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Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca
La Reggia di Anticoli Corrado
Home I Perché No 25 aprile 2008: solidarietà alla professoressa Anna D'Incalci
La professoressa Anna D’Incalci introduce il concerto del maestro Alessandro Panatteri (alle sue spalle) |
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Come da una reggia, dalla bella casa della professoressa Anna D’Incalci ad Anticoli Corrado si domina il paese e la Valle dell’Aniene. Reggia d’arte e di poesia, musica, teatro, letteratura, corte d’incontri sempre preziosi e di scoperte e conversazioni stimolanti, questa casa è il centro della vita intellettuale e artistica anticolana e irradia i suoi benefici influssi su tutta la regione che va da Subiaco a Roma.
Un territorio, infatti, tanto più è umano quanto più si differenzia dai luoghi che gli altri animali governano e difendono con gli artigli e le zanne. Quanto più è invisibile, non percepibile dai sensi, non protetto da baluardi materiali, non segnato sulle carte ― quanto più, insomma, i suoi possedimenti sono solo mentali, fantastici, culturali ― tanto più esso conferma il lungo cammino evolutivo che ha reso la nostra specie diversa da ogni altra.
Anna D’Incalci non amministra (purtroppo) né un comune né una nazione, non dispone di eserciti e di polizie, non riscuote tasse. Come la Chiesa, potremmo dire, se non fosse che le chiese sottomettono le anime con i dogmi, mentre lei ― la nostra Anna, Maestra e insegnante vera, che onora e arricchisce Anticoli Corrado e tutta la Valle con la sua presenza e con i suoi doni intellettuali ― regna sulle menti senza imporre alcunché, seducendole coi tesori di fantasia, d’intelligenza, di cultura e di humour che instancabilmente profonde.
Qualcuno potrà anche sorridere, all’idea di un Regno immaginario la cui capitale è un Paese immaginario. Dimenticando che solo nell’Immaginario siamo completamente liberi e creativi (o purtroppo distruttivi) ― che solo nell’Immaginario, cioè, siamo completamente umani ― mentre il Reale è ciò che dobbiamo accettare, e la cui trasformazione non solo ci costa enormi fatiche, e talvolta sofferenze e insuccessi, ma addirittura sarebbe del tutto impossibile se la fantasia non ci additasse che cosa trasformare, e come e perché. E dimenticando che chi regna sull’Immaginario esercita il solo potere a cui siamo liberi di sottometterci o meno, il solo potere la cui esistenza dipende in ogni momento (e non una volta ogni cinque anni) dal nostro consenso, il solo e immenso potere che non governa solo le azioni, ma penetra nelle menti e nei cuori.
Di tal fatta ― piaccia o non piaccia a chi s’accontenta di gestire o (assai più spesso) servire effimere potestà economiche e politiche ― è il regno di Anna D’Incalci ad Anticoli e sulla Valle dell’Aniene. Regno che alcuni non conoscono o non riconoscono (e in entrambi i casi sono da compiangere) ma al quale i suoi cittadini sono felici di rinnovare, di anno in anno e di giorno in giorno, piena fiducia, ammirazione e riconoscenza.
Come ogni regina che si rispetti, anche Anna D’Incalci riunisce di quando in quando la sua corte. Non solo la “corte ristretta” ― nota come la Compagnia dei Perché No ― che il venerdì ha il privilegio di preparare con lei spettacoli teatrali tanto intelligenti quanto spiritosi, ma anche la “corte allargata” degli amanti della musica, della letteratura e dell’arte che da tutta la Valle e da Roma guardano a lei come a un’ispiratrice e a una guida sicura: persone, come il Prof, che solo di rado godono del privilegio di poter frequentare la sua casa; ma che nondimeno, fra una volta e l’altra, tenendo ben stretto fra le dita il filo prezioso e resistente che la loro Arianna gli dà da seguire, sfuggono assai meglio ai grandi e piccoli Minotauri che scorrazzano per il mondo e assai più facilmente trovano vie d’uscita dai labirinti che li imprigionano.
Come il 16 dicembre 2006, quando, nella Reggia di Anticoli, un concerto del maestro Alessandro Panatteri ― vanto e pilastro di questa corte per le sue doti di pianista e per la passione che rende le sue esecuzioni di gran lunga più esaltanti di quanto possa esserlo il semplice virtuosismo ― ha festeggiato il...
Come il 27 gennaio 2007, quando si sono festeggiati i...
Come il 3 marzo 2007, quando si è celebrato il...
Come sabato 14 aprile, quando una piccola folla di signore e signori fra i sette e i settant’anni ― sì, ci son sempre anche dei giovani e giovanissimi! ― hanno stipato il pur grande salotto della Profesora per contraccambiare con la loro attenzione e intelligenza le delizie di un nuovo concerto del maestro Alessandro Panatteri, splendidamente coadiuvato, questa volta, dalla soprano Flora Zingariello e dal tenore Enrico Chianca: entrambi non meno bravi che emozionati ― così come lo era chi aveva il privilegio di ascoltarli ― e capaci di trarre dalle incantevoli note delle arie prescelte quel di più di grazia e di forza che non può scaturire che dalla personalità di chi canta...
Ecco alcune immagini della serata, scattate con discrezione ― per non turbare il raccoglimento degli artisti e del pubblico ― ma al tempo stesso con tutto l’affetto e la riconoscenza che frattanto già meditavamo di testimoniare su ScuolAnticoli alla nostra cara, insostituibile Maestra e professoressa Anna D’Incalci.
Luigi Scialanca |
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La professoressa Anna D’Incalci legge un brano del saggio Arturo Martini “cattivo” ad Anticoli Corrado. |
La professoressa introduce il concerto del maestro Alessandro Panatteri (alle sue spalle) |
Il maestro Alessandro Panatteri al piano durante l’esecuzione del Preludio dell’Atto I de La traviata. |
Il tenore Enrico Chianca ― bravo, appassionato e simpaticissimo, è stato molto applaudito dal pubblico. |
Il tenore Enrico Chianca illustra al pubblico il brano che sta per eseguire. |
Su ogni sedia gli intervenuti hanno trovato il programma del concerto, stilato dalla professoressa D’Incalci e dal maestro Panatteri. |
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Tra il pubblico, l’obiettivo del Prof ha colto (e non poteva lasciarsela sfuggire) una simpatica espressione di Eclario! |
Anche la soprano Flora Zingariello è stata molto applaudita per la passione e l’impegno delle sue esecuzioni. |
Fra un brano e l’altro, il maestro Panatteri e il tenore Enrico Chianca conversano col pubblico. |
Un simpatico atteggiamento del maestro Panatteri mentre “dirige” il suo pubblico. |
Fiori e ovazioni manifestano l’affetto e la riconoscenza degli intervenuti per i “loro”artisti. |
Anna D’Incalci conclude il concerto leggendo (come solo lei sa fare) una divertentissima poesia di Trilussa su La traviata. |
5° Salotto, 23 giugno 2007
Compleanno di Schumann
CARNAVAL Op. 9 Robert Schumann
Prèambule Pierrot Arlequin Valse Noble Eusebius Florestan Coquette Reprise Papillon A.S.C.H. S.C.H.A. (lettres dansantes) Chiarina Chopin Estrella Reconneissance Pantalone et Colombine Valse Allemande - Paganini - Valse Allemande Aveau Proménade Pause Marche des Davidasbundler |
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