La Valle dal Vado vista da Valerio, in Seconda media, mercoledì 17 aprile 2013
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Il luogo di Anticoli che amo di più
Il luogo di Anticoli che amo di più sono i Colli. È il mio posto preferito perché sono molto grandi e aperti. Il posto, in particolare, che amo di più è quello tra un campo ed un altro. Lì ho vissuto gran parte della mia vita. È molto bello anche perché lì batte sempre il sole e si vede il cielo benissimo, soprattutto di notte. Questo posto io lo chiamo Mezzanotte perché, quando saliamo di sera ai Colli a vedere le stelle o a farci una passeggiata, a mezzanotte andiamo lì: non so di preciso perché vi andiamo, però è bello. Poi dei Colli mi piacciono gli Spalti.
Gli Spalti mi ricordano molte cose, ma in particolare una che rimarrà sempre impressa nella mia mente...
Un giorno, mamma, papà e Daniele erano andati a Roma ed io ero rimasto con i nonni sù ai Colli. Chiesi a nonna se potevo fare un giro in bicicletta e lei mi disse di sì. Andammo ai Colli e mi feci dei giretti là. Dopo qualche minuto mi stufai e andai agli Spalti per fare la discesa.
Nonna mi aveva detto queste parole: “Attento, ché se cadi ti spacchi la testa!”
Parole sante!
Scesi giù dalla discesa e cascai sul brecciolino; nonna chiamò sùbito nonno e andammo all’ospedale. Arrivati, vidi una siringa e mi spaventai. Mi fecero sdraiare, ma per tenermi ci vollero molte persone. Mi misero i punti e tornai a casa.
Un altro bel posto che mi piace di Anticoli è la Piazza delle Ville. È molto bella perché ci sono i sanpietrini che la fanno più bella, ed è bella anche perché c’è una bellissima fontana di Arturo Martini. Il punto più bello della piazza, in particolare, è la piazzetta davanti al vecchio forno. Lì ci giocavo da piccolo, sempre! La domenica andavo lì e giocavo a calcio con i miei amici.
Era molto bello, perché giocavamo sù e giù per le scale a fianco e perché lungo le scale c’è come un balcone dove giocavamo a carte. Il posto è bello anche perché c’è quel grande albero dove il pallone si bloccava, e per riprenderlo sudavamo sette camicie!
(scritto in Seconda media l’11 febbraio 2013)
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