Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca
La Terra vista da Anticoli Corrado nel novembre del 2014
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(Venerdì 28 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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Per Agnese Renzi non provo alcun interesse. Quel che invece mi interessa e mi colpisce, dell’articolo de il Fatto del 27 novembre di cui vedete l’incipit qui sopra, è che, se i dati che riporta sono corretti, in decine di migliaia di Istituti scolastici pubblici italiani i Collegi docenti hanno votato (a favore o contro) la cosiddetta Buona Scuola del duo Renzi-Giannini. La domanda è: come mai gli altri non l’hanno fatto? Perché decine di migliaia di colleghi hanno ritenuto importante far udire la loro voce a favore o contro una proposta di (cosiddetta) riforma che, fra le altre brutture, vuol fare di essi gli schiavetti scodinzolanti dei dirigenti scolastici, e decine di migliaia di altri colleghi invece no? Sarei disposto a pagare di tasca mia (se potessi permettermelo) l’analisi sociologica e psicologica che rispondesse a tale quesito. In mancanza di essa, non posso che esprimere qualche ipotesi... Ignavia? Disperazione? O vi sono Collegi ove i docenti vengono (più o meno sottilmente) intimiditi e/o si lasciano intimidire? E, in tal caso, da chi? Sono domande retoriche? Be’, direi proprio di sì! Intanto, cliccando qui troverete una mozione già pronta da votare. Copiatela, fatela firmare dai vostri colleghi, chiedete (ne avete il diritto) un Collegio docenti straordinario e... tornate in vita, a dispetto di chi vi vuole consenzienti perinde ac cadaveres. (Giovedì 27 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Martedì 25 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Lunedì 24 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
E noi valutiamo solo gli insegnanti? Ciò chiama in causa la politica e l’economia, che tutto fanno meno che aiutare i lavoratori (in termini di tempo e di risorse) a vivere pienamente i rapporti interumani. Chiama in causa i media, che da decenni aggrediscono sistematicamente i rapporti famigliari dei bambini e degli adolescenti per farne le proprie docili marionette. Chiama in causa la famiglia stessa, che non sempre ha per i figli gli affetti, l’interesse e l’impegno senza i quali la loro realizzazione è a rischio sin dai primi giorni di vita. E noi sottoponiamo a valutazione pubblica solo gli insegnanti? Questo equivale a farne dei capri espiatori. (Giovedì 19 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Sabato 19 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Mercoledì 19 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Martedì 18 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Lunedì 17 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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L’avventurismo renzista va dove lo porta la sua micidiale insensatezza: in Italia dilagano il fascismo e il razzismo. Solo gli idioti, o quelli che vogliono precisamente ciò, possono ancora ignorare (o fingere di ignorare) dove ci porterà la distruzione della Sinistra italiana. (Domenica 16 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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Se Bergoglio può fare diagnosi psichiatriche di massa (chi prova veri affetti e chi li finge), allora può farle anche ScuolAnticoli, che è psichiatra tanto quanto lui. Cioè zero.(Sabato 15 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Venerdì 14 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Giovedì 13 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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Qualche nostalgico gradirà sapere che 2.800 miliardi, in lire, sono 5.420.800.000.000.000. Cioè 5 milioni e mezzo di miliardi. (Lunedì 10 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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Il razzista e nazista Martin Heidegger (da il Fatto dell’8 novembre 2014. Clicca sulla miniatura per leggerla). Nelle ultime righe, citato un nuovo libro di Emmanuel Faye, Heidegger, il suolo, la comunità, la razza. Spero che sia tradotto quanto prima in italiano! (Sabato 8 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Sabato 8 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Sabato 8 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
La horror-immaginazione dei finti-sinistri (e le sue gravissime conseguenze sulla salute mentale e la sicurezza di tutti noi) (Anticoli Corrado alle 17 di giovedì 6 novembre 2014, durante l’allerta viola in tutta la provincia di Roma). Clicca qui per scaricare il testo in .pdf Clicca qui per scaricare il testo in .doc
Carrara, giovedì 6 novembre 2014: “Ma guardi che non è stata una pioggia epocale, è stata una pioggia intensa di quelle che in autunno possono capitare” racconta il geologo Riccardo Caniparoli. Che stesse per abbattersi un’ondata di maltempo la Protezione civile l’aveva detto segnalando l’allerta. Non è bastato. “Bisogna intervenire fra un’emergenza e l’altra e fare i lavori necessari per mettere il territorio al riparo da questi disastri” spiega Vittorio d’Oriano, vicepresidente della associazione dei geologi e docente all’università di Siena. (Dal sito de La Repubblica).
Penso di aver fatto una piccola scoperta: il finto-sinistro si riconosce e si smaschera (anche, se occorre, in noi stessi) dall’orrore e dal catastrofismo che permeano la sua immaginazione. Che lo rendono del tutto incapace di agire positivamente. E con i quali tenta di ammorbare e terrorizzare le menti altrui. Non è il solo modo per individuare un finto-sinistro, ma è forse il più sicuro e tempestivo. Il finto-sinistro, tanto più quanto più è fasullo, non fa che aspettarsi disastri, orrori, violenze e brutture. Attenzione, in questo non finge: è davvero perennemente angosciato, e ne soffre. Anche se dice e vuol far credere il contrario, il finto-sinistro non è capace di attendersi, dall’immediato o più lontano futuro, né sicurezza né pace, né salute né benessere, né umanità né gioia, né bellezza né piacere. Vede sempre nero, intorno e dinanzi a sé, ed è questo continuo abbrutimento dell’immaginazione a conferirgli (o conferirle) la tipica espressione allarmato-depressa che l’ingenuo scambia per gentilmente pensosa. E a far di ogni suo dire un predicare, tanto più politically correct nei contenuti quanto più è cinicamente sfiduciato, cioè offensivo e sprezzante, nella sostanza che i toni rivelano. Terremoti, eruzioni vulcaniche, tsunami, alluvioni, smottamenti, incendi, disastri, crolli di portata epocale, guerre, pestilenze inarrestabili e, alla fine, l’apocalisse e la conseguente totale cancellazione della nostra sventurata specie dalla faccia della Terra: per l’immaginazione finto-sinistra tutto ciò, e anche altro, e perfino di peggio, è sempre “dietro l’angolo”, come diceva agli inizi della sua “carriera” un famoso precursore mediatico dell’autofalsificazione della sinistra italiana. Il finto-sinistro, così, giunge ben presto ad aspettarsi orrore e violenza da chiunque abbia la sfortuna di entrare in contatto con lui (o con lei): escluse alcune figure “straordinarie”, che il finto-sinistro accuratamente mitizza a distanza (pratica che fa parte delle sue molteplici tattiche per sembrare a sé e agli altri “una brava persona”) ogni essere umano gli appare potenzialmente pericoloso e lo insospettisce, in ognuno intravede un mostro e nefandezze in preparazione, e contro ognuno quindi si premunisce e si difende... con l’azione? No: con l’odio, col “pensiero” morboso, con ogni sorta di “esorcismi”, con la maldicenza. E, se ha potere, grande o piccolo che sia, esercitandolo per calunniare, escludere, isolare e far impazzire, tra la folla sconfinata dei “sospetti”, uno o più capri espiatori che, caricandosi di tutto il suo orrore, gli (o le) renda possibile, per qualche tempo, un rapporto “normale” con gli altri. È inevitabile, così, che il finto-sinistro precipiti in una visione disperatamente e violentemente negativa dell’essere umano. In un anti-umanesimo estremo. Che spesso tenta di nascondere, però, poiché si rende conto che esso è l’opposto dell’ottimismo che ci si attende da chi, a parole, sostiene di essere un progressista, cioè di operare per il progresso dell’Umanità nella certezza che essa ne sia capace. Checché ne “pensi” e dica lui (o lei) ― ma, ripeto, il tono moralistico del suo predicare tradisce sempre la sua falsità ― la horror-immaginazione del finto-sinistro non gli permette di sentire e vedere gli esseri umani (sé compreso) altrimenti che come mostri, pazzi, assassini e depravati che solo il più severo controllo interno ed esterno può trattenere dall’abbandonarsi a ogni sorta di efferatezze. Ahilui (o lei): quando arriva a questo punto, la sua metamorfosi è completa: l’uomo (o la donna) che un tempo era di sinistra, pur continuando a fingersi tale a sé e agli altri, è ormai un (o una) fascista. Controllo e autocontrollo terrorizzanti, ho scritto. Già, perché il finto-sinistro (all’opposto di chi lo è veramente) non è in grado di fare alcunché di concreto per eliminare i pericoli, reali o inesistenti, che vede incombere su di noi: può solo spaventare, solo gridare: “Scappate!”, solo lanciare i famosi “allerta”, o allarmi, di ogni colore e per ogni evenienza, che quando occorrerebbero davvero non vengono dati, e quando vengono dati risultano quasi sempre del tutto superflui. Odo già le obiezioni del finto-sinistro, per altro ripetute a pappagallo come tutti i suoi “pensieri” e discorsi: “Meglio prevenire che curare!” “Meglio un allerta di troppo che dover poi contare i morti!” Vero, come (quasi) tutti i luoghi comuni dei finti-sinistri. Ma il punto è proprio questo: il finto-sinistro non fa assolutamente niente per prevenire. E come potrebbe, se non ha più alcun rapporto con la realtà né vede altro, in essa, che gli orrori di cui la sua immaginazione è pervasa? Il finto-sinistro, cioè, non mette in sicurezza gli edifici pubblici e privati di un Paese che è tra i più sismici del pianeta (un’impresa collettiva che darebbe senso, lavoro, benessere e fiducia a tutti gli Italiani per mezzo secolo almeno); non rafforza gli argini dei fiumi e dei torrenti; non si prende cura dei monti e delle campagne abbandonati; non mette fine alla cementificazione selvaggia; non lotta contro l’inquinamento; non rende più progredita ed efficiente la Sanità pubblica (al contrario: la massacra di “tagli”). E questo sarebbe “prevenire”? Ma chi vuoi prendere in giro? No: il finto-sinistro conosce un solo modo di “prevenire” i pericoli veri (e al contempo di affibbiare a noi la tremenda responsabilità della sua distruttiva inazione): lanciare “allerta”, disporre ovunque avvisi di “fare attenzione” e sfornare leggi “sulla sicurezza” il cui unico vero scopo e quello di scaricare sulle vittime le conseguenze materiali e legali dell’incuria dei potenti. Riuscendo, così ― lui, il finto-sinistro che è invece il vero pericolo per la sicurezza di tutti noi ― a sembrare perfino premuroso, sollecito, mentre grida a tutto spiano o mellifluamente sussurra: “Fuggite! Mettetevi in salvo!” Non può fare altro, “poverino”, poiché per lui, o per lei, non esistono veri pericoli, ma solo il catastrofico orrore immaginario che di continuo presente e prevede, e nei confronti del quale sa soltanto, mediaticamente, ipnotizzarsi e ipnotizzare, allarmarsi e allarmare, terrorizzarsi e terrorizzare. Lo ripeto: neanche lui (o lei) è felice, nell’orrore e nel catastrofismo senza vie d’uscita in cui l’immaginazione malata lo ha confinato. Ma non per questo si può compiangerlo (o compiangerla) quando diventa disonesto e violento ― nell’inettitudine a operare davvero a cui lo (o la) consegna l’annullamento della realtà ― spacciando per azione il tentativo terroristico di contagiare tutti con la sua malattia. Di tramutare tutti noi in inorridite e disperate sentinelle contro un mostruoso che sarebbe ovunque e in ognuno, noi stessi inclusi, e contro il quale, perciò, non si potrebbe fare altro che scappare ― ognuno per sé e Dio, come ti sbagli, per tutti ― guardandoci l’uno dall’altro come pazzi dai pazzi.
Note.
1. Ci si domanderà, forse, perché io scriva di immaginazione, anziché di allucinazioni. Ecco: pur non essendo uno psichiatra mi pare che le allucinazioni qui non c’entrino, poiché la horror-immaginazione del finto-sinistro, anziché manifestarsi con singoli episodi, sia pur frequenti, di “mostrificazione” del vissuto, è ormai uno stato di ininterrotta alterazione del sentimento e della sensazione che gli tramuta in permanenza il mondo, umano e non umano, in un luogo d’indicibile orrore sempre incombente. Come mi sembra che non c’entri, all’opposto, la fantasia, poiché essa, penso, scaturisce sempre da un’immaginazione, almeno in parte, ancora sana. Mentre la horror-immaginazione del finto-sinistro ha molto più a che vedere col peggior Stephen King che col genio di Franz Kafka.
2. E i destri, si dirà, dopo tutto questo scrivere contro i finti-sinistri? Sono forse santi, loro? Assolutamente no. Ma forse sono meno pericolosi dei finti-sinistri. I finti-sinistri, mi pare, sono addirittura più religiosi dei destri, cioè odiano di più gli esseri umani. I destri usano la religione a fini di potere, ma ci credono poco. E perciò, anche quando cadono preda della horror-immaginazione, tuttavia sono un po’ meno fanatici dei finti-sinistri, un po’ meno inflessibili, nel sentirci e vederci come mostri. Clicca qui per scaricare il testo in .pdf Clicca qui per scaricare il testo in .doc (Giovedì 6 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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Ma il Carrasco de Paula non è nuovo a uscite di questa sorta. Come il 4 ottobre 2010, quando si scagliò contro l’assegnazione del Premio Nobel al medico inglese Robert Edwards, “padre” della fecondazione assistita. (Martedì 4 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
La copertina dell’interessante numero monografico de Le Scienze di novembre, in edicola da oggi. Tra gli articoli, nella sezione Cosa ci rende speciali, un intervento di Blake Edgar, senior acquisitions editor per la University of California Press e autore di diversi libri, intitolato Meglio in due: L’unione di coppia potrebbe essere stata la migliore mossa evolutiva mai compiuta dai nostri antenati. (Lunedì 3 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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(Domenica 2 novembre 2014. Luigi Scialanca, scuolanticoli@katamail.com).
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L’immagine di sfondo di questa pagina, raffigurante piazza delle Ville ad Anticoli Corrado, è un dipinto dell’artista danese Viggo Rhode (1900-1976).
L’ha segnalata a ScuolAnticoli il signor Peter Holck. Rielaborazione grafica di Luigi Scialanca.
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