentire più l’infinito valore di ogni essere umano.

(1090 - lunedì 10 aprile 2017)

 

*

 

Ben poco ferisce gli affetti e il pensiero più della reverenza per chi può avvantaggiarti o danneggiarti materialmente.

(1089 - venerdì 7 aprile 2017)

 

*

 

Al potente non avvicinarti neanche, se non vuoi vederti offrire

un aiuto in cui è sicuramente nascosto un danno per il debole.

(1088 - mercoledì 5 aprile 2017)

 

*

 

Non è vero che tutto finisce: ha fine solo ciò che non è di tutti.

(1087 - lunedì 3 aprile 2017)

 

*

 

Diffidare di ogni situazione collettiva in cui, in modo organizzato o meno,

un’ideologia o una fede sia fortemente rappresentata.

(1086 - venerdì 31 marzo 2017)

 

*

 

Che il morto sia in un sepolcro, e che si sappia dov’è o dove fu,

è tra quel che più distingue l’essere umano da ogni altro animale.

(1085 - mercoledì 29 marzo 2017)

 

*

 

Chi adora non ama. Perciò è sempre stupido, spesso vile, talvolta violento.

Quale che sia l’oggetto della sua adorazione.

(1084 - lunedì 27 marzo 2017)

 

*

 

Non vi è immagine, o idea, o pensiero, che tramite l’autore non appartengano ― come tutto ― all’Umanità universale.

(1083 - venerdì 24 marzo 2017)

 

*

 

Mai lasciare che delle ombre, per quanto seducenti ci appaiano, offuschino in noi la memoria del sole...

(1082 - mercoledì 22 marzo 2017)

 

*

 

Il miglior vaccino contro l’ammirazione è scoprire la stupidità di chi ammira,

e il suo odio e la sua rabbia contro chi non lo fa.

(1081 - lunedì 20 marzo 2017)

 

*

 

Quando una realizzazione riesce, per modesta che sia,

si sente che nell’Universo il solo ordine possibile è umano.

(1080 - giovedì 16 marzo 2017)

 

*

 

Seguace di un Grande può esserlo perfino un altro Grande. Seguace di un seguace, solo un imbecille.

(1079 - martedì 14 marzo 2017)

 

*

 

Quasi ogni donna, nell’infanzia, fu talora un maschietto.

Pochi uomini, invece, furono bambine almeno una volta.

(1078 - sabato 11 marzo 2017)

 

*

 

La donna è l’umanità dell’uomo.

(1077 - mercoledì 8 marzo 2017)

 

*

 

Fra i prepotenti, quale è più abietto di quello che si crede e si finge vittima?

(1076 - lunedì 6 marzo 2017)

 

*

 

Non c’è viltà più meschina e feroce di quella di chi degrada a fede o a ideologia un pensiero che non è né l’una né l’altra.

(1075 - venerdì 3 marzo 2017)

 

*

 

È difficile non apparire bassi, accanto a chi è più alto di tutti.

(1074 - mercoledì 1° marzo 2017)

 

*

 

Amo l’egoista le cui azioni per sé fanno star bene anche altri.

Detesto l’altruista le cui azioni per altri li fanno star male.

(1073 - lunedì 27 febbraio 2017)

 

*

 

Buona o cattiva che sia, non vi è qualità che non sia ottima, in chi rimane umano.

(1072 - venerdì 24 febbraio 2017)

 

*

 

Volersi liberi è molto meno compatibile con l’affettività del volersi indipendenti.

(1071 - mercoledì 22 febbraio 2017)

 

*

 

La verità è la sua ricerca. La cui fine è la menzogna.

(1070 - lunedì 20 febbraio 2017)

 

*

 

Riguardo ai morti, non c’è che da farne a meno. Tanto meglio quanto più li amammo, e quanto più amiamo noi stessi e altri.

(1069 - giovedì 16 febbraio 2017)

 

*

 

I finti buoni son tutti uguali, identici fin nelle parole e nei gesti.

I veri, invece, uno diverso dall’altro, son difficili da riconoscere.

(1068 - lunedì 13 febbraio 2017)

 

*

 

Niente, tranne la violenza contro i bambini e le donne, è più orrendo dell’accanimento del potente contro il debole.

(1067 - giovedì 9 febbraio 2017)

 

*

 

“Nascere”, “crescere”, “diventare adulto”, “invecchiare”, per noi, hanno un significato che negli altri animali non c’è.

Sta ad ognuno scoprire quale, e realizzarlo.

(1066 - lunedì 6 febbraio 2017)

 

*

 

È la mente che crea i linguaggi, non i linguaggi a creare la mente.

(1065 - sabato 4 febbraio 2017)

 

*

 

Uniformità e allineamento sono l’aspetto dei morti imposto ai vivi.

(1064 - mercoledì 1° febbraio 2017)

 

*

 

Una trappola, quando infine scatta, tanto più è dolorosa quanto più a lungo non hai saputo né voluto vederla.

(1063 - lunedì 30 gennaio 2017)

 

*

 

Il fascismo è insensibilità.

Che il privilegiato può nascondere, anche a sé, poiché in cima all’Olimpo non vi è alcuno da sentire.

(1062 - venerdì 27 gennaio 2017)

 

*

 

La Natura non può che consumarci, solo l’Umanità può crearci.

(1061 - mercoledì 25 gennaio 2017)

 

*

 

Non essere gelosi è meglio che esserlo come temere di non amare tanto è meglio che esser certi di amare poco.

(1060 - lunedì 23 gennaio 2017)

 

*

 

La violenza della Natura dimostra che siamo niente soltanto a chi non vuole che siamo tutto.

(1059 - giovedì 19 gennaio 2017)

 

*

 

Bellezza e fantasia nascono e vivono l’una dall’altra, o muoiono entrambe.

E con esse l’umanità del pensiero.

(1058 - lunedì 16 gennaio 2017)

 

*

 

L’infinita complessità dell’Universo si intende da poche, profonde leggi.

L’infinita complessità dell’Umano si sente da poche, profonde certezze.

(1057 - sabato 14 gennaio 2017)

 

*

 

La normalità esiste, ed è stare bene con sé stessi e con gli altri. O nonostante loro.

E curarsi, quando si sta male, è tentare di ricrearla.

(1056 - venerdì 6 gennaio 2017)

 

*

 

Ogni verità è su un crinale: siamo noi a indurla per un versante o per l’altro.

E niente, se sbagliamo, è più difficile che sospingerla di nuovo in cima.

(1055 - mercoledì 4 gennaio 2017)

 

*

 

L’identico, fuorché nei gemelli, mai è buon segno. Al punto che anche in loro è meglio non coltivarlo.

(1054 - lunedì 2 gennaio 2017)

 

*

 

Equilibrio e padronanza di sé, in un uomo in cui non procedono che dall’autocontrollo,

sono un segnale di estremo pericolo per tutti gli altri.

(1053 - venerdì 30 dicembre 2016)

 

*

 

Si sa più di altri non per quel che si sa ― nessuno sa soltanto sapendo ―

ma per quel che si sente in quel che si sa. Se si ama e si osa sentirlo.

(1052 - mercoledì 28 dicembre 2016)

 

*

 

Una bella solitudine rinfranca, rallegra, risana. Rimedia alla brutta compagnia. Ma non gioisce.

(1051 - lunedì 26 dicembre 2016)

 

*

 

Ognuno di noi è com’è riuscito o meno a rimanere, come ha desiderato, voluto, saputo essere,

e come ha lasciato che altri lo facessero. O lo riducessero.

(1050 - venerdì 23 dicembre 2016)

 

*

 

Un bene è pubblico soltanto se è gratuito. O se, almeno, non lo si paga che in base al reddito.

(1049 - mercoledì 21 dicembre 2016)

 

 

 

Rilegge un poema, una poesia, un romanzo, soltanto chi sente di non essere lo stesso della volta prima.

(1048 - lunedì 19 dicembre 2016)

 

*

 

Come permane, come si mantiene l’inorganico, non solo non essendo umano, ma neppure vivo?

(1047 - venerdì 16 dicembre 2016)

 

*

 

Sì, le vittime di un’ingiustizia sono talora troppo incolte per darle un nome,

ma chi perciò li deride è ancora più vile e disumano di chi gliela infligge.

(1046 - mercoledì 14 dicembre 2016)

 

*

 

Non è vivere umanamente, non fare quello che si è nati per fare.

Non amare chi si è nati per amare. Non essere chi si è nati per essere.

(1045 - lunedì 12 dicembre 2016)

 

*

 

Come coesistono, in noi, il tempo assoluto della mente e il tempo relativo allo spazio locale?

In una perenne tensione, forse, che nel non umano tanto più si attenua quanto meno dista dall’inorganico?

(1044 - venerdì 9 dicembre 2016)

 

*

 

Unici fra gli esseri, noi che siamo umani viviamo in una realtà non solo fisica, ma anche mentale.

In cui, ovunque e sempre, ognuno è con ogni altro.

(1043 - mercoledì 7 dicembre 2016)

 

*

 

Un potere, piccolo o grande, che vuole oltrepassare i limiti che la Storia gli ha imposto

è sempre sospetto, inaffidabile e pericoloso.

(1042 - lunedì 5 dicembre 2016)

 

*

 

Mai, specialmente ai bambini, la famiglia riesce del tutto a dissimulare

la solitudine che crede di nascondere perfino a sé stessa.

(1041 - venerdì 2 dicembre 2016)

 

*

 

Se la democrazia è la fiducia dei cittadini nei cittadini – e lo è –

la reciproca sincerità è il solo modo che abbiamo per non tradirla.

(1040 - mercoledì 30 novembre 2016)

 

*

 

C’è chi crede la realtà una simulazione altrui, pur di non pensare che è una creazione nostra.

(1039 - lunedì 28 novembre 2016)

 

*

 

Siamo sociali per natura, ma portati a esserlo ognuno a modo proprio.

Solo quelli che non lo vogliono hanno, per non esserlo, un unico modo.

(1038 - venerdì 25 novembre 2016)

 

*

 

Un insensibile sapiente è molto più pericoloso di un ignorante

che degli altri, e di ciò che accade, senta ancora almeno qualcosa.

(1037 - mercoledì 23 novembre 2016)

 

*

 

Dire Sì a Uno solo al potere è dire No a tutti Noi.

Dire Sì a tutti Noi è dire No a uno solo al potere.

(1036 - lunedì 21 novembre 2016)

 

*

 

Utopia e distopia hanno in comune la fede dei loro ideatori che il mondo sia come essi lo pensano. O la volontà che lo diventi.

(1035 - venerdì 18 novembre 2016)

 

*

 

La politica o è per o è contro la dignità umana.

Non nei suoi fini ultimi, che sono sempre astratti, ma in ogni azione che intraprende per conseguirli.

(1034 - mercoledì 16 novembre 2016)

 

*

 

Esprimere la propria umanità, o almeno tentare, è l’antidoto più potente contro la disumanizzazione.

(1033 - lunedì 14 novembre 2016)

 

*

 

Una mansueta dolcezza e un’arrogante durezza sono identiche in un aspetto: sono entrambe tristi.

(1032 - venerdì 11 novembre 2016)

 

*

 

Dirigere la Sinistra non è cosa da mediocri, fasulli, venduti, pretonzoli e pagliacci.

Ci vogliono un cuore e una mente intatti, e immensi.

(1031 - mercoledì 9 novembre 2016)

 

*

 

Quanto più si è freddi e ignoranti, tanto più un’ideuzza, nel vuoto della mente,

può ingigantirsi fino a diventare una fissazione.

(1030 - lunedì 7 novembre 2016)

 

*

 

Chi ti vuole inesistente, niente lo riempie d’odio più del tuo riuscire a essere veduto, udito, sentito.

(1029 - venerdì 4 novembre 2016)

 

*

 

Non vi è altra bruttezza che la bellezza distrutta.

(1028 - mercoledì 2 novembre 2016)

 

*

 

Non è che i cattivi maestri non sappiano cosa dicono: è che non possono più sentirlo.

(1027 - lunedì 31 ottobre 2016)

 

*

 

Una collettività è tanto più umana quanto più ha realizzato l’umana capacità

di dare a ognuno, in uguale misura, conoscenza, benessere e potere.

(1026 - venerdì 28 ottobre 2016)

 

*

 

Scacciamo dalle menti chi non c’è, e sulla Terra vi sarà infinitamente più spazio per chi c’è.

(1025 - mercoledì 26 ottobre 2016)

 

*

 

Ogni popolo i cui dei crollarono, anziché liberarsi dalla religione, impazzì per quella dei vincitori.

Come quelli, oggi, per i quali il comunismo fu una fede, e il partito una chiesa.

(1024 - lunedì 24 ottobre 2016)

 

*

 

Tra adulti consenzienti, gli unici pervertiti sono quelli che pretendono che il partner li santifichi.

(1023 - venerdì 21 ottobre 2016)

 

*

 

Niente è più bello di una donna che ride con gioia.

Poco è più brutto dell’uomo che non ama udirla.

(1022 - mercoledì 19 ottobre 2016)

 

*

 

Chi crede nella libertà assoluta può essere indotto a qualsiasi atto

da chiunque sia adeguatamente abile nel suggerirgliene la possibilità e la liceità.

(1021 - lunedì 17 ottobre 2016)

 

*

 

Il lavoro collettivizzato sta al lavoro collettivo come un termitaio sta alla Cappella Sistina.

(1020 - giovedì 13 ottobre 2016)

 

*

 

La minima finzione rende del tutto falso l’uomo.

Ma senza di essa non è del tutto sincera la donna.

(1019 - lunedì 10 ottobre 2016)

 

 

 

La pigrizia non è consentita che all’eccellenza. Ma l’eccellenza non è possibile che alla pigrizia.

(1018 - venerdì 7 ottobre 2016)

 

*

 

Vile è chi non lotta per mantenersi sempre all’altezza della propria umanità.

(1017 - mercoledì 5 ottobre 2016)

 

*

 

Un buon genitore è una madre, o un padre, la cui presenza giova, e l’assenza non nuoce.

(1016 - lunedì 3 ottobre 2016)

 

*

 

La principale giustificazione del potere dello Stato è la necessità di contrastare il potere delle Chiese.

(1015 - venerdì 30 settembre 2016)

 

*

 

No, le nostre condizioni economico-sociali non determinano le nostre idee.

Ma solo in proporzione a quanto siamo rimasti umani.

(1014 - mercoledì 28 settembre 2016)

 

*

 

Il più difficile, per il bugiardo come per il sincero, è non essere sia l’uno che l’altro allo stesso tempo.

(1013 - lunedì 26 settembre 2016)

 

*

 

C’è chi, con gesti e parole, si rivolge a... nessuno.

E convince e costringe anche i bambini a fare lo stesso.

(1012 - venerdì 23 settembre 2016)

 

*

 

La verità è più sicura, dove ognuno ha la propria?

Sì, infinitamente, dove nessuno se ne appropria.

(1011 - mercoledì 21 settembre 2016)

 

*

 

Niente è più importante, quindi più difficile, e niente, se si fallisce, è più distruttivo,

che varcare confini, superare limiti.

(1010 - lunedì 19 settembre 2016)

 

*

 

Una delle peggiori colpe dei falsi sorrisi affettuosi è far parere le smorfie d’odio, se non altro, sincere.

(1009 - venerdì 16 settembre 2016)

 

*

 

Dov’è, oggi, la bellezza che fu? Nelle mani che l’accarezzarono.

(1008 - mercoledì 14 settembre 2016)

 

*

 

Chi ci ferisce poiché, ferito, non è più capace di delicatezza,

è diverso da chi ci ferisce per danneggiarla anche in noi? Forse.

(1007 - lunedì 12 settembre 2016)

 

*

 

In una cosa il mediocre si distingue fra tutti: è il solo che intorno a sé non vede che mediocri.

(1006 - venerdì 9 settembre 2016)

 

*

 

Via via che conosciamo o crediamo di conoscere sempre meglio coloro che amiamo,

lamore diventa sempre più arduo. Per questo il più sofferto è quello per noi stessi.

(1005 - mercoledì 7 settembre 2016)

 

*

 

Il caso sarebbe Dio, se non ci fosse l’Umanità.

(1004 - lunedì 5 settembre 2016)

 

*

 

Colei che quando eri giovane ti fece soffrire lasciandoti per un altro,

oggi che sei vecchio è per non farti soffrire che non lo lascia per te.

(1003 - venerdì 2 settembre 2016)

 

*

 

È il ringhio di pietra che certe garbate maschere celano a far sanguinare e urlare chi non le porta.

(1002 - mercoledì 31 agosto 2016)

 

*

 

L’incapacità di un popolo di prevenire il ripetersi delle tragedie è direttamente proporzionale al suo fatalismo religioso.

(1001 - lunedì 29 agosto 2016)

 

*

 

Sotto la maschera di un martire colpevolizzante si cela sempre il volto di un tiranno. E viceversa.

(1000 - venerdì 26 agosto 2016)

 

 

 

Si può essere più stupidi di chi ha creduto, e più violenti di chi vuol far credere,

che non ami se non chi si sacrifica e soffre?

(mercoledì 24 agosto 2016)

 

*

 

Se una qualsiasi parte del Tutto, di qualsiasi dimensione,

fosse permanentemente soggetta a un’unica forza (potere), Tutto collasserebbe.

(lunedì 22 agosto 2016)

 

*

 

I genitori non possono suscitare l’altrui rispetto per i propri figli,

poiché sono i figli che possono suscitare l’altrui rispetto per i propri genitori.

(venerdì 19 agosto 2016)

 

*

 

Mai, forse, il pazzo ben camuffato e “normale” si tradisce più di quando inscena,

ghignando, la sua vuota, disperata, violenta allegria festiva.

(mercoledì 17 agosto 2016)

 

*

 

Spazio e tempo ci separano eppure ci uniscono.

E l’intenso ma permeabile confine che tracciano in ognuno si muove come il mare finché viviamo.

(lunedì 15 agosto 2016)

 

*

 

Vi son giorni, buoni o cattivi, che invadono il precedente, il successivo, e a volte molti altri.

Vi sono giorni, perfino, che durano tutta la vita.

(venerdì 12 agosto 2016)

 

*

 

Accade che i guai dei buoni si distinguano, prima o poi, da quelli dei cattivi

portandosi dietro, a mo’ di strascico, un qualche inatteso compenso.

(mercoledì 10 agosto 2016)

 

*

 

Per chi non desiste dal cercare, l’indistinta bellezza di quel che ignora

è più affascinante perfino del chiaro splendore di ciò di cui è certo.

(lunedì 8 agosto 2016)

 

*

 

Schiérati con quel che senti, non con una schiera, se vuoi essere capace, e libero, di schierarti davvero.

(venerdì 5 agosto 2016)

 

*

 

Verità è quel che è più umano attualmente. Ed è, pertanto, assoluta e relativa insieme.

(mercoledì 3 agosto 2016)

 

*

 

La testimonianza dei sensi è talvolta fallace.

Ma senza di essa non vi è testimonianza alcuna.

(lunedì 1° agosto 2016)

 

 

 

Gli individui dall’influsso intellettuale e morale negativo non sono gestibili. Né tanto meno controllabili.

Li si può solo evitare.

(mercoledì 29 giugno 2016)

 

 

 

Fra chi crede di non essere nazista, vi è chi ignora che nemmeno i nazisti “storici” sapevano di esserlo.

(lunedì 27 giugno 2016)

 

*

 

La bellezza è nuda. O non è.

(venerdì 24 giugno 2016)

 

*

 

Che l’estate torni davvero dipende anche da noi. Da una tregua, almeno, delle nostre depressioni.

(mercoledì 22 giugno 2016)

 

*

 

Chi nella mente ha nulla, cosa fa per credere che viva ancòra? Ci mette dentro un padrone.

(lunedì 20 giugno 2016)

 

*

 

Lo sgambetto al bambino è la più squallida dimostrazione della viltà di un adulto a cui sia dato di assistere.

(venerdì 17 giugno 2016)

 

*

 

Splendido è dimenticare, lasciando intatti la memoria, il sapere e il sentire.

(mercoledì 15 giugno 2016)

 

*

 

Il solo modo per asservirsi a qualcuno o a qualcosa è piegarsi fino a rendersi inferiori all’uno o all’altra.

(lunedì 13 giugno 2016)

 

*

 

Una casa senza libri è come una caverna buia: meglio non entrare, dentro potrebbe esserci chi non legge.

(venerdì 10 giugno 2016)

 

*

 

Quanto più crudele è il rigore morale, tanto più evidente e grave è l’insensibilità umana a cui esso si sforza invano di sopperire.

(martedì 7 giugno 2016)

 

*

 

Soltanto la memoria, purché libera dal passato, ci libera dalla paura del futuro.

(venerdì 3 giugno 2016)

 

*

 

Certo che niente vale quanto esserci!

Ma se non è possibile, almeno gioirne, o soffrirne. Almeno, gioendo, o soffrendo, parlarne.

(mercoledì 1° giugno 2016)

 

*

 

Le “gentilezze” di quelli che vivono per il potere si pagano. Anche le minime, fino all’ultimo soldo.

Senza che debbano neppure chiedere che siano loro pagate.

E i primi a dover scontarle ― guardateli e vedrete ― sono stati gli infelici che li hanno amati.

(lunedì 30 maggio 2016)

 

*

 

Cercar di vedere e ascoltare senza toccare e sentire è come voler studiare le stelle senza servirsi di lenti.

(venerdì 27 maggio 2016)

 

*

 

Chi chiede il tuo voto non deve farti promesse:

deve permetterti, a costo di spogliarsi nudo, di sapere, comprendere e giudicare chi è.

(mercoledì 25 maggio 2016)

 

*

 

È difficile continuare ad amare gli esseri umani seguitando a frequentarli.

Soprattutto se non si è disposti a rinunciare ad amare sé stessi.

(lunedì 23 maggio 2016)

 

*

 

Chi ti diventa nemico quando lo critichi, lo era anche prima.

Ma poiché gli servivi fingeva di no, e talvolta riusciva perfino a crederlo in buona fede.

(giovedì 19 maggio 2016)

 

*

 

La verità esiste, ed è alla portata di ognuno. Ma non la si riconosce se non insieme.

(lunedì 16 maggio 2016)

 

*

 

Chi non suscita attrazione e interesse ha un solo modo per ottenere silenzio: imporlo con la paura.

(venerdì 13 maggio 2016)

 

*

 

Felice chi almeno talvolta

sente vicino quel ch’è più profondo, negli altri e in sé, come sente il battito del proprio invisibile cuore.

(mercoledì 11 maggio 2016)

 

 

 

Infinito è il tutto, e infinita è anche ogni sua parte. Ma la bellezza è l’unica esperienza possibile di esso.

(lunedì 9 maggio 2016)

 

*

 

Il verbo “credere” è indispensabile per descrivere la sintomatologia di qualsiasi malattia mentale.

(venerdì 6 maggio 2016)

 

*

 

Più la Scienza dipenderà da finanziamenti privati,

più i ricercatori, come gli artisti nell’Età feudale, saranno di due tipi: i veri, e i buffoni di corte.

(mercoledì 4 maggio 2016)

 

*

 

In italiano, il verbo “cadere” non ha che significati negativi. Nella realtà, invece, ne ha anche di molto positivi.

(lunedì 2 maggio 2016)

 

*

 

Amore è in ognuno il segreto più grande, profondo, invincibile.

Ma si può almeno conoscerne gli effetti in tutto ciò che si fa di bello, di buono, di umano.

(venerdì 29 aprile 2016)

 

*

 

Il solo modo per non perdere sé stessi è ricordare che si è umani. E seguitare a scoprire come lo si è.

(mercoledì 27 aprile 2016)

 

*

 

Esser tali da non potere, senza perdere la passione, dettar legge a quel che ci appassiona:

è quasi tutto ciò che occorre perché all’amore non subentri l’odio.

(lunedì 25 aprile 2016)

 

*

 

Atti assurdi, grotteschi, incomprensibili, ma dagli esiti che paiono mirati, e sempre dolorosi:

ecco cosa dobbiamo aspettarci, dal fatuo che è anche scaltro.

(venerdì 23 aprile 2016)

 

*

 

Quanto più forte è la passione per cui rimaniamo,

tanto più dobbiamo esser pronti ad andarcene in qualsiasi momento. O a essere scacciati.

(mercoledì 21 aprile 2016)

 

*

 

Non sempre, e non tutti, possiamo essere certi di sentire il vero.

Ma sempre, tutti, possiamo esserlo che la fredda ragione non lo sente mai.

(lunedì 18 aprile 2016)

 

*

 

Proporre la “pacificazione” quando non c’è guerra? Quando, anzi, i cittadini si accingono a votare?

Anche con le migliori intenzioni, significa tendere a dirigerli, a controllarli, e a predeterminarne il voto.

(venerdì 15 aprile 2016)

 

*

 

In ogni atto e in tutta la vita, l’inizio è il naufragio, la zattera, la tempesta, la sicura corrente,

e perfino il bellissimo porto, all’inizio invisibile, che a ogni fine prima dell’ultima arriverai almeno a sfiorare.

(mercoledì 13 aprile 2016)

 

*

 

Vi è una bellezza assoluta, che non è negli occhi di chi guarda, e che al contempo è relativa:

è l’assoluta bellezza umana, relativa al suo serbarsi umana.

(lunedì 11 aprile 2016)

 

*

 

Coprire un inganno è da delinquenti. Coprire un fallimento, da imbecilli e buffoni.

(venerdì 8 aprile 2016)

 

*

 

La stupidità ha dei limiti, variabili da uno stupido all’altro. Ma li perde se allo stupido si dà potere.

(mercoledì 6 aprile 2016)

 

*

 

Chi si oppone religiosamente colpisce, sempre, quel ch’è ancora umano in ciò a cui si oppone.

Perfino quando, di umano, non ce n’è quasi più.

(lunedì 4 aprile 2016)

 

*

 

Minimo o immenso che sia, il valore di quel che fai non puoi domandarlo a nessuno. Ma c’è chi lo sa.

(venerdì 2 aprile 2016)

 

*

 

Gli scopi sono bisogni, non esigenze. Quel che realizziamo come esseri umani non può, almeno in parte, non sorprenderci.

(mercoledì 31 marzo 2016)

 

*

 

Quanto più è qui con me, adesso, l’infinitamente lontano,

tanto più siamo qui, io e l’essere umano ovunque egli sia.

(lunedì 28 marzo 2016)

 

*

 

Una cantonata, in un adulto, quanto più è madornale tanto più è segno di bramosia di potere,.

(venerdì 25 marzo 2016)

 

*

 

Quel che si domanda, spesso si nasconde. A coloro ai quali lo si chiede, e ancor più a sé stessi.

(mercoledì 23 marzo 2016)

 

*

 

Separarsi è tra le azioni più importanti della vita.

Ma per non perdere noi stessi ci può essere d’aiuto, qualche volta, trovare il modo di farci mandar via.

(lunedì 21 marzo 2016)

 

*

 

Le umane complicazioni, difficoltà, o impossibilità, sono spesso il segno

che qualcuno, nei paraggi, non è del tutto onesto né sincero.

(venerdì 18 marzo 2016)

 

*

 

La scienza che isola il proprio oggetto dal rapporto con l’umano lo tramuta in un’irrealtà mitologica.

(mercoledì 16 marzo 2016)

 

*

 

Origine di tutte le cose, da sempre e per sempre crea l’Universo l’umanità di ogni essere umano.

(lunedì 14 marzo 2016)

 

*

 

Se la realtà non è fatta che di fisiche interrelazioni, essa si crea da sé e niente di spirituale può esistere.

(venerdì 11 marzo 2016)

 

*

 

La qualità più seducente della notte è il disvelarsi dello Spazio dall’illusione e dall’inganno del cielo.

(mercoledì 9 marzo 2016)

 

*

 

La maggior difficoltà del rapporto tra uomo e uomo è riuscire a non allearsi né a combattersi.

A non fare di esso, cioè, un’arma contro la donna.

(lunedì 7 marzo 2016)

 

*

 

L’ateo fasullo riesce molto meglio a nascondere e a nascondersi il proprio Dio che il proprio Diavolo.

(venerdì 4 marzo 2016)

 

*

 

La piena certezza dell’innocenza non si ottiene che dai sogni. Purché ve ne sia almeno in essi.

(mercoledì 2 marzo 2016)

 

*

 

La bellezza e l’accoglienza di uno spazio sono l’unica misura possibile dell’amore tra coloro che lo creano.

(lunedì 29 febbraio 2016)

 

*

 

Tutti gli animali sono capaci di fingersi morti.

Ma solo gli umani possono fingersi e credersi vivi anche quando ormai non si muovono più di un vegetale.

(venerdì 26 febbraio 2016)

 

*

 

Il compito dei media è quello di aggredire l’identità

invadendo gli affetti, dominandoli e rendendoli dipendenti, piagnucolosi e atterriti.

(mercoledì 24 febbraio 2016)

 

*

 

Gli unici limiti della nostra conoscenza sono quelli che noi stessi ci imponiamo. O ci lasciamo imporre.

(lunedì 22 febbraio 2016)

 

*

 

Chi non divinizzò né il padre né la madre, chi o che cosa potrà mai divinizzare, senza annientarsi?

(venerdì 19 febbraio 2016)

 

*

 

Il caporalismo, nella Scuola e ovunque, prima che di Renzi, fu di Hitler.

Che lo chiamò Führerprinzip (o principio del capo),

e ne fece la base della messa in riga (o Gleichschaltung) della società tedesca.

(mercoledì 17 febbraio 2016)

 

*

 

L’amore più profondo è di chi davvero non ha Dei, e solo, odiato, temuto, e a rischio d’impazzire,

ama più di quanto egli stesso e ogni altro immaginino.

(lunedì 15 febbraio 2016)

 

*

 

Voler istillare “idee” di obsolescenza dell’umano è volontà di sterminio. Forse, non inconsapevole.

(venerdì 12 febbraio 2016)

 

 

 

Quanto più è virtuale, tanto più il denaro lascia trasparire il nulla che cela,

e dal quale scaturisce: l’annichilimento degli scambievoli rapporti umani.

(mercoledì 10 febbraio 2016)

 

*

 

Il pensiero, che è solo umano, è perciò collettivo. Dunque non vi è pensiero,

o almeno non umano, in chi non ha legami affettivi profondi.

(lunedì 8 febbraio 2016)

 

*

 

Non il sapere ci distingue dagli altri animali, ma linfinita potenza creatrice che esso rivela in noi soli.

(venerdì 5 febbraio 2016)

 

*

 

Soltanto chi crede di essere Dio, o un eletto da Dio, crede che sia possibile una conoscenza dall’esterno.

(mercoledì 3 febbraio 2016)

 

*

 

La compunzione dinanzi al genio sa di fasullo né più né meno che dinanzi al trono o all’altare.

(lunedì 1° febbraio 2016)

 

*

 

Osare, e riuscire, a entrare davvero in una storia (in ogni storia, fosse pure la storia dell’Universo)

significa cambiarla. O forse, addirittura, crearla.

(venerdì 29 gennaio 2016)

 

*

 

Non esiste la famiglia, immobile negli anni. Esiste l’infinito movimento dei rapporti umani.

(mercoledì 27 gennaio 2016)

 

*

 

La disumanità dei potenti fa meno orrore di quella di chi li serve e, credendosi al riparo, li scimmiotta.

(lunedì 25 gennaio 2016)

 

*

 

Vi sono donne, che pur di non deludere un uomo son pronte anche a rischiare di farlo a pezzi.

E sono, forse, quelle che più lo amano.

(venerdì 22 gennaio 2016)

 

*

 

Talvolta si concepiscono idee così grandi, che temere di non esserne all’altezza

è quasi come temere di deludere un figlio.

(mercoledì 20 gennaio 2016)

 

*

 

Vi sono uomini e donne molto più felici nei sogni di chi un tempo li amò, che oggi nelle loro vite reali.

(lunedì 18 gennaio 2016)

 

*

 

Ogni essere umano è coinvolto, sempre, nell’intero Universo.

Ne riduciamo l’onere dividendolo fra tutti noi. Ma non possiamo ridurne il sentimento.

(venerdì 15 gennaio 2016)

 

*

 

Nessun sapere è possibile, dall’inesistente punto di vista esterno dell’“occhio di Dio”.

(mercoledì 13 gennaio 2016)

 

*

 

Per credere a un inganno, si dev’essere creduli. Per credere a un miraggio, basta avere gli occhi.

(lunedì 11 gennaio 2016)

 

*

 

La bellezza, per ogni essere umano è diversa. E quella, la sua, gli è necessaria come il pane.

Non certo per sostenersi, bensì per non morire.

(venerdì 8 gennaio 2016)

 

*

 

Come appare antico, molto di ciò che vediamo, a paragone di quello che possiamo immaginare!

(mercoledì 6 gennaio 2016)

 

*

 

L’Universo è in noi, unici tra gli animali, come immagine e come realtà:

Spazio-Tempo infinito ed eterno che muove dall’Umano e con l’Umano.

(lunedì 4 gennaio 2016)

 

*

 

L’anno, come puoi dirlo “nuovo” finché non l’hai vissuto?

Nuovo, in realtà, è ogni singolo momento, per chi non lo spreca.

(venerdì 1° gennaio 2016)

 

 

 

La differenza tra i migliori e gli altri non è che i primi non hanno difetti,

ma che i difetti dei migliori vengono sempre perseguiti e puniti.

(lunedì 28 dicembre 2015)

 

*

 

Perfino la delusione è talvolta ingannevole. Solo la sorpresa non mente mai.

(venerdì 25 dicembre 2015)

 

*

 

È possibile la non violenza, contro lo strapotere economico, politico, mediatico e religioso attuale?

Solo se lo si dimostra pazzo, se tutti lo riconoscono, e se la disobbedienza universale lo obbliga a curarsi.

(mercoledì 23 dicembre 2015)

 

*

 

Non vi è pazzo più pericoloso di chi vuole impedire ai figli di riconoscerlo tale, e di distinguersi da lui.

(lunedì 21 dicembre 2015)

 

*

 

Meno ci si rassegna, più tardi si muore.

(venerdì 18 dicembre 2015)

 

*

 

Solo chi è davvero felice è colpito e talora distrutto, quando quelli che fingono di esserlo

scatenano l’odio di chi non lo è, e non può neanche fingerlo.

(mercoledì 16 dicembre 2015)

 

*

 

Donna e uomo son talmente uguali da poter impersonarsi a vicenda.

E talmente diversi da non poter, a vicenda, non innamorarsi.

(lunedì 14 dicembre 2015)

 

*

 

Quando nessuno, nemmeno noi, può inquadrare razionalmente quel che amiamo o non amiamo,

allora sì, siamo davvero umanamente liberi.

(venerdì 11 dicembre 2015)

 

*

 

Quel che in noi l’Istituzione odia, diffama e cerca di annientare: quello è in noi l’Amore.

(mercoledì 9 dicembre 2015)

 

*

 

Vi è un solo amore: quello che l’odio vinse, o da cui l’odio fu vinto.

(lunedì 7 dicembre 2015)

 

*

 

Chi diffama e aggredisce la Scuola non è secondo che al pedofilo, nell’odio per i bambini e i ragazzi.

(giovedì 3 dicembre 2015)

 

*

 

Dai luoghi e dai rapporti nei quali si stenta a rimanere umani, non si può che andar via.

(martedì 1° dicembre 2015)

 

*

 

La bellezza o il degrado della natura e degli spazi umani collettivi

riflettono la bellezza o il degrado di quelli che ci vivono e dei loro rapporti reciproci.

(venerdì 27 novembre 2015)

 

*

 

Vi è chi scrive, dipinge, accarezza, e chi traccia il nulla nell’aria:

in tutti, il movimento della mano è un grafico ininterrotto delle condizioni della mente.

(mercoledì 25 novembre 2015)

 

*

 

La parola fallisce, quando chi la pronuncia non sa ancora quale significato essa sia arrivata ad avere.

(lunedì 23 novembre 2015)

 

*

 

Chi tollera i tuoi difetti, odia i tuoi pregi.

(venerdì 20 novembre 2015)

 

*

 

Più che da ogni altro sembiante, è dalle maschere del piagnisteo che i volti della dignità si distinguono.

(mercoledì 18 novembre 2015)

 

*

 

Quanto meno crediamo che esistano stranieri, tanto più è segno che siamo in via di guarigione.

(lunedì 16 novembre 2015)

 

*

 

La fede riduce l’essere umano alla ragione affinché non senta, e la ragione alla fede affinché non pensi.

(venerdì 13 novembre 2015)

 

*

 

Vi è è chi, quando soffrono altri, pensa e dice loro che è la volontà di Dio.

Ma, quando soffre lui, pensa e dice a Dio che è la volontà di altri.

(mercoledì 11 novembre 2015)

 

*

 

Come lembolo uccide lindividuo interrompendo la circolazione del sangue,

così il segreto colpisce la collettività bloccando i rapporti interumani.

(lunedì 9 novembre 2015)

 

*

 

Come può non lasciarsi imprigionare dal gelo chi non osa riconoscersi impotente a scioglierlo?

(venerdì 6 novembre 2015)

 

*

 

Tutti hanno spiegazioni per tutto. Ma non tutti hanno spiegazioni che non li facciano impazzire.

(mercoledì 4 novembre 2015)

 

*

 

Un prepotente non può sentirsi amato. Ma giunge, talvolta,

con terrore, o con rabbia, o con rabbioso piacere, a sentirsi abbattuto e fatto prigioniero.

(lunedì 2 novembre 2015)

 

*

 

Chi non ricordi davvero? Se la risposta è: nessuno, allora puoi domandarti chi non ricorda davvero te.

(venerdì 28 ottobre 2015)

 

*

 

Ogni fatto che coinvolga esseri umani ha così tante implicazioni e conseguenze,

che è impossibile capirle e far loro fronte senza l’appassionata e costante attenzione di tutti.

(mercoledì 28 ottobre 2015)

 

*

 

Tra quel che di bello ci accade, niente lo è più di quel che ci fa scoprire che lo desideravamo.

(lunedì 26 ottobre 2015)

 

*

 

Ben poco, e in pochi, è in noi così brutto e meschino che non possiamo renderlo immenso e meraviglioso.

(venerdì 23 ottobre 2015)

 

*

 

È impossibile disconoscere l’altro senza sottovalutarlo.

(mercoledì 21 ottobre 2015)

 

*

 

Tutto è vicino, tutto innumerevoli volte guardiamo senza vedere, sfioriamo senza sentire.

Dolore di chi vi arriva vecchio, tragedia di chi non vi arriva mai.

(lunedì 19 ottobre 2015)

 

*

 

La bellezza è oggettiva e soggettiva. Senza di noi non esisterebbe, senza di essa non esisteremmo noi.

(venerdì 16 ottobre 2015)

 

*

 

Poiché tutto, anche in noi, è fisica realtà, tutto, in noi, fisicamente la sente e da essa è sentito.

(mercoledì 14 ottobre 2015)

 

*

 

Quel chè diverso è tanto più bello, quanto meno è possibile renderlo uguale.

(lunedì 12 ottobre 2015)

 

*

 

Vi è una freddezza tale, in certi amici, che rende più sopportabile l’ardente ostilità di certi nemici.

(venerdì 9 ottobre 2015)

 

*

 

Il rispetto che si ha per il lavoro, proprio e altrui, è il medesimo che si ha per l’amore, altrui e proprio.

(mercoledì 7 ottobre 2015)

 

*

 

Vi sono infiniti modi di essere sé stessi. E ben pochi, forse soltanto uno,

dopo tanto soffrire e far soffrire, di non esserlo più.

(lunedì 5 ottobre 2015)

 

*

 

Solo gli affetti, in noi, solo l’amore e l’odio, durano per sempre, se non disprezziamo né l’uno né l’altro.

(venerdì 2 ottobre 2015)

 

*

 

Amore sbaglia non perché non ha ragione, ma quando all’amore si mischia la ragione.

(mercoledì 30 settembre 2015)

 

*

 

L’evoluzione della bellezza umana nei millenni, in ambedue i sessi, è un’opera d’arte delle donne.

E di chi dall’immaginazione loro si lascia sedurre.

(lunedì 28 settembre 2015)

 

*

 

Chi per pietà non ti abbandona nel bisogno, spesso ti abbandona per invidia quando hai successo.

(venerdì 25 settembre 2015)

 

*

 

Quanto più gerarchica e autoritaria è una società, tanto più violente sono le tensioni che si scaricano sulla sua base.

Che nella Scuola sono i bambini.

(mercoledì 23 settembre 2015)

 

*

 

Odia e vuol perdere i bambini e i ragazzi il governo che semina sfiducia contro i docenti.

Odia e vuol perdere i figli il genitore che fa lo stesso.

(lunedì 21 settembre 2015)

 

*

 

Un umano “gestibile” non è umano più. Un essere tuttora umano può solo essere amato, non gestito.

(venerdì 18 settembre 2015)

 

*

 

Anche il più bel passato ha questo di brutto, talvolta: l’impossibilità di ritrovarlo in quel che ne rimane.

(mercoledì 16 settembre 2015)

 

*

 

Ognuno può gioire dell’arte quanto ogni altro.

Ma non è artista se non chi sente che essa, se tradita, lo distruggerà.

(lunedì 14 settembre 2015)

 

*

 

Tranne “esseri umani”, se si parla di esseri umani ogni nome collettivo o declinato al plurale

è errato e mistificante: o si parla di uno, o si parla di tutti.

(venerdì 11 settembre 2015)

 

*

 

Né l’ambiente né i geni, né le interazioni fra di essi, “determinano” l’essere umano.

Qualche risultato, secondo alcuni, si può ottenere con la violenza.

(mercoledì 9 settembre 2015)

 

*

 

Se non vuoi diventare una vittima, interèssati più alle storie, agli affetti e alle idee delle vittime

che alle parole degli oppressori e di chi li sostiene.

(lunedì 7 settembre 2015)

 

*

 

C’è chi distrugge esseri umani. Pensa, quando rompi un bicchiere, quanto è più gentile la rabbia che sfoghi tu.

(venerdì 4 settembre 2015)

 

*

 

C’è chi non riesce a separare l’amore dall’interesse neanche in una vita.

Né a capire che è infelice per questo, e che per questo disgusta sempre chi l’ama.

(mercoledì 2 settembre 2015)

 

*

 

Ogni tecnica o procedura per impedire o impedirsi di fraintendere

nega e aggredisce l’immaginazione che distingue noi esseri umani dagli altri animali.

(lunedì 31 agosto 2015)

 

*

 

Forse, ama davvero le donne solo chi mai è stato in pericolo di non amarle. O lo ha del tutto vinto.

(venerdì 28 agosto 2015)

 

*

 

Un’identità fasulla, di uno o di molti, impegna tutte le forze nella sua finzione.

Perciò nelle crisi non regge, rivelando il volto disumano che nascondeva.

(mercoledì 26 agosto 2015)

 

*

 

Negare la gravità di una situazione è da criminali. Negare le soluzioni umane che essa ha, è da matti.

(lunedì 24 agosto 2015)

 

*

 

Il solo modo per disumanizzare un uomo è indurlo a scempiare e distruggere l’immagine della donna.

(venerdì 21 agosto 2015)

 

*

 

L’intensità dei nostri affetti è l’unica difesa dalla distruttività di certi influssi intellettuali.

(mercoledì 19 agosto 2015)

 

*

 

Quanto più ami, tanto più riesci a tenere a distanza chi non ama.

(lunedì 17 agosto 2015)

 

*

 

Fare ricerca non è tentar di dimostrare quel che si crede, ma di verificare quel che non si crede.

(venerdì 14 agosto 2015)

 

*

 

Il pensiero è la componente individuale di una dimensione collettiva, indispensabili l’una all’altra:

più forte, nel singolo, quanto più si coinvolge; più debole, nei molti, quanto più annullano il singolo.

(mercoledì 12 agosto 2015)

 

*

 

Ogni ingiustizia è vendetta, di uno o di tanti. Poiché giustizia altro non è che non vendetta.

(lunedì 10 agosto 2015)

 

*

 

Lascia chi non ami più, ma ama e difendi sempre quello che in loro amavi. O insieme a loro sparirai.

(venerdì 7 agosto 2015)

 

*

 

Chi è più valido è più umano, in quanto valido. In quanto umano no, non lo è né di più né meno.

(mercoledì 5 agosto 2015)

 

*

 

Troverà una valida guida nell’emergenza solo chi non ne vuole subire alcuna in ogni altro momento.

(lunedì 3 agosto 2015)

 

*

 

L’intelligenza, negli esseri umani, è la capacità di riconoscere l’umano l’uno nell’altro.

E, negli uomini, in particolare, di riconoscere uguali e diverse le donne.

(venerdì 31 luglio 2015)

 

*

 

La velleità di ragionare su quel che non sopporta di essere razionalizzato sta scemando.

Per questo, l’odio di chi può soltanto ragionare sta crescendo.

(lunedì 15 giugno 2015)

 

*

 

Perché si umiliano i lavoratori? Perché le imprese possano competere con le imprese che li umiliano!

(venerdì 12 giugno 2015)

 

*

 

Riuscire, senza far soffrire, a fermare chi fa soffrire: nessun progresso umano sarebbe più alto di questo.

(mercoledì 10 giugno 2015)

 

*

 

Talvolta puoi uscire da una sofferenza improvvisa e incomprensibile

sentendo e capendo chi, da qualche parte, in quel momento ti odia.

(lunedì 8 giugno 2015)

 

*

 

Chi ti ordina di fare quel che ti piace fare vuole che non ti piaccia più.

E che ne soffrano, oltre a te, tutti coloro con i quali e per i quali lo fai.

(venerdì 5 giugno 2015)

 

*

 

Quando diritti più ampi son elargiti solo ad alcuni, mentre a tutti gli altri vengono ridotti,

si chiamano privilegi. E chi li accetta e ne gode è un profittatore.

(mercoledì 3 giugno 2015)

 

 

 

Ogni morte umana è una perdita così grave, che solo per l’impegno di tutti i vivi

l’Umanità riesce a sopravviverle e talora perfino a progredire.

(lunedì 1° giugno 2015)

 

*

 

Non è più un essere umano chi si sottomette a un’ubbidienza che può condurlo,

prima o poi, anche “solo” indirettamente, a sopprimerne un altro.

(venerdì 29 maggio 2015)

 

*

 

Dove si vuol umile il Lavoro, ogni rapporto umano tenderà a permearsi di disprezzo. Fino alla pazzia.

(mercoledì 27 maggio 2015)

 

*

 

Così tanto fanno alcuni per migliorare il mondo, che nei secoli, a poco a poco, il loro numero cresce.

(lunedì 25 maggio 2015)

 

*

 

Vite umane costellate di attimi di durata infinita, ognuno dei quali può tornare,

se mai lo si ritrova, a splendere, vivo, come e più di quando fu vissuto.

(venerdì 22 maggio 2015)

 

*

 

Benché prima o poi finiscano,

le vite umane sono firmamenti di attimi di durata infinita.

Tra i quali i sogni che costellano le nostre notti.

(mercoledì 20 maggio 2015)

 

*

 

Più siamo sottomessi, meno siamo rispettati da chi non sa vederci altrimenti che con gli occhi dei capi.

(lunedì 18 maggio 2015)

 

*

 

Il soldo della sottomissione è la verità rivelata. Il prezzo della libertà, la sua ricerca senza fine.

(venerdì 15 maggio 2015)

 

*

 

La Scuola è luogo di realizzazione entro rapporti umani affettivi,

non di passivo addestramento impartito da funzionari allineati al governo.

(mercoledì 13 maggio 2015)

 

*

 

Vi è anche una diffidenza patologica. Nondimeno, i danni arrecati all’Umanità dai diffidenti

sono niente, dinanzi a quelli causati dagli entusiasti.

(lunedì 11 maggio 2015)

 

*

 

Sai come sei da adulto quando ti domandi se esserlo fin da giovane ti avrebbe reso migliore o peggiore.

(venerdì 8 maggio 2015)

 

*

 

Amare non è pericoloso che in un caso: se ami chi l’amore sa solo scempiarlo, e se glielo lasci fare.

(mercoledì 6 maggio 2015)

 

*

 

Non esiste, né per un giorno né in un milione di anni, lessere umano.

Esiste, per uno sguardo, per un’ora, per un’intera vita, la coppia umana. Perfino se divisa.

(lunedì 4 maggio 2015)

 

*

 

Chi adora, anziché un dio, un individuo o un gruppo, non sillude di essere irreligioso e libero: fa finta.

(venerdì 1° maggio 2015)

 

*

 

Chi non ha timore di ciò che può accadere agendo, avrà presto tanta paura da non poter agire affatto.

(mercoledì 29 aprile 2015)

 

*

 

La scrittura, come l’amore, perderla è difficile, non perderla anche: si rimane, spesso, con e senza.

(lunedì 27 aprile 2015)

 

*

 

Se non si è stati un po anche gli altri, e perfino chi non si approva, non si è nessuno; neanche sé stessi.

(venerdì 24 aprile 2015)

 

*

 

Niente di valido è mai realizzato se non da chi non ha capi. O, se li ha, non li teme.

(mercoledì 22 aprile 2015)

 

*

 

Non è che stando male, purché entro certi limiti, non si possa entro certi limiti anche star bene.

(lunedì 20 aprile 2015)

 

*

 

Più una macchina ci serve, più dobbiamo servirla.

(venerdì 17 aprile 2015)

 

*

 

Non perder mai di vista chi è dinanzi a noi è il solo modo per salvarci la vita.

(mercoledì 15 aprile 2015)

 

*

 

Difendi da tutti, e perfino da te, chi irragionevolmente ti piace. Ma solo se non ne hai alcun bisogno.

(lunedì 13 aprile 2015)

 

*

 

Scoprire, realizzare e difendere insieme i diritti è la più alta attività possibile agli esseri umani.

(venerdì 10 aprile 2015)

 

*

 

Ai diritti non si affiancano doveri, che non esistono, bensì responsabilità, che dai diritti discendono.

(mercoledì 8 aprile 2015)

 

*

 

L’intelligente e l’imbecille fingono ambedue di non vedersi. Ma solo il primo sa di fingere.

(lunedì 6 aprile 2015)

 

*

 

Le uniche realizzazioni non troppo fragili sono quelle che anche altri amano e difendono, oltre all’autore.

(venerdì 3 aprile 2015)

 

*

 

Mai, forse, si è così soli come in un passato che non si può più condividere con alcuno.

(mercoledì 1° aprile 2015)

 

 

 

A testa alta, se si è fuori esercizio ― anche solo di pochi giorni ― non ci s’improvvisa.

(lunedì 30 marzo 2015)

 

*

 

Conosci i falsi allievi di un genio non dall’altezza a cui si elevano dinanzi a lui,

ma dall’alterigia a cui si abbassano quando ne sono lontani.

(venerdì 27 marzo 2015)

 

*

 

Fasullo è lincipit che non è, al contempo, un séguito.

(mercoledì 25 marzo 2015)

 

*

 

Chi sente molto lontano va sentito molto da vicino.

(lunedì 23 marzo 2015)

 

*

 

Se non comprendi il tuo rispetto, o addirittura lo combatti, non ottieni che di tramutarlo in terrore.

(venerdì 20 marzo 2015)

 

*

 

Contro un potere disumano illimitato non c’è altra via di lotta non violenta

che quella di dimostrarne scientificamente la gravissima infermità mentale.

(mercoledì 18 marzo 2015)

 

*

 

C’è chi scambia per calma la quiete del cimitero, e chiama speranza il delirio che glielo fa credere.

(lunedì 16 marzo 2015)

 

*

 

Non vi è farsa più grottesca dellaltercare fra sottoposti

per anestetizzarsi l’un l’altro dal sentire la propria viltà dinanzi ai capi.

(venerdì 13 marzo 2015)

 

*

 

Una famiglia è tanto più patogena quanto più è in conflitto con una realtà circostante più umana di essa.

(mercoledì 11 marzo 2015)

 

*

 

L’abito talare è una maschera di salute mentale la cui credibilità,

declinante perfino in chi la indossa, si cerca ovunque di ripristinare con ogni mezzo.

(lunedì 9 marzo 2015)

 

*

 

Pensare ci isola. Almeno quanto credere ci sommerge di folla.

(venerdì 6 marzo 2015)

 

*

 

Le testimonianze sono sempre scarse, e per alcuni rimangono tali. Altri, invece, le sentono immense.

(mercoledì 4 marzo 2015)

 

*

 

Chi ti odia ti vuole quanto chi ti ama. Ma solo quest’ultimo soffre, se ti perde.

(lunedì 2 marzo 2015)

 

*

 

Il potere religioso è il più violento in quanto potere, e il più insensato in quanto religioso.

(venerdì 27 febbraio 2015)

 

*

 

Chi crede che quelli di oggi siano meno disumani di quelli di un tempo,

ignora che ciò non dipende che da quanto egli, e tutti noi, ci opponiamo loro.

(mercoledì 25 febbraio 2015)

 

*

 

Il rapporto d’insegnamento, anche il più effimero, è un duello tra maestro e allievo.

Che il maestro deve danzare meglio e il più a lungo che può, prima di essere ucciso.

(lunedì 23 febbraio 2015)

 

*

 

Un’istituzione, pubblica o privata che sia, diviene tanto più disumana

quanto più cerca, e ottiene, di essere abbandonata dai nostri affetti.

(venerdì 20 febbraio 2015)

 

*

 

L’unico potere ammissibile è quello di chi sa e riconosce di detenerlo

solo perché, e solo finché, si trova a esercitarlo su qualcuno che lo approva.

(mercoledì 18 febbraio 2015)

 

*

 

Chissà perché i nostri amici (tutti gran difensori della libertà di espressione)

quando ci esprimiamo su di loro, a un tratto la difendono assai di meno.

(lunedì 16 febbraio 2015)

 

*

 

Vi sono donne, e bambini, e uomini, che inconsapevolmente ci indicano,

in chi li odia, i nemici anche nostri e di tutta l’Umanità.

(venerdì 13 febbraio 2015)

 

*

 

Credere che la “libertà” di licenziare nei “momenti di difficoltà” incrementi le assunzioni

equivale a sostenere che la “libertà” di uccidere i figli quando non li si sopporta più incrementerebbe le nascite.

(mercoledì 11 febbraio 2015)

 

*

 

La “libertà” di licenziare, di cui gli schiavisti non godevano,

rende il lavoro salariato, se non meno umano, certo più gravoso della schiavitù.

(lunedì 9 febbraio 2015)

 

*

 

La disoccupazione non è individuale né casuale: è voluta e creata per togliere valore al lavoro umano.

(venerdì 6 febbraio 2015)

 

*

 

Per chi può arrecarti dolore senza sentirti soffrire non sei un nemico: sei niente.

(mercoledì 4 febbraio 2015)

 

*

 

Chi è più pericoloso di chi crede che la propria misura possa andare bene anche ad altri?

Quando, invece, non vi è misura del tutto esatta neanche per uno solo?

(lunedì 2 febbraio 2015)

 

*

 

Riconoscerai una puttana, uomo o donna che sia, e quale che sia la sua posizione sociale,

dal fatto che mai ti darà qualcosa, né laccetterà da te, se non per ottener da te qualcosa in cambio.

(venerdì 30 gennaio 2015)

 

*

 

L’unica differenza tra la stupidità degli stupidi e quella dei cosiddetti intelligenti

è che il suo prezzo è di gran lunga meno caro per i primi.

(mercoledì 28 gennaio 2015)

 

*

 

C’è una che è mia, o uno che è mio, bellissimi, in molti non poi così belli né, tanto meno, miei.

(lunedì 26 gennaio 2015)

 

*

 

Può ridere con noi con sincera allegria chi non ride mai quandè da solo? O piangere con sincero dolore?

(venerdì 23 gennaio 2015)

 

*

 

Aver successo nella vita significa riuscire a tener vive le passioni che, vivendo, si accendono in noi.

(mercoledì 21 gennaio 2015)

 

*

 

“Ritrovare”, umanamente, non vuol dire “tornare a trovare”, ma “trovare di nuovo per la prima volta”.

(lunedì 19 gennaio 2015)

 

*

 

Qualcosa, nella violenza latente nel dissimulatore che non sa di esserlo, lo rende ancora più orribile

di chi sa e vuole minacciarla. Anche per questo, forse, alcuni fanno in modo di non percepirla.

(venerdì 16 gennaio 2015)

 

*

 

Quel chè unico è di gran lunga più pericoloso, per la mente, che per il corpo quel chè troppo.

(mercoledì 14 gennaio 2015)

 

*

 

Purché lieve, un dispiacere è talvolta ben risarcito dal silenzioso esilio che impone a chi ce lo infligge.

(lunedì 12 gennaio 2015)

 

*

 

Che m’importa di essere, da morto, fra i ricordati? Quel che mi preme è essere, vivo, fra chi li ricorda.

(venerdì 9 gennaio 2015)

 

*

 

Mai gioia né allegria, nel dovere. Tranne quelli che vi troviamo a suo dispetto

se restiamo, anche in esso, umanamente più validi di chi ce lo impone.

(mercoledì 7 gennaio 2015)

 

*

 

Soltanto chi confonde il prendere col pretendere crede che amare sia dare. Cioè soddisfare pretese.

(lunedì 5 gennaio 2015)

 

*

 

Insopportabile non è, come credi, se gli altri influiscono su di te,

ma se tu, come nemmeno i morti, non influisci su di loro.

(venerdì 2 gennaio 2015)

 

*

 

Sincronizzati gli orologi, non rinunciamo a sentir diversi l’ora, il giorno e l’anno veri di ognuno di noi.

(mercoledì 31 dicembre 2014)

 

*

 

Se ha diverse misure, non è rispetto: è paura.

(lunedì 29 dicembre 2014)

 

*

 

Quelli che ogni tanto ti avvicinano, come fantasmi, per scaldarsi un momento ai tuoi affetti ancor vivi.

(venerdì 26 dicembre 2014)

 

*

 

Quelli che chi è furbo si rigira come vuole, ma chi è valido lo fuggono perché non se li rigiri come vuole.

(mercoledì 24 dicembre 2014)

 

*

 

Il culto intransigente delle tradizioni è il bunker, razzista e nazifascista, di chi non ha più identità.

(lunedì 22 dicembre 2014)

 

*

 

Sembra guardarti ma non lo fa, perché non vede che l’orrore dentro di sé. Per questo non è gentile.

(venerdì 19 dicembre 2014)

 

*

 

L’unico modo per liberarsi dal peccato è scoprire, peccando, che non è affatto un peccato.

Ma presto, prima che l’idea di esso, rodendoci la mente, diventi vera.

(mercoledì 17 dicembre 2014)

 

*

 

La barriera più mostruosa è l’intangibile ottusità, glaciale o ilare che sia,

con cui alcuni sgomentano in noi la benché minima espressione di quel che sentiamo.

(lunedì 15 dicembre 2014)

 

*

 

Chi non sciopera non è più all’altezza della propria umanità:

si è rassegnato alla schiavitù, a essere trattato come se non fosse più un essere umano.

(venerdì 12 dicembre 2014)

 

*

 

Come potrei immergermi nell’umano infinito che è in me,

senza la certezza che ogni altro può farlo, nell’umano infinito che è in lui?

(mercoledì 10 dicembre 2014)

 

*

 

Amare la verità vuol dire, in primo luogo, amare e volere accanto a noi quelli che con noi sono veri.

(lunedì 8 dicembre 2014)

 

*

 

C’è chi non capisce più che la sua vita e le nostre sono, per intero, nelle mani di quelli che maltratta.

(venerdì 5 dicembre 2014)

 

*

 

Ciò che ci danneggia è ciò che facciamo per forza. Anche quando tale forza non è altra che la nostra.

(mercoledì 3 dicembre 2014)

 

*

 

Gli esiti di unazione dettata dagli affetti non corrispondono mai alle reazioni negative da cui talora viene accolta.

(lunedì 1° dicembre 2014)

 

*

 

Poche cose sono più sgradevoli di una contentezza abietta. E della necessità di inficiarla e deprimerla.

(venerdì 28 novembre 2014)

 

*

 

Il capo che chiama “anormale” chi non è d’accordo con lui, è ― egli sì ― un anormale. Pericolosissimo.

(mercoledì 26 novembre 2014)

 

*

 

Non sappiamo cosa accadrà. Ma sappiamo che non accadrà ciò a cui, tutti insieme, diremo No.

(lunedì 24 novembre 2014)

 

*

 

Sottoporre a pubblica valutazione solo certe, e non altre, categorie di esseri umani,

equivale a far di loro le nostre vittime sacrificali.

(venerdì 21 novembre 2014)

 

*

 

Un tempo i fasulli adulteravano gli affetti e le idee della Sinistra col pensiero di Hegel.

Quelli di oggi, di gran lunga meno sapienti, con le battute di papa Francesco.

(mercoledì 19 novembre 2014)

 

*

 

Non riesci a curare il tuo odio? Prova a cominciare dalla tua ignoranza.

(lunedì 17 novembre 2014)

 

*

 

Com’è tragica, e comica, la malata, inconsapevole finzione di chi crede facile essere quello che non è.

(venerdì 14 novembre 2014)

 

*

 

Oltre un certo livello, l’idiozia è sempre simulata. E sempre da chi persegue gli scopi più mostruosi.

(mercoledì 12 novembre 2014)

 

*

 

Da ogni tempo e luogo, cosa giunge fino a noi vivo come il qui e l’ora?

Solo il grido d’amore e di gioia, o di disperazione e sofferenza, di tutte le gioventù.

(lunedì 10 novembre 2014)

 

*

 

Soffrendo, essere sia pur lievemente fuori di noi riduce il danno o lo accresce?

O lo rimanda, forse, a quando non capiremo più come e da chi ci venne?

(venerdì 7 novembre 2014)

 

*

 

Che mi resta dei bei sogni che sempre dimentico?

Una notte, in me, che al dì non cede mai del tutto.

(mercoledì 5 novembre 2014)

 

*

 

Quanto più valida è la certezza di sé, tanto meglio si regge all’incertezza causata dalla certezza altrui.

(lunedì 3 novembre 2014)

 

*

 

Il disumano tenta spesso dattenuare il ribrezzo e l’orrore che suscita

conferendo ai suoi portatori un aspetto “grazioso”, “gentile”, “benevolo”. “Sano”.

(venerdì 31 ottobre 2014)

 

*

 

Tengo vivi gli affetti. Concordo con tutti. Son d’accordo con nessuno.

Ma in queste tre cose vado almeno d’accordo con me stesso.

(mercoledì 29 ottobre 2014)

 

*

 

I partiti si sono resi identici diventando macchine per escludere dalla partecipazione gli esseri umani.

(lunedì 27 ottobre 2014)

 

*

 

Infinito, non quantificabile per intero, è l’Universo. E, con esso, ogni Universo. Cioè ogni essere umano.

(venerdì 24 ottobre 2014)

 

*

 

Alla condizione dei lavoratori tende sempre a uniformarsi, nella Storia,

quella di chiunque sia materialmente più debole dinanzi a chi è più forte.

(mercoledì 22 ottobre 2014)

 

*

 

Dove un uomo non c’è, mai c’è stata una donna.

(lunedì 20 ottobre 2014)

 

*

 

Tanto più possiamo stare insieme quanto meno siamo come ombre, che toccandosi si confondono.

(venerdì 17 ottobre 2014)

 

*

 

Ogni giorno senza essere sorvegliati né sorvegliarsi è 25 aprile, per chi è rimasto umano almeno un po.

(mercoledì 15 ottobre 2014)

 

*

 

Le autorità che (pre)scrivono “pensieri” sulle pareti delle Scuole

le tramutano, coscientemente o meno, in agenzie di propaganda ideologica sui bambini.

(lunedì 13 ottobre 2014)

 

*

 

Muovono da quale odio le donnaccole disumane che stonano fra le donne come vipere tra le rose?

(venerdì 10 ottobre 2014)

 

*

 

Mentre i diritti sono degradati a privilegi feudali di pochi, la libertà vigilata dei social network ripristina,

a vantaggio delle tirannie private, l’antico, abietto chiacchierio antipadronale confinato nelle stanze della servitù.

(mercoledì 8 ottobre 2014)

 

*

 

È ben difficile immaginare un’idea più insensata di quella che l’infinito sia niente, e il niente sia infinito.

(lunedì 6 ottobre 2014)

 

*

 

Il disumano, volendo creder morto l’umano, tenta di spingerlo,

o almeno d’immaginarlo, in situazioni o condizioni in cui sembri tale.

(venerdì 3 ottobre 2014)

 

*

 

Un sentimento senza nome: gioia e dolore così uniti da non poter distinguerli,

quando si ama e si è amati, ma per entrambi non può essere che un sogno.

(mercoledì 1° ottobre 2014)

 

*

 

Anche le cose che non so sono parte di me, come quelle che so. Ma una parte che ignoro di avere.

(lunedì 29 settembre 2014)

 

*

 

Per la crescente incapacità di molti di riconoscere un nazista

perfino quando ce l’hanno sul gobbo: perciò la Sinistra è ridotta come ognuno vede.

(venerdì 26 settembre 2014)

 

*

 

L’aiuto di tutti, su una barca in pericolo, si ottiene solo in due casi:

se nessuno ha un salvagente; o se nessuno ne è privo.

(mercoledì 24 settembre 2014)

 

*

 

Poche soddisfazioni superano quella di dimostrare, scrivere e pubblicare l’opposto di ciò che credono e impongono i capi.

(lunedì 22 settembre 2014)

 

*

 

Chi cancella i diritti dei lavoratori li cancella tutti.

Dopo non restano che privilegi, di pochi o di molti. Da pagare, però, con pezzi della propria umanità.

(venerdì 19 settembre 2014)

 

*

 

Dove ruba, il potere, la forza con cui ti aggredisce? Umiliando, perseguitando e uccidendo tuo padre.

(mercoledì 17 settembre 2014)

 

*

 

Chi vuol comandare ai sani di mente, se non chi lo è così poco da voler farli ammalare?

(lunedì 15 settembre 2014)

 

*

 

Solo quelli che non hanno capi, né umani né divini: solo i non sottoposti riescono ad amare sé stessi e gli altri.

(venerdì 12 settembre 2014)

 

*

 

Chi ha bisogno di capi? Solo chi, e solo finché, per un motivo o per l’altro non ce la fa da sé e con gli altri.

(mercoledì 10 settembre 2014)

 

*

 

Non temere di riconoscere il dettaglio che smaschera l’odio che talora si cela in apparenze d’amore quasi perfette.

(lunedì 8 settembre 2014)

 

*

 

Ciò ch’è peggio, in una grande occasione perduta, è che con essa, quasi sempre, si perde anche sé stessi.

(venerdì 3 settembre 2014)

 

*

 

In ciò che ripeto, mio o altrui, cosa mi distingue dall’animale non umano, dalla pianta, dalla macchina?

(mercoledì 3 settembre 2014)

 

*

 

L’immaginazione che ti rende umano dà al mondo un aspetto che è solo tuo. Se tua è l’immaginazione.

(lunedì 1° settembre 2014)

 

*

 

Che cos’è la non violenza? È l’assoluta incapacità dei veri uomini di spaventare le donne e i bambini.

(venerdì 29 agosto 2014)

 

*

 

Quella che più contrasti in te, e contro la quale, di continuo, ti si offrono alleati: quella è la grande passione della tua vita.

(mercoledì 27 agosto 2014)

 

*

 

Se l’umanità è intatta, ciò che sembra mancare alla bellezza

manca, in realtà, all’umanità e alla bellezza di chi guarda.

(lunedì 25 agosto 2014)

 

*

 

Cosa sarebbe più bello del sentimento di non poter diffidare neanche dei propri desideri più profondi?

(venerdì 22 agosto 2014)

 

*

 

Nessun orrore potrebbe mai ripetersi se nessuno credesse,

neanche per un istante, alle sue sincere proteste di non essere un orrore.

(mercoledì 20 agosto 2014)

 

*

 

Il vero scopo degli effetti speciali dei ricchi è far sì che gli altri credano povera la propria immaginazione.

(lunedì 18 agosto 2014)

 

*

 

Non c’è che un vincitore nel confronto tra maschi: chi più gioisce con le donne, perché non si confronta coi maschi.

(venerdì 15 agosto 2014)

 

*

 

ScuolAnticoli: il più bel dono ad Anticoli Corrado

dopo la Fontana di Arturo Martini e Un Paese Immaginario di Umberto Parricchi.

(mercoledì 13 agosto 2014)

 

*

 

Il renzismo, di vertice o di base, è una “normale” degenerazione della sinistra in destra.

Ma poiché è ancora più pazza, crede di essere ancora sinistra.

(lunedì 11 agosto 2014)

 

*

 

Farci impazzire facendoci sentire immensamente grandi con la stessa idea,

la morte di Dio per noi, con cui ci fanno sentire infinitamente miserabili.

(venerdì 8 agosto 2014)

 

*

 

Oltre un certo tempo, contenuti mentali noti solo al soggetto ne minano la salute mentale.

(mercoledì 6 agosto 2014)

 

*

 

Per terrorizzare le donne e derubarle dei figli: perciò si detiene un’arma.

Qualunque sia l’arma, e qualunque sia il motivo per cui si crede di averla.

(lunedì 4 agosto 2014)

 

*

 

Non capiscono che gli spaventapasseri, l’essere umano, li ha inventati.

E che perciò, anche quando crede ai loro, consapevolmente o inconsapevolmente finge.

(venerdì 1° agosto 2014)

 

*

 

Vorresti essere all’altezza della tua umanità? Comincia a trovare il coraggio di conoscerla.

(mercoledì 25 giugno 2014)

 

*

 

Saremo un brutto ricordo. O splendido, invece, se riusciremo ― noi per primi! ― a esser solo un ricordo.

(lunedì 23 giugno 2014)

 

*

 

Negli esaminandi, attraverso gli insegnanti, la Società degli adulti

esamina in realtà sé stessa. E quel che sta facendo all’Umanità dopo di sé.

(venerdì 20 giugno 2014)

 

*

 

La costruzione di un regime non è possibile senza la chiamata a raccolta

delle psicologie più o meno disumanizzate che gli si confanno.

(mercoledì 18 giugno 2014)

 

*

 

Intorno a noi la danza spettrale, tutta sgambetti e ghigni, di quelli che non vogliono lasciarci vivere.

(lunedì 16 giugno 2014)

 

*

 

Un capo è tanto più prepotente e più violento quanto più deve impazzire

per credere di vedere nei suoi sottoposti il marciume che invece è in lui.

(venerdì 13 giugno 2014)

 

*

 

Qual è il simbolo racchiuso in ogni dono se non, per amicizia o per amore, la rinuncia al segreto?

(mercoledì 11 giugno 2014)

 

*

 

Non c’è segreto che non crei un potere malato. Che non è curabile, finché c’è segreto.

(lunedì 9 giugno 2014)

 

*

 

Quanto più coinvolge sia pur un solo essere umano, tanto meno una situazione può ripetersi tale e quale.

(venerdì 6 giugno 2014)

 

*

 

I diritti umani non sono finiti. E quelli da scoprire non sono meno fondamentali di quelli già scoperti.

(mercoledì 4 giugno 2014)

 

*

 

In una situazione ipotizzata, noi non ci siamo che nella misura in cui conosciamo davvero noi stessi.

(lunedì 2 giugno 2014)

 

*

 

Non ci sono tre parole più belle ― ma, purtroppo, più raramente possibili ― di: “Stanno tutti bene”.

(venerdì 30 maggio 2014)

 

*

 

Una decisione disumana, più o meno consapevole, unisce oggi il partito al potere

e i suoi elettori: che a morire siano sempre gli altri, e così debba essere.

(mercoledì 28 maggio 2014)

 

*

 

I crimini contro l’umanità hanno inizio, quando le possibilità di scelta di una collettività cominciano a essere limitate.

(lunedì 26 maggio 2014)

 

*

 

Se voti un partito che è finto, perché ubbidisce a uno o più padroni,

da cittadino vero ti riduci a personaggio inventato.

(venerdì 23 maggio 2014)

 

*

 

Nessuno, forse, può fare a meno di maestri. Ma dei migliori, se poi vuol riuscire a farne a meno.

(mercoledì 21 maggio 2014)

 

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Da vecchi spesso si sbaglia, se si segue il primo impulso. Che da giovani, invece, si sbagliava a contrastare.

(lunedì 19 maggio 2014)

 

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Ogni indebita assunzione di sostanze tramuta le azioni umane in conati di disumanizzazione.

(venerdì 16 maggio 2014)

 

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Gli unici cambiamenti possibili nei partiti di servi sono le cicatrici che i padroni lasciano loro addosso.

(mercoledì 14 maggio 2014)

 

*

 

Solo nelle finzioni più mediocri è facile distinguere lattrice o lattore dai personaggi che interpretano.

(lunedì 12 maggio 2014)

 

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Per chi ha Dio con sé, o anche il Partito, nessuno, in nessuna circostanza, è più importante di Lui o di Esso.

(venerdì 9 maggio 2014)

 

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Nessun partito è più fasullo e più violento di quello che vuol solo costringerti a ubbidire ai suoi padroni.

(mercoledì 7 maggio 2014)

 

*

 

Si cerca di non costruirsi segreti. Poiché si sa, o si intuisce, che “Segreto” è il nome segreto dell’Odio.

(lunedì 5 maggio 2014)

 

*

 

Immobile, mai verrà da te a rischiare di muoversi. Vuole che vada tu, a rischiare di non muoverti più.

(venerdì 2 maggio 2014)

 

*

 

Non si lotta per il necessario, ma per dar da vivere a chi ce lo rende sopportabile lottando per l’inutile.

(mercoledì 30 aprile 2014)

 

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Il tempo consumato a dimenticare ciò che solo tu conosci: di quello sarà più breve d’altre la tua vita.

(lunedì 28 aprile 2014)

 

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A tal punto l’arte esprime la gioia di essere umani, che perfino gli affetti più tristi sono gioiosi in essa.

(venerdì 25 aprile 2014)

 

*

 

Se ci incontriamo, uno di noi ha sbagliato strada. Quel che volevamo, in realtà, era sfiorarci a lungo.

(mercoledì 23 aprile 2014)

 

*

 

Si fa per quel poco (o quel tanto) che si riesce a essere. E il resto del tempo si aspetta, più o meno impauriti.

(lunedì 21 aprile 2014)

 

*

 

L’unica legge in vigore nel Regno del Nulla stabilisce che: Niente esiste, Nessuno è vivo.

(venerdì 18 aprile 2014)

 

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Poiché tutto è del tutto casuale, crolla tutto ciò che non è, per almeno uno, del tutto necessario.

(mercoledì 16 aprile 2014)

 

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A cosa “occorre” il giorno, se non ad arrivare alla notte facendo in modo di passarla bene?

(lunedì 14 aprile 2014)

 

*

 

La cattura fisica dellavversario è sempre violenta. E dà inizio, spesso, alla sua completa eliminazione.

(venerdì 11 aprile 2014)

 

*

 

Non è che le donne siano più credule degli uomini. È che ci amano molto più di quanto ci amiamo noi.

(mercoledì 9 aprile 2014)

 

*

 

Immaginazione - 4: incapacità della mente di conservare identici a sé stessi i propri contenuti.

(lunedì 7 aprile 2014)

 

*

 

Immaginazione - 3: incapacità della mente di rappresentarsi l’utile senza al contempo prescinderne.

(venerdì 4 aprile 2014)

 

*

 

Immaginazione - 2: incapacità della mente di produrre contenuti del tutto matematizzabili.

(mercoledì 2 aprile 2014)

 

*

 

Immaginazione - 1: capacità della mente di suscitare i nostri affetti come e più della realtà non mentale.

(lunedì 31 marzo 2014)

 

*

 

Un bambino ai primi passi, e che talvolta cade, è spesso il solo, tra noi, a camminare senza stampelle.

(venerdì 28 marzo 2014)

 

*

 

Le macerie si assomigliano così tanto, che dinanzi alle costruzioni sane sembrano d’accordo tra loro.

(martedì 25 marzo 2014)

 

*

 

Guarda la Primavera. E vedi quanto sei ancora capace di rendere umano un fatto solo biologico.

(venerdì 21 marzo 2014)

 

*

 

Non pensiamo, forse, se non quando il pensiero ― o l’azione, o il sogno ― almeno un po’ ci sorprende.

(martedì 18 marzo 2014)

 

*

 

Il più difficile è passare il Sapere. Rischi la morte da Allievo, che deve temerla.

La rischi da Maestro, che invece non deve. E non riesci se non sei Donna.

(venerdì 14 marzo 2014)

 

*

 

Non c’è astuto che non trovi, presto o tardi, chi è più astuto di lui. Ma nessuno inganna chi sente.

(martedì 11 marzo 2014)

 

*

 

Far disperare è proprio dellarte ancor meno di quanto appartengano all’arte le menzogne.

(venerdì 7 marzo 2014)

 

*

 

Non c’è bellezza se non per occhi umani. Non c’è, se non dove c’è chi è bello. E non c’è per chi la giudica.

(martedì 4 marzo 2014)

 

*

 

La morte, in arte, non è arte perché è dimostrativa: razionalmente voluta per dimostrare qualcosa.

(venerdì 28 febbraio 2014)

 

*

 

Chi spera in Dio, mi vuole sottomesso a Lui. Chi negli esseri umani, non sottomesso neanche a loro.

(martedì 25 febbraio 2014)

 

*

 

Non è amore se non è in qualche modo tradimento.

Che però, se non è amore, è in qualche modo morte.

(venerdì 21 febbraio 2014)

 

*

 

Non abbandonare ciò che si sta realizzando è il miglior sinonimo possibile di non morire.

(martedì 18 febbraio 2014)

 

*

 

Gli schiavi in cui non han passioni” che le idee, e solo per altre idee,

e l’agitarsi fra l’una e l’altra non mira né porta che a cambiar padrone dentro.

(venerdì 14 febbraio 2014)

 

*

 

Primo: riuscire a essere pagati senza partecipare al sistema anti-umano da cui il denaro è prodotto.

(martedì 11 febbraio 2014)

 

*

 

Farci inginocchiare è il furto della nostra prima, spontanea reazione dinanzi alla bellezza umana,

e in particolare dinanzi alla bellezza della donna.

(venerdì 7 febbraio 2014)

 

*

 

Più è la fede, o l’ideologia, più gli altri sono tutti morti. O apparizioni, ombre, di spettri o demoni.

(lunedì 3 febbraio 2014)

 

*

 

Facile, essendo utili, essere amati e, un giorno, rimpianti. Immenso esserlo pur essendo inutili.

(mercoledì 29 gennaio 2014)

 

*

 

Amore rende più umani quelli che non rendono meno umano Amore.

(lunedì 27 gennaio 2014)

 

*

 

C’è la libertà perché non è possibile la perfezione.

(giovedì 23 gennaio 2014)

 

*

 

L’ubbidienza è legata alla non ricerca. Ed entrambe alla incapacità di amare.

(lunedì 20 gennaio 2014)

 

*

 

Tutto esisterebbe anche senza di noi. Compresi la bellezza e l’ordine. Ma non la non ripetizione.

(mercoledì 15 gennaio 2014)

 

*

 

Nessuna menzogna era possibile, quando ancora non si sapeva dirle né non dirle.

(lunedì 13 gennaio 2014)

 

*

 

Primo compito della Scuola è di impedire la riduzione degli esseri umani a prodotti di famiglie e Chiese.

E della Scuola stessa.

(giovedì 9 gennaio 2014)

 

*

 

Se vi è un momento in cui si sente di essere umani, è quando ci si sente liberi dal dovere di essere utili.

(lunedì 6 gennaio 2014)

 

*

 

Bellezza e merito non sono tali per colpire il potere. È il potere che è tale per aggredire il merito e la bellezza.

(venerdì 3 gennaio 2014)

 

*

 

Immobile e identico l’anno che è di tutti,

ognuno intanto, in date solo sue, ha o non ha Capodanni che al risveglio non sempre ricorda.

(lunedì 30 dicembre 2013)

 

*

 

Perfino un mostro, solo un altro mostro può ucciderlo senza più rischiare di diventarlo.

(giovedì 26 dicembre 2013)

 

*

 

In uno o in tanti, il disumano non può annientare l’umano se non portandolo a una totale catastrofe.

(lunedì 23 dicembre 2013)

 

*

 

L’Europa è oggi un esperimento sovranazionale di soppressione dei diritti. Come tale, essa deve fallire.

(martedì 17 dicembre 2013)

 

*

 

Un’anima da restituire come l’abbiamo ricevuta? È una pretesa, antiumana, d’immobilità umana.

(giovedì 12 dicembre 2013)

 

*

 

Felice chi non vide mai in ginocchio un uomo o una donna o un bambino se non per amore!

(lunedì 9 dicembre 2013)

 

*

 

Non sente e non pensa più e non può più disubbidire. Ma lodio per chi può lo fa sembrare ancora umano.

(giovedì 5 dicembre 2013)

 

*

 

Altro che “restaurazione”: vogliono un Medio Evo antiumano.

Del quale siamo già costretti a servire, molti senza vederle, le prime mostruose torri.

(martedì 3 dicembre 2013)

 

*

 

Cambiai sempre in meglio, ma sempre troppo lentamente. Poiché cambiai, sempre, contro la mia volontà.

(venerdì 29 novembre 2013)

 

*

 

Tutti siamo mostri, a paragone di chi è perfetto.

(martedì 26 novembre 2013)

 

*

 

Non c’è violenza se non contro le donne: dinanzi a loro per atterrirle; su di loro per distruggerle.

(domenica 24 novembre 2013)

 

*

 

Così limitata è l’immagine razionale della realtà, che nemmeno la menzogna può travisarla di più.

(giovedì 21 novembre 2013)

 

*

 

L’antipatico a tutti non trova dei, o li perde sùbito. Ma lo stesso gli accade con le dee, e di questo soffre.

(lunedì 18 novembre 2013)

 

*

 

Ciò che rende più odioso l’umano a chi lo odia è che non può fingere, dinanzi al suo sentire.

(giovedì 14 novembre 2013)

 

*

 

La forza della volontà è la misura della sincerità.

(lunedì 11 novembre 2013)

 

*

 

Quanto meno si dista dai tenutari di divino, tanto più si è portatori di fallimento umano.

(giovedì 7 novembre 2013)

 

*

 

In guerra, “giocare alla guerra non è giocare: è allenarsi, partecipare, allargarla e intensificarla.

(lunedì 4 novembre 2013)

 

*

 

In un sistema colpevole, il solo innocente è chi non riesce a entrarvi.

(giovedì 31 ottobre 2013)

 

*

 

Più del potente badi a sé il debole: ché l’odio è tanto più feroce quanto più modesto è l’oggetto che osa darsi.

(lunedì 28 ottobre 2013)

 

*

 

L’effetto del sacrificio sulla realizzazione umana? Lo stesso che ha la fede sulla politica: la sacrifica.

(venerdì 25 ottobre 2013)

 

*

 

Come dissolvere le fedi? Sentendo e capendo che se rimaniamo umani, non è per esse: è nonostante.

(mercoledì 23 ottobre 2013)

 

*

 

Che altro è la rassegnazione al “mistero”, se non la rinuncia all’immaginazione che ci rende umani?

(lunedì 21 ottobre 2013)

 

*

 

Non sentire insieme non è “normale”. È come se, guardando lo stesso, ognuno vedesse altro.

(giovedì 17 ottobre 2013)

 

*

 

Più riusciamo, insieme, a sentire ― più è, per noi, quel ch’è evidente: ciò che non occorre dimostrare.

(lunedì 14 ottobre 2013)

 

*

 

Non c’è più donna, per il padrone: c’è il servo. Né per il servo: poiché “la donna”, ormai, è lui.

(giovedì 10 ottobre 2013)

 

*

 

Loro emigrano per aver deciso di rimanere umani. Noi siamo qui per deciderlo, di noi, dinanzi a loro.

(domenica 6 ottobre 2013)

 

*

 

Né amore né bellezza né verità possono più entrare, se a ogni porta veglia giorno e notte una guardia.

(martedì 1° ottobre 2013)

 

*

 

Il vero amore non dura mai più di un istante. Ma alcuni dei successivi, talvolta, non siamo da meno.

(giovedì 26 settembre 2013)

 

*

 

Il potere ci toglie il piacere di lavorare insieme. E al lavoro, insiema al piacere, quasi tutto il potere.

(lunedì 23 settembre 2013)

 

*

 

Quando non c’è più un meno peggio a cui volgersi, ci resta pur sempre la capacità di esserlo noi stessi.

(giovedì 19 settembre 2013)

 

*

 

Dire il vero ma non realizzarlo è il modo più ignobile di mentire.

(sabato 14 settembre 2013)

 

*

 

Chieder favori a chi non è nostro pari è il modo più ovvio e più vile dintaccare i diritti di chi lo è.

(martedì 10 settembre 2013)

 

*

 

Che immagine ha di sé chi disprezza chi ha di lui una immagine migliore?

(venerdì 6 settembre 2013)

 

*

 

Malgrado chi tenta di servirsene per distruggerli, il primo fine del lavoro è di creare rapporti umani.

(mercoledì 4 settembre 2013)

 

*

 

Il non capire è una prerogativa umana. L’animale non umano non ne è in grado: può solo aver paura.

(domenica 1° settembre 2013)

 

*

 

Solo in chi è certo della comune identità umana il risentimento non dissolve ogni riconoscimento.

(mercoledì 28 agosto 2013)

 

*

 

Un bambino prepotente coi più piccoli è un piccolo a cui i grandi non hanno mai permesso di essere bambino.

(lunedì 26 agosto 2013)

 

*

 

Ci son più donne ancora capaci di trarre dall’uomo il meglio, che uomini che ancora non l’hanno perduto.

(lunedì 19 agosto 2013)

 

*

 

Il disumano, o lo servi o ne raccogli lodio. O speri, tremando in silenzio, che non si accorga che esisti.

(venerdì 16 agosto 2013)

 

*

 

E se le donne più amate da (almeno) alcuni di noi fossero quelle a cui sono riusciti a non infliggersi?

(mercoledì 14 agosto 2013)

 

*

 

L’onestà è la minore delle virtù. Pericolosa, anzi, senza le altre. Che senza di essa, però, non sono.

(lunedì 12 agosto 2013)

 

*

 

Chi cerca la morte si riconosce dall’alzare su altri la mano. O i mezzi. O il potere e i servi di cui dispone.

(venerdì 9 agosto 2013)

 

*

 

Ogni tentativo di indebolire l’imprevedibilità di un essere umano mira in realtà a farlo impazzire.

(martedì 6 agosto 2013)

 

*

 

Come non ne posso più di tuo padre eterno! Che non sai amare senza fartene un padrone,

né liberartene senza farne un martire. Né vivere, senza tentare d’imporre l’uno e l’altro anche a me.

(venerdì 2 agosto 2013)

 

*

 

Ci credano sofferenti di allergie e intolleranze. Così la smetteranno di chiamar “giudicare il nostro sentire.

(mercoledì 31 luglio 2013)

 

*

 

Negare la superiorità dell’animale umano è privare i non umani dell’unico difensore.

(lunedì 29 luglio 2013)

 

*

 

Quel che è specificamente umano resta sempre incompiuto, se altri non lo continuano. E anche per loro sarà così.

(mercoledì 24 luglio 2013)

 

*

 

Sonni e sogni, alluomo e alla donna, riescono meglio da soli. Ma li difendono meglio insieme.

(lunedì 22 luglio 2013)

 

*

 

Le religioni rafforzano, nell’uomo, la malattia per la quale indeboliscono nella donna la cura.

(mercoledì 17 luglio 2013)

 

*

 

La povertà per non risolverla vogliono legarla: ma con la violenza solo se non funzionano gli abbracci.

(mercoledì 10 luglio 2013)

 

*

 

Si riconosce, con gioia, con dolore, solo chi cambia.

(domenica 7 luglio 2013)

 

*

 

Che la mente sia opera dell’immaginazione? Irrazionale, non controllabile, mai compiuta?

Ma opera nostra, realizzata da noi con il nostro tessuto nervoso?

(mercoledì 3 luglio 2013)

 

*

 

Un vero cambiamento ha nemici che, se non cambi anche loro, non si arrendono nemmeno dopo secoli.

(lunedì 1° luglio 2013)

 

*

 

Il credulo non può che ubbidire. O comandare. Il pensante, invece, può tutto ciò che immagina.

(venerdì 28 giugno 2013)

 

*

 

Cosa ci assomiglia più di luce e ombra? Della loro relazione mai uguale? Dei loro confini mai definiti?

(mercoledì 26 giugno 2013)

 

*

 

Ciò la cui bellezza e gioia ritrovare sempre intatte vale la pena così fiera, e tanto incerta, di rinascere.

(lunedì 24 giugno 2013)

 

*

 

Per quanto sia, lo spazio tuttal più ci fa star bene. Per quanto sia poco, il tempo invece può farci felici.

(venerdì 21 giugno 2013)

 

*

 

La tirannia dei soldi è tirannia della criminalità. Coi politici a servirla per sé, o a supplicarla per noi.

(mercoledì 19 giugno 2013)

 

*

 

Il mito dell’aldilà malcela il culto della sofferenza e della morte come sacrifici umani decisi da Dio.

(lunedì 17 giugno 2013)

 

*

 

Solo l’estate, e non a tutti, può durare tutto l’anno.

(venerdì 14 giugno 2013)

 

*

 

Un capo è tanto più imbecille, inetto e pericoloso, quanto meno i sottoposti possono liberarsi di lui.

(mercoledì 12 giugno 2013)

 

*

 

Nessun problema umano ha un’unica soluzione. E la migliore, fra le tante, non è mai quell’unica.

(lunedì 10 giugno 2013)

 

*

 

Se non si trova un poco di bellezza, non ce la si fa. Ma se non si fa un poco di bellezza, non se ne trova.

(mercoledì 5 giugno 2013)

 

*

 

Si hanno, con tutti, rapporti più intimi e profondi di quelli che può sopportare chi non li comprende.

(venerdì 31 maggio 2013)

 

*

 

Non vi è neo di cui l’odio antiumano non si serva per rafforzarsi. Né bellezza da cui si lasci affievolire.

(mercoledì 29 maggio 2013)

 

*

 

Le vere certezze non impediscono le trasformazioni, ma ne conseguono; e ne salvaguardano la validità.

(lunedì 27 maggio 2013)

 

*

 

Quello che ci distingue, più che le idee razionali, è quanto siamo ancora capaci di trasformazione.

(venerdì 24 maggio 2013)

 

*

 

Quel che manca a ogni piena realizzazione è ciò che manca a una piena intesa tra uomo e donna.

(martedì 21 maggio 2013)

 

*

 

La patologia italiana al punto di non ritorno:

il Pdl, che non crede che la Società sia malata, assistito dal Pd che non crede la cura possibile.

(giovedì 16 maggio 2013)

 

*

 

Questo e non altro si deve ai figli: tutto ciò che loro si può dare, e tutto ciò che loro non si deve togliere.

(lunedì 13 maggio 2013)

 

*

 

Quanto più è obbligato, e quanto più ubbidisce, tanto meno il movimento è reciproco e risponde.

(venerdì 10 maggio 2013)

 

*

 

Quelli nel cui sguardo non c’è, di te, il solito riflesso, sono i più pericolosi. O i più preziosi.

(mercoledì 8 maggio 2013)

 

*

 

La mia tradizione? Solo con chi non ne ha più che una: la ricerca sulla bellezza umana e la sua viva storia.

(lunedì 6 maggio 2013)

 

*

 

L’antipatia, in chi non è sana, è l’unica possibilità rimastagli di sentire umano un altro essere umano.

(mercoledì 1° maggio 2013)

 

*

 

Un governo che non distingue la destra dalla sinistra attacca l’identità e la salute mentale dei cittadini.

(lunedì 29 aprile 2013)

 

*

 

Non amo l’unanimità. Tranne quando è sessuale.

Ogni altra, anche se con me, la sento contro di me.

(venerdì 26 aprile 2013)

 

*

 

Non volermi, compagno, adepto del tuo capitano. Lascialo, chiunque egli sia, e siamo liberi insieme.

(martedì 23 aprile 2013)

 

*

 

Non un battito che non sia indistruttibile.

E che non si perda in me, se io non lo sento.

(venerdì 19 aprile 2013)

 

*

 

Chi è accettabile per i manigoldi non può essere il Presidente anche di chi ai manigoldi non piace.

(martedì 16 aprile 2013)

 

*

 

Si è onesti o no a partire da com’è il mondo per noi.

(venerdì 12 aprile 2013)

 

*

 

I severi sorrisi della primavera all’inverno non vedi, finché anche tu vai verso l’estate.

(mercoledì 10 aprile 2013)

 

*

 

Bello, il mattino, che chi ben mi conosce mi guardi con stupore: come se la notte mi avesse fatto nuovo.

(lunedì 8 aprile 2013)

 

*

 

Primavera e inverno, insieme quasi spezzano le ali.

Ma è forte il cuore, e il vento non soccombe a vuoti.

(venerdì 5 aprile 2013)

 

*

 

Nel buio ci son quelli che forse possono salvarci, se anche noi siamo lì e in tempo per salvare loro.

(martedì 2 aprile 2013)

 

*

 

Chi esce da lunghi inverni fa male alla primavera e a sé, se forza gli occhi e il corpo e aizza la ragione.

(venerdì 29 marzo 2013)

 

*

 

Quando la vittoria ha un costo disumano, la sconfitta è quanto costa rimanere umani.

(martedì 26 marzo 2013)

 

*

 

Solo noi, tra gli animali, conosciamo uomini e donne i maschi e le femmine.

(venerdì 23 marzo 2013)

 

*

 

Tanto meno si può amare, quanto più si crede gli Umani inferiori a Qualcuno o a Qualcosa.

(mercoledì 21 marzo 2013)

 

*

 

Il solo tempo che può mancarci è quello che tentiamo di non lasciar trascorrere.

(lunedì 18 marzo 2013)

 

*

 

Chi vuole un Capo vuol servirsene contro chi non lo ha. A cominciare, sempre, da sé stesso.

(mercoledì 13 marzo 2013)

 

*

 

Chi è più ridicolo di chi minaccia il Leone lontano benché ogni giorno lo spaventi il Micio sotto casa?

(lunedì 11 marzo 2013)

 

*

 

Se nessuno mi avesse mai riconosciuto, come potrei capire che sono umani anche gli altri?

(venerdì 8 marzo 2013)

 

*

 

L’irriconoscibile non è cambiato: è morto.

(mercoledì 6 marzo 2013)

 

*

 

Solo i nemici di tutti si credono certi che nessuno possa essere amico loro.

(lunedì 4 marzo 2013)

 

*

 

Nelle situazioni difficili, nessuno è più pessimista di chi ha contribuito a causarle per pura stupidità.

(venerdì 1° marzo 2013)

 

*

 

Nell’esito dei nostri atti, ciò che siamo si fonde con quello che altri vorrebbero farci diventare.

(martedì 26 febbraio 2013)

 

*

 

Il voto è libero, personale, segreto (art.48 della Costituzione). Libero se lo sei tu;

personale se è parte della tua storia; e segreto se viene dal più profondo di te.

(venerdì 22 febbraio 2013)

 

*

 

I rituali riducono la qualità dei sonni.

(giovedì 21 febbraio 2013)

 

*

 

Una realizzazione individuale è valida solo se può fondersi con una realizzazione collettiva.

(martedì 19 febbraio 2013)

 

*

 

La maggior forza e bellezza di ogni vivente: quelle di cui la femmina e il maschio son capaci insieme.

(venerdì 15 febbraio 2013)

 

*

 

Non saprà di odiarti, chi non osa dirselo, finché non troverai il coraggio di dirglielo tu.

(mercoledì 13 febbraio 2013)

 

*

 

Tanto più è nostro, quel che accade in noi, quanto più ne siamo sorpresi.

(lunedì 11 febbraio 2013)

 

*

 

Nessun movimento si può rallentare o accelerare oltre i limiti che son suoi senza renderlo violento.

(mercoledì 6 febbraio 2013)

 

*

 

I governi criminali tentano sempre di degradare una parte dei cittadini a complici dei loro crimini.

(sabato 2 febbraio 2013)

 

*

 

Aldilà è ogni giorno, ove qualcuno non va che in noi.

(mercoledì 30 gennaio 2013)

 

*

 

Il nuovo si trova in noi. E lì, qualche volta, se la prima non fummo brutali, lo si ritrova.

(lunedì 28 gennaio 2013)

 

*

 

Chi è immobile non cerchi che in sé stesso le cause dell’immobilità dei suoi, degli altri e del suo Paese.

(venerdì 25 gennaio 2013)

 

*

 

Qualsiasi aggettivo, vicino alla parola “violenza”, cerca (senza saperlo?) di farla parere meno grave.

(mercoledì 23 gennaio 2013)

 

*

 

Chi ti tocca ma non puoi toccare, ti sta curando.

(lunedì 21 gennaio 2013)

 

*

 

Non sentiremmo la bellezza, in realtà, se non sentissimo la bellezza in sogno.

(venerdì 18 gennaio 2013)

 

*

 

Si cerca di ballare con la vita come con una donna che è tutto: e se si riesce, quale che sia la musica, si è.

(mercoledì 16 gennaio 2013)

 

*

 

Ci distingue dagli altri animali la capacità di muovere le menti.

Ma ci confonde, spesso, la spirituale grossolanità con cui lo facciamo.

(venerdì 11 gennaio 2013)

 

*

 

Un conflitto razionale non ha soluzione né fine. Altrimenti, l’irrazionale trova una via d’uscita.

(lunedì 7 gennaio 2013)

 

*

 

Ogni animale è perfetto. Ma dalla perfezione solo noi dobbiamo, alla ventura, muovere.

(venerdì 4 gennaio 2013)

 

*

 

Non vi è bugia più pericolosa di quella che consola.

(martedì 1° gennaio 2013)

 

*

 

Come sono belle le paure che incute una donna a cui nessuno sia riuscito a incuterne di brutte.

(giovedì 27 dicembre 2012)

 

*

 

Chi ordina è un fallito: è come se non fosse umano. E delira che si possa ottener qualcosa ordinandolo.

(lunedì 24 dicembre 2012)

 

*

 

Possiamo causare disuguaglianze così forti che ci saremmo sùbito estinti,

se per natura non ci fossero al tempo stesso insopportabili.

(venerdì 21 dicembre 2012)

 

*

 

Cammino in un sogno non mio, a tratti volo, e ogni incontro, bello e brutto, è un risveglio.

(martedì 18 dicembre 2012)

 

*

 

Ci si salva dalle proprie famiglie, e talora le si salva, solo insieme a chi si salva dalle sue.

(giovedì 13 dicembre 2012)

 

*

 

C’è un odio che non sa di sé, a tutti evidente tranne a chi lo ha,

riflesso nella bellezza non vista che gli sta davanti invano.

(lunedì 10 dicembre 2012)

 

*

 

Quasi niente dipende da noi. E quel “quasi”, che è infinitamente più di niente, siamo noi.

(martedì 4 dicembre 2012)

 

*

 

Il significato e il valore che il tuo voto ha per te ti rivelano quanto vali e cosa significhi tu per te.

(giovedì 29 novembre 2012)

 

*

 

Il maggior difetto della democrazia è anche il suo maggior pregio:

poiché è di tutti (quelli che la esercitano), nessuno può mai esserne del tutto soddisfatto da solo.

(martedì 27 novembre 2012)

 

*

 

La violenza è delle realtà, individuali o collettive, che riescono a escludere o a neutralizzare le donne.

(giovedì 22 novembre 2012)

 

*

 

La raffigurazione dellumano, quanto meno è arte, tanto più lo offende. Anche quando vuol difenderlo.

(martedì 20 novembre 2012)

 

*

 

La Scuola è per questa Società quel che la porta di strada è per tutte le case: è da lì che se ne esce.

(domenica 18 novembre 2012)

 

*

 

Solo lì siamo fuori dalla ragione, dalla religione e dal denaro, e solo dove ne siamo fuori siamo lì: a Scuola.

Perciò la odiano, la scimmiottano e la stuprano ideologi, monache e servi delle banche.

(mercoledì 14 novembre 2012)

 

*

 

Son le donne che rendono i nostri sogni più dolci la notte e al duro giorno più resistenti.

(venerdì 9 novembre 2012)

 

*

 

C’è chi diventa come le montagne: per quanto alto ti paia, finché non sei arrivato

a una certa altezza, quanto ne vedi non è che la svalutazione che ne fai.

(martedì 6 novembre 2012)

 

*

 

Contro la forza bruta delluniformità malata loro, inermi noi cerchiamo un’intesa con ognuno di noi.

(venerdì 2 novembre 2012)

 

*

 

Metro della tua libertà non è il tuo odio per chi vuol privartene, ma il suo per te.

(lunedì 29 ottobre 2012)

 

*

 

Della realtà non incontriamo che quel che le nostre ubbidienze ce ne lasciano.

(mercoledì 24 ottobre 2012)

 

*

 

Quante più di una son le nostre possibilità, tanto più umana è ora la nostra situazione.

(domenica 21 ottobre 2012)

 

*

 

Getterete le maschere e attaccherete la democrazia, per paura di essere sconfitti.

Getterete le maschere e attaccherete la democrazia: allora sarete sconfitti.

(mercoledì 17 ottobre 2012)

 

*

 

Far male agli altri, a tutti, è facile: basta fingere, non importa cosa: sentimenti, non importa quali.

(lunedì 15 ottobre 2012)

 

*

 

Non c’è ordine che non sia un futile tentativo di sopperire con la forza

alla perdita dell’armonia ch’è naturale, finché siamo sani, tra noi e in noi.

(giovedì 11 ottobre 2012)

 

*

 

Il pieno successo della riduzione dell’umano all’utile è la riduzione dell’umano al cadavere.

(venerdì 5 ottobre 2012)

 

*

 

Diseguaglianze rese incolmabili e inattaccabili non potrebbero essere contrastate

che col furto, o con atti vandalici, o con la distruzione totale.

(mercoledì 3 ottobre 2012)

 

*

 

Molti ci “spiegano” cosa dobbiamo fare. Quasi nessuno ci spiega cosa facciamo.

(lunedì 1° ottobre 2012)

 

*

 

Non convenir mai del tutto con chi ci dà ordini è lunico modo per sottrargli, almeno, la mente.

(venerdì 28 settembre 2012)

 

*

 

Agendo si può sbagliare. Pensando, invece, l’errore è sempre volontario. Nostro, o di chi pensa per noi.

(mercoledì 26 settembre 2012)

 

*

 

Ogni istante ci dà un appuntamento. E lo è.

(lunedì 24 settembre 2012)

 

*

 

Comandare e ubbidire, e ogni disparità materiale, rendono il rapporto meno umano,

cioè meno sano. Niente fra noi ci esige impari. Neanche il conflitto.

(giovedì 19 settembre 2012)

 

*

 

Nessun “cambiamento” del mondo ha mai reso meno violento chi sfrutta il Lavoro altrui.

Solo una buona psicoterapia può farlo. O un cattivo rapporto di forze nel conflitto con i Lavoratori.

(martedì 18 settembre 2012)

 

*

 

La parola è molto più umana delle armi, del potere e dei soldi nel rafforzare i quasi inesistenti confini

che ci separano. E tuttavia non si rischia di meno, con essa, di farli forti come le mura delle prigioni.

(venerdì 14 settembre 2012)

 

*

 

I soldi non mancano. I soldi son fatti mancare ad alcuni perché altri ne abbiano sempre di più.

(mercoledì 12 settembre 2012)

 

*

 

Il Paese non ha problemi economici. Ha problemi umani, sociali, politici.

La cui riduzione a problemi economici è un atto di violenza. Chiunque colpisca.

(lunedì 10 settembre 2012)

 

*

 

La bellezza, come la bruttezza, non ha ordine né disordine: con i quali,

tentando di opporci alla seconda, riusciamo solo a danneggiare la prima.

(venerdì 7 settembre 2012)

 

*

 

Poiché siamo umani in quanto siamo in conflitto con quel che è meno umano

di come lo vorremmo, chi non ci vuole in conflitto non ci vuole umani.

(mercoledì 5 settembre 2012)

 

*

 

Poiché il potere, economico o di altro genere, fa male al rapporto interumano,

l’animale umano è il solo, che è sano se non ne ha né vuol subirlo.

(lunedì 3 settembre 2012)

 

*

 

La scuola privata insinua nelle menti il dubbio che ci si possa occupare dei bambini per profitto

(religioso o ideologico o economico) senza che il rapporto sia, per ciò stesso, un rapporto malato.

(mercoledì 29 agosto 2012)

 

*

 

Per essere umani basta nascere. Ma ci vogliono millenni per creare

i rapporti e le condizioni per poter lasciare ai posteri un segno che lo si è stati.

(lunedì 27 agosto 2012)

 

*

 

Anche le menti umane sono natura. Con la natura in rapporto. E ― se non lo pèrdono ― in equilibrio.

Gli animali con noi più in contatto hanno forse evoluto la capacità, benché solo “meccanica”, di percepirne lo stato?

(venerdì 24 agosto 2012)

 

*

 

Tutto ciò che accadde nel mondo dal Big Bang alla tua comparsa non ha su di te

meno effetti di quello che avvenne soltanto il giorno prima.

(mercoledì 22 agosto 2012)

 

*

 

Fa come la morte chi non vede e non fa differenza tra noi, animali umani, e gli animali non umani.

(domenica 19 agosto 2012)

 

*

 

Lindividuo o il popolo inerti dinanzi alle ingiustizie sono i più malati. E i più a rischio di pazzia violenta.

(mercoledì 15 agosto 2012)

 

*

 

Quasi ogni lavoro può aiutare sé e gli altri a rimanere umani e a realizzarsi. E se lo faccia, e quanto,

è l’unica domanda valida. Ma è un dato non sempre rilevabile. E mai misurabile.

(domenica 12 agosto 2012)

 

*

 

Libero è chi fa per te più di chiunque non lo è, e a un’unica condizione: che tu gli piaccia.

(mercoledì 8 agosto 2012)

 

*

 

Situazioni in cui il danno arrecato a uno permette di evitarne a molti non sono possibili

se non come effetti di un danno più grande, ma segreto, arrecato sia all’uno che ai molti.

(lunedì 6 agosto 2012)

 

*

 

Preferire uno a un altro perché appare sobrio è come preferire un Bianco a un Nero perché è bianco.

(venerdì 3 agosto 2012)

 

*

 

Riconosciamo via via quel che è per noi più importante dal fatto che non lo capiamo.

E così ne capiamo, almeno, che saperlo tale è forse ancora più importante che capirlo.

(lunedì 30 luglio 2012)

 

*

 

La libertà del denaro è un porto d’armi. Che vanno dalle mani nude ai mezzi di sterminio.

(venerdì 27 luglio 2012)

 

*

 

Nessuna lotta fa male quanto un abbraccio, se si abbraccia perché non si regge la lotta.

(martedì 24 luglio 2012)

 

*

 

Genitori e Nazioni non si aspettino dai Figli quel che loro diedero, ma quel che non tolsero.

(sabato 21 luglio 2012)

 

*

 

Tu che affidi un figlio ai preti o alle suore, spera che niente, per loro,

sia nemmeno per un istante più importante di lui. Cioè che siano atei.

(mercoledì 16 luglio 2012)

 

*

 

Quel che ci fa umani rende ognuno incommensurabile a ogni altro,

benché uguale, e la competizione impossibile. Tranne che per gioco.

(lunedì 16 luglio 2012)

 

*

 

Quando l’incapacità di sopportare la bellezza non duole né sanguina più,

ciò che ne resta, come una cicatrice indelebile, è una definitiva bruttezza.

(mercoledì 11 luglio 2012)

 

*

 

Parlano di Crisi, mercati e spread come di Divinità onnipotenti, da servire e compiacere...

Prendono decisioni scaramantiche, non più serie di danze della pioggia o di esorcismi...

Nel fondo nero della loro religiosità c’è il delirio che solo i Sacrifici Umani plachino gli Dei.

(lunedì 9 luglio 2012)

 

*

 

Ogni sistema di dominio si riproduce spezzando i giovani maschi nella violenza reciproca,

psichica e fisica. L’unica possibilità di resistere è di chi sente le donne ancora più potenti.

(mercoledì 4 luglio 2012)

 

*

 

Non è del tutto esatto che Dio non esista. In certi credenti, esiste di gran lunga più di loro.

(lunedì 2 luglio 2012)

 

*

 

“Come ti permetti?!” domandi... Vuoi sapere come faccio? L’hai dimenticato tanto tempo fa?

Ecco: io mi permetto perché tu non sai, o magari non vuoi, intimorirmi più di quanto ti amo.

(mercoledì 27 giugno 2012)

 

*

 

Senza conflitto il rapporto non è senza idoli. Ma solo senza idoli il conflitto è rapporto.

(lunedì 25 giugno 2012)

 

*

 

Una Classe dirigente che si oppone alla realizzazione dei Giovani rappresenta i Cittadini?

O rappresenta solo gli Adulti che non tollerano che i Figli vivano più umanamente di loro?

(venerdì 22 giugno 2012)

 

*

 

L’idea e perfino la parola sacrificio, benché non siano crimini contro l’Umanità, istigano

però a commetterne, giustificano chi li perpetra e santificano chi subisce senza reagire.

(mercoledì 20 giugno 2012)

 

*

 

Proposta: la Verità esiste, è conoscibile e va detta. Ma quando la si dice perde la maiuscola.

(lunedì 18 giugno 2012)

 

*

 

Solo quel ch’è di Tutti è davvero così Tuo che nessun governo te lo può rubare.

(venerdì 16 giugno 2012)

 

*

 

Per “aiutarsi” ad attuare idee malate l’istupidimento è altrettanto efficace

dell’abuso di sostanze. Non è detto, però, che fisicamente sia meno dannoso.

(mercoledì 13 giugno 2012)

 

*

 

Chi sa e tace, acconsente, ubbidisce. E soprattutto non ha, di quel che tace, alcun sentimento.

(lunedì 11 giugno 2012)

 

*

 

Solo Noi sappiamo fermarci l’un l’altro felicemente. O, almeno, rallentarci. E anche questa,

come ogni capacità solo umana, possiamo sciuparla. O, invece, renderla sempre più vivida.

(venerdì 8 giugno 2012)

 

*

 

Vali né più né meno di quanto costa quel che più vale per te.

(venerdì 1° giugno 2012)

 

*

 

Il primo da cui guardarti è chi dà segni di agitazione, o di antipatia,

o di superiorità, accorgendosi che non ti difendi dagli affetti che senti.

(martedì 29 maggio 2012)

 

*

 

Né esteriore né interiore, la bellezza umana è una ed è oggettiva, anche se non è misurabile.

Non si attenua, non si accentua: c’è o non c’è, anche se va e viene come il sole tra le nuvole.

La vede solo chi l’ha, solo quando l’ha. Mai identica, è la stessa nelle donne e negli uomini,

da bambini e da vecchi. Ma solo della bellezza di una donna l’uomo può entrar a far parte.

(giovedì 24 maggio 2012)

 

*

 

Difendere le Donne e i Bambini ora per ora, sentendo e reagendo a ogni minimo attacco:

siamo a questo, e solo questo può ancora salvarci dalla disumanità che minaccia Tutti.

(lunedì 21 maggio 2012)

 

*

 

Più di una donna, niente riflette la luce fin nel cervello di un uomo: più di una donna,

niente gli fa immaginare che in quel che vede c’è infinitamente di più di quel che vede.

(venerdì 18 maggio 2012)

 

*

 

Vi è del femminile in noi uomini a cui un bel po di quel che siamo dovrebbe cedere.

Anche se niente di quel che siamo potrebbe sostituire il femminile che è fuori di noi.

(martedì 15 maggio 2012)

 

*

 

Così belle suonano le voci della donna per l’uomo e dell’uomo per la donna quando son più belle,

che neanche ciò che con esse possono dirsi di più significativo può esser più bello di come suona.

(venerdì 11 maggio 2012)

 

*

 

Belle come le donne in certi sogni son solo le donne reali nei cui sogni siamo così belli noi.

(mercoledì 9 maggio 2012)

 

*

 

Con le donne non si può che combattere e vivere. Ma indebolirne il potere è perdere e morire.

(lunedì 7 maggio 2012)

 

*

 

Ho visto uomini senza una donna ai quali non mancava niente.

Mai una vita senza donne alla quale non mancasse quasi tutto.

(mercoledì 2 maggio 2012)

 

*

 

Se tutti fossero del tutto falsi, tutti sarebbero del tutto identici e del tutto uniti.

Ne consegue, fra laltro, che unirsi è di gran lunga più facile ai finti che ai veri.

(lunedì 30 aprile 2012)

 

*

 

Pare al ricordo miracolo o magia quel che di bello avvenne, quando non può accadere più.

(venerdì 27 aprile 2012)

 

*

 

I danni inferti a sé stessi sono i soli alle cui conseguenze si può talora rimediare per intero.

(martedì 24 aprile 2012)

 

*

 

Ti odia, taloraper aiutarti”, chi insegna” e spiega” (cose anche vere) per non sentire te.

(sabato 21 aprile 2012)

 

*

 

Il lento marcire del comunismo in chi mai sperò di andare più avanti è il peggior problema

del nostro Paese, dopo il clericalismo e il fascismo mai curati e il nuovo orrore tecnocratico.

(lunedì 16 aprile 2012)

 

*

 

Gli Economisti, anziché scienziati, saranno tecnici della distruzione finché non capiranno

che studiano Noi. Sui quali la razionalità e la matematica pure sono strumenti di morte.

(martedì 10 aprile 2012)

 

*

 

La serietà dei Governanti, ben più che dall’aspetto, si giudica dal rispetto. Per i Governati.

(venerdì 6 aprile 2012)

 

*

 

Niente al mondo sarebbe bello se non ci fosse chi continua a esserlo, a farlo, a farlo sentire.

(mercoledì 4 aprile 2012)

 

*

 

La vita non ha senso che per l’Essere umano, il solo che è capace di immaginare

l’intensità e la bellezza che si può conferire alla vita cercando di darle un senso.

(lunedì 2 aprile 2012)

 

*

 

I docenti italiani di Economia che osano opporsi alle teorie finanziarie naziliberiste

sono relativamente meno dei quindici che rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo.

(venerdì 30 marzo 2012)

 

*

 

L’idea di consegnarci a un tecnico è l’idea che Noi siamo macchine, andate fuori controllo.

Macchina è il governo, invece; e siamo Noi, per il bene nostro e perfino il suo, che controlliamo lui.

(mercoledì 28 marzo 2012)

 

*

 

Vale per la Costituzione come per ogni comunità e per ognuno di Noi: che la realizzazione

continui per tutta la vita è naturale. Ma se si comincia a disfarla, diventa disumanizzazione.

(lunedì 26 marzo 2012)

 

*

 

Per il Partito democratico l’articolo 18 è l’ultima occasione: rompa l’alleanza insensata

coi berluscisti e i tecno-fascisti Monti e Fornero e si separi da quelli che ha nelle sue file,

o si prepari a essere definitivamente rifiutato dagli Italiani e condannato dalla Storia.

(venerdì 23 marzo 2012)

 

*

 

Sono fiero dell’antipatia che ho sempre suscitato in chiunque fosse investito di un potere.

Ancor più di non aver mai scambiato per potere la potenza della bellezza e della genialità.

(martedì 20 marzo 2012)

 

*

 

Ognuno dà agli Altri quel che ha. E ha dagli Altri secondo quel che non ha sciupato di Sé.

(venerdì 16 marzo 2012)

 

*

 

Dall’idea da pazzi dell’esportazione della democrazia all’esportazione diretta della pazzia:

scambi ad alta velocità e a civiltà sempre più bassa nel nuovo ordine globale naziliberista.

(martedì 13 marzo 2012)

 

*

 

La bellezza delle Donne è l’unica prova che la bellezza non è immaginaria.

Tranne che per chi riesce a rendersi illusoria perfino la bellezza delle Donne.

(venerdì 9 marzo 2012)

 

*

 

La sconfitta del fascismo e del nazismo fu gioia, il fallimento del comunismo fu dolore.

Fu gioia la liberazione da un orrore reale, fu dolore la rinuncia a una speranza falsa.

(martedì 6 marzo 2012)

 

*

 

Chi tenta di isolare i figli da idee che odia non si fida di loro più di quanto si fidi di esse.

(venerdì 2 marzo 2012)

 

*

 

Quanta differenza c’è tra un regime che non permette critiche alle decisioni del potere

e una democrazia che non permette a chi sente e ascolta di conseguire alcun potere?

(mercoledì 29 febbraio 2012)

 

*

 

Uno Stato che abbandona alla Chiesa e al privato gran parte dell’Istruzione, della Sanità

e dell’Assistenza è come un genitore che si sbarazza dei figli consegnandoli a tutori prezzolati.

(lunedì 27 febbraio 2012)

 

*

 

Per lUmano, rispetto assoluto. Per le leggi e le autorità, quanto ne hanno per lUmano.

(venerdì 24 febbraio 2012)

 

*

 

Se ciò che ricordiamo vedesse ciò che abbiamo dimenticato, talora vorrebbe fare a cambio.

(lunedì 20 febbraio 2012)

 

*

 

Certa è la mia parte di Verità. Ma la Verità si pretende completa, e vuole anche le altrui.

(giovedì 16 febbraio 2012)

 

*

 

C’è chi ti dà una mano per farti nel bisogno suo schiavo e chi per tornarne liberi insieme.

E non li distingui dalla mano, o dal valore dell’aiuto, ma se dopo puoi farne a meno o no.

(lunedì 13 febbraio 2012)

 

*

 

Quando il pubblico sarà del tutto sostituito dal privato, il diritto lo sarà del tutto dalla forza.

(mercoledì 8 febbraio 2012)

 

*

 

Un rapporto stabile e profondo con il lavoro (cioè con gli Altri con cui e per cui si lavora)

è una conditio sine qua non della buona qualità, del progresso e di continuità nel tempo

non solo del lavoro in sé, ma dell’economia e dell’intera Società che sul lavoro si fondano.

(lunedì 6 febbraio 2012)

 

*

 

Quante gioie e delusioni non sentiamo, per continuare a ignorare quel che ci rivelerebbero.

(mercoledì 1° febbraio 2012)

 

*

 

Il modo più realistico di valutarci è forse domandarci quali cambiamenti, anche modesti,

in meglio o in peggio, abbiamo apportato alla nostra vita e/o ad altre da quando ci siamo.

Oltre a migliorar il mondo col nascere, tutti, benché non tutti lo migliorino col far nascere.

(lunedì 30 gennaio 2012)

 

*

 

Non possiamo immaginare davvero quel che gli altri sentono senza sentirlo a nostra volta.

Anche se talora siamo così poco consapevoli di immaginarlo che ci pare di sentirlo da soli.

(lunedì 23 gennaio 2012)

 

*

 

È capace di atti di coraggio chi non perde Sé stesso e gli Altri neanche nelle emergenze.

È stupidamente temerario chi non ha più Sé né gli Altri nemmeno in situazioni normali.

(martedì 17 gennaio 2012)

 

*

 

Cos’è questa luce che sempre spegniamo e nel buio, a occhi chiusi, sempre ritroviamo?

Cos’è questa veste che ogni volta finiamo per lacerare e ogni notte torniamo a tessere?

Chi cè quaggiù che ogni sera abbandoniamo e ogni notte ritroviamo? Quasi tutti Noi.

(domenica 15 gennaio 2012)

 

*

 

Almeno separarci da chi è immobile. Stare con chi si muove,

se non si muove male. E così, per amore, muoverci anche noi.

(lunedì 9 gennaio 2012)

 

*

 

Se davvero avessimo parole per tutto, ne avremmo anche per quel ch’è ancora da scoprire.

Non essendo così, se ne deduce che non è con il linguaggio che facciamo le nostre scoperte.

(giovedì 5 gennaio 2012)

 

*

 

Se in un mondo globale ogni sofferenza infligge un colpo alla resistenza dell’intera specie,

il danno genetico causato da trent’anni di fascismo finanzcapitalistico dev’essere ingente.

(martedì 3 gennaio 2012)

 

*

 

Che religioni diverse esprimano diverse psicologie è un’idea razzista. Non ne vedo che due,

davvero diverse: l’autoritarismo di chi vuole un Dio e la fiducia di chi sa che ci siamo Noi.

(domenica 1° gennaio 2012)

 

*

 

Ideologie e prassi che accrescono le diseguaglianze, accorciando le vite dei meno abbienti,

sono, a tutti gli effetti, ideologie e prassi di sterminio cui molti tacitamente acconsentono.

(giovedì 29 dicembre 2011)

 

*

 

Non c’è che un modo per trattenere la religiosità dall’agire il fascismo latente in essa:

dalle famiglie alle nazioni, contenderle ogni potere sugli Esseri umani fin da Bambini.

(martedì 27 dicembre 2011)

 

*

 

Siamo, per natura, egoisti. Ma con tanto meno successo quanto meno amiamo.

(giovedì 22 dicembre 2011)

 

*

 

Le lacrime sono sempre sincere. Ma i sentimenti da cui scaturiscono possono essere brutali.

Come, in alcuni, l’orrendo sollievo di poter fare del male a propria volta dopo averlo subìto.

(martedì 20 dicembre 2011)

 

*

 

Accettare senza fare resistenza rapporti solo economici non è meno violento che imporli.

(domenica 18 dicembre 2011)

 

*

 

Possiamo avere dei problemi. Possiamo darne. Ma nessuno può essere un problema.

(mercoledì 14 dicembre 2011)

 

*

 

Passato e futuro li trasformiamo di continuo. Il presente, invece, non possiamo cambiarlo.

(venerdì 9 dicembre 2011)

 

*

 

Il peggio non è fare un po’ di meno (o un po’ di più) di ciò che possiamo.

Il peggio è tentare di fare un po’ di meno (o di più) di ciò che possiamo.

(martedì 6 dicembre 2011)

 

*

 

Cè un solo modo per capire molto di più sé stessi: capire un poco di più qualcun altro.

(lunedì 28 novembre 2011)

 

*

 

Com’è più rara la gioia di amarsi tra liberi della sofferenza di amarsi tra servo e padrone!

(venerdì 25 novembre 2011)

 

*

 

L’estate perfetta che verrà, sotto il vostro cielo colorato d’aerostati e aquiloni

pensate a chi di noi la vedeva già oggi, e pur nel dolore era felice con voi.

Voi che in autunno dormirete in casa d’altri, sentendone vivere il legno e il vetro,

e indurirsi la terra sotto l’impiantito, e dei loro cari fiorire le voci nei vostri sogni.

Voi che nelle notti d’inverno gareggerete in piazza in immagini di fuoco e ombra

e scolpirete nelle vibrazioni delle finestre buie il canto dei vostri affetti.

Voi che a primavera riavrete dal mare un perfetto risveglio dai sogni invernali

nel disgelo e il sussurro di un paese invisibile in cammino per le vie e nelle vostre case...

(domenica 13 novembre - venerdì 2 dicembre 2011)

 

*

 

Splendide donne riempivano la sua vita di tedio quando non d’orrore, per lui fantasmi.

Mentre a me, dalla mia, sembravano mirabilmente vive; e forse davvero lo erano ancora.

(giovedì 10 novembre 2011)

 

*

 

Ogni governo, o individuo, che serva le tirannie finanziarie in guerra contro l’Umanità

sappia che sarà giudicato alla stregua di chi, nei Paesi occupati, collaborò coi nazisti.

(venerdì 4 novembre 2011)

 

*

 

Niente esiste. Tranne ciò, noi compresi, che almeno una volta abbiamo diviso con chi amiamo.

(martedì 1° novembre 2011)

 

*

 

Quelli che tutto l’anno portano con sé l’abbraccio instancabile del sole e un canto estivo:

che abitarono, una vita o un’indimenticata notte, nel Paese senza inverno di una donna.

(venerdì 28 ottobre 2011)

 

*

 

Abbiamo anche parole immaginarie: di colori e ombra, silenziose come sguardi,

disegnate con la luce e col buio della mente. Senza udirle né vederle, le sentiamo.

(martedì 25 ottobre 2011)

 

*

 

Chissà se matura anche stanotte il frutto che spicco dal ramo al mattino. E che il giorno

ci nutre, noi contadini, che dell’albero ci prendiamo cura senza ben saperlo e capirlo...

(domenica 23 ottobre 2011)

 

*

 

Se perfino le belle notti patiscono l’uniformità, grazie per quelle che hai mosso toccandomi,

o con la tua voce, o con uno scritto da chissà dove. Grazie, forse, anche per quando era odio.

(giovedì 20 ottobre 2011)

 

*

 

Non c’è una violenza contro il sistema: il violento non può che essere del e nel sistema.

Poi c’è chi è violento per trarne vantaggio a danno di altri, e chi lo è perché è impazzito.

(mercoledì 19 ottobre 2011)

 

*

 

Amo la via più umana. La via fra me e te, che a te mi unisce e da te mi separa.

La linea che mai è una retta. E che mai, qui dalle mie parti, è la via più breve.

(domenica 16 ottobre 2011)

 

*

 

Apparecchiato il banchetto, centinaia gli invitati e i doni, schierate le autorità e la banda,

e nessuno – nemmeno gli organizzatori – sa in onore di chi. Solo io, che non posso dirlo.

(giovedì 13 ottobre 2011)

 

*

 

Ieri, una perla dove guardavo senza vederla da chissà quanti anni. Oggi, una piuma d’oro

dal finestrino, presa al volo guidando senza distrarmi. Sarebbe bello, se continuasse così...

(martedì 11 ottobre 2011)

 

*

 

Per tutta la vita dall’inesistenza del cielo ho cercato il riparo dei capelli di una donna.

O almeno di una rete di luce di foglie e di rami, o di qualche nuvola gentile sopra di me.

(domenica 9 ottobre 2011)

 

*

 

Passione, tu che non sei debole, sembri violenta per la forza con cui prendi.

Passione, tu che non sei violenta, scuoti la tua bellezza eppure non la incrini.

(giovedì 6 ottobre 2011)

 

*

 

Mi appare bello tutto quel che mi rivela come sarebbe il mondo se fosse a mia immagine.

Mai identico al bello di altri. Mai troppo diverso dal bello di chi sta più o meno come me.

(martedì 4 ottobre 2011)

 

*

 

C’è chi si crede libero e invece è schiavo di una ragione religiosa che non vuol sapersi tale.

Ma che tale si tradisce nellattrazione cui cede per tutto ciò che alla religione appartiene.

(domenica 2 ottobre 2011)

 

*

 

A volte un sorriso di donna sembra per noi e invece è per tutti. Per tutti quelli come noi.

(giovedì 29 settembre 2011)

 

*

 

L’opera che odia l’umano, ma che disgustando e spiacendo mostra però di essere arte,

è come l’umano che odia: che nemmeno distruggendosi può rendersi però non umano.

(martedì 27 settembre 2011)

 

*

 

Chi è libero in un partito? Chi può fare a meno del partito almeno quanto il partito di lui.

(domenica 25 settembre 2011)

 

*

 

Un’amministrazione pubblica che abbandona i Cittadini ai privati interessi più tirannici,

locali e/o globali, non ha più alcuna ragione storica, civile e morale di seguitare a esistere.

(giovedì 22 settembre 2011)

 

*

 

Siamo gli unici animali religiosi perché siamo i soli ad aver evoluto un’immaginazione.

Senza la quale non si inventano dei. Né alcun altro tipo di potere spirituale su sé stessi.

(martedì 20 settembre 2011)

 

*

 

C’è fin dalla nascita una curiosità che è solo umana perché non ha bisogno di qualcosa,

ma il desiderio di scoprire e conoscere, di quel che immagina esserci, come sia e cosa sia.

(domenica 18 settembre 2011)

 

*

 

Nessuno accetta che la propria libertà di muoversi fisicamente nello spazio sia limitata.

Molti, invece, credono che sia innocuo non poter muoversi mentalmente nel tempo storico.

(giovedì 15 settembre 2011)

 

*

 

Si è in ansia per quel che può accaderci di vivere? O per non vivere quel che ci accade?

E l’ansia, in cui si è tenuti e/o ci si tiene, scorcia la vita del tempo non vissuto per essa?

(martedì 13 settembre 2011)

 

*

 

Chi degrada il rapporto sessuale a meccanismo erotico anaffettivo, come chi degrada

il rapporto di lavoro a meccanismo di sfruttamento, fa del rapporto un duello a morte.

(sabato 10 settembre 2011)

 

*

 

Dio ha dato al polpo occhi più efficienti dei nostri (Le Scienze, settembre 2011, p. 65).

Noi abbiamo dato a Dio l’ultravista. Chi ha più immaginazione? Chi è più generoso?

(giovedì 8 settembre 2011)

 

*

 

I bambini e qualche milione di donne, al mondo, per lo più ignare l’una dell’altra e di sé,

rammentano a tutti noi l’Umanità che siamo. Insieme, forse, a poche migliaia di Uomini

(domenica 4 settembre 2011)

 

*

 

Come a Nicole Kidman, ci offrono quasi sempre brutti film. Ma anche i nostri, come i suoi,

riescono quasi sempre belli in tutto ciò che dipende da noi. Cosa che alcuni non tollerano.

(giovedì 1° settembre 2011)

 

*

 

Gli iniqui, o i pazzi, se il dover fingersi democratici vieta loro l’uso della violenza fisica,

non hanno che un modo per conquistare il potere e mantenervisi: la violenza sulle menti.

(lunedì 29 agosto 2011)

 

*

 

Nessuno è più degno di noi di chi, come noi, è da conoscere e capire sempre ancora tanto.

(venerdì 26 agosto 2011)

 

*

 

La politica non ha senso se non come progressiva estinzione del controllo e del comando,

e restituzione di tutti i rapporti sociali all’originaria natura di gratuiti rapporti umani.

(mercoledì 24 agosto 2011)

 

*

 

Non solo oppormi alla libertà, anche accettarla è violenza se il mio impulso è il medesimo:

con la forza o col sorriso non permettere all’altro di turbare il mio anaffettivo isolamento.

(lunedì 22 agosto 2011)

 

*

 

Si fa con le parole niente, forse, ma forse niente senza parole si sa.

(venerdì 19 agosto 2011)

 

*

 

Non si può capire né amare l’uguaglianza finché non si comprende e detesta l’uniformità.

(martedì 16 agosto 2011)

 

*

 

Andare soltanto per andare è sognare a occhi aperti la bellezza del mondo

libera, senza più mete, di riversarsi da tutte le parti negli occhi e nel cuore.

(venerdì 12 agosto 2011)

 

*

 

Non c’è il diritto di dire a un altro cosa debba fare. Ma c’è il diritto di dirgli cos’ha fatto.

(mercoledì 10 agosto 2011)

 

*

 

Non è messa poi così male la vita, se ciò che in essa non soddisfa

è soltanto non aver ancora completato ciò di cui in essa si è fieri.

(lunedì 8 agosto 2011)

 

*

 

Distruggere lo Stato credendo di riconquistargli così la fiducia del Mondo non è meno folle

di quanto lo sarebbe il togliersi la vita credendo così di ottenere più facilmente un prestito.

(venerdì 5 agosto 2011)

 

*

 

Rende tutto uguale, tutto omo-loga annullandolo, chi vede in tutto solo Dio, o lo Spirito,

o un’idea, o l’economico, o l’erotico. E poi, a volte, stermina chi non rientra nel criterio.

(sabato 30 luglio 2011)

 

*

 

Rende il mondo, sé e gli altri simili alla morte chi pretende di sottrarli all’immaginazione.

(martedì 26 luglio 2011)

 

*

 

Il germe del fanatismo, identico sotto ogni dio, che nel folle diverrà volontà di sterminio,

è l’idea delirante che gli Esseri umani siano creature inferiori soggette a esseri superiori.

(domenica 24 luglio 2011)

 

*

 

L’astuzia, che negli altri animali rivela l’intelligenza, in Noi cela a lungo la stupidità

che prima o poi si rivela in essa. E l’annullamento degli affetti che di entrambe è causa.

(giovedì 21 luglio 2011)

 

*

 

Il discredito che da secoli colpisce le Donne trae origine dalla strategia diffamatoria

di molte Chiese (in Europa ereditata nell’Antichità da alcune élites intellettuali greche

e romane) mirante ad accaparrarsi il più gran numero possibile di giovanissimi maschi.

(martedì 19 luglio 2011)

 

*

 

Come interprete o attore può solo fallire chi non rinuncia al controllo di sé e degli altri.

(domenica 17 luglio 2011)

 

*

 

Chi sta morendo dentro e non lo sa, può scoprirlo ― e stimare quanta vita gli resti ―

nellinsania più o meno grave di ciò che vorrebbe spingersi a fare per sentirsi vivo.

(giovedì 14 luglio 2011)

 

*

 

Ogni alleato del potere lo sostiene con tutte le forze. Che però sono in molti così esigue,

che le azioni che essi compiono per rafforzarlo arrivano a far soffrire solo i loro intimi.

(martedì 12 luglio 2011)

 

*

 

La rivoluzione sarà mentale, o non sarà. Poiché il potere è sulle menti e nelle menti,

e ogni contatto fisico con esso, anche il più violento, anziché indebolirlo lo rafforza.

(domenica 10 luglio 2011)

 

*

 

Abbiamo spesso a che fare con la falsità. Ma sempre meno spesso di chi crede a niente.

(giovedì 7 luglio 2011)

 

*

 

Quando nessun sentimento si consumerà più comandando e ubbidendo, allora tutti

saran di nuovo così intensi che ognuno di Noi in ogni Altro risplenderà come il sole.

(martedì 5 luglio 2011)

 

*

 

Ma prima del fascismo violento c’è il fascismo “invisibile” che annulla gli affetti,

l’immaginazione, la memoria: l’odio razionale contro tutto ciò che ci rende umani.

(domenica 3 luglio 2011)

 

*

 

C’è un solo modo per cambiare il mondo in meglio: non resistere alla trasformazione di sé.

E quindi due per cambiarlo in peggio: resistendole, o lasciando che ci renda meno umani.

(giovedì 30 giugno 2011)

 

*

 

Mentre farfugliano contro le “leggi bavaglio, certi “rivoluzionari” si tolgano il proprio

e dicano No ai potentucoli nelle loro vicinanze, dinanzi ai quali sempre ammutoliscono.

(sabato 25 giugno 2011)

 

*

 

Qualsiasi follia può trionfare, se tutti si sottomettono all’ovvia sua pretesa che follia non sia.

(mercoledì 22 giugno 2011)

 

*

 

L’amicizia è più rara di quanto sembra esserlo l’amore perché, in essa non potendosi

mimare il rapporto sessuale, l’incapacità d’amare vi è assai più presto smascherata.

(domenica 19 giugno 2011)

 

*

 

Come fa bene alla mente la voglia di scoprire e amare, o rifiutare,

in quel che pare uguale il diverso, in quel che par diverso l’uguale.

(lunedì 13 giugno 2011)

 

*

 

Le lesioni della mente furono sentimenti e affetti per Sé e per gli Altri,

finché non si tentò l’impossibile maleficio di indebolirli ed eliminarli.

(mercoledì 8 giugno 2011)

 

*

 

Solo se nella morte cè niente, nella vita può esserci tutto.

(lunedì 6 giugno 2011)

 

*

 

È davvero solo, senza nessuno, solo chi con nessuno è senza segreti.

(venerdì 3 giugno 2011)

 

*

 

Pieni d’odio e incomprensione, non immaginano che soltanto noi, al mondo, li ricordiamo

come neanche loro ricordano sé stessi: al tempo in cui tutti, loro e noi, fummo qui insieme.

(martedì 31 maggio 2011)

 

*

 

Non c’è bellezza, né bruttura, che non sia il segno che una trasformazione sta avvenendo.

(venerdì 27 maggio 2011)

 

*

 

L’odio adulto per la Scuola, così palese in certi politici e in coloro che li eleggono,

nasconde e nascostamente diffonde il loro odio per l’Infanzia. Cioè per l’Umanità.

(mercoledì 25 maggio 2011)

 

*

 

Una vittoria fascista, per un Paese, è quello che per un Essere umano

è l’ultimo attacco di una malattia gravissima: o si muore o si guarisce.

(lunedì 23 maggio 2011)

 

*

 

Abbiamo il diritto, sia pur da fratelli o da figli, di considerare soltanto privato

il nostro rapporto con chi ha offeso e ferito non tanto noi, quanto l’intero Paese?

(venerdì 20 maggio 2011)

 

*

 

La bellezza più viva, la più luminosa, evitò il mio sguardo ogni volta.

E ogni volta mi aiutò, così, a non perderla per sempre in quell’istante.

(mercoledì 18 maggio 2011)

 

*

 

Sei riuscito o hai fallito, in un’azione o nella vita, se in esse sei stato e sei rimasto libero.

E lo sei stato se nessun calcolo, nell’una e nell’altra, ha potuto renderti più o meno incerto.

(lunedì 16 maggio 2011)

 

*

 

Far delle origini e della propria storia un’ideologia significa impoverirle e inaridirle.

Ma “andare oltre le ideologie” significa aggredire le proprie origini in quanto umane.

(venerdì 13 maggio 2011)

 

*

 

Resistenza è non partecipare, neanche con lo sguardo, al meno umano che cerca il mio.

(martedì 2 maggio 2011)

 

*

 

Diffido dei capi e dei santi: chi vuol guidarmi è chi non si fida di lasciar guidare me.

Diffido dei seguaci e dei fedeli: chi vuole guida è chi non si fida nemmeno di sé stesso.

(venerdì 29 aprile 2011)

 

*

 

Come non è la cura ma l’incuria per la salute a recar danno anche alla salute altrui,

così non è l’amore ma il disprezzo per sé stessi a indurre all’odio anche contro gli altri.

(mercoledì 27 aprile 2011)

 

*

 

Da tutta la vita ritrovo talvolta in me il bambino che fui. E con lo stesso sentimento

con cui da bambino mi sorprendeva talvolta l’adulto che sarei stato: l’amore per me.

(lunedì 25 aprile 2011)

 

*

 

Sventurato l’uomo che sceglie come capo chi nel pericolo non si fiderebbe di chiedergli aiuto.

Sventurato il popolo che s’illude di trovar pace mettendosi nelle mani del proprio nemico.

(giovedì 21 aprile 2011)

 

*

 

Grottesco spettacolo la sicurezza di chi s’inganna così bene su di

da non poter neanche supporre che un altro non s’inganni su di lui.

(martedì 19 aprile 2011)

 

*

 

A volte si perde. Altre si perde vincendo. Altre ancora, si perde più vincendo che perdendo.

(domenica 17 aprile 2011)

 

*

 

Non c’è bruttura, nei dintorni nostri, cui non partecipi la poca bellezza che le opponiamo.

(venerdì 15 aprile 2011)

 

*

 

Il futuro è sotto i nostri occhi, descritto per filo e per segno da ogni dettaglio del presente.

Ed è perciò che a differenza del passato, mai del tutto chiaro, è in nostro potere cambiarlo.

(martedì 11 aprile 2011)

 

*

 

Se lo sconfitto, nonostante la sconfitta e il dolore, si scopre più creativo, e felice di esserlo,

il vincitore, malgrado la vittoria e l’euforia, si scopre più vuoto e triste. E non sa il perché.

(venerdì 8 aprile 2011)

 

*

 

Credere, ubbidire, combattere? Ma credere è non pensare. Ubbidire è non essere.

Combattere è far non essere altri. A chiunque si creda, a chiunque si ubbidisca.

(mercoledì 6 aprile 2011)

 

*

 

Ubbidisci, se vuoi. Ma con la consapevolezza (poiché ubbidire è contro la natura umana)

che ogni tuo atto di ubbidienza può mettere in difficoltà, o in pericolo, sia te che gli altri.

(lunedì 4 aprile 2011)

 

*

 

Quanto più sono quelli che amiamo immensamente, tanto meno possiamo tradirne uno.

(giovedì 31 marzo 2011)

 

*

 

Cosa può fare di valido per il Paese chi ha nei Cittadini così poca stima,

così poca fiducia, da proporre loro candidati che lui per primo disprezza?

(martedì 29 marzo 2011)

 

*

 

Anch’io fui così per qualche anno, una volta, in qualche vicolo cieco dell’immaginazione.

Come odiare, perciò, chi ancora ha tempo per venir fuori da quegli anni e da quel vicolo?

(domenica 27 marzo 2011)

 

*

 

Poiché impossibile è per noi la vendetta, il massimo che possiamo ottenere dall’avversario

è che si scusi con tale durezza che non rimanga che il ricordo, in lui, di colui che ci offese.

(giovedì 24 marzo 2011)

 

*

 

Tentiamo di proteggere il corpo perché resti in salute e viva più a lungo. La mente no:

è nuda, sempre, altrimenti è un inferno. E in ogni momento può solo nascere o morire.

(martedì 22 marzo 2011)

 

*

 

La pretesa che si sia sempre forti non è meno violenta della pretesa che si sia sempre deboli.

(domenica 20 marzo 2011)

 

*

 

Una decisione emotiva si rivela talora sbagliata. Una decisione fredda è sbagliata sempre.

(venerdì 18 marzo 2011)

 

*

 

L’impotente, in politica, è tale almeno il doppio che altrove: perché è incapace di separarsi

da quel che vuole indebolire, e perché è inetto a congiungersi con quel che vuole rafforzare.

(mercoledì 16 marzo 2011)

 

*

 

L’unica umiltà degna è quella che induce alla lentezza necessaria a una buona riuscita.

(venerdì 11 marzo 2011)

 

*

 

E se ciò che non capiamo, più che stupidità e ignoranza, rivelasse

in noi affetti troppo poveri e fragili per sostenere la comprensione?

(mercoledì 9 marzo 2011)

 

*

 

Come l’amore. Come l’aria e l’acqua. Il mare e il cielo. La bellezza. La saggezza. La cura.

Come la stima, l’applauso, lo sguardo. Come la scuola. Libero è ciò che non costa denaro.

(lunedì 7 marzo 2011)

 

*

 

Solo Noi possiamo riconoscere e rispettare, nel determinato, l’indeterminato

ch’è la sua unica possibilità di trasformazione. Cioè, in Noi, l’unica libertà.

(giovedì 3 marzo 2011)

 

*

 

Solo il quantificabile, in ogni cosa e in tutte, esisterebbe anche se non esistessimo Noi.

(martedì 1° marzo 2011)

 

*

 

La libertà senza la quale nessun’altra è vera, fin da bambini e per tutta la vita,

è quella di restar migliori di altri. E se non lo si è più, d’esser migliori di sé stessi.

(domenica 27 febbraio 2011)

 

*

 

Dirigere sé stessi, o altri, non è possibile. Possiamo tentare di arricchire l’immaginazione,

o di avvelenarla. Spesso senza sapere, a volte per anni, se abbiamo fatto una cosa o l’altra.

(giovedì 24 febbraio 2011)

 

*

 

Ciò ch’è umano non essendo misurabile, possiamo immaginarne l’infimo o l’immenso.

Ma non essere spregevoli, verso Noi stessi e verso gli Altri, solo se non lo disprezziamo.

(martedì 22 febbraio 2011)

 

*

 

Tanto più abbiamo coraggio quanto più capiamo che ogni cimento che ne richiede

non dipende né dagli Altri né da Dio, poiché non ha da compiersi che in Noi stessi.

(giovedì 17 febbraio 2011)

 

*

 

Più che a chi ci odia, è arduo far fronte a chi non osa amarci. E a chi non sa che ci ama.

(martedì 15 febbraio 2011)

 

*

 

Essere all’altezza dell’Umanità, del meglio che Essa ha realizzato di sé, non è un dovere:

è la salute di cui abbiamo cura. Per la quale, al caso, chiediamo aiuto a chi sa curarla.

(domenica 13 febbraio 2011)

 

*

 

Chi con sé stesso e con gli altri non lotta con passione, offende la propria e l’altrui

umanità né più né meno di chi contro sé stesso e contro gli altri combatte con odio.

(giovedì 10 febbraio 2011)

 

*

 

Quando ricordiamo davvero, ognuno di Noi, col piede nudo o la mano, sfiora ogni Altro

come se Tutti dormissimo nello stesso letto, sognando insieme i nostri sogni tutti diversi.

(martedì 8 febbraio 2011)

 

*

 

È un vecchio, e non un vecchiaccio, ogni anziano che può sentire pietà per Berlusconi

perché ha vissuto meglio di lui. E perché vive, anche oggi, una vita più sana della sua.

(domenica 6 febbraio 2011)

 

*

 

Quale organizzazione è meno responsabile di quella che affida gli adepti all’Inesistente?

Il cui “gregge”, difeso da nessuno, non può che attrarre come lupi gli affaristi e i pedofili?

(giovedì 3 febbraio 2011)

 

*

 

Quanto più privatizza le sue funzioni, tanto più lo Stato abbandona i Cittadini a sé stessi.

Ne consegue che le sue leggi, la sua retorica, i paramenti diventano via via meno credibili.

Ed esso una mafia fra le tante che con l’astuzia, il denaro e le armi si contendono il Paese.

(martedì 1° febbraio 2011)

 

*

 

Non lodio e il disprezzo: solo la compassione può restituire, nelle menti di chi li adora,

il Dio al niente, l’Idolo al legno o alla plastica, il Prepotente alla malattia e alla cura.

(domenica 30 gennaio 2011)

 

*

 

Una vita privata è diritto di ognuno. Una vita segreta è malattia di qualcuno.

(giovedì 27 gennaio 2011)

 

*

 

Siamo tanto più soli, e ne siamo noi la causa, quanto meno osiamo dire di noi agli altri.

E siamo tanto più soli, ma ne son causa gli altri, quanto meno essi osano ascoltare di noi.

(lunedì 24 gennaio 2011)

 

*

 

Senza piacere o dispiacere, né gioia o dolore, la comprensione non può neanche iniziare.

Chi dice che non si schiera, quindi, o mente, o ― di ciò che non lo tocca ― capisce niente.

(giovedì 21 gennaio 2011)

 

*

 

Ogni animale soffre, se gli manca qualcosa. Molti, perfino per la mancanza di un altro.

Ma solo noi, la mancanza, immaginiamo quale sia. E talvolta, perciò, la fraintendiamo.

(martedì 19 gennaio 2011)

 

*

 

Quanto più si conosce sé stessi, tanto meno ci si scopre.

(domenica 16 gennaio 2011)

 

*

 

Donna e Uomo non saremo mai Uno. Ma possiamo, più dogni altro, essere pienamente Due.

(giovedì 13 gennaio 2011)

 

*

 

Sembra ormai certo che il nulla non esista, nella realtà fisica percepibile o impercettibile.

E che averlo in mente non faccia bene. Né a sé né agli altri. Nemmeno se lo si chiama Dio.

(martedì 11 gennaio 2011)

 

*

 

C’è chi crede di odiarsi e invece si ama, perché ciò che odia è la propria immutabilità.

E chi crede di amarsi e invece si odia, perché coarta l’immaginazione per non mutare.

Come se fosse possibile trasformarsi in peggiori, o ristagnando render sé stessi migliori.

(domenica 9 gennaio 2011)

 

*

 

Il mondo sarà davvero una Creazione solo quando risplenderà d’amore per ognuno di noi

come ne risplende in ogni sua parte una grande Opera. Cioè quando l’avremo completato.

(giovedì 6 gennaio 2011)

 

*

 

Di tutto ciò che crediamo di pensare, forse soltanto quel che ci sorprende è davvero nostro.

Cioè è vero pensiero. Si consoli, colui cui accade di rado: da bambino gli accadeva sempre.

(martedì 4 gennaio 2011)

 

*

 

Linee precise distinguono ogni oggetto, ogni vivente, e giunzioni indistinte li fondono.

Ma noi, smarriti, spesso ubbidiamo a chi vuol forzarci a non riconoscere che le prime.

(domenica 2 gennaio 2011)

 

*

 

Poiché ognuno per natura è nelle mani di ogni altro, esse sono tanto più infide per tutti

quanto più strenuo ed efficace è lo sforzo di alcuni per mettersi fuori dalla loro portata.

(giovedì 30 dicembre 2010)

 

*

 

Il fascismo (come ogni autoritarismo) è, in uno stesso individuo, sempre anche passivo

per la sua coazione a crearsi un capo indiscutibile. Religioso e/o politico e/o criminale.

(martedì 28 dicembre 2010)

 

*

 

Le uniche sedi decisionali lecite sono la mente e le assemblee pubbliche (o le consultazioni)

fra tutti gli interessati. Chiunque decida in gruppi ristretti è un nemico della democrazia.

(domenica 26 dicembre 2010)

 

*

 

Si odia ma si venera il saccente perché incomprensibile per la sua segreta confusione.

Mentre si odia e si teme il sapiente perché lo si comprende troppo, malgrado la nostra.

(martedì 21 dicembre 2010)

 

*

 

Gli unici fantasmi esistenti nella realtà si chiamano Ripetizione del passato,

Contraffazione di sé sul modello dei morti e Intitolazione di sé a un altro.

(venerdì 17 dicembre 2010)

 

*

 

Gli esaltatori della violenza sono gli impotenti a immaginare e realizzare la Lotta.

(mercoledì 15 dicembre 2010)

 

*

 

Eccetto Noi, niente in natura è umano. Mentre neanche il non umano è non umano in Arte.

(lunedì 13 dicembre 2010)

 

*

 

Chi nel socialismo o nel comunismo cercò, sbagliando, di realizzarsi, oggi è di sinistra.

Chi nel socialismo o nel comunismo cercò, sbagliando, di distruggersi, oggi è di destra.

(giovedì 9 dicembre 2010)

 

*

 

Nessuna idea è mai scaturita da un evento, ma tutti gli eventi scaturiscono da idee.

(martedì 7 dicembre 2010)

 

*

 

Poiché è il Sistema e il suo pensiero disumano la vera catastrofe globale che ci ha colpito,

l’unica speranza di uscirne vivi è il nostro reciproco aiuto, fisico e mentale, contro di esso.

(domenica 5 dicembre 2010)

 

*

 

Quanto più spesso reagiamo agli eventi in maniera creativa (o, almeno, reagiamo),

tanto meno siamo simili ad animali non umani. (O, almeno, non ad animali morti).

(giovedì 2 dicembre 2010)

 

*

 

Quel che non riusciamo a realizzare insieme è il privato.

Ciò di cui uno o più di noi siamo stati o ci siamo privati.

(martedì 30 novembre 2010)

 

*

 

Ognuno sente come Arte ciò che nell’immaginazione diventa ricordo

non meno, e talvolta più, di quanto nella memoria lo diventa la vita.

(venerdì 26 novembre 2010)

 

*

 

Tra chiunque e chi è meno vecchio, mi fido più del meno vecchio. Se sente come me.

(mercoledì 24 novembre 2010)

 

*

 

Nessuna impresa collettiva o individuale può, senza rendersi mostruosa,

pretendere da Noi una lesione, anche minima, agli affetti che Ci uniscono.

(lunedì 22 novembre 2010)

 

*

 

Dio è il solo che può aver a che fare con le inesistenti e impossibili entità,

immaginando le quali Noi creiamo il solo che può aver a che fare con esse.

(venerdì 19 novembre 2010)

 

*

 

Non saremo mai come quelli che ci hanno lasciato. Ma loro saranno per sempre come noi.

(mercoledì 17 novembre 2010)

 

*

 

Se il reazionario non ha lasciato del mondo pietra su pietra affinché tutto resti com’è,

cosa, se non sé stesso, è rimasto al rivoluzionario da trasformare affinché tutto cambi?

(lunedì 15 novembre 2010)

 

*

 

Noi sentivamo e ascoltavamo e vedevamo bene, e Voi invece no. Ma non dateCene atto.

Non scusateVi. Né, tanto meno, chiedeteCi di punirVi. Pagate i danni che avete fatto,

non un euro di più. Importa solo che Vi curiate. O né Noi né Voi andremo mai avanti.

(venerdì 12 novembre 2010)

 

*

 

Dal pensiero unico che da decenni, con ogni mezzo, soffoca e inaridisce limmaginazione,

solo gli scritti o le voci di epoche libere e uomini e donne liberi possono aiutarla a salvarsi.

(mercoledì 10 novembre 2010)

 

*

 

Chissà se c’è stato un tempo, nella storia dell’Umanità, in cui per tutta la vita

i ricordi coscienti erano rari come nei primi anni. E chissà se può tornare...

(lunedì 8 novembre 2010)

 

*

 

Strano, nei sogni, non è quel che li rende irreali, ma quel che vi è talvolta di realistico.

E ancor più strano, forse, è credere di non sognare, che fa il sonno identico alla veglia.

(venerdì 5 novembre 2010)

 

*

 

Capo, grande o piccolo, di destra o di “sinistra”, è chi deciderà al tuo posto.

Se cerchi un Capo cerchi dunque di non esserci, e che al tuo posto ci sia il Capo.

Ma voler non esserci è voler morire. Vivi invece, e saranno i Capi a non poter essere.

(lunedì 1° novembre 2010)

 

*

 

Necessariamente commetterà abusi chi esercita un potere, piccolo o grande,

ignorando che esso non è che un misero ripiego all’inettitudine della Società

a far sì che tutti i rapporti di cui si compone si realizzino pienamente umani.

(lunedì 1° novembre 2010)

 

*

 

L’unica immaginazione che non fa male incontrare è quella che non delira che l’Essere Umano sia per natura

malvagio. Quella che non ha creduto al peccato originale. Né che solo il lavoro ci renda umani.

Né che meritiamo soltanto lo sdegno e gli sberleffi con cui ci marchiano le tv.

(sabato 30 ottobre 2010)

 

*

 

Indicare agli oppressi la Croce è indicare loro la morte, subìta o inflitta, come unica via d’uscita dall’oppressione:

il martirio che fa del sacrificato il signore di chi ne ha fatto la vittima,

l’impero del mors tua vita mea, l’opposto di una società compiutamente umana.

(mercoledì 27 ottobre 2010)

 

*

 

Niente di ciò che diamo arriva mai agli altri se una fede, nostra o loro, lo riceve prima.

(domenica 24 ottobre 2010)

 

*

 

Tanto più vivida ed emozionante è la bellezza del nostro passato,

quanto più comprendiamo le sue brutture e ci separiamo da esse.

(giovedì 21 ottobre 2010)

 

*

 

È di ora che soprattutto ci si parla. E, nell’ora, soprattutto di chi parla e di chi ascolta.

Credere di parlar d’altro è credere inesistenti entrambi e il mondo, che esiste solo adesso.

(lunedì 18 ottobre 2010)

 

*

 

Di una vita umana nessun momento può del tutto passare prima che l’ultimo passi.

Poiché nessun momento può essere del tutto esaurito da un’immaginazione infinita.

(venerdì 15 ottobre 2010)

 

*

 

Immagina che sia possibile un nuovo e meglio, e già per questo non sarai parte del peggio.

(martedì 12 ottobre 2010)

 

*

 

In un altro Paese, forse Sarah non sarebbe morta. In un Paese che non odi la sua Scuola,

che non getti i suoi Figli nelle televisioni, che difenda le centomila e centomila sue Noemi.

Che non accusi altri Paesi di odiare le Donne, mentre allodio abbandona le sue Bambine.

(venerdì 8 ottobre 2010)

 

*

 

Chi non ha il coraggio dei desideri nulla può contro chi non ha che la viltà degli interessi.

(mercoledì 6 ottobre 2010)

 

*

 

Felice chi ancora può, come da bambino, notte e giorno lasciare la porta socchiusa

e uno spiraglio di luce sulla sua mente a ogni uomo, donna o bambino che passi di là.

(domenica 3 ottobre 2010)

 

*

 

L’orrore della politica italiana è la Donna che giace uccisa in fondo a essa, e invece è viva.

(giovedì 30 settembre 2010)

 

*

 

Il perdono e la vendetta, così differenti per chi li subisce, inquinano però il mondo umano

allo stesso modo: negando, l’uno e l’altra, la possibilità della trasformazione.

(lunedì 27 settembre 2010)

 

*

 

Perfezione non è ideale superiore a cui tendere, ma realtà interna da scoprire.

(giovedì 23 settembre 2010)

 

*

 

La prima libertà è quella di non essere sempre prevedibili.

Ma il solo modo di realizzarla è non esserlo in primo luogo per sé stessi.

(martedì 21 settembre 2010)

 

*

 

Chi non cerca il meglio, il peggio cerca lui.

(domenica 19 settembre 2010)

 

*

 

Né quel che piace né quel che lo è. Bella è ogni cosa, a questo Mondo e in Noi, che tanto più

ci si rivela bella quanto meno controllato è il rapporto che riusciamo a realizzare con essa.

(giovedì 16 settembre 2010)

 

*

 

Ben più che negli incubi dimenticati di chi non sa di odiarlo,

è nei sogni mancati di chi non sa amarlo che il Paese si perde.

(domenica 12 settembre 2010)

 

*

 

Così vile è il potere, quand’è illusione di poter sottomettere gli altri,

ch’è inevitabile che finisca prima o poi col sottomettersi. Al crimine.

(giovedì 9 settembre 2010)

 

*

 

È libero chi è il solo che può mostrare ad altri come donare qualche limite alla sua libertà.

(lunedì 6 settembre 2010)

 

*

 

Infelice chi può impartire un ordine, o trasmetterlo, senza sentir per ciò stesso di fallire.

(giovedì 2 settembre 2010)

 

*

 

Se mentire è tentar di danneggiare il proprio o l’altrui rapporto con la realtà, un bambino

ne è così poco capace da non saper neanche immaginare che un adulto possa mentire a lui.

(martedì 31 agosto 2010)

 

*

 

Poiché non c’è rapporto con quel che non può averne, cosè il “rapporto” con la Natura

se non il volto meno facilmente dissimulabile del rapporto con Sé stessi e con gli Altri?

(domenica 29 agosto 2010)

 

*

 

L’unica bellezza che non è solo negli occhi di chi guarda

è nell’intenzione che ha verso chi guarda chi è guardato.

(giovedì 26 agosto 2010)

 

*

 

Lasciare e non tornare, da qualcuno o a qualcosa, può esser segno che si è liberi.

Ma più son le persone e le cose a cui non si torna, più può esser segno che si è morti.

(martedì 24 agosto 2010)

 

*

 

Come può chi è innamorato non esser fedele anche senza doverlo?

Come può chi dev’esser fedele non provare odio anche senza volerlo?

(giovedì 19 agosto 2010)

 

*

 

Nulla è nelle nostre menti così vivo ― o così morto ― come la donna o l’uomo sconosciuti

che talvolta accade o sembra ― o non accade né sembra più ― d’incontrare nella realtà.

(martedì 17 agosto 2010)

 

*

 

La massima complessità immaginabile in noi e negli altri è infinitamente più semplice

di quella che possiamo creare. Non soltanto in noi ma, insieme a loro, anche negli altri.

(domenica 15 agosto 2010)

 

*

 

In quel che nei figli è peggiore che nei genitori, si rivela il negativo

che i padri e le madri nascondono di sé. In ciò che nei figli è migliore,

il positivo che nei padri e nelle madri non si vuol vedere né riconoscere.

(giovedì 12 agosto 2010)

 

*

 

Ubbidendo e credendo si può anche far qualcosa bene. Ma niente meglio.

(martedì 10 agosto 2010)

 

*

 

Solo un forte e tenace e generoso rapporto con la realtà può reggere,

senza impazzire, il potere che l’immaginazione ha per natura su di essa.

(venerdì 6 agosto 2010)

 

*

 

Né leggerezza né pesantezza, poiché di entrambe si può star male e morire:

l’esatto nostro rapporto con la gravità della Terra è quello della nascita,

e ritrovarlo e mantenerlo dipende più dalla passione che dall’astensione.

(mercoledì 4 agosto 2010)

 

*

 

Come non gli dei creano e salvano Noi, ma Noi gli dei sacrificandoci a essi,

così non sono la famiglia e la società a creare e salvare i nostri Rapporti,

ma Noi a creare e salvare entrambe sacrificando i nostri Rapporti a esse.

(lunedì 2 agosto 2010)

 

*

 

Il minimo indizio di aver di fronte un Essere Umano ― un segno di debolezza, incertezza,

o al contrario di certezza e realizzazione ― può sia ridestare agli affetti e alla fantasia

sia riempire di paura e odio chi dall’Umano cerca riparo nel controllo di Sé e degli Altri.

(venerdì 30 luglio 2010)

 

*

 

Il solo modo per capire è inventare, se la passione eguaglia e supera la realtà.

Altrimenti, neanche inventando si capirà alcunché. E non resterà che credere.

(mercoledì 28 luglio 2010)

 

*

 

Niente offende più del nostro star male chi nella medesima situazione crede di star bene.

(lunedì 26 luglio 2010)

 

*

 

Un’immensa parte della realtà è fatta dei sogni e degli incubi che ognuno, ogni mattina,

vi porta tornandovi. Ma c’è chi non vuole saperne, e il mondo gli diventa così compatto,

così squadrato, così tagliente, che niente di morbido può più passare illeso il suo vaglio.

(venerdì 23 luglio 2010)

 

*

 

Nessuna costruzione è immaginata più bella. Nessuna, nei primi giorni, mesi, anni,

con più impegno e più volte è intrapresa e ripresa sotto i colpi dell’odio e dell’incuria.

Ma un giorno perfino ritrovarne il cantiere si fa difficile, chiunque può mettervi mano,

e l’opera è abbandonata al caso. Così sono le città, dove quasi ognuno è un edificio così.

(mercoledì 21 luglio 2010)

 

*

 

Anche se talvolta un po’ mal ridotta, c’è in quasi tutti una trascurata bellezza,

che i dover essere hanno sempre umiliato, da liberare per scoprire di essere già.

(lunedì 19 luglio 2010)

 

*

 

Poiché niente può circoscrivere nello spazio e nel tempo gli effetti delle nostre azioni

sulle menti di tutti, siamo il solo animale sociale che non può infliggere un danno

a un suo simile senza caricarsi ― e ammalarsi ― di una responsabilità infinita.

(venerdì 16 luglio 2010)

 

*

 

Non vi è realtà, in noi e fuori di noi, di cui non possiamo servirci per controllare noi stessi.

Tranne quel che in noi e fuori non è controllabile, poiché in esso siamo davvero noi stessi.

(mercoledì 14 luglio 2010)

 

*

 

Il disordine, idea religiosa, non esiste: se ognuno può realizzare una propria armonia,

immaginare che vi riesca sottomettendosi a un qualsiasi ordine è insensato e vano.

Ma che smetta di rendersi infelice per sottomettervisi ― questo sì, lo si può pretendere.

(lunedì 12 luglio 2010)

 

*

 

Se quel ch’è in noi specificamente umano non può essere quantificato,

niente di ciò che si può fare con realtà misurabili è possibile con esso.

Eccetto che metaforicamente, per finta, per gioco, e per puro piacere.

(venerdì 9 luglio 2010)

 

*

 

Tutta la verità su di me sono io. E poiché sono io che fin dal primo giorno la creo,

io trovo sia me che lei solo quando sono là dove la creo. E scopro che sto lì così bene,

che posso senz’altro lasciarmi in pace a creare, e venire un po’ a vedere cosa fate voi.

(mercoledì 7 luglio 2010)

 

*

 

Per appurare se in una certa azione od omissione siamo davvero liberi, domandiamoci

se renda più sana e felice la nostra vita. La libertà di non sapere, per esempio, lo fa?

(lunedì 5 luglio 2010)

 

*

 

Nell’uomo di Dio, o di un duce, vediamo quel che rimane di chi delirò

di andare al di là dell’umano; nell’uomo che non riesce a sconfiggerlo,

quel che manca a chi nell’umano non immaginò di andare fino in fondo.

(giovedì 1° luglio 2010)

 

*

 

Vorremmo lasciare a quelli che amiamo qualcosa che sia degno di fondersi con tutto ciò

che essi mai potranno perdere senza perdersi. E trovare così l’unica possibile immortalità.

(lunedì 28 giugno 2010)

 

*

 

Ognuno di Noi, avendo creato e creando la Terra e il Cielo,

è anche ― momento per momento ― Creatura di ogni Altro.

(venerdì 25 giugno 2010)

 

*

 

L’unità, una volta realizzata, non è immaginaria: è reale. Ma in natura non esiste:

ogni unità è una creazione umana. Apprenderne i nomi, comuni o propri che siano,

è prendere atto che esse esistono; per iniziare a realizzarle, a modo proprio, anche per sé.

(mercoledì 23 giugno 2010)

 

*

 

L’odio di sé, non curato, fa dell’Essere Umano un servo.

E i servi, non curati, si fanno padroni di chi ha odio di sé.

(lunedì 20 giugno 2010)

 

*

 

Stupido non è chi non capisce questo o quello, o stupidi sarebbero tutti.

Stupido è chi non regge e perde ciò che non capisce, e non lo trova più.

(venerdì 18 giugno 2010)

 

*

 

Quando si riconoscerà che i Diritti sono scoperte scientifiche sulla natura umana,

la malattia mentale di chi li aggredisce (o non li difende) sarà evidente come lo sarebbe,

oggi, il delirio di chi volesse costringerci a credere che il Sole ruoti intorno alla Terra.

(mercoledì 16 giugno 2010)

 

*

 

Poiché non si può non essere in rapporto, con chi lo è chi è solo?

Forse, con gli stessi con cui sarebbe in rapporto se solo non fosse.

Ma senza che essi, per il meglio o per il peggio, possano parteciparvi.

(lunedì 14 giugno 2010)

 

*

 

Chi crede di poter limitare la libertà di espressione e comunicazione

crede realizzabile il delirio di rendere non umani gli Esseri Umani.

(giovedì 10 giugno 2010)

 

*

 

In ogni relazione umana, come sepolto entro le sue ragioni e le sue forme,

si cela l’ignoto tesoro di ciò che davvero unisce quelli che ne fanno parte.

(lunedì 7 giugno 2010)

 

*

 

Abbiamo in comune soltanto il desiderio di aver qualcosa in comune.

E la capacità, per soddisfarlo, di tentare dimmaginarla e realizzarla.

(sabato 5 giugno 2010)

 

*

 

C’è un solo modo di amare la Patria: non saper accettare il benché minimo vantaggio

da una perdita altrui. E non poter che rifiutare ogni situazione in cui si rischia di farlo.

(mercoledì 2 giugno 2010)

 

*

 

Si può essere sani di mente anche senza una Donna. Purché possa arrivare in ogni momento.

(lunedì 31 maggio 2010)

 

*

 

Forse le Donne si truccano come per velarsi: perché la loro vera bellezza

sia visibile solo agli Uomini a cui permettono di vederle senza trucco.

(sabato 29 maggio 2010)

 

*

 

Quanto più complesso è un organismo, tanto più la razionalità necessaria a dirigerlo

può renderne mostruosi gli scopi e i rapporti, se irrazionalmente non sono resi stupendi.

(giovedì 27 maggio 2010)

 

*

 

Poiché nessun evento è solo mentale o solo corporeo in Noi, non vi è alcun Dio fuori di Noi.

(martedì 25 maggio 2010)

 

*

 

E se invece esistesse? Se esistesse, solo dimenticandone lesistenza

riusciremmo a non odiare e disprezzare Noi stessi e gli Altri.

(venerdì 21 maggio 2010)

 

*

 

L’immaginazione, che fa l’Umano, amandolo lo rende diverso. O da diverso,

temendolo, lo rende uniforme. E da uniforme, odiandolo, lo rende mostruoso.

(mercoledì 19 maggio 2010)

 

*

 

L’animale umano è il solo che può creare, o distruggere, per i suoi simili

altrettanto o più di quel che stando al mondo non può non togliere loro.

(domenica 16 maggio 2010)

 

*

 

In un bel modo di essere di allora e di oggi, riconosciamo talvolta i bambini che fummo.

E di esserci sempre salvati a vicenda, fra quel tempo e questo, l’uno all’insaputa dell’altro.

(mercoledì 12 maggio 2010)

 

*

 

Tutto ciò che crediamo è falso. Ma quel che immaginiamo può essere vero.

(lunedì 10 maggio 2010)

 

*

 

La responsabilità di un misfatto è sempre individuale. Ma il responsabile è sempre di tutti.

(venerdì 7 maggio 2010)

 

*

 

Non vi è in noi sapere che non si deteriori e annulli, se abbandoniamo la ricerca su di esso.

(mercoledì 5 maggio 2010)

 

*

 

Niente vi è in noi di più indomabile della necessità di partecipare, momento per momento,

alla creazione in perenne divenire di ogni immaginabile verità sul mondo e su noi stessi.

(lunedì 3 maggio 2010)

 

*

 

Mai così liberi come quando andiamo verso ciò che non ha vie, per arrivarci o andarsene,

se non quelle che noi stessi, dopo averle percorse, scopriremo di aver creato e tracciato.

(venerdì 30 aprile 2010)

 

*

 

Nessuno vale più di quanto gli altri immaginano che valga, o avrebbe un’anima.

Ma solo immaginando infinito il valore di ognuno, nessuno vale meno di un altro.

(mercoledì 28 aprile 2010)

 

*

 

Caos e ordine sono due forme di violenza complementari l’una all’altra. Cui si oppone

― né caotica, né ordinatrice, né complementare ad alcunché ― solo la creatività umana.

(lunedì 26 aprile 2010)

 

*

 

Solo chi nella vita si è ridotto a servo è compatibile con chi nella vita si è ridotto a padrone.

(venerdì 23 aprile 2010)

 

*

 

Quali che siano le intenzioni dei singoli, un’organizzazione è tanto più criminale

quanto più l’incremento dei profitti e la riduzione delle spese sono i suoi unici scopi.

(mercoledì 21 aprile 2010)

 

*

 

Uno stesso nemico tramutò in Caino e Abele i neonati umani che tutti fummo.

E le stesse bugie e leggende ci nascondono ancora oggi dove il rapitore ci divise

e quanto lontano l’uno dall’altro ciascuno di noi fu da lui portato e abbandonato.

(lunedì 19 aprile 2010)

 

*

 

Nessuno tende a infatuarsi di un capo più di un popolo di Donne e di Uomini

che la fede nella propria inferiorità e indegnità ha reso incapaci di amare,

convinti che nessuno li ami e, nel profondo del cuore, disperatamente soli.

(venerdì 16 aprile 2010)

 

*

 

Quello che ancora oggi può darci gioia o dolore è il solo passato che abbiamo.

E quello che domani ci farà ancora soffrire o gioire è il solo presente che viviamo.

(mercoledì 14 aprile 2010)

 

*

 

Verso una donna quel che più ci attrae ― e chissà se è anche quel che più attrae

verso un uomo una donna ― è veder nei suoi occhi apparire la gioia indifesa

che immagina e teme, allo stesso tempo, di non poter venirle che da noi.

(lunedì 12 aprile 2010)

 

*

 

Nell’infinito universo del presente ― il solo che esiste ― ognuno cerca di distinguere

ciò che forse non è più modificabile, il passato, da quel che forse lo è ancora: il futuro.

E insieme tentiamo di accordarci su descrizioni dell’uno e dell’altro da definire vere.

(venerdì 9 aprile 2010)

 

*

 

Ognuno è una propria ma contrattata creazione: più o meno valida, complessa e coesa,

ma quasi sempre così potente da sentirsi reale, perfino vera, entro lindivisibile accadere

da cui soltanto lUmano può immaginare e per qualche tempo riuscire a distinguersi.

(mercoledì 7 aprile 2010)

 

*

 

Così forte è Amore, che può parlarne alla leggera solo chi è pervaso d’Odio.

(lunedì 5 aprile 2010)

 

*

 

Ogni cambiamento iniziando nell’immaginazione, non c’é potere che non miri soprattutto alle menti.

Infatti, quante delle immagini che danno vita ai nostri pensieri nascono in noi e nei nostri rapporti,

e quante ci vengono invece dai mezzi di comunicazione di massa?

(venerdì 2 aprile 2010)

 

*

 

Nati per gioire, o non saremmo animali umani. E di gioie così durevoli, se non recise,

che finiamo per non riconoscerle nell’attaccamento alla vita che invece non è che per esse.

(mercoledì 31 marzo 2010)

 

*

 

Dove tutto è chiaro, evidente, indubitabile: lì la tua immaginazione

manca da tempo. E il pensiero, abbandonato a sé stesso, langue.

(lunedì 29 marzo 2010)

 

*

 

La bellezza che riusciamo a percepire non può essere né superiore né inferiore

a quella che noi stessi, al momento dato, siamo capaci di creare. Per questo, forse,

chi crescendo si derealizza si convince di non aver mai più gioito come nell’infanzia.

(venerdì 26 marzo 2010)

 

*

 

Non è il sapere di dover morire quel che ci distingue dagli altri animali,

ma il tornare a non saperlo ogni volta che riusciamo a essere del tutto vivi.

(mercoledì 24 marzo 2010)

 

*

 

Se bello è quel che ci sembra realizzare ciò che inconsciamente immaginiamo bello,

non c’è esperienza di bellezza che non sia anche di scoperta e conoscenza di noi stessi.

(lunedì 22 marzo 2010)

 

*

 

Come si può stare insieme, se non si può lasciare il proprio mondo per quello di un altro?

Come si può non farlo, se non si può lasciare i mondi degli altri per vivere soli nel proprio?

(venerdì 19 marzo 2010)

 

*

 

Esseri infinitamente creativi non si assomigliano che nella disponibilità a limitare

l’immaginazione pur di assomigliarsi in qualcosa. Ma solo se la loro è una specie sociale.

(mercoledì 17 marzo 2010)

 

*

 

Il malessere o il benessere inspiegabili son forse l’odio e l’amore di cui siamo oggetto in segreto,

a volte da molto lontano, da parte di chi non osa avvicinarci neanche con lo sguardo.

(lunedì 15 marzo 2010)

 

*

 

In un contesto pienamente umano, le regole ritrovano la funzione originaria:

che non è quella di controllare il comportamento, ma di fornire l’immaginazione

di mappe e itinerari per arrivare a intendersi con l’immaginazione altrui.

(venerdì 12 marzo 2010)

 

*

 

Come ogni umano evento, il passato di ciascuno di noi è un’opera

d’incommensurabile complessità che spesso non abbiamo realizzato

che in minima parte. Il resto, infinito, è ancora tutto da immaginare.

(mercoledì 10 marzo 2010)

 

*

 

Non si tratta di stabilire se Dio esista o no nell’Universo ― né, del resto, è possibile farlo ―

ma di non crearlo nell’Universo ch’è il proprio, e che per ogni umano Creatore è l’unico che c’è.

(lunedì 8 marzo 2010)

 

*

 

Come il rispetto per l’ambiente, espressione del progresso scientifico, così i Diritti

non ci vengono dalla volontà di qualcuno né tanto meno da un dio, ma dai progressi

nella conoscenza e comprensione dell’Essere umano. Che le leggi li riconoscano o meno.

(venerdì 5 marzo 2010)

 

*

 

Il malato di mente è spesso troppo disorganizzato per impedirsi,

come fa il più o meno sano, di intuire quel che c’è di più valido in te.

E ti trova e ti odia, per le tue cose belle, più di quanto il sano per esse ti ami.

(mercoledì 3 marzo 2010)

 

*

 

Nelle scuole private, Bambini separati dai coetanei perché creduti diversi e inferiori

pagano l’Istruzione che agli altri, nella Scuola di Tutti, è donata dalla Società per amore.

Nelle religiose, i più Abbandonati fra gli Abbandonati sono addirittura restituiti a Dio.

(lunedì 1° marzo 2010)

 

*

 

Realizzarsi o distruggersi è tutto ciò che un animale umano, in quanto umano,

in ogni suo istante può fare. E realizzandosi contrastare la morte,

o distruggendosi accoglierla nella mente e nel cuore.

(giovedì 25 febbraio 2010)

 

*

 

Ciò che sembra così naturale da non richiedere alcun impegno ― esser presenti a noi stessi

e a quel che accade ― poggia su un edificio d’immaginazione al cui equilibrio, solidità

e bellezza ci siamo dedicati, benché inconsapevoli, fin dal primo giorno di vita.

(lunedì 22 febbraio 2010)

 

*

 

Comandare e ubbidire non sono mai del tutto umani.

Solo per necessità, per un tempo limitato e in base a regole concordate

si può tollerare di dare ordini o di eseguirli. E solo scambiandosi di continuo le parti.

(giovedì 18 febbraio 2010)

 

*

 

Quale che sia il potere di cui disponi, puoi esercitarlo solo trasformando,

in peggio o in meglio, ciò che stai facendo in questo momento.

(lunedì 15 febbraio 2010)

 

*

 

Nessun essere umano è utile. Ogni essere umano è indispensabile.

(mercoledì 10 febbraio 2010)

 

*

 

Niente sulla Terra ci lega gli uni agli altri. Se non quel che abbiamo salvato

dell’inconsapevole scoperta, il primo giorno di vita, di non poter farne a meno.

(lunedì 8 febbraio 2010)

 

*

 

Benché il pensiero ci sembri il primo, la visione seconda e l’eventuale immagine l’ultima,

noi non pensiamo che a ciò che vediamo e vediamo a seconda di come immaginiamo:

l’immagine, inconsapevole, è prima, la visione seconda, e pensiero e parola seguono o meno.

(venerdì 5 febbraio 2010)

 

*

 

Molti, fra i tanti che si consegnano a chi li odia, riescono, prima o poi, ad averne ragione.

Ma solo qualcuno, tra i pochi che cedono a chi li ama, riesce a sciogliersi dal suo abbraccio.

(mercoledì 3 febbraio 2010)

 

*

 

Non vi è che la continuità del mutamento, al mondo. E, nell’animale umano, la continuità

del senso, creativo o distruttivo, che al mutamento egli imprime. Rendendolo trasformazione.

(lunedì 1° febbraio 2010)

 

*

 

Se bella, o brutta, non è mai un’idea, o una cosa, ma il rapporto

che per esse s’instaura fra chi le crea e uno o più altri, esibirne il possesso

è invece indifferente. Poiché l’acquisto non può aver comprato anche il rapporto.

(lunedì 25 gennaio 2010)

 

*

 

Non c’è bellezza che non sia immagine di te, donna che non hai lasciato oscurare,

nel tempo fra il primo giorno e questo, l’immaginazione di riconoscerti in essa.

(venerdì 22 gennaio 2010)

 

*

 

Nell’infinità del mondo e degli eventi ci guida, non meno complessa, la bussola

che noi stessi siamo. E, come l’ago in essa, il meno o più umani nostro divenire.

(mercoledì 20 gennaio 2010)

 

*

 

Non vi è atto o comportamento (di uno o di molti, creativo o distruttivo che sia)

nel quale si possa ravvisare un tratto distintivo della natura dell’intera specie,

se ogni individuo, in essa, è dotato di un’immaginazione virtualmente illimitata.

(lunedì 18 gennaio 2010)

 

*

 

Disumani e infelici gli obblighi entro i quali non si può immaginare una via

per far solo quel che si desidera e trarne ugualmente tutto ciò che si deve.

(venerdì 15 gennaio 2010)

 

*

 

Quel chè reso nulla, e non sparisce, fa di chi lo vuol nulla un idiota e pazzo

finché l’idiota e pazzo, eliminandolo, lo rende nulla davvero e si dà ragione.

(mercoledì 13 gennaio 2010)

 

*

 

Rispettiamo gli Altri non perché “umani come Noi”, ma perché Noi siamo umani come Loro.

(lunedì 11 gennaio 2010)

 

*

 

Più di tutto è il sonno, il sogno, che dà o nega bellezza e senso al mondo e alla storia.

Come il riposo o l’affanno al lavoro, la gioia o la delusione al desiderio,

così il sonno sta alla vita, il sogno alla realtà. Che non sono in porto che in essi.

(giovedì 7 gennaio 2010)

 

*

 

L’aria che respiriamo, gli affetti, i sogni, i pensieri: tutto, di ognuno, è in ognuno.

L’un l’altro, da sempre, ci ammaliamo e ci curiamo. E la prognosi è ancora riservata.

(lunedì 4 gennaio 2010)

 

*

 

Siamo tanto più in rapporto con la bellezza o l’orrore, in noi e negli altri,

quanto meno siamo impegnati, contro noi stessi e contro di loro,

nell’imporre, mantenere o ristabilire un qualsiasi ordine razionale.

(venerdì 1° gennaio 2010)

 

*

 

Se infinita è solo l’immaginazione, niente è più esteso di un nostro istante.

E niente, quindi, dura più a lungo di una vita umana.

(mercoledì 30 dicembre 2009)

 

*

 

È il sonno che immagina l’invisibile che la veglia tramuta in pensiero, in parole, in azioni.

È la veglia che travisa o comprende, distrugge o realizza lo sconosciuto che il sonno crea.

(lunedì 28 dicembre 2009)

 

*

 

Per i Giorni che torniamo ad allungare.

Per le Primavere che stiamo preparando.

Per il Tempo che per Natura e per Noi si rinnova.

Per la nostra e ogni Nascita umana... Infiniti Auguri.

(venerdì 25 dicembre 2009)

 

*

 

Il mondo può essere non più grande della parte di esso che riesci ad amare.

Ma le tue mani non arrivino più in là.

(martedì 22 dicembre 2009)

 

*

 

Non vi è attività in cui ai rapporti fra quanti vi partecipano non si cerchi di impedire,

con intralci sempre più invasivi ed efficaci, di tendere a una piena realizzazione.

Per questo non vi è lavoro ― e perfino consumo ― a cui non ci si senta più o meno costretti.

(venerdì 18 dicembre 2009)

 

*

 

Vero è che tutto è grande. Come lo vedevi da piccolo, e come tornerai a vederlo da vecchio.

(mercoledì 16 dicembre 2009)

 

*

 

Tentare di avvicinarsi alla verità escludendo sé stessi da ciò che si osserva

non può che portare a descrizioni incomplete. Al meglio, scientifiche solo in parte.

E religiose, poiché attribuire un effetto invalidante allumano è avvalorare il divino.

(lunedì 14 dicembre 2009)

 

*

 

Il corpo che muta nel tempo. La scossa che fa tremare la casa. Le pene e le gioie,

padrone della memoria. La donna ― o l’uomo, o il figliolo ― che non possiamo deludere...

Se riconosciamo che chi è più forte è sempre qui, con noi, ecco che non c’è più Dio né Capo.

(venerdì 11 dicembre 2009)

 

*

 

Non c’è parola che non ci allontani e al tempo stesso non ci lasci ancora intravedere

almeno uno scorcio del Paese senza parole ― diverso da ogni altro, ignoto anche a noi,

e tuttavia riconoscibile ― da cui fin dal primo giorno ogni risveglio ci separa.

(martedì 8 dicembre 2009)

 

*

 

Ciò che una manifestazione cambia sono le notti e i sogni di quelli che vi hanno preso parte.

È in loro la trasformazione, in positivo o in negativo. Ed è solo in loro che cambia il Paese.

(sabato 5 dicembre 2009)

 

*

 

Crediamo i sogni alle spalle, passati, finiti, o non saremmo svegli. E invece non siamo che i nostri sogni,

infiniti; e irreale è solo l’insonne sempre in lotta con essi per sostituirsi a noi.

(mercoledì 2 dicembre 2009)

 

*

 

Poiché nulla alla nascita separa un essere umano da un altro, che cosa poi ci divide?

Voler dare a quel nulla un nome, e credere con questo di averlo reso qualcosa.

(lunedì 30 novembre 2009)

 

*

 

Attesta che una comunità sia sana non il suo disordine ― né tanto meno il suo ordine ―

ma che a darle forma e figura partecipino alla pari tutti quelli che sono in rapporto con essa.

(giovedì 26 novembre 2009)

 

*

 

Tutt’altro che invisibili, il nulla, il vuoto, sono evidenti in ogni nostra idea di perfezione.

E nell’incapacità di rapporto che ne consegue con noi stessi e con gli altri, in quanto imperfetti.

(martedì 24 novembre 2009)

 

*

 

In positivo o in negativo, niente è in nostro potere. Tranne ciò che non lo è di alcun altro:

che faccia qualche differenza, qui e ora, se ci siamo o no. Magari anche solo per noi stessi.

(giovedì 19 novembre 2009)

 

*

 

Che cos’è una semplificazione, se non la violenta pretesa che un oggetto, un fenomeno, un vivente

o addirittura un essere umano ― non consista che di una qualche legge che lo determina?

(martedì 17 novembre 2009)

 

*

 

È la paura d’innamorarci ― e l’odio per chi potrebbe farci innamorare, che più è intenso

più forte è la paura ― a raggelare i cuori e le menti che vorremmo appassionati e tenaci

a risanare i pazzi, talvolta a noi vicini, che pazzamente s’innamorano di dei o di mostri.

(sabato 14 novembre 2009)

 

*

 

Accade anche che siano intelligenti i nostri affetti, ma stupide le idee che altri pensano in noi.

O che d’odio siano le nostre idee, ma d’amore gli affetti che altri entrano in noi a far scaturire.

(mercoledì 11 novembre 2009)

 

*

 

Ogni ricordo che ci emoziona, quale che sia il passato che ricrea in noi,

è una realizzazione a cui ci dedichiamo da quando siamo nati.

E che racchiude in sé, nel tempo di un istante, l’intera nostra vita.

(lunedì 9 novembre 2009)

 

*

 

Non c’è al mondo che la bellezza che ognuno di Noi vi portò, che non sia una creazione

della nostra immaginazione: l’oggettiva bellezza di ogni animale umano.

L’unica che nessuno può creare e l’unica che ognuno può distruggere: la propria.

(giovedì 5 novembre 2009)

 

*

 

Non c’è sapere che non cominci a diventare superstizione e violenza,

se l’immaginazione, spaventata, rinuncia a intrecciarsi con esso.

(martedì 3 novembre 2009)

 

*

 

Esisterà un dio il giorno che nell’Universo non vi sarà più un Essere Umano.

Esisterà un dio il giorno che un dio sfuggirà, per sempre, alla nostra immaginazione.

(venerdì 30 ottobre 2009)

 

*

 

Da dove viene l’orrore, se non dalla costrizione di sé di chi si crede libero da tutti gli altri?

(mercoledì 28 ottobre 2009)

 

*

 

Rendere l’esperienza ― del mondo, degli Altri, di Noi ― abbastanza indefinita e incerta

da non impedire all’immaginazione di farne quel che le pare: questa è la funzione dell’arte.

Senza di che, il contrasto tra la veglia e il sogno sarebbe troppo duro per non impazzire.

(lunedì 26 ottobre 2009)

 

*

 

Nessuno odia la natura, l’ambiente, gli animali, le piante. Chi non li rispetta è il vile,

che aggredisce solo chi non può denunciarlo. Ma sente e sa, nel colpirli, che è Noi che odia.

(sabato 24 ottobre 2009)

 

*

 

Niente, forse, può devastare i primi anni di un essere umano più del dubbio ossessivo degli adulti

che egli sia nato imperfetto. Dubbio che è la religione a istillare, per poi “curarlo” col battesimo.

Ma che può farsi perfino più atroce nei non religiosi, che nessun incantesimo fa sentire “soccorsi”.

(giovedì 22 ottobre 2009)

 

*

 

Quanto più sindebolisce lo Stato ― “privatizzando” ciò che si può svendere e “riformando”

ciò che si può solo strangolare ― tanto più si rafforza l’antiStato. Rendendo inutile e risibile,

spesso volutamente, ogni vantato “inasprimento” delle leggi contro la criminalità organizzata.

(martedì 20 ottobre 2009)

 

*

 

Una situazione sotto controllo è una situazione in cui non può verificarsi

alcun evento non contemplato, o non indifferente, ai disegni del controllante; e in cui, al limite

riducendosi l’immaginazione che ci rende umani a non poter fare che il nulla ― non resta che morire.

(venerdì 16 ottobre 2009)

 

*

 

Dove siete? Cosa fate in questo momento? E i vostri Cari? E i Bambini? Non sappiamo.

Come non sappiamo chi Vi abbia licenziati, scacciati, fatti sparire dalle nostre vite.

Sappiamo solo che se non soffriamo e piangiamo per voi, se non lottiamo, siamo stati Noi.

(mercoledì 14 ottobre 2009)

 

*

 

Non c’è potere che non sia violento, poiché non si ubbidisce che per paura.

Il potere non può sedurre, ma solo suscitare orrore con la minaccia di una punizione.

O con quel falso ed effimero sollievo dall’orrore che è la promessa di un premio.

(lunedì 12 ottobre 2009)

 

*

 

Quanto più grande è il nostro potere, su noi stessi e sugli altri,

tanto più piccolo è lo spazio che ci rimane per vivere fra le sue mura.

(venerdì 9 ottobre 2009)

 

*

 

Cresce ogni giorno il costo di ciò che non osiamo o vogliamo immaginare, di buono o di cattivo,

di noi stessi e degli altri. Ma talvolta basta riuscire a dormire ― e a sognare,

incomprensibile, il vero ― per svegliarci ricchi senza sapere di che cosa né come.

(martedì 6 ottobre 2009)

 

*

 

È lo scherno, manifesto o implicito nel comportamento, che più tradisce la pazzia dissimulata.

Chi deride e fa ridere della bellezza più delicata ed esposta ― del bambino, della donna,

del giovane che ancora cerca e desidera ― per irreprensibile che appaia, è certo un malato di mente.

(venerdì 2 ottobre 2009)

 

*

 

Del mondo, dei luoghi in cui viviamo e lavoriamo, dei nostri rapporti, pensieri, sentimenti,

tutto ciò che non corrisponde almeno un poco a quel che la nostra immaginazione amerebbe trovare,

è disegnato secondo l’immaginazione di altri. In gran parte morti.

(martedì 29 settembre 2009)

 

*

 

Nati e cresciuti in mondi fantastici pretesi veri, riusciamo a immaginare infinite diverse verità,

a riportare alla luce quel che ci fu nascosto, a liberarci di quel che ci venne fatto trovare:

riusciamo, con immensa sorpresa, a creare quei fantastici noi stessi che pretendiamo veri.

(venerdì 25 settembre 2009)

 

*

 

Con disappunto o con sollievo, il sonno ritrova spesso in noi gli stessi che trovò la sera prima.

Benché mai il risveglio trovi in noi gli stessi che la sera prima aveva trovato il sonno.

(mercoledì 23 settembre 2009)

 

*

 

Essendo anche a noi impossibile ― come a ogni altro animale ― dubitare dei sensi,

solo i sogni possono rivelarci che la realtà (in alcuni per il meglio, in altri per il peggio)

è invece del tutto in potere dell’immaginazione che fa di noi degli animali umani.

(lunedì 21 settembre 2009)

 

*

 

Non c’è riconoscimento in noi, né tra noi e gli altri, che scaturisca da un ordine imposto

o che da noi ci imponiamo. Ma infiniti e imprevedibili “ordini”, benché a volte drammatici,

che scaturiscono in noi, e tra noi e gli altri, da ogni nostro reciproco riconoscimento.

(venerdì 18 settembre 2009)

 

*

 

Ciò che non ci accorgiamo di non immaginare ― del mondo, degli altri, di noi stessi ―

è la realtà, o la possibilità, o la scoperta, o l’invenzione, o la poesia, o la follia, di cui da sempre,

senza che ci accorgiamo di non immaginarlo, ci viene intimato di privare le nostre vite.

(mercoledì 16 settembre 2009)

 

*

 

Distinguiamo, nei confronti di chi non si è mantenuto all’altezza della propria umanità,

quel che ci fa arrabbiare da quel che ci addolora: l’ira dell’essere umano che egli non riconosce in noi

dalla pena per l’essere umano che noi, suo malgrado, riconosciamo in lui.

(lunedì 14 settembre 2009)

 

*

 

Benché niente sia così semplice che lo si possa descrivere per intero in una vita,

niente è tuttavia così complesso che non lo si possa sognare per intero in una notte.

(giovedì 10 settembre 2009)

 

*

 

Mai sottometteremmo le nostre unioni a una religione o a un’ideologia ― né tanto meno

a chi le rappresenta ― se disperando dell’umanità della nostra natura e dei nostri rapporti

non ci lasciassimo convincere che l’una e gli altri debbano essere “umanizzati”.

(lunedì 7 settembre 2009)

 

*

 

Che cosa non ci lascia sentire che ognuno al mondo è nostra madre o padre, sorella o fratello, figlia o figlio,

amica o amico? Soprattutto la superstizione, che sacralizzando la famiglia e le istituzioni

anestetizza i corpi e le menti al dolore e alla gioia di chi di esse non fa parte.

(venerdì 4 settembre 2009)

 

*

 

L’unione è sempre più o meno astratta, insincera, forzata. Con amore o con odio, una volta nella vita

o cento volte al dì, solo nel separarsi o nell’unirsi si è sé stessi e umani, insieme.

(mercoledì 2 settembre 2009)

 

*

 

Il solo accordo possibile non è d’idee né tanto meno d’interessi, ma d’immagini inconsce:

libere creazioni profonde che non si lasciano descrivere che dal nostro rapporto con noi stessi e con gli altri;

che invisibili danno forma alla realtà; e che a volte, meravigliosamente, s’incontrano.

(lunedì 31 agosto 2009)

 

*

 

Succede di rado; e quasi mai ― anche quando succede ― ci si permette di accorgersene;

ma qualche volta, svegliandosi l’una accanto all’altro, alla donna e all’uomo

accade di scoprire di aver fatto entrambi lo stesso, bellissimo sogno.

(venerdì 28 agosto 2009)

 

*

 

Quando tutti conserveremo intatta la salute mentale che la nostra specie, come ogni altra,

ha evoluto ― e una Società di sani non imporrà ad alcuno prestazioni contrarie alla natura umana ―

il verbo e il sostantivo “dovere” saranno cancellati dal vocabolario.

(mercoledì 26 agosto 2009)

 

*

 

Nessuno è più schiavo di chi crede l’Essere Umano ― e quindi anche sé stesso ―

per natura nemico dell’Essere Umano: non solo è un servo che non può mai lasciar solo,

è anche un padrone a cui non può mai concedere un momento di riposo.

(lunedì 24 agosto 2009)

 

*

 

Di noi, il solo che quasi non sembra più un nostro simile è il Persecutore. Che accanendosi

contro l’Essere Umano che è in lui e nell’altro ― in lui e nell’Ebreo, in lui e nel Migrante, in lui e nel Non Proprietario, in lui e in Ognuno ― tenta l’impossibile impresa di far di sé un alieno.

(venerdì 21 agosto 2009)

 

*

 

Se è vero che facciamo il bello per natura, e il brutto invece soltanto perché fuorviati

dalla religione e dall’ideologia, il primo ci sarebbe infinitamente più facile del secondo

se dall’uno non fossimo distolti e dell’altro imbevuti fin dalla nascita.

(mercoledì 19 agosto 2009)

 

*

 

La bellezza è armonia senza ordine. È sapienza senza coscienza. È verità senza fede.

Ed è connaturata al non umano come all’umano, ma farla o distruggerla è possibile solo a noi.

(lunedì 17 agosto 2009)

 

*

 

Una divinità, che vieti o comandi a tutti ciò che solo alcuni arrivano a esser capaci di fare o di trascurare,

conosce gli Esseri Umani meno di quanto molti di essi conoscano sé e i propri cari.

(venerdì 14 agosto 2009)

 

*

 

Cose che non ci aspettavamo, e che sorprendentemente si rivelano ― talvolta in un’immediatezza di gioia, tal altra attraverso una crisi e una ricerca ― proprio quelle che desideravamo e ci mancavano:

solo questo è amore. E solo finché continua ad accadere.

(mercoledì 12 agosto 2009)

 

*

 

Non vivendo millenni, scopriamo solo quel che è talmente forte da obbligarci a vederlo.

Più il poco che facciamo in tempo a scoprire da soli.

Più tutto ciò che altri ci ama così tanto da voler mostrarci delle sue scoperte,

e noi così tanto noi stessi e lui da voler ascoltarlo. O leggerlo.

(lunedì 10 agosto 2009)

 

*

 

Più nobile e felice la scimmia ― libera di vivere, secondo la propria natura, il rapporto col mondo

che la sua specie ha evoluto ― che il figlio mai adulto di un padre che non si fa mai vedere,

ma i cui freddi e gelosi rappresentanti son sempre per casa a sorvegliare e ammonire.

(venerdì 7 agosto 2009)

 

*

 

Non c’è un solo uomo, o donna, o bambino, che per il suo star bene o male con sé e con gli altri,

in questo stesso momento non chiuda o non apra una falla nella diga che incombe su tutti.

Non uno, che in questo stesso momento non renda più bello o più brutto il mondo di ogni altro.

(mercoledì 5 agosto 2009)

 

*

 

La realtà umana si realizza negli affetti, nell’immaginazione, nel pensiero, nei rapporti ― resistendo al disprezzo di cui fin dalla nascita è vittima. Mentre l’anima, che non esiste che per quel disprezzo,

s’illude di placarlo ricaricandosi con la sottomissione e il sacrificio.

(lunedì 3 agosto 2009)

 

*

 

Se è vero che ogni prostituta, pur fisicamente adulta, fu ed è una bambina abusata,

ogni suo utilizzatore”, benché irriconoscibile, fu ed è quello che per primo la violentò.

(venerdì 31 luglio 2009)

 

*

 

Quanto non osiamo dire ad alcuno è la misura della nostra incapacità di amare.

Quanto non osiamo dire a noi stessi, dell’incapacità d’amare di chi ci mise al mondo.

(mercoledì 29 luglio 2009)

 

*

 

Per natura creativo, o distruttivo ― di sé e del mondo ― in ogni istante della vita,

l’essere umano non è mai ritratto, o descritto ― né mai ritrae o descrive.

Momento per momento, sempre di nuovo immagina. E sempre è di nuovo immaginato.

(lunedì 27 luglio 2009)

 

*

 

Siamo tanto più felici, nei rapporti con gli altri e con noi stessi,

quanto meno vi cerchiamo conferme a immagini, idee e affermazioni di terzi.

Che anche se vere, non possono surrogare le nostre senza diventare false.

(venerdì 24 luglio 2009)

 

*

 

Uno Stato che privatizza non è diverso da un ladro che vende ciò che ha rubato.

L’acquirente non è diverso da un ricettatore. E le vittime, in ambo i casi, son Donne e Uomini

che non hanno difeso i propri Beni per averne dimenticato il valore. O perché anch’essi li avevano rubati.

(mercoledì 22 luglio 2009)

 

*

 

Mettere ordine è tentare di paralizzare una realtà umana temuta, ribelle, pericolosa.

Ma l’ordine, in una mente sana e non coartata, è anch’esso dell’immaginazione:

sembra farsi da sé, e giorno per giorno ci incanta con inattese e ardite architetture.

(lunedì 20 luglio 2009)

 

*

 

Solo una nostra o un’altrui realizzazione può farci contenti, se ne siamo ancora capaci.

E la contentezza si può anche non condividere.

Ma solo se l’una ha reso possibile l’altra conosciamo la gioia. E soltanto insieme.

(venerdì 17 luglio 2009)

 

*

 

Libertà è non mettere maschere, neanche ai propri sogni, eppure non violare alcuna legge.

Condizione auspicabile? Solo nei Paesi ove non costituisce un crimine di per sé.

Felice? Solo se qualcuno riesce ad amarti senza tentare di incrinarla...

(mercoledì 15 luglio 2009)

 

*

 

Chi ama sé stesso non sa uniformarsi agli altri. Chi ama gli altri non sa uniformarli a sé.

Non poter uniformarsi, né poter uniformare, è quel che ci rende animali umani.

(lunedì 13 luglio 2009)

 

*

 

Dalle famiglie in sù, più una società è religiosa, o ideologica, più spinge a opprimere e celare lumano.

Solo ai deboli permette di mostrarlo ― e talvolta alle donne e ai bambini ― ma come se fosse uno stigma.

E solo finché il pregiudizio anti-umano, divenuto odio, non fa dello stigma il marchio delle vittime predestinate.

(venerdì 10 luglio 2009)

 

*

 

Per esser liberi è necessario, anche se non sufficiente, poter non esserlo dalla casualità.

Che sia dagli altri o da noi stessi, che essa venga a trovarci.

(mercoledì 8 luglio 2009)

 

*

 

La verità, nascendo dall’immaginazione e dalla ricerca, incessantemente si trasforma ed evolve.

La bugia invece ― per non perdere i credenti, senza i quali muore ―

cerca di non mutare, di rimanere immobile. E anche da questo si riconosce.

(lunedì 6 luglio 2009)

 

*

 

Ciò che sappiamo ― per quanto vero, bello, interessante, utile ― lo è sempre meno

di quel ch’è ancora da immaginare e scoprire. Soprattutto se saremo noi a immaginarlo e scoprirlo.

(venerdì 3 luglio 2009)

 

*

 

Non può non odiare l’Umano che è in ognuno ― ma più percepibile in chi si trova a non poter celarlo ―

chi nel tempo si è ridotto, e lasciato ridurre, a disprezzare, temere e opprimere l’Umano che è in lui.

(mercoledì 1° luglio 2009)

 

*

 

Il credente ― quale che sia la fede o l’ideologia a cui tenta di sottomettere la sensibilità, l’immaginazione, l’intelligenza ― sfugge il non credente non tanto perché ne teme gli affetti, le fantasie, le idee,

quanto soprattutto per la disistima e il timore che nutre nei confronti dei propri.

(lunedì 29 giugno 2009)

 

*

 

Così freddo e infelice è il denaro ― senza desideri né doni: solo ordini, solo consegne ― che non pare nostro,

ma dell’ignara Natura. Che non sa di noi, animali umani, più che di ogni altra bestia.

(venerdì 26 giugno 2009)

 

*

 

Non ricevi ordini, e non ne dai. Non compri. Non vendi. Nessuno ti deve qualcosa, e a nessuno tu devi.

La tua vita, in ogni momento, non dipende che dai tuoi sentimenti per gli altri, e dai loro per te.

(mercoledì 24 giugno 2009)

 

*

 

Comanda, anche solo a te stesso, e per sempre dovrai a tua volta ubbidire, e temere i tuoi superiori.

Vivrai nella legge, che ramifica all’infinito: non ti rivedremo più noi che godiamo,

nei nostri piccoli mondi reali, di limitate possibilità di sbagliare.

(lunedì 22 giugno 2009)

 

*

 

Se puoi, e se di loro ne sai già abbastanza, risparmiati la vista di quelli che suscitano il tuo disprezzo,

e offriti invece quella di chi lo smentisce. Altrimenti, conoscendo solo i primi,

come non arriverai a disprezzare anche te stesso, pur di sfuggire al delirio di crederti l’unico degno?

(lunedì 15 giugno 2009)

 

*

 

Tentare di adattarsi è tentare di rendersi mostruosi. E nell’impresa, che è impossibile, impazzire.

(venerdì 12 giugno 2009)

 

*

 

Odia di più gli altri e sé stesso chi più odia essere sorpreso. E più di lui chi più non osa sorprendere.

(mercoledì 10 giugno 2009)

 

*

 

Non i suoni e i segni, privi di senso e di significato, dicono del mondo e di noi:

ma i sentimenti e l’immaginazione con cui li rendiamo parole, e come parole li ascoltiamo.

(lunedì 8 giugno 2009)

 

*

 

A quali scoperte e invenzioni, a quali trasformazioni attendiamo ancora di assistere,

per trovare il coraggio di riconoscere che niente è impossibile, per l’Umanità,

di ciò che da sempre imploriamo invano da Dio?

(venerdì 5 giugno 2009)

 

*

 

In una specie che l’evoluzione ha reso infinitamente creativa, chi pretende che una qualsiasi realtà

individuale o collettiva abbia raggiunto l’assetto più umano possibile si oppone alla tua realizzazione,

per conservare un potere su di te. O alla propria, per non incrinare il tuo potere su di lui.

(mercoledì 3 giugno 2009)

 

*

 

Non vi è legame più forte, tra il potere spirituale e un potere temporale delirante e violento,

dell’intensa attrazione reciproca suscitata dal comune odio e disprezzo contro le Donne.

(lunedì 1° giugno 2009)

 

*

 

Il denaro, virtualmente infinito come la serie dei numeri che lo ispirò, fu inventato per misurare il valore del lavoro umano. Che invece si sta rivelando incommensurabile: non può essere pagato, solo ricambiato. Per una specie che l’evoluzione ha dotato d’inesauribile creatività, non esistono realizzazioni definitive.

(venerdì 29 maggio 2009)

 

*

 

A parte i danni eventualmente arrecati da geni difettosi, infermità fisiche, traumi o sostanze psicotrope,

nulla di ciò che accade in una mente umana è effetto o causa di qualcosa, né in essa né in altre.

Tutto è creato, niente è derivato. E ciò che lo sembra ― le parole e gli atti di alcuni ― è solo finzione.

(mercoledì 27 maggio 2009)

 

*

 

Il piacere più grande non è essere accarezzati, ma accarezzare.

Purché, naturalmente, la si pensi entrambi così.

(lunedì 25 maggio 2009)

 

*

 

Le persone che ci amano sono quelle con cui ci realizziamo, se anche noi le amiamo.

Senza che nessuno, nel rapporto, tenti di ridurre sé o l’altro a causa o effetto della trasformazione.

(venerdì 22 maggio 2009)

 

*

 

C’è chi vuol forzarci con le buone o con le cattive, e sempre a idee mostruose.

C’è il seduttore, del quale rendiamo vere le fantasie ignorando se si riveleranno creative o distruttive.

E c’è il genio. Che forse non sapremo mai che esiste ma la cui immagine di noi, bellissima,

stiamo talvolta già realizzando.

(mercoledì 20 maggio 2009)

 

*

 

Se davvero tutto ciò che esiste è contiguo, e interagisce a livello subatomico,
è solo un pregiudizio culturale l’idea che vi siano oggetti ed eventi

troppo lontani nello spazio o nel tempo per essere in relazione con noi.

(lunedì 18 maggio 2009)

 

*

 

Non vi è mistero, in Natura, su cui un’immaginazione sana non possa far luce. Nè vi sarebbero misteri nelle cose Umane, se immaginazioni malate non creassero e subissero confusione e menzogne.

L’irrisolvibile, in noi e in ogni luogo, è invenzione e sottomissione.

(venerdì 15 maggio 2009)

 

*

 

Ubbidire alle leggi e agli ordini non è necessario al sano, quando ciò che prescrivono è per lui naturale.

Disubbidire invece è doveroso, se ciò che impongono è folle in quanto contrario ai diritti umani.

E opporsi a chi vi si sottomette è il solo modo, in tal caso, per non esserne moralmente complici.

(mercoledì 13 maggio 2009)

 

*

 

Il disprezzo per le donne, nel singolo come nella collettività, smaschera e dà la misura della distruzione

delle madri e dei padri, svela i suicidi celati nei fallimenti e nelle morti dei figli.

E, nel singolo come nella collettività, segna il principio del nazismo.

(lunedì 11 maggio 2009)

 

*

 

Non c’è alcun equilibrio, o niente sarebbe mai cominciato. Non vi sarà, se non quando tutto sarà finito.

E non è possibile in noi, o né vita né morte potrebbero toccarci. Quel che cè ed è possibile è precisamente l’opposto: il cadere e al tempo stesso rialzarsi, attimo per attimo, di ogni cosa verso o contro ogni altra.

(mercoledì 6 maggio 2009)

 

*

 

Chi ci attrae e chi non ci piace hanno sempre anche un qualcosa che sùbito cimpone, dolce con l’uno quanto molesta con l’altro, una certa intimità. È ciò che noi stessi, al primo sguardo, creiamo in loro.

(lunedì 4 maggio 2009)

 

*

 

Vista da chi è prigioniero di una menzogna, la verità non può che apparire irreale.

(venerdì 1° maggio 2009)

 

*

 

Il pensiero di uno ― nato nella sua storia, nei suoi rapporti, nella sua ricerca ― può indurre altri

a pensare e a fare altra storia, rapporti, ricerca. Ma non potrà mai essere anche il loro.

O il sovrappiù di forza, che sembrerà trarre dal moltiplicarsi, sarà in realtà violenza.

(mercoledì 29 aprile 2009)

 

*

 

La Festa è della Liberazione perché vi è ancora molto da fare:

libertà non conquistate, libertà da scoprire, “libertà” fasulle da riconoscere come folli e violente...

Solo quando ogni autentica libertà possibile sarà di Tutti, la Festa potrà e dovrà essere delle Libertà.

(lunedì 27 aprile 2009)

 

*

 

Credere di poter dare un’unica descrizione ― o un solo nome ― a due o più esseri umani

è delirare che umani non siano ― o che lo siano meno di noi. E non è compatibile con la salute mentale.

(venerdì 24 aprile 2009)

 

*

 

Dobbiamo all’intera Umanità, presente e passata, un infinito universo d’immaginazione, di idee,

di intenzioni, di azioni apportatrici di gioia o di dolore, sagge o dissennate, orribili o bellissime.

Ciò che ne abbiamo fatto e ne facciamo, invece, lo dobbiamo solo a noi stessi.

(mercoledì 22 aprile 2009)

 

*

 

Fino a una certa distanza da te, tutto ciò che mentalmente e materialmente esiste ed accade è anche opera tua, in maggiore o minor misura. E quanto sia esteso questo territorio, e fin dove giungano le sue ultime e più sottili propaggini, è cosa che stupirebbe non solo te, ma chiunque.

(venerdì 17 aprile 2009)

 

*

 

Niente di umano si può comprare e vendere, se non ciò che anche tarli e vermi possono volere.

Con la differenza che essi, con un po’ di pazienza, possono averlo gratis.

(mercoledì 15 aprile 2009)

 

*

 

Ciò che nessun altro animale può volere. Ciò che solo lanimale umano può immaginare

anche senza saperlo ― di trovare in quel che vuole. Questo è il desiderio, che solo noi desideriamo.

(lunedì 13 aprile 2009)

 

*

 

La Natura che prima o poi si arrende ai desideri di alcuni

è la stessa che prima o poi manda a effetto le violenze di altri:

non vi è bene né male, in essa, che non realizzino l’amore o l’odio di qualcuno per qualcun altro.

(venerdì 10 aprile 2009)

 

*

 

Noi non siamo direttamente in rapporto con la Natura, e la Natura non lo è con noi.

Quella che chiamiamo Natura, con tutto ciò che di benefico o nocivo sembra venirci da essa,

è la condizione ― più o meno “madre” o “matrigna” ― in cui versano le nostre reciproche relazioni.

(mercoledì 8 aprile 2009)

 

*

 

Morire, in Italia, per un terremoto che altrove già trent’anni fa non avrebbe fatto una vittima,

è morire assassinati. Dagli evasori, da molti politici, da certi palazzinari, dai loro servi e sostenitori.

Non essere tra i quali è la sola cosa che ci consoli, un poco, per la nostra casuale sopravvivenza.

(lunedì 6 aprile 2009)

 

*

 

A tavola, prima di mangiare, ringraziamo noi stessi per esser lì con gli altri. Gli altri, per esser lì con noi. E tutti i compagni perché ogni giorno, pur tra mille aggressioni, rinnovano l’immensa rete di rapporti umani che ogni sera ci fa ritrovare sani e salvi i nostri cari, il nostro cibo e la nostra casa.

(venerdì 3 aprile 2009)

 

*

 

Buono non è chi ama il suo prossimo, ma chi non si è lasciato indurre a disamare sé stesso:

chi si ama così tanto, da non tollerare che vi sia qualcosa o qualcuno, al mondo, che non sia degno di lui.

(mercoledì 1° aprile 2009)

 

*

 

Gli uomini e le donne che vediamo in tv ― apparentemente reali, ma quasi sempre così sciocchi e ignobili da indurci al disprezzo ― sono stati scelti e addestrati proprio per questo: smantellare, giorno per giorno, quel che resta della nostra originaria certezza dellinestimabile valore di ogni essere umano.

(lunedì 30 marzo 2009)

 

*

 

Di qua dal muro oltre il quale non osiamo neanche guardare: qui è certa la stupidità.

Di là dal muro oltre il quale ci permettiamo di guardare e di andare: lì è possibile la follia.

(venerdì 27 marzo 2009)

 

*

 

Si può diventare migliori, o peggiori. Ma non più Umani, o meno, né di sé né di altri.

E come nessuno, da vivo, non esiste, così nessuno da vivo non è Umano.

Sì che neppure potremmo immaginarci tali ― non Umani, non vivi ―

se tali non ci vedessimo a volte, benché migliori, negli occhi dei peggiori.

(mercoledì 25 marzo 2009)

 

*

 

In una Società ove nessuno più ostacoli ― o non assecondi ― la piena realizzazione umana,

il valore del lavoro, come di tutto ciò che è umano, diverrebbe in poche generazioni inestimabile.

E il lavoro potrebbe essere remunerato (ma non misurato) solo con altro lavoro.

(sabato 21 marzo 2009)

 

*

 

Credere in un dio porterebbe alla follia, se al tempo stesso ― senza rendersene conto, contraddittoriamente, colpevolmente, e per la contraddizione e la colpa facendo soffrire e soffrendo ―

non si credesse, piuttosto (e non si affidasse la propria salute mentale) a qualche amato essere umano.

(giovedì 19 marzo 2009)

 

*

 

Non c’è un essere, al mondo, il cui mondo sia del tutto identico a quello di un altro. Eppure viviamo assieme in un unico mondo comune, che è creazione di tutti. E che momento per momento, con diverse e più o meno intense passioni, contrattiamo e riformuliamo. E forse perfino trasformiamo.

(martedì 17 marzo 2009)

 

*

 

Niente ravviva l’immaginazione e il pensiero come la percezione della presenza fisica, della bellezza e della disponibilità dell’altro sesso. Che per questo sono tanto invise al pensiero e all’immaginazione

che si vogliono invece costretti a una fede, o a unideologia ― o a un rapporto ― immodificabili.

(venerdì 13 marzo 2009)

 

*

 

Se lo scenario percettivo non mutasse mai ― tatto, olfatto, gusto, udito e vista sempre occupati dalla stessa sensazione, da un solo discorso infinite volte ripetuto, da un’unica immagine in cui niente cambi o si muova ― come vivremmo? Eppure tentiamo di vivere credendo, anziché immaginando e pensando.

(martedì 10 marzo 2009)

 

*

 

Istigatrice di crimini contro l’Umanità non è solo l’idea delirante che esistano diverse razze o “etnie,

ma ogni fede che, come quella, ci divide tra diversi padroni: lidea che vi siano “dei, l’idea che vi siano “patrie, l’idea che vi siano “giustificazioni delle diseguaglianze economiche e sociali.

(domenica 8 marzo 2009)

 

*

 

Entra a far parte di ciascuno qualcosa ― più o meno piccolo o grande ― di ogni umano esistito o esistente.

E per questo, talvolta, pur essendone gli unici creatori, stentiamo a riconoscere noi stessi tra la folla.

(venerdì 6 marzo 2009)

 

*

 

Nell’eternità non c’è che il morto. Poiché tutto ciò ch’è vivo è qui con noi in questo momento.

(mercoledì 4 marzo 2009)

 

*

 

Mai del tutto certi di ciò che sappiamo perché sempre un po’ incerti per ciò che immaginiamo.

Meno stupidi e feroci quanto più immaginiamo, meno indifferenti e inetti quanto più sappiamo.

(lunedì 2 marzo 2009)

 

*

 

Non c’è realizzazione senza rapporto. O che non sia individuale. O che non diventi collettiva.

(venerdì 27 febbraio 2009)

 

*

 

Non vi è tempo più felice e decisivo, per un uomo e una donna,

di quello che un uomo, lasciato il proprio, vive nel tempo di una donna che non ne deve ad alcuno.

(martedì 24 febbraio 2009)

 

*

 

Possiamo essere ingannati, come bambini, perché immaginiamo il mondo più umano di quel che è.

O possiamo ingannarci, come adulti, perché immaginiamo il mondo meno umano di quel che può essere.

(venerdì 20 febbraio 2009)

 

*

 

È ciò che senti guardando una donna, che meglio misura quanto sia ricco, variegato, intenso

l’amalgama di sentimenti, di fantasie, di memoria e di idee che dà senso al tuo dire “io”.

(martedì 17 febbraio 2009)

 

*

 

Niente è più bello della nudità umana. Niente, talvolta, sconvolge di più. Poiché niente

libera e muove di più l’immaginazione. Quali che siano le condizioni in cui l’immaginazione si trova.

(domenica 15 febbraio 2009)

 

*

 

Ogni nostra reciproca percezione è un indizio. Dal primo all’ultimo giorno, ogni immagine, ogni suono, ogni contatto è tra noi un indizio, più o meno potente, dell’unicità e immensità dell’umano.

(venerdì 13 febbraio 2009)

 

*

 

Non possiamo ― ed è un bene ― fare immagini o idee perfettamente identiche. Possiamo solo ― ed è utile ― produrne rappresentazioni esterne semplificate, e accordarci per chiamarle vere. Ma forse talvolta imprevedibilmente possiamo ― ed è splendido ― insieme provare il medesimo sentimento.

(martedì 10 febbraio 2009)

 

*

 

Forza, destrezza, abilità, intelligenza nell’affrontare il mondo le condividiamo con gli altri animali.

Ma solo nostra è la magia bianca o nera, creativa o distruttiva che non lo accetta e lo trasforma.

(domenica 8 febbraio 2009)

 

*

 

La realtà non cede sùbito all’immaginazione. Ma resistendole la eccita, intanto, a conoscerla.

(martedì 3 febbraio 2009)

 

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I “grandi”, sui “piccoli”, hanno il diritto che ogni essere umano ha su ogni altro:

a un’immensa considerazione, non alla fiducia e all’obbedienza.

Il “di più” ― come il meno ― è, momento per momento, una libera creazione di entrambi.

(venerdì 31 gennaio 2009)

 

*

 

Ci fa sentire impotenti, ciò che a noi non è possibile? Ci fa sentire indegni, ciò che con noi non è condiviso?

E chi prega, ed è udito ed esaudito solo dagli dei, come fa sentire sé stesso e noi?

(mercoledì 28 gennaio 2009)

 

*

 

Chi crede di poter impunemente acquistare il lavoro di un essere umano senza curarsi di lui

non è meno folle di chi crede di poter comprare una prestazione sessuale senza far di sé uno stupratore.

(lunedì 26 gennaio 2009)

 

*

 

Intuisci quanto bene ti vogliano tua madre e tuo padre soprattutto da come ti accolgono.

Mentre tua madre e tuo padre intuiscono quanto tu ne voglia a loro soprattutto da come li lasci.

(venerdì 23 gennaio 2009)

 

*

 

Scopriamo e inventiamo unillimitata diversità da coloro ai quali ci dispiacerebbe assomigliare. Tranne che per l’immensa parte che rimane identica, perché è la comune, increata, intangibile nostra umanità.

(mercoledì 21 gennaio 2009)

 

*

 

Smascheriamo chi si dà importanza constatando, tra laltro, quanto fa sentire poco importanti noi.

Riconosciamo chi è davvero importante sentendo, tra l’altro, quanto noi siamo importanti per lui.

(lunedì 19 gennaio 2009)

 

*

 

Fuorché nel gioco e nello sport, niente di buono può esser fatto di corsa né si può far bene.

Forzare a correre è violenza, anche quando non uccide. Sottomettervisi è schiavitù. E goderne è follia.

(sabato 17 gennaio 2009)

 

*

 

Più grande dell’infinita ed eterna Realtà che lo contiene, l’essere umano è capace,

unico fra i viventi, dimmaginarla fatta meglio. E di renderla migliore.

(giovedì 15 gennaio 2009)

 

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In ogni nostro atto, il complicarsi dell’utile col bello è il passaggio che ci rende animali umani.

Eppure, mirare solo all’utile non è rendere i nostri atti non umani, ma complicare l’utile con l’orribile.

(martedì 13 gennaio 2009)

 

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Un essere vivente è tanto più diverso e distante dall’essere umano quanto più i suoi comportamenti sono prevedibili, e perciò controllabili. Un essere umano è tanto più vicino e in armonia con la propria natura quanto più numerose e cangianti sono le possibilità di cui il mondo si compone in lui.

(sabato 10 gennaio 2009)

 

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Non siamo certi di saper sempre essere uno. Ma sappiamo che uno è quello che siamo più di ogni altro.

E che provare momento per momento a immaginare quale sia è almeno metà di ciò che ci fa essere.

(mercoledì 7 gennaio 2009)

 

*

 

Genuflettersi e prosternarsi, quando non è gioco, è sottomettersi e umiliarsi. Far inginocchiare un bambino è tentare, a volte senza saperlo, di colpire la sua considerazione di sé e dell’essere umano.

(martedì 6 gennaio 2009)

 

*

 

Tutto ciò che è bello ― dal cielo stellato sopra di noi alla considerazione, che è in noi, per i nostri simili ― 

è da noi stessi creato e ricreato nel cercare di rappresentarci la più bella delle nostre opere.

Che è la nuda bellezza dell’animale umano.

(sabato 3 gennaio 2009)

 

*

 

La benefica scomparsa di un mondo senza affetti,

ove nessuno più s’interesserebbe a noi e noi non vorremmo più bene ad alcuno:

la paura della morte tanto più sbiadisce e si dilegua, quanto più scema la fede nell’aldilà.

(mercoledì 31 dicembre 2008)

 

*

 

Una Sinistra vera può nascere solo cercando, scoprendo e vivendo, prima di tutto entro sé stessa,

forme finora ignote e non religiose di rispetto e di azione verso l’essere umano: nuovi e più umani diritti.

(lunedì 29 dicembre 2008)

 

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Non c’è fenomeno sociale che non sia la somma di miriadi di comportamenti e di rapporti individuali.

E a quella somma non c’è azione umana, per quanto piccola, che aggiunga (o tolga) soltanto zero.

(sabato 27 dicembre 2008)

 

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Il disegno intelligente dell’Universo è una realizzazione della creatività umana.

Che in alcuni, invece, deteriorandosi, nell’Universo non riesce più a riconoscere sé stessa.

(giovedì 25 dicembre 2008)

 

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C’era una volta il Natale, ricorrenza della nascita di Gesù.

Poi si capì che tutti nascono, e ogni compleanno divenne festa planetaria.

(mercoledì 24 dicembre 2008)

 

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Bello, per noi, è ciò che si accorda con limmaginazione.

E può esserlo il brutto, e perfino l’orribile,

se l’immaginazione, in noi, non ha più bellezza da accordare.

(domenica 21 dicembre 2008)

 

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Immaginare, anche solo per un istante, è impossibile per un animale non umano.

Non immaginare, anche solo per un istante, è impossibile per un animale umano.

Il non umano è sempre nella realtà. L’umano, sempre in una verità.

(venerdì 19 dicembre 2008)

 

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L’idea che in fatto di diritti umani niente ci sia più da scoprire li rende uno strumento d’oppressione,

perché blocca la ricerca che amplierebbe e rafforzerebbe, in noi, la considerazione per l’essere umano.

(giovedì 18 dicembre 2008)

 

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Per l’infinita creatività della mente umana, nessuna conoscenza è mai completa né definitiva.

E ogni conoscenza che si pretenda tale è violenta, e la sua accettazione paralizzante.

(mercoledì 17 dicembre 2008)

 

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Al sentimento d’infinita considerazione che il sano di mente ha per l’umano

dolorosamente sopperisce, in chi lo ha perduto,

l’obbligo astratto, imposto dalle Costituzioni, di riconoscere e rispettare gli altrui diritti e i propri.

(martedì 16 dicembre 2008)

 

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Armonia, bellezza, affettività, intelligenza – siamo noi a darle al mondo.

Attribuirle a Dio, o al Diavolo, significa renderci inetti a crearle, e ignari di distruggerle.

(sabato 13 dicembre 2008)

 

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Simile, molto. Quasi tutto, forse.

Ma identico, tra gli umani, può esserlo solo il vuoto. E l’uniforme, che anziché coprirlo lo svela.

(giovedì 11 dicembre 2008)

 

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La perfezione è solo del non esistente. Ed è la sua unica caratteristica.

(martedì 9 dicembre 2008)

 

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Quanto meno ci si sa (o immaginaimportanti per un altro, tanto più è difficile aver fiducia in lui.

E i rapporti economici non fanno eccezione.

(lunedì 8 dicembre 2008)

 

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Niente rimane identico. Ciò che momento per momento, in noi o fuori, non migliora né peggiora, è segno che non è libero.

(venerdì 5 dicembre 2008)

 

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La verità è solo nostra. L’incertezza, invece, possiamo condividerla.

(mercoledì 3 dicembre 2008)

 

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Non c’è donna più arcigna di quella che mai tradì. Non c’è uomo più torvo di quello che mai fu tradito.

(lunedì 1° dicembre 2008)

 

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La mediocrità, lerrore, la bruttezza, la violenza, la follia, hanno questo in comune: che, per quanto deforme, vi si può sempre riconoscere anche un tentativo – da parte di un essere la cui umanità è stata aggredita e più o meno danneggiata fin dai primi anni – di scimmiottare l’opposto. (Vale, naturalmente, anche per queste righe...)

(domenica 30 novembre 2008)

 

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Si vende, o si compra, solo ciò che non si può dare o ricevere per amore.

Ed è per questo che comprare, come vendere, è sempre un po triste.

(mercoledì 26 novembre 2008)

 

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La tv di una volta ― colta, raffinata, intelligente ― faceva sentire ignoranti, rozzi e stupidi metà degli Italiani.

La tv di oggi ― ignorante, rozza, stupida ― fa sentire metà degli Italiani colti, raffinati e intelligenti.

(martedì 25 novembre 2008)

 

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Se niente, in cielo o in terra, valesse più dell’umano, nessuno si stimerebbe così poco da andar in cerca di un capo.

(lunedì 24 novembre 2008)

 

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Dinanzi al Genio della Lampada tentò a lungo di esprimere un desiderio.

Poi, non riuscendovi, gli chiese la fine di quel mondo così privo di attrattive.

(domenica 23 novembre 2008)

 

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Vivono e crescono sentendosi del tutto liberi e sicuri le donne e i bambini i cui mariti e padri hanno armi in casa?

(sabato 22 novembre 2008)

 

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La Donna, è matto chi non la vede; la Madonna, matto è chi la vede.

(venerdì 21 novembre 2008)

 

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Scegliere la via più breve e diretta significa raggiungere solo la meta. Quando va bene.

(giovedì 20 novembre 2008)

 

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Percuotere un bambino anche solo con uno scapaccione è disconoscere lui e sé stessi come esseri umani.

Che si distinguono dagli altri animali perché immaginano e intuiscono. Fin dalla nascita.

(mercoledì 19 novembre 2008)

 

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Cosa ci insegna la strage di Erba? Tra laltro, che il matrimonio più solido è talvolta il matrimonio più malsano.

(martedì 18 novembre 2008)

 

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Hrundi V. Bakshi

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