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Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca

 

Una passeggiata agliu Vadu...

 

La Prima e la Seconda media al Vado con Paola Caccavale martedì 3 ottobre 2006

 

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Prima di questa mattina, io avevo già visto la fontana, ma con le spiegazioni dateci da chi l'ha realizzata, quest'opera l'ho vista con occhi diversi. È stata davvero una bella esperienza, tanto che l'ho subito raccontata quando sono tornata a casa. (Sonia).

Martedì 3 ottobre 2006 due classi della Scuola Media si sono recate agliu Vadu, dove Paola ha spiegato loro la fontana

che sta realizzando. Una fontana che è già molto bella, benché ancora in progress, e che renderà ancora più caratteristico

questo luogo così amato dagli Anticolani. Ecco le foto del Prof e i resoconti della visita scritti da alcuni degli Alunni...

 

Per me il Vado è molto meglio adesso, perché prima era davvero molto spoglio. Quello che mi colpisce di più sono i colori delle

pietre, perché mi danno molta allegria. Con le spiegazioni di chi l’ha realizzata, quest’opera l’ho vista con occhi diversi.

È stata una bella esperienza, tanto che l’ho subito raccontata quando sono tornata a casa (Sonia).

1. Il cielo sopra il Vado.

1. Il cielo sopra il Vado.

2. La Prima e la Seconda.

2. La Prima e la Seconda.

3. Paola inizia a spiegare.

3. Paola inizia a spiegare.

4. I ragazzi ascoltano attenti.

4. I ragazzi ascoltano attenti.

5. La Fontana vista da Nord.

5. La Fontana vista da Nord.

6. Il cinghiale alla fonte.

6. Il cinghiale alla fonte.

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7. La Fontana da Ovest: l’Auriella.

7. La Fontana da Ovest: l'Auriella.

8. La Sorgente e la Valle.

8. La Sorgente e la Valle.

9. La Fontana (particolare): agliu Vadu.

9. La Fontana (particolare): "agliu Vadu".

10. La Fontana (part.): le Libellule.

10. La Fontana (part.): le Libellule.

11. La Fontana (part.): una Farfalla.

11. La Fontana (part.): una Farfalla.

12. La Fontana (part.): il Ruscello.

12. La Fontana (part.): il Ruscello.

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13. La Fontana (part.): una Farfalla.

13. La Fontana (part.): una Farfalla.

14. La Fontana (part.): Intarsi floreali.

14. La Fontana (part.): Intarsi floreali.

15. Attenzione e interesse!

15. Attenzione e interesse!

16. Ascoltando Paola.

16. Ascoltando Paola.

17. Ascoltando Paola.

17. Ascoltando Paola.

18. Ascoltando Paola.

18. Ascoltando Paola.

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19. La Fontana (part.): i Fiori di Campo.

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20. La Fontana vista da Est.

20. La Fontana vista da Est.

21. La Fontana (part.): il Cinghiale.

21. La Fontana (part.): il Cinghiale.

23. Paola spiega.

22. Paola spiega.

23. La Fontana (part.): A serpe agliu buciu.

23. La Fontana (part.): "A serpe agliu buciu".

24. Ascoltando Paola.

24. Ascoltando Paola.

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25. Ascoltando Paola.

25. Ascoltando Paola.

26. Ascoltando Paola.

26. Ascoltando Paola.

27. Agliu Vadu.

27. Agliu Vadu.

28. La Fontana (part.): A serpe agliu buciu.

28. La Fontana (part.): A serpe agliu buciu.

29. Il signor Gaetano.

29. Il signor Gaetano.

30. Paola spiega.

30. Paola spiega.

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31. Via Maurice Sterne (sic).

31. Forse non a caso, via Maurice Sterne è un vicolo cieco...

32. La passeggiata continua...

32. La passeggiata continua...

33. Una voce ci saluta con affetto...

33. Una voce ci saluta con affetto...

34. La signora Pierina parla con noi.

34. La signora Pierina parla con noi.

35. Ci preparimo a tornare a scuola.

35. Ci preparimo a tornare a scuola.

36. Il glorioso ulivo della scuola.

36. Il glorioso ulivo della scuola.

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Le Riflessioni di Natalia, di Lorenzo, di Cecilia e di Sonia

Natalia: Passeggiata agliu Vadu

 

Questa mattina, durante l’orario scolastico, noi della Ia e della IIa media siamo andati al Vado con il prof. Scialanca a vedere un’opera realizzata da Paola.

Paola è una ragazza appassionata d’arte, ha una bambina di quattro anni, è molto simpatica e ci ha accompagnato. Il Vado è un curvone della via Romana, dove, nella piazzetta, Paola ha realizzato una bellissima fontana. L’opera è stata costruita con grandi pietre naturali e una base di cemento, che lei ha decorato con dei mosaici belli e colorati. Essi raffigurano degli animali e l’Oreella. Alcuni animali raffigurano dei proverbi anticolani, come la vipera del proverbio che dice: Non stuzzicà ’a serpe agliu buciu! Poi ci sono le libellule, le farfalle, un gatto, un maiale e una rana.

L’Oreella è invece una sorgente d’acqua sulfurea che fa una puzza terribile! Però è un posto molto bello, dove vanno sempre i ragazzi in estate e dove organizzano delle feste che sono come delle discoteche all’aperto.

La fontana è già funzionante, ci si può bere ed è abbellita da piantine. Poiché la vasca è vuota per sicurezza, perché i bambini piccoli potrebbero caderci, Paola ha deciso di riempirla di palline marroni che ha comprato lei. Intorno alla fontana c’è un muretto, dove i ragazzi si siedono per stare insieme, due panchine e tre cipressi che rappresentano Anticoli, anche se a qualcuno danno fastidio perché gli ricordano il cimitero.

Dopo la fontana abbiamo deciso di andare al Piscicarello, che è un vecchio fontanile. Strada facendo, da una finestra, si è affacciata una signora di novantun anni che ha fatto i complimenti a Paola per la sua opera. Al vecchio fontanile non ci siamo più andati e siamo tornati verso la scuola. Anche questa volta abbiamo fatto un incontro: un signore di novantacinque anni. Abbiamo scambiato due parole e siamo tornati in classe. Ma prima di entrare abbiamo fatto una foto di gruppo, per ricordare la bella esperienza!

Mi sono divertita molto e mi hanno incuriosito le tecniche che si possono usare per creare qualcosa con la propria fantasia e con le proprie mani. Mi piace molto guardare le sculture e i quadri e mi piacerebbe realizzare un’opera d’arte tutta mia, creata con la mia fantasia e con le mie mani...

Dimenticavo: sulla fontana è incisa la scritta: Agliu Vadu.

 

Natalia

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Lorenzo: Riflessione su una passeggiata agliu Vadu

 

Questa mattina con il prof. Scialanca e Paola siamo andati al Vado, a vedere la scultura fatta da Paola. E lei ci ha detto che quella scultura rappresenta tutto. Puoi vederci: un quadrupede, che quando passi sembra che cammini; delle farfalline, uno scorpione; una gatta incinta, che ha tra le zampe una lucertola; delle libellule, una rondine, ecc. Poi ci ha detto un proverbio che fa: Non stuzzicà ’a serpe agliu buciu e ci ha fatto vedere dove si trova la serpe e ci ha mostrato la testa e la coda che sbucano da sotto una pietra.

A Paola hanno detto che dentro quella fontana doveva metterci l’acqua, ma lei ha rifiutato, perché altrimenti i bambini potrebbero arrampicarsi e caderci dentro. Poi ci ha detto che l’opera non è ancora finita, perché deve metterci altre pietre bellissime. E dentro alla vasca, invece dell’acqua, ci ha messo la terra e delle piante, che sono bellissime. Ma lei, al posto di queste piante, ci vuol mettere un bell’ulivo, che resiste al caldo, al freddo e al vento forte.

Poi ci ha fatto mettere seduti su una scalinata di blocchi di cemento per farci la foto, e dopo un po’ ci ha spiegato che il Vado era un punto dove gli innamorati facevano l’amore, così potevano vedere se il padre ritornava sù dai campi, se non era d’accordo che sua figlia amasse quel ragazzo... E ancora oggi gli anziani si mettono seduti su quella panchina per vedere le macchine che salgono o che se ne vanno.

Questo viene detto il paese delle modelle, ma oltre alle modelle c’erano degli scultori e dei pittori famosi.

Poi il professore e Paola ci hanno spiegato che prima i bagni non ce l’avevano in casa, ma li mettevano sui balconi.

Poi siamo andati in un vicolo, dove c’è un muro così pieno di muschio e di foglie che sembra uno scivolo. Lì si è affacciata alla finestra una signora di novant’anni, di nome Pierina. Ha provato a riconoscere di chi siamo figli o nipoti, ma non ci è riuscita, ha riconosciuto solo Stefano, Sara e Cecilia.

Siamo andati più giù, abbiamo incontrato un’altra signora che stava preparando il pranzo e le abbiamo chiesto se potevamo proseguire, ma ci ha risposto di no e siamo ritornati indietro.

Dopo aver fatto tutte quelle scale, Paola ci ha fatto conoscere un altro signore, che è dotato di tanta memoria e ha ben novantasei anni. Si chiama Gaetano. Ci ha spiegato che Arturo Martini era uno scultore bravissimo e intelligente, che ha fatto delle sculture bellissime. E ci ha raccontato che lui, Gaetano, quando andava a scuola, siccome i maestri usavano la bacchetta per picchiare gli alunni, una volta mise il tabacco nella bacchetta del maestro, che così si spezzò.

Siamo ritornati a scuola e abbiamo visto un ulivo molto bello, abbiamo ringraziato Paola per questa esperienza e l’abbiamo salutata.

Per me è stata un’esperienza bellissima, perché in questo modo abbiamo saputo un po’ di più sulla scultura e sulla pittura. Insomma, mi è piaciuto molto!

 

Lorenzo

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Cecilia: Riflessione su una passeggiata agliu Vadu

 

Questa mattina, il prof. Scialanca ha deciso di portarci a vedere la fontana che si trova al Vado, in dialetto Vadu, realizzata da Paola.

Paola è un’artista, che si dedica a dei lavori in pietra e in mosaico.

Verso le dodici è venuta a chiamarci a scuola per poi accompagnarci al Vado e spiegarci cosa rappresenta la sua opera. Arrivati giù, ci ha fatto sedere subito sulla gradinata per incominciare a spiegare. Ha iniziato proprio dai gradini dove noi eravamo seduti: ci ha fatto notare che proprio dietro di noi c’era una piccola buca, dove lei stessa ha piantato un arbusto trattato per circa cinque anni da suo marito.

Quella gradinata l’ha realizzata proprio per noi ragazzi, che nelle sere estive andiamo molto spesso al Vado.

Di fronte a noi c’era una bella fontana, la cui vasca non conteneva acqua, ma alcune piante di felce in una specie di terra a forma di palline, per evitare che i gatti facciano i loro bisogni proprio lì. All’inizio ci voleva mettere tre pini, che rappresentano lo stemma di Anticoli, con alcune piante della zona, come ad esempio la felce selvatica, i fiori che si incontrano lungo la strada, ecc. Ma tutto questo non è stato ancora possibile, perché il Comune di Anticoli ha voluto lasciare in sospeso la fontana per qualche giorno per le feste della Madonna e non c’è stato il tempo di piantarli.

Nella parte posteriore della fontana si trova un rubinetto da cui esce acqua potabile, e anche molto fresca! In particolare, abbiamo notato che l’acqua scorre dentro una roccia a spirale e poi va a finire dentro una cavità. Io sono rimasta molto stupita, perché Paola ci ha detto che quella pietra non era stata lavorata, ma era una pietra naturale.

Detto questo, l’ultima cosa da spiegare era che cosa rappresentavano le figure in mosaico e in pietra poste lungo i bordi della fontana. Iniziando dalla parte destra, Paola ci ha fatto notare alcuni animali: un maiale, fatto di pietra; alcune farfalle, realizzate con pietruzze da mosaico; un serpente, che si riferisce al proverbio anticolano: Non stuzzicà ’a serpe agli buciu, ecc. Ma oltre agli animali sono raffigurate anche delle piante, sempre del nostro territorio. E infine c’è la sigla di Anticoli Corrado, A.C., che si può vedere dalla strada.

A questo punto, finita la spiegazione della fontana, Paola ci ha fatto vedere molto velocemente tutta la piazzetta e poi ci ha fatto entrare in un vicolo molto stretto, dove abbiamo incontrato una vecchietta di novant’anni che è stata molto contenta di vederci; e dopo qualche minuto siamo tornati nella piazzetta per poi incamminarci verso la scuola.

Per me è stata una visita molto interessante e divertente. Ci sono state alcune cose che mi sono piaciute più di altre, e cose che ho trovato molto interessanti. Come, ad esempio, l’acqua che scorre dentro una pietra naturale a spirale, i mosaici intorno alla fontana, ecc.

Adesso Paola ricomincerà a lavorare per finire la fontana, che era stata lasciata in sospeso per le feste.

 

Cecilia

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Sonia: Riflessione su una passeggiata agliu Vadu

 

Questa mattina, durante le ore di Lettere, con il prof. Scialanca siamo usciti da scuola e ci siamo recati insieme con Paola, un’artista locale, a visitare la sua fontana al Vado.

Quando siamo arrivati, ci ha dato spiegazioni sul perché la fontana sia stata realizzata in quel modo. Praticamente, ci ha spiegato che con quell’opera vuole rappresentare alcuni luoghi caratteristici di Anticoli insieme alla flora e alla fauna del suo territorio.

La fontana è rivestita con delle pietre colorate, collocate a mosaico, che formano dei disegni.

L’acqua, che scorre tra le pietre naturali (prese in montagna, modellate dalla pioggia e dal vento) ricorda il luogo di Anticoli chiamato il Piscicarello. Mentre l’Oreella è rappresentata da dei pezzi di pietra color verde acqua, incastrati fra loro, con delle libellule, sempre in pietra, che svolazzano sopra di essi. Inoltre vi sono rappresentati: un gatto, un maiale, che viene visto come un qualsiasi animale quadrupede, delle farfalle dai diversi colori e dimensioni, una vipera che raffigura un proverbio anticolano, una rondine, un vortice, un tronco, foglie di piante locali, ecc.; ma ogni persona che visita questa fontana può interpretare le figure in modo diverso...

Paola, prima di realizzare quest’opera, ha dovuto fare molte ricerche su Anticoli e chiedere spiegazioni a molte persone.

Dopo aver visto la fontana, siamo scesi per un vicoletto e lungo la strada abbiamo incontrato una signora di novantacinque anni, amica di Paola. Lei ricorda tutti i cambiamenti che sono avvenuti ad Anticoli, e come lei un altro signore che abbiamo incontrato, sempre sui novanta-novantacinque anni, con una memoria di ferro, che ricordava ancora i racconti dei suoi genitori quando lui era bambino.

Per me il Vado è molto meglio adesso che quando c’erano solo due panchine, perché prima era davvero molto spoglio. Quello che mi colpisce di più sono i colori delle pietre, perché mi danno molta allegria. Prima di questa mattina, io avevo già visto la fontana, ma con le spiegazioni dateci da chi l’ha realizzata, quest’opera l’ho vista con occhi diversi. È stata davvero una bella esperienza, tanto che l’ho subito raccontata quando sono tornata a casa.

 

Sonia

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