Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca
La Terra vista da Anticoli Corrado nel gennaio del 2015
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(Sabato 31 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Giovedì 29 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Martedì 27 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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Il 18 gennaio 2015, pochi giorni dopo il massacro compiuto da fanatici religiosi malati di mente nella redazione di Charlie Hebdo e la successiva esibizione del pugno di papa Bergoglio contro chi “offende” la religione, il quotidiano La Repubblica ha avuto il “coraggio” di pubblicare le seguenti parole del suo fondatore, l’ex giovane fascista Eugenio Scalfari: “Il pugno dovrebbe essere ― credo io ― una norma che vieti e punisca chi si prende gioco delle religioni. Puoi criticarle, certamente, ma non insultarle. Questo è il pugno. Voltaire non sarebbe d’accordo, ma non possiamo chiedere a Francesco di esser volterriano”. Disgraziatamente, lo Scalfari si è dimenticato di stabilire dove passi, esattamente, il confine tra critica e insulto, nonché ― e questo è, se possibile, ancor più spiacevole ― chi altri potrebbe farlo se non, a loro esclusivo piacimento, i cosiddetti “offesi”, dal momento che i cosiddetti “offensori”, non sentendo la cosiddetta “offesa”, di quale aiuto potrebbero essere nel determinare tale confine? Ma niente paura, egregio dottor Scalfari: c’è qui ScuolAnticoli, Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca che, per soccorrerla in una così ardua opera di discernimento, pubblicherà le pagine più “offensive” che è riuscita a reperire nelle opere di alcuni grandi o grandissimi scrittori. Si comincia con un paio di capitoli de Il buon soldato Sc’vèik, di Jaroslav Hašek, nei quali, come avranno modo di constatare fin dalle prime righe l’egregio dottor Scalfari e tutti i “figli di... mamma religione” del suo stampo, il confine tra critica e insulto è così sottile che passerebbe entro la cruna del più minuscolo degli aghi senza neppure sfiorarla. Che ne dite, egregio dottor Scalfari e “fratelli” vari, sarà il caso di “vietare e punire” anche Il buon soldato Sc’vèik?... Come?... La domanda è troppo difficile? Può darsi, ma... altrimenti che compito a casa sarebbe?... Clicca qui per continuare a leggere il testo su ScuolAnticoli! O qui per scaricare il testo in .pdf! (Domenica 25 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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Nella foto, Luigi Scialanca (che sbagliando alza il pugno destro, sorry) nel settembre del 1984 sull’isola di Tylos, nel Dodecanneso, con il compagno Apostolos Caggifunda, partigiano nella Resistenza greca al nazismo tedesco.
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(Sabato 24 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Giovedì 22 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Martedì 20 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Lunedì 19 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Sabato 17 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Domenica 18 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Venerdì 16 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Giovedì 15 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Mercoledì 14 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Lunedì 12 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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Leggo che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, “ha promesso il sostegno degli Stati Uniti al popolo francese” (Il Fatto quotidiano, 10 gennaio 2015). Non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di parlare a nome del popolo francese. Parlo per me. E dico che io, Luigi Scialanca, il sostegno degli Stati Uniti lo rifiuto con orrore. Per un semplice quanto tragico motivo: son gli Stati Uniti che hanno ideato, organizzato, addestrato e finanziato (e poi combattuto, certo: la guerra globale era lo scopo ultimo dell’intera operazione) il fondamentalismo terrorista “islamico” che oggi colpisce l’Europa. E lo hanno fatto (prima in Afghanistan contro l’imperialismo sovietico, poi contro i dittatori al potere nei Paesi mussulmani) non per “esportare” (=imporre) la democrazia, idea già in sé stessa gravemente patologica, ma per costringere loro, noi e l’intero pianeta sotto il tallone finanziario, politico, militare, “culturale”, fanaticamente religioso, disumano e violento delle tirannie private che negli Stati Uniti hanno avuto origine e di cui gli Stati Uniti sono il centro di irradiazione mondiale e il minaccioso, onnipresente braccio armato. Ricordate la celebre sequenza de Il settimo sigillo che ho (e me ne scuso) scempiato nel fotomontaggio qui sopra? La famigliola di attori girovaghi, esseri umani immaginosi e liberi per i quali “la Morte” non è che una maschera (potete vederla, nella foto, a sinistra) da indossare sul loro misero palcoscenico, offre al cavaliere Antonius Block, reduce disumanizzato dalle Crociate, una ciotola di fragole, un bicchiere di latte e la propria affettuosa compagnia, davvero “salvifica” perché rimasta davvero umana, “solo” umana. E il cavaliere, per tutta risposta, offre loro il suo “sostegno” sapendo bene che egli porta la morte con sé dovunque vada e che essi, dunque, se lo accettassero sarebbero perduti. Ecco perché io, per me, respingo con orrore il “sostegno” di Obama: perché gli Stati Uniti (almeno a partire dall’assassinio di Kennedy, ma forse da molto prima: dal genocidio degli Indiani d’America) portano la morte con sé. La morte direttamente inflitta dalla loro violenza globale e, prim’ancora, la morte dell’umanità esportata ovunque dalla loro “cultura” disumana. Io rifiuto (e ho sempre rifiutato, anche se, via via, con sempre maggior comprensione) la “cultura” Usa. La rifiuto così come rifiuto e ho sempre rifiutato, fin da bambino, ogni sorta di religione individuale o collettiva più o meno organizzata e comunque mascherata (di cui, del resto, quella “cultura” è il prodotto ed è intrisa fino al midollo). Rifiuto l’ultrareligiosità fanatica della maggioranza dei Nord-Americani, che permea di odio antiumano ogni loro azione e perfino mobilitazioni (di origine europea) che altrimenti potrebbero essere generose. E rifiuto tutto ciò che dal loro fanatismo imbecille deriva e si alimenta. L’anaffettività razionale eretta a suprema realizzazione umana quando è, all’opposto, la più grave delle malattie mentali. L’odio contro gli esseri umani in quanto tali e, soprattutto, in quanto bambini, in quanto donne, e anche in quanto uomini quando non razionali astratti, senza cuore, violenti, ossessionati dal denaro, dal potere e, ancor prima, dal conflitto tra maschi. Il nazionalismo demente e razzista secondo cui gli Stati Uniti sarebbero l’incarnazione della Provvidenza divina sulla Terra. E la violenza mostruosa, individuale o aziendale o istituzionale, che da tutto ciò erompe continua, incalzante, permeante ogni aspetto della vita dei Nord-Americani e ogni meandro dell’orrenda società sopraffattrice che ne è il prodotto. Davvero il Paese delle stragi quotidiane può darci “sostegno” contro gli stragisti che proprio quel Paese ha ideato, organizzato, addestrato e finanziato (e poi combattuto, certo: la guerra globale era lo scopo ultimo dell’intera operazione)? E davvero può offrirci “sostegno”, a nome di quel Paese, il premio Nobel “per la Pace” ― ah, Europa, quanto assomigli a quelle povere donne che non riescono a non legarsi a maschi violenti ― Barack Obama, che contro la Costituzione a cui giurò fedeltà, e perfino contro le convenzioni internazionali che regolano il trattamento dei prigionieri di guerra, ha ordinato l’assassinio senza processo del prigioniero Osama bin Laden, cioè del terrorista (tanto più mostruoso quanto più “figlio” della “cultura” nord-americana) che proprio gli Stati Uniti avevano ideato, allevato, addestrato, finanziato... e poi combattuto, certo, per costringere l’intera Umanità nel ruolo di spettatrice muta e atterrita della loro guerra globale, come sempre fanno i maschi violenti contro le donne e i bambini che terrorizzano affrontandosi tra di loro? Davvero mr Obama è il cavaliere da seguire per sfuggire alla peste? Lui, che rappresenta e s’identifica fino al midollo con un Paese che, finché non accetterà il nostro sostegno, le nostre fragole, il nostro latte, la nostra compagnia rimasta umana, resterà il maggior produttore ed esportatore di patologia mentale della storia del Mondo? Noi Italiani, poi ― sia detto per inciso ― dovremmo avere sufficiente memoria storica del terrorismo per non farci abbindolare a creder vera una “guerra di civiltà” che i due contendenti mettono mostruosamente in scena (a rischio, come tutti i malati di mente gravissimi, delle loro stesse vite) allo scopo precipuo di terrorizzarci e asservirci. Noi Italiani dovremmo ricordare bene che tutti gli atti di terrorismo, qui da noi, furono pre-elettorali o, comunque, implicitamente e talora esplicitamente mirati al condizionamento delle nostre scelte politiche e, ancor prima, civili. Direte, forse: “Ma come? Le elezioni non sono certo imminenti, in Francia...” Rispondo: imminenti in Francia, e per l’Europa tutta, sono le elezioni in Grecia. Che possono, se i Greci non si lasceranno terrorizzare e asservire, spingere tutta l’Europa in una direzione più umana, cioè meno succube dell’American way of thinking and living. Direte, forse: “Ma gli attentati di matrice fondamentalista «islamica» non rafforzano invece gli antieuropeisti come Le Pen?” Rispondo: no, il terrore rafforza i governi. Questi governi. Le destre e le finte sinistre serve (mentalmente, prim’ancora che per denaro e potere) dell’imperialismo statunitense. Ricordate il comunista, poi fascista, ex agente della Cia, berluscista e oggi renzista Giuliano Ferrara plaudire gongolando al massacro dell’11 settembre 2001 poiché, esultava, “il mondo non sarebbe stato più lo stesso”, cioè non sarebbe più stato umano? Non sono un “complottista”. Non sto dicendo che la cristiano-finanza globale e i suoi servi religiosi (vero, papa Francesco?), politici e mediatici sono i mandanti della mostruosa strage di Parigi. Sto dicendo che sono i produttori e i prodotti della stessa “cultura” antiumana, e perciò oggettivamente alleati sempre, perfino quando si ammazzano a vicenda. Europa, Italia, rifiutiamo il fanatismo che vuol terrorizzarci per asservirci. Ma prim’ancora rifiutiamo le religioni (individuali o collettive, più o meno organizzate e comunque mascherate) senza le quali non vi sarebbe fanatismo alcuno. E rifiutiamo, anche, i cavalieri statunitensi che quella mortifera disumanità portano con sé dovunque illudendosi (e illudendoci) che la stiano sfidando e combattendo sulla “scacchiera” del Mondo. Del Mondo dove noi e i nostri figli viviamo e vogliamo continuare a vivere da esseri umani, e non da “pedine” spinte dal terrore. Facciamo che il mondo resti per sempre lo stesso: sempre più umano. Clicca qui per scaricare il testo in .pdf o qui per scaricarlo in .doc (Domenica 11 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Venerdì 9 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Giovedì 8 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Mercoledì 7 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com). Una legge in cui le violazioni del diritto costituzionale di informare e di essere informati sono palesi. Norme che sembrano elaborate solo in base al principio del mettetevi in riga, intimato dalla politica al giornalisti. Disposizioni cieche nei confronti della specificità rappresentata dal legame tra giornalismo e web. Il ddl sulla diffamazione prosegue la sua marcia. Una legge semplicemente sbagliata. Che secondo decine di associazioni che in Italia si occupano di informazione va fermata. Clicca qui per leggere e firmare l’appello!
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Clicca sull’immagine, se ti regge il cuore di vederla meglio. (Mercoledì 7 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Mercoledì 7 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
(Martedì 6 gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
(Giovedì 1° gennaio 2015. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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L’immagine di sfondo di questa pagina, raffigurante piazza delle Ville ad Anticoli Corrado, è un dipinto dell’artista danese Viggo Rhode (1900-1976).
L’ha segnalata a ScuolAnticoli il signor Peter Holck. Rielaborazione grafica di Luigi Scialanca.
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