La Classe 2013 - 2016 col professor Scialanca. Anticoli Corrado, mercoledì 3 giugno 2015

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La Classe 2013 - 2016 sull’Aniene venerdì 3 giugno 2016

552/1000, Il professor Scialanca ritratto da Caterina sul suo banco di scuola. Anticoli Corrado, 23 maggio 2016.

All’Auriella col professor Scialanca il 7 maggio 2015: clicca sulle miniature qui sopra per ingrandirle,

e sulla fotografia che segue per andare alla pagina dedicata, con altre 70 immagini:

Novembre 2014: la Classe 2013 - 2016 partecipa al concorso Scrittori di Classe e vince per la Scuola un kit di pronto soccorso!

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Caterina intervistata ad Arsoli il 13 novembre 2014.

Alla Festa delle Cantine, agosto 2014

Emozioni di Prima media, giugno 2014.

Altri lavori di Prima media (clicca sulle miniature per ingrandirle):

Con le professoresse Claudia Cerqua e Loredana Vasselli

Col professor Scialanca davanti alla Scuola, mercoledì 28 maggio 2014

14, 15 e 16 maggio 2014: la Classe 2013 - 2016 in gita a Urbino e a Fabriano

Clicca qui per vedere tutte le immagini! (gentilmente offerte da Caterina, Eleonora e Marco)

La Classe 2013 - 2016 a Roma martedì 18 marzo 2014 (fotografie gentilmente offerte da Marco).

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Maschere geometriche, Prima media, Educazione tecnica, 28 febbraio 2014.

In piazza delle Ville col professor Marcello Salvatore il 18 febbraio 2014

(Clicca sulle miniature per ingrandirle! La prima non è precisa perché è la composizione di due immagini)

Magia ad Anticoli: incantesimi, malocchio, fatture, esseri misteriosi, influssi e sortilegi nelle tradizioni del mio paese

di Nicola, Davide, Martina, Caterina, Denisa, Eleonora, Marco e Dario - 30 aprile 2015

Una delle superstizioni anticolane è il malocchio. Il malocchio è un’antica leggenda, diffusa in tutto il mondo. Qui, ad Anticoli, c’erano persone in grado di guarirlo gratuitamente: i loro nomi erano Pamela e Nello D’Andrea.

Il malocchio viene causato, ad esempio, da una ragazza che prova invidia per un concittadino a causa di un suo talento o di una sua qualità. La ragazza che lo manda si concentra e crede ciecamente in quello che vuole fare. Se il suo intento riesce, il malocchio colpisce il ragazzo; e lui, in base all’intensità della maledizione, può avere sventure e dolori fisici o psicologici.

Il ragazzo, allora, non sapendo cosa fare si rivolge alla strega del paese. Lei prende una bacinella d’acqua e un bicchierino d’olio, poi si fa il segno della croce e lo fa anche al ragazzo; intinge il mignolo nell’olio e ne fa cadere una goccia nell’acqua, ripetendo il gesto per tre volte. In base alla grandezza della goccia, la strega riesce a capire la gravità del malocchio. Infine, recita delle formule segrete accompagnate da alcuni gesti particolari. E il ragazzo, a questo punto, torna a casa tranquillo.

Recentemente, qui ad Anticoli, si è verificato questo fenomeno a una signora di nome Daniela. Dopo aver subìto il malocchio ha avuto diverse sventure, come, ad esempio, una frana nelle vicinanze della sua abitazione. In seguito ha avuto delle mancanze fisiche. Dato che lei non crede nelle maledizioni, ha deciso di non curarsi, subendo altre sventure.

In Romania questa maledizione viene curata in modo diverso. Lì, la persona colpita si reca da un esperto in questo campo e il rito comincia. Si prende un bicchiere d’acqua e dodici fiammiferi, che vengono accesi uno alla volta e, per ognuno di essi, viene recitata una preghiera seguìta da una formula segreta. Al termine di questi riti, i fiammiferi vengono buttati nell’acqua e, in base all’odore del fumo e alla loro disposizione nell’acqua, si capisce chi è l’autore della maledizione. Ma nella cultura romena ci sono anche altri metodi per curare il malocchio.

Oltre al malocchio, gli Anticolani pensavano che esistessero creature fantastiche. Credevano che quando calava la sera dalle montagne, un signore si trasformasse in un lupo mannaro, che aggrediva tutte le persone che incontrava sulla sua strada. Per questo, verso le dieci e mezza di sera, tutti dovevano ritirarsi in casa e andare a dormire.

Un’altra leggenda era che i contadini credevano al mago Peretta, che per mezzo della sua magia faceva camminare i cappelli e riusciva a prevedere il futuro e la salute dei concittadini. Ma in seguito il parroco, che a quel tempo era don Vittorio Occhigrossi, scoprì che era tutto un inganno e lo smascherò.

Nelle culture di tutto il mondo esiste una bambola, la Bambola Vudù. Era fatta di pezze e di paglia. Era usata per far del male fisicamente per mezzo degli aghi che venivano conficcati in essa. Per farla funzionare in modo efficace bisognava che avesse i capelli della vittima e, all’interno, un suo oggetto personale.

Una leggenda romena narra che con il cordone ombelicale, immergendolo in una bacinella d’acqua, si può vedere il futuro del bambino.

Ad Anticoli per tradizione si celebra il Mortorio, in memoria di tutti i defunti. Siccome veniva celebrato solo ad Anticoli, si decise di abolirlo. Ma il giorno del Mortorio una frana spaventò così tanto gli Anticolani, che si decise di ripristinarlo.

Jaafamo

8 giugno 2016

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