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Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca

 

Meglio Ridere!

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

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la Pagina di Quelli che fanno Piangere... nel mese di ottobre del 2009!

 

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Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

In questa pagina raccogliamo le parole di chi vorrebbe farci piangere.

E cerchiamo, invece, di riderne.

Torna spesso: troverai sempre delle novità, perché questa è gente che una ne pensa e cento ne dice! E se vuoi segnalarci qualche perla che ci è sfuggita...

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Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Mamma, odia il figlio tuo come te stessa": Simona Argentieri.

Per la serie Mamma, odia il figlio tuo come te stessa: Simona Argentieri.

 

Simona Argentieri (medico psicoanalista, full member e didatta dell’Associazione italiana di psicoanalisi e dell’International Psychoanalytical Association): Non c’è donna che non provi sentimenti ambivalenti nei confronti del suo bambino; ogni madre sente talvolta il suo corpo invaso da un “alieno”, da qualcuno che dipende interamente da lei, la assedia, tutto pretende in ragione del suo bisogno assoluto, le toglie il tempo, la vita, la libertà... Odiare un po’ i propri figli è normale, e solo dopo che la nostra ostilità inconscia è venuta a galla ci può essere spazio per l’amore. (Mente & Cervello n°58, ottobre 2009). Mamma avvisata, mezza salvata: se non odi tuo figlio, non ti senti da lui invasa (e al contempo assediata!) e non pensi che sia un alieno, fatti curare: non sei normale.

 

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(su) Silvio Berlusconi: Articolo 640, ricettazione: “Chi, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista, riceve o occulta cose provenienti da un qualsiasi delitto o comunque s’intromette nel farli acquistare, ricevere od occultare, è punito con la reclusione da due a otto anni”. È indubbio che Signorini, Marina Berlusconi e Maurizio Costa, per procurarsi un profitto, hanno ricevuto quel video palesemente ottenuto con un delitto (con la violenza e la violazione del domicilio). È indubbio che Silvio Berlusconi si sia intromesso per far acquistare, prima, e occultare, poi, quella “cosa proveniente da un delitto”.

(Giuseppe D’Avanzo su La Repubblica di venerdì 30 ottobre 2009).

Buscemi = Berlusconi”, “Dell’Utri, immunità, Strasburgo, Partito del Sud”, “Mori Mente”, “De Donno non vuole farmi incontrare Di Pietro”, “Mori-De Donno mancata perquisizione covo di Riina”. Cosa vogliono dire questi appunti, scritti di suo pugno, a matita, dal defunto ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino? Appunti che ieri il figlio di don Vito, Massimo, ha consegnato ai magistrati di Palermo insieme all’originale del “papello” che era stato già consegnato alcune settimane fa in fotocopia?... E chi è questo Buscemi che viene accostato al nome del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi? Buscemi, di nome Antonino, è un grosso personaggio, un imprenditore accusato di mafia, la longa manus della Calcestruzzi di Raul Gardini (suicidatosi il 23 luglio del ’93) in Sicilia. Buscemi era il referente economico di Totò Riina e Bernardo Provenzano e su di lui avevano indagato sia Giovanni Falcone che Paolo Borsellino. Il nome dell’imprenditore mafioso era finito nel famoso rapporto dei Ros, “Mafia e Appalti”, dove c’erano i nomi non soltanto dei mafiosi, ma anche di tanti politici che con loro facevano affari.

(Francesco Viviano su La Repubblica di venerdì 30 ottobre 2009).

 

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Francesco Rutelli (ex esponente di primo piano della banda di papisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Non vado via subito, voglio riflettere... L’offerta giusta per il Paese non è quella del Pidì di Bersani... Un’opposizione più credibile non sta a sinistra, ma al centro... Comunque, lo strappo sarà soft e graduale. E lavoreremo insieme anche dopo. (La Repubblica, venerdì 30 ottobre 2009). Oddìo, sta’ a vedere che questo non se ne va. Ma che bisogna fargli a ’sti chierichetti, soffocarli con l’incenso?

 

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Per la serie "Inoperosa io? Dipende da dove mi si guarda": Mariastella Gelmini.

Per la serie Inoperosa io? Dipende da dove mi si guarda: Mariastella Gelmini.

 

(su) Mariastella Gelmini (signorina ministro della Pubblica Istruzione): Nel curriculum pubblicato sul sito del governo, Mariastella Gelmini dichiara di essere stata presidente del Consiglio comunale di Desenzano del Garda fino al 2002. Dimenticando, così, di essere stata sfiduciata per “inoperosità” nel 2000 da una mozione votata dall’opposizione con la Lega ed esponenti di Forza Italia e Aènne. (Il venerdì di Repubblica, venerdì 30 ottobre 2009).

 

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Silvio Berlusconi: Ho visto il video, ho allungato la mano sul telefono e ho chiamato il presidente Marrazzo. Gli ho detto che c’erano sul mercato delle immagini che avrebbero potuto nuocergli, gli ho dato il numero dell’agenzia che aveva offerto il video e lui mi ha cordialmente ringraziato... Ricattarlo? Mi sono comportato esattamente al contrario. Probabilmente proprio il contrario di come si sarebbe comportato qualche leader della sinistra. (La Repubblica, giovedì 29 ottobre 2998). Sì, perché il Berlusconi s’aricorda sempre dei tanti amici che ha nella finta “sinistra”.

 

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(su) Francesco Rutelli (ex esponente di primo piano della banda di papisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Pressing sulle regionali. E gruppo “scissionista” presto in Parlamento. Francesco Rutelli va da Casini, dopo aver presentato a Palazzo Ruspoli il manifesto che invita a superare il Pidì, e sonda gli umori dell’interlocutore numero uno del suo lungo addio al partito. (La Repubblica, giovedì 29 ottobre 2009).

Rinforza l’apparato immunitario, Pierferdy: il Rutelli per i partiti è un virus.

 

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Walter Veltroni (ex intombatore capo della Sinistra italiana, attualmente in sonno ma vigile): Se il Pidì rifluisce nel socialismo o pensa alla grande coalizione, si suicida. E una coalizione che va dall’Uddiccì a Ferrero è impensabile. (La Repubblica, giovedì 29 ottobre 2009). Almeno il Rutelli se n’è andato, viva la coerenza. Il Veltroni, invece (come il Franceschini, come il “Beppe” Fioroni) vuol restare sulla nave che affonda. Ad aprire altre falle.

 

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(su) Renato Brunetta (ministro della Funzione Pubblica): Poliziotti in piazza contro tagli e ronde. In 40.000 manifestano a Roma. Contestato Brunetta: “Buffone”. (Titolo de La Repubblica di giovedì 29 ottobre 2009).

 

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Per la serie "I grandi ghigni della storia della Chiesa": Joseph Ratzinger.

Per la serie I grandi ghigni della storia della Chiesa: Joseph Ratzinger.

 

Joseph Ratzinger (capo dei dipendenti di Joseph Ratzinger): L’indignazione per il persistere del no alle riforme si è diffusa anche tra i più fedeli membri della Chiesa. Dopo il Concilio, molte conferenze episcopali, innumerevoli pastori e credenti hanno chiesto l’abrogazione del divieto medioevale di matrimonio per i sacerdoti, che sottrae parroci già quasi a metà delle nostre parrocchie. Ma non fanno che urtare contro il rifiuto caparbio e ostinato di Ratzinger. Ed ora i preti cattolici devono tollerare accanto a sé pastori convertiti sposati? Cosa devono fare i preti che desiderano il matrimonio, forse farsi prima anglicani, sposarsi e poi ripresentarsi?... La fame di potere di Roma divide la cristianità e nuoce alla sua chiesa. Una tragedia. (Hans Küng, teologo, su La Repubblica di mercoledì 28 ottobre 2009).

 

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Silvio Berlusconi: Ho ascoltato un festival di calunnie e falsità... L’anomalia italiana non è Silvio Berlusconi, lo sono i pm comunisti e i giudici comunisti di Milano. Solo da quando Silvio Berlusconi è sceso in politica e ha sottratto il potere ai comunisti, ha subito 103 processi... Mi chiedo: Silvio Berlusconi era davvero l’imprenditore più criminale del mondo? Oppure lo sono i giudici?... Lei mi lascia parlare. Perché lei, con i soldi di tutti, fa dei processi pubblici. È una cosa inaccettabile. Ora, però, io parlo e poi lei mi fa le sue domande. Ora non sono a sua disposizione. La tv non è sua, anche se le trasmissioni sono tutte di sinistra... In Russia sono stato solo un giorno. Sono arrivato giovedì sera. Ho lavorato con Putin e con tanti manager per costruire tram e automobili. Sono partito in ritardo per la nebbia e non per la neve... Ho saputo da mia figlia Marina, in una normale conversazione tra padre e figlia, che la Mondadori aveva già rifiutato il video, perché non è La RepubblicaL’Espresso. Ho dato a Marrazzo il numero dell’agenzia e gli ho detto: decidi tu cosa fare, se comprare o denunciare. Nessun leader della sinistra avrebbe fatto così... Voi rivolgete accuse in assenza del premier... Questi spettacoli sulla tv pubblica sono disdicevoli. Ma gli Italiani non sono stupidi... Tutti gli Italiani per bene non vedono Ballarò. Io lo vedo solo perché sto male... Se viene a casa mia, sarò felice di attaccarle la scarlattina. (La Repubblica, mercoledì 28 ottobre 2009). Chissà quanto avrà dovuto brigare e supplicare, il Floris, per ottenere anche lui il suo bel cazziatone in diretta.

 

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Per la serie "Chi è senza peccato scagli la prima pietra": Silvio Berlusconi.

Per la serie Chi è senza peccato scagli la prima pietra: Silvio Berlusconi.

 

(su) Silvio Berlusconi: Non c’è bisogno di farla tanto lunga. Mills, per conto di Berlusconi, crea un arcipelago di società off-shore (All Iberian). Quando i procuratori di Milano ne scorgono il profilo, per Berlusconi è questione vitale inventarsi l’impossibile per uscire dall’angolo. La corruzione di Mills, pagato dal capo del governo per mentire in aula, è un passaggio obbligato. Il motivo è elementare. Le società, create e amministrate dall’avvocato inglese, custodiscono il grande, indicibile segreto dell’Egoarca. Lungo i sentieri storti del “group B very discreet della Fininvest” transitano quasi mille miliardi di lire di fondi neri; i 21 miliardi che premiano Bettino Craxi per l’approvazione della legge Mammì; i 91 miliardi in Cct destinati alla corruzione del Parlamento che approva quella legge; la proprietà abusiva di Tele+ (viola le norme antitrust italiane, per nasconderla furono corrotte le “fiamme gialle”); il controllo illegale dell’86% di Telecinco (in disprezzo delle leggi spagnole); l’acquisto fittizio di azioni per conto del tycoon Leo Kirch contrario alle leggi antitrust tedesche; le risorse destinate poi da Cesare Previti alla corruzione dei giudici di Roma (gli consegnano la Mondadori); gli acquisti di pacchetti azionari che, in violazione delle regole di mercato, favorirono le scalate a Standa, Mondadori, Rinascente. (Giuseppe D’Avanzo su La Repubblica di mercoledì 28 ottobre 2009).

Sì, però il Berlusconi non ha mai rubato pecore ai pastori sardi. Vi pare poco?

 

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Francesco Rutelli (ex esponente di primo piano della banda di papisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Occorre iniziare un percorso diverso, con persone diverse. Davanti a noi c’è un altro tragitto... Sono a disposizione di una nuova offerta politica, ma non fonderò un nuovo partito... Bersani ripropone strade del passato. Lungo questi binari non c’è futuro... L’Italia dei valori prospera su quello che sarà uno dei problemi più grandi di Bersani. Dirà che D’Alema, che governa realmente nel Pidì, vuole l’accordo con Berlusconi. Dirà che è l’unica opposizione. Ci ritroveremo così con un’opposizione e una minoranza che si occuperà solo di fare le bucce al suo principale alleato... Bisogna mettersi al servizio di un trasparente tentativo di dare a questo Paese il modo di governare l’Italia domani o dopodomani, senza lasciarla nelle mani di un populismo che sta logorando il Paese, l’economia, la società, lasciando crateri e non orizzonti per il futuro della politica... Mettiamo insieme le persone che vogliono ragionare e che vogliono costruire insieme una nuova offerta per uscire da questo bipolarismo dove a Nord vincono i ricatti della Lega e nel Mezzogiorno nascerà un partito del Sud. Un cambiamento dello scenario politico di fronte al quale un centrosinistra finirebbe in minoranza. Il Paese rischia una rottura nel pieno di una crisi ormai sociale... Un centrosinistra che ripercorre strade del passato sarebbe un errore. (La Repubblica, mercoledì 28 ottobre 2009). Belle parole, Francesco. Peccato che arrivino non solo agli occhi (o alle orecchie) ma anche anche al naso. Con un certo qual tanfo di tonaca. Un’altra volta prima di parlare prova a staccarti di qualche centimetro dalla gonnella del Ratzinger. Chissà, forse suonerai più sincero.

 

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Dario Franceschini (esponente di primo piano della banda di papisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Pierluigi deve farsi in quattro per fermare Rutelli. (La Repubblica, mercoledì 28 ottobre 2009). Così ogni Pierluigi avrà solo il 13,5% del Pidì? Ma vattene anche tu, Dario, che è meglio.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Giuseppe “Beppe” Fioroni (esponente di primo piano della banda di papisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Bersani deve fare di tutto, telefonare, pregare in ginocchio Francesco. Il problema è suo: si faccia dire di no, ma insista. (La Repubblica, mercoledì 28 ottobre 2009). Ma vattene anche tu, “Beppe”, facci sto favore. Non ne possiamo più di questo puzzo di sacrestia. Anzi: nel tuo caso, di questo puzzo di cappella dospedale.

 

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Per la serie "Le belle facce dei Ciellìni da corsia": Leandro Aletti (nato a Varese il 17 giugno 1945, laureato in Medicina e Chirurgia il 9 novembre 1970, specialista in Ostetricia e Ginecologia, dal 1993 professore a contratto presso la Seconda Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Milano), ospedaliero alla Clinica Ostetrica Mangiagalli di Milano, dal giugno 1999 primario ospedaliero presso l’Azienda Ospedaliera di Melegnano (Milano). Fonte: http://www.riscattomedico.it)

Per la serie Le belle facce dei Ciellìni da corsia: Leandro Aletti (nato a Varese il 17 giugno 1945, laureato in Medicina e Chirurgia il 9 novembre 1970, specialista in Ostetricia e Ginecologia, dal 1993 professore a contratto presso la Seconda Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Milano), ospedaliero alla Clinica Ostetrica Mangiagalli di Milano, dal giugno 1999 primario ospedaliero presso l’Azienda Ospedaliera di Melegnano (Milano). Fonte: http://www.riscattomedico.it)

 

(su) Leandro Aletti: Melzo, in tre chiedono di abortire. Il primario urla in corsia: Assassine! Assassina, sta uccidendo suo figlio”, ha urlato Leandro Aletti, responsabile di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Melzo (Milano), noto antiabortista e simpatizzante di Comunione e liberazione, a ciascuna delle tre donne, dai 27 ai 36 anni, che avevano scelto quella struttura pubblica per abortire. (La Repubblica di Milano, mercoledì 28 ottobre 2009).

 

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Per la serie "Veramente ce l’hanno anche peggio": un profetico titolo di Cuore.

Per la serie Veramente ce l’hanno anche peggio: un profetico titolo di Cuore.

 

(su) Piero Marrazzo (piddìno, ex governatore della regione Lazio): La cosa più triste è la solidarietà. Gliel’hanno espressa quasi tutti, al governatore. Poi è stato lui stesso a raccontare l’urlo disperato di sua figlia Chiara, la più piccola delle tre, mentre apprende la storia di papà e Brendona alla tele. Eppure, di articoli di solidarietà alle tre figlie ne abbiamo letti pochi. Anzi: nessuno. Sarà che ultimamente Terra si trova spesso (troppo spesso) a difendere i bambini. Sarà che col senso dello Stato non si fermano le lacrime. Sarà per questi e altri motivi, ma tra le ragazzine attonite e il papà cattolico, potente e bugiardo, di dubbi non ne abbiamo proprio: stiamo con le prime. A loro la solidarietà. All’ex presidente solo l’invito a trovarsi un buon terapeuta.

(Luca Bonaccorsi su Terra di martedì 27 ottobre 2009).

 

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Per la serie "Quelli che le Donne sanno come trattarle": Silvio Berlusconi e Piero Marrazzo.

Per la serie Quelli che le Donne sanno come trattarle: Silvio Berlusconi e Piero Marrazzo.

 

(su) Piero Marrazzo e Silvio Berlusconi (camerati di sventura o marionetta e burattinaio?): Il capo del governo potrebbe consigliare all’altro uomo di governo di non perdere un minuto e di denunciare il ricatto all’autorità giudiziaria. Nemmeno per sogno. Il presidente del Consiglio indica all’altro attraverso chi passa il ricatto, ne fornisce indirizzo e numero di telefono: che il governatore si aggiusti le cose da solo mettendo mano al portafoglio e “ritirando la merce dal mercato”, come pare si dica in questi casi. È la pratica di uomini che governano senza credere né alla legge né allo Stato, né in sé stessi né nella loro responsabilità. In una democrazia rispettabile, l’argomento potrebbe essere definitivo. Nell’“Italia gobba”, la legalità è opzione, mai dovere, e quindi l’argomento diventa trascurabile. Trascuriamolo (per un attimo solo) e immaginiamo che Marrazzo riesca nell’impresa di ricomprarsi quel video. Vediamo che cosa accade a questo punto. È novembre. Piero Marrazzo annuncia la sua seconda candidatura al governatore. Si vota in marzo. Il candidato “di sinistra” è consapevole che il suo destino politico e personale è nelle mani del leader della coalizione “di destra”. In qualsiasi momento, quello può tirare la corda e rompergli il collo. A quel punto, a chi appartiene la vita di Piero Marrazzo? (...) Quel che ci viene svelato in queste ore è un sistema di dominio, una tecnica di intimidazione che mette freddo alle ossa, che minaccia l’indipendenza delle persone, l’autonomia del loro pensiero e delle loro parole. (Giuseppe D’Avanzo su La Repubblica di martedì 27 ottobre 2009). E questo potrebbe essere niente. Se i video fossero decine? Se quella di Marrazzo fosse solo la testa di turco tagliata per ammonire gli altri appesi per il collo? Se tutti i finti “sinistri” che andiamo catalogando in queste pagine non fossero affatto finti, ma verissimi ricattati?... Cose di cui è impossibile ridere? Non è detto: una finta “sinistra” papista e padronista composta da qualche centinaio di marionette che sgambettano di qua e di là appese per il collo fa ridere. Per non piangere.

 

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E vattene, che è meglio! Anzi: andatevene tutti, papisti e padronisti, "sinistri" fasulli!

 

(di e su) Francesco Rutelli (esponente di primo piano della banda di papisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Tutto come temevo, ma il copione purtroppo era già scritto. La vittoria di Bersani sposterà il partito inesorabilmente a sinistra. Ho provato a metterli in guardia. Franceschini, i popolari, Fassino, Veltroni. Nessuno mi ha dato ascolto. E adesso si ritrovano a fare i conti con una gigantesca legnata... Io vado con Casini. Ma non sùbito. E non da solo (Cicciobello). Che cosa succede se se ne va? Ma non succede niente (Romano Prodi). (La Repubblica, martedì 27 ottobre 2009). Quel che fa più ridere è che c’è ancora gente che crede (o finge di credere) che il governo Prodi l’abbiano fatto cadere Bertinotti e la Sinistra. Mentre Prodi invece, chissà perché, continua ad avercela con i Veltroni, con i Mastella, con i Rutelli, con i Franceschini...

 

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Giuseppe, alias “Beppe” Fioroni (esponente di primo piano della banda di papisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Andarcene? Ma no. Possiamo anche andare avanti insieme, tenere unita quest’area e fare l’opposizione nel partito, ma vogliamo più peso negli equilibri interni della mozione Franceschini. Il serracchianismo e il sassolismo non hanno portato un voto in più al candidato segretario, la carretta come al solito l’abbiamo tirata noi, gli “impresentabili” popolari. (La Repubblica, martedì 27 ottobre 2009). Rutelli se ne va? “Beppe” invece guarda al sodo: vuol contare di più. Così potrà fare più danni.

 

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Trenitalia? O Trenitalietta?

Trenitalia? O Trenitalietta?

 

(su) Trenitalia (orripilante frutto delle privatizzazioni di Destra e di finta “sinistra” contro i Beni Pubblici che sono nostri): Sono contento, ma ero sereno. Avevo fiducia nella Giustizia. Anche perché Trenitalia, nelle motivazioni con cui mi aveva licenziato, andava contro la Costituzione: poneva un limite al diritto di critica per i lavoratori subordinati, sancito invece dallarticolo 21. Come se esistessero cittadini di serie A, che possono parlare, e 30 milioni di cittadini di serie B, i dipendenti, senza diritto di critica nei confronti delle loro aziende. (Dante De Angelis, macchinista e rappresentante sindacale dell’Orsa per la sicurezza, licenziato da Trenitalia per aver denunciato, dopo il caso degli Eurostar “spezzati”, la manutenzione inadeguata sui treni. La Repubblica, martedì 27 ottobre 2009). E pensare che il tizio che dirige Trenitalia è un ex sindacalista della Cgil... Vedi che non parliamo a vanvera quando parliamo di finta “sinistra”? Meno male che in Italia, oltre agli ominacci e agli ominicchi, ci sono ancora Uomini come il signor De Angelis e come i Giudici che gli hanno dato ragione.

 

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(su) Giancarlo Gentilini (leghista e portatore di moccichino verde): Giancarlo Gentilini, vicesindaco di Treviso, è stato condannato dal Tribunale di Venezia per istigazione al razzismo, con sospensione della pena. Divieto di partecipare a comizi politici per tre anni e 4.000 euro di multa. (La Repubblica, martedì 27 ottobre 2009).

 

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Nanni Moretti (regista, intervistato ieri di buon mattino in modo che la sua dichiarazione arrivasse ai telegiornali prima dell’ora di pranzo): Sono un elettore del Pidì, a me le primarie piacciono, ci credo. E voto Franceschini. (La Repubblica, lunedì 26 ottobre 2009). È arrivato a cinquantacinque anni suonati, questo signore, senza sapere che mentre gli elettori votano non si può fare propaganda elettorale?

 

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Francesco Rutelli (esponente di primo piano della banda di papisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Caro direttore, non ho mai accettato ― ripeto: mai ― di essere definito teodem. Da alcuni anni a questa parte, è un ritornello che si ripete; ma, più volte, partecipando a riunioni di esponenti cattolici dell’ex Margherita e poi del Pidì, ho criticato pubblicamente questa parola “che nomina Dio invano”, poiché secondo me nessun gruppo politico dovrebbe avere un riferimento, abusivo, al Padreterno. (Lettera a La Repubblica di domenica 25 ottobre 2009, giorno delle primarie del Pidì). Hai ragione, Cicciobello: tu non sei un teodem. Sei solo un teo.

Anzi: un te. Anzi: un t. Anzi: un

 

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Per la serie "Volete altri soldi da noi? Almeno puliteci i vetri ai semafori!": Emma Marcegaglia.

Per la serie Volete altri soldi da noi? Almeno puliteci i vetri ai semafori!: Emma Marcegaglia.

 

Emma Marcegaglia (presidente della Confindustria): Siamo stanchi delle boutade e delle promesse vuote. Dagli annunci bisogna passare ai fatti: ridurre gradualmente le tasse sulle imprese e sui lavoratori tartassati. In Germania lo stanno facendo e se noi resteremo fermi, i Tedeschi ci faranno neri. (La Repubblica, domenica 25 ottobre 2009). Questi padroni. Prima buttano i soldi dalla finestre, “investendoli” in prodotti finanziari “sofisticati” (= prodotti per i gonzi) anziché nelle aziende. Poi, esplosa la crisi che i loro stessi comportamenti borderlinehanno causato, eccoli tutti a chiedere l’elemosina (anzi: a pretenderla, a muso duro, come grassatori travestiti da mendicanti) alle persone oneste che pagano le tasse. Fingendo di chiederla anche per i lavoratori. E pensi che ce la beviamo, Emma? Mica siamo gonzi anche noi. Quello che i padroni vogliono è finire di distruggerlo, lo Stato, e con lo Stato anche le nostre ultime difese contro la loro prepotenza da mantenuti a vita. Lavoratori tartassati, davvero!

Pulisciti la bocca, Emma, prima di pronunciare la parola Lavoratori.

 

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Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione): Si risparmierebbero 1,5 miliardi di euro solo facendo tornare i bidelli a pulire le scuole. (L’Unità, domenica 25 ottobre 2009). Non le basta licenziare decine di migliaia di Insegnanti e di Non docenti: vorrebbe mettere in mezzo a una strada anche decine di migliaia di Lavoratori delle imprese di pulizia. Chiediamo scusa alla signorina ministro: non è solo una marionetta del Tremonti.

Sbarazzarsi degli Esseri Umani piace anche lei.

 

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Giuseppe, alias “Beppe” Fioroni (esponente di primo piano della banda di papisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): In dodici ore Marrazzo è andato via, questo fa la differenza. (La Repubblica, domenica 25 ottobre 2009). Solo Marrazzo? E perché non tutti, voi fintacchioni di chierichetti? Questo sì che farebbe la differenza, per il nostro povero Paese e la nostra povera Sinistra.

 

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(su) Paola Binetti (mascotte della banda di papisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Una frase dell’onorevole Binetti mi ha lasciato esterrefatto. Cito: “Penso che una visione del mondo in cui il valore della vita, soprattutto quando è fragile e malata, sia subordinata al principio di autodeterminazione consegni inevitabilmente tutta la nostra esistenza a una triste solitudine”. Il principio di autodeterminazione! Cioè il fondamento della democrazia? Se il principio di autodeterminazione su un argomento di tale valore (il corpo, la vita) non vale perché ci consegna a una solitudine nella quale evidentemente, secondo l’onorevole Binetti, non siamo in grado di decidere da soli, che resta del principio democratico?... L’onorevole Binetti è in buona compagnia: i vari totalitarismi del XX secolo affermavano la stessa cosa, come oggi i vari fondamentalismi che insanguinano il mondo. (Da una lettera del signor Mauro Bandinelli a La Repubblica di domenica 25 ottobre 2009).

Eh, sì: nessuno è più feroce contro gli altri di chi è più duro con sé stesso.

 

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Per la serie "Chi li ha messi lì a far danni?": Piero Marrazzo, messo lì a far danni da Walter Veltroni.

Per la serie "Chi li ha messi lì a far danni?": Piero Marrazzo, messo lì a far danni da Walter Veltroni.

Per la serie Chi li ha messi lì a far danni?: Piero Marrazzo, messo lì a far danni da Walter Veltroni.

 

(di e su) Piero Marrazzo (piddìno, presidente della regione Lazio): Ecco che parla. Nulla di inedito: sono innocente, è tutta una bufala. La verità verrà a galla. Gli si incrina la voce, ma non sono lacrime, quando descrive la sua famiglia, “la cosa a cui tengo di più”... Politico con pochi anni di navigazione attiva alle spalle, rubato da Veltroni alla Rai, già molto concentrato nel ruolo presidenziale, formale e quindi prudente, con un lessico levigato, una visione consapevole del potere e delle sue regole. E salutista, nemico del fumo, con l’ansia afflittiva per tutto ciò che può far male nella vita affrontata con la regola universale: lavarsi spesso le mani. Curato, anche in questa vicenda ha mostrato un invidiabile self control. (La Repubblica, sabato 24 ottobre 2009). “Io al suo posto mi dimetterei. Il punto non è se è andato a donne, trans o altri affari suoi, ma è grave che non abbia denunciato i suoi estorsori... Qui la tutela della privacy non c’entra nulla, nessuno dà un giudizio morale, gli dice: ‘Vergogna, sei stato con un transessuale’, in fondo abbiamo avuto anche presidenti del Consiglio gay e non c’è stato scandalo. Ma è grave che il paladino di Rai3, il presidente della legalità, non si sia ribellato a chi lo ricattava. In Sicilia, i commercianti che non denunciano il pizzo vengono a loro volta denunciati (Francesco Storace, leader della Destra, ex ministro della Sanità invitato alle dimissioni per violazione di privacy informatica, ex presidente della regione Lazio). Indubbiamente generoso, lo Storace, nel sostenere che le frequentazioni del Marrazzo siano fatti suoi. Noi, però, non siamo d’accordo. Lo sarebbero se non fosse di estrema importanza, non solo per le Cittadine ma per tutti i Cittadini, poter capire quale sia il rapporto dei politici con le Donne. Non soltanto con la Natura, con l’Ambiente, coi Migranti, col Berlusconi, coi poteri forti e così via ― rapporti così importanti, che nessuno si sognerebbe di affermare che si tratti di fatti privati del politico che li intrattiene ― ma anche e soprattutto con le Donne, che sono più della metà degli Italiani. Ebbene, stiamo cominciando a capirlo: se per la Destra sono oggetti di sfogo e creature semi-inanimate costrette entro burqua chirurgici, per la finta “sinistra” le Donne non esistono proprio. Non c’è che dire: siamo alla mercè di individui dalla sanità mentale davvero invidiabile. (P.S.: come si diventa un trans brasiliano? Semplice: ancora neonati si è comprati o rapiti da una banda di pedofili, e da quel momento si viene avvelenati con ogni sorta di sostanze chimiche e sistematicamente violentati per tutta l’infanzia e l’adolescenza. Migliaia di bambini piccolissimi vanno incontro ogni anno a questo destino, e non solo in Brasile. Per soddisfare, nei Paesi ricchi, la domanda di certi individui).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Pierluigi Bersani

Dario Franceschini

Ignazio Marino

 

Pierluigi Bersani e Dario Franceschini: Basta alla puzza sotto al naso della gente della sinistra, ci deve piacere la gente che guarda Rete4 (Pierluigi). E così, insinua oggi e decontestualizza domani, la campagna subliminale de La Repubblica a favore del Franceschini è riuscita a renderci antipatico il Bersani. Questo lavoro di salvare il progetto del Pidì l’ho fatto anche per ringraziare una persona che ha smesso di fare il sindaco di Roma, ha fondato il partito dei democratici e lo ha portato a diventare il più grande partito del campo progressista europeo: Walter Veltroni (Dario). (La Repubblica, sabato 24 ottobre 2009). Il più grande partito del campo progressista europeo? Solo perché gli altri lo hanno superato in discesa! Ma il Franceschini, proprio come il Berlusconi, non ha una grande stima dell’intelligenza e della memoria degli elettori... Per chi votare, dunque, alle primarie? Per Rete4 o per il Veltroni? Nel dubbio, votiamo Marino!

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri: C’è un mafioso che parla dell’ultimo atto della “trattativa”. E di un altro attentato, di altri cadaveri, di altre protezioni politiche, dell’altro accordo che i boss cercavano “con il nuovo partito”. (...) La testimonianza di Gaspare Spatuzza, uomo d’onore della “famiglia” di Brancaccio: “Giuseppe Graviano mi disse che la persona grazie alla quale avevamo ottenuto tutto era Berlusconi e c’era di mezzo un nostro compaesano, Dell’Utri... Mi disse, anche, che ci eravamo messi il Paese nelle mani. (...) Incontrai Giuseppe Graviano all’interno del bar Doney in via Veneto, a Roma. Graviano era molto felice, come se avesse vinto al Superenalotto, una Lotteria. E mi spiega che si era chiuso tutto e ottenuto quello che cercavano. Quindi mi spiega che grazie a queste persone di fiducia che avevano portato a buon fine questa situazione... e che non erano come quei quattro crasti (= cornuti) dei socialisti. (...) Tutto questo grazie a Berlusconi: la persona che aveva portato avanti questa cosa, diciamo, mi fa il nome di Berlusconi. Io all’epoca non conoscevo Berlusconi, quindi gli dissi se era quello del Canale 5 e mi disse che era quello del Canale 5”. (...) È nell’aprile del 2008 che ha iniziato a parlare: “Il soggetto che io dovevo indicare aveva vinto le elezioni, perché noi parliamo, aprile... Io arrivo fine, 17 aprile, e quindi il soggetto che io dovevo accusare me lo trovo come capo del Governo... Al di là di questo, il ministro della Giustizia, quel ragazzo, così possiamo dire... la figura di Dell’Utri...” Il verbale di Gaspare Spatuzza nelle pagine seguenti alla numero 61 è fitto di omissis. (Attilio Bolzoni su La Repubblica di sabato 24 ottobre 2009). Sono tutte cazzate, questo è un teatrino e io devo cercare di farlo passare, altrimenti il danno sarebbe più grave della sentenza. Ed anche l’eventuale apertura di un processo a carico di Berlusconi sarebbe assurda, così come è assurdo il processo in cui sono imputato... Che ne so della trattiva, io? Non leggo neppure i giornali. Non leggo gli articoli perché per me è tutta peste, vogliono appestarmi e non mi appesterò da solo. (Marcello Dell’Utri, La Repubblica, sabato 24 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Giorgio Napolitano: La mafia in questi anni ha trovato il modo di crescere, ma è cresciuta anche l’azione dello Stato. (La Repubblica, sabato 24 ottobre 2009). Sbagliato. Lo Stato, da quasi vent’anni, è sistematicamente impoverito nelle sue risorse economiche, smantellato nel suo patrimonio, indebolito nelle sue istituzioni, svalutato a livello teorico e vilipeso nelle sue Lavoratrici e nei suoi Lavoratori. A tutto vantaggio (quanto meno, oggettivamente) dell’antiStato.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi e Nicolò Ghedini: Pur di eliminarne due, chi se ne importa se vanno al macero altri centomila tra dibattimenti e inchieste. Era la logica del famoso emendamento blocca processi del giugno 2008, è la stessa dell’ennesima norma “ad Berlusconem” che sta studiando Nicolò Ghedini: un colpo alla prescrizione, per togliere dalla strada del Cavaliere i processi Mills e Mediaset. Un colpo ben mirato: togliere di netto, dal calcolo dei tempi di prescrizione, gli anni in più che sono frutto di quello che, nei codici, viene definito un “atto interruttivo”, un’interruzione per via di un interrogatorio, di un rinvio a giudizio, di una sentenza di primo grado. Un aumento stimato in un quarto in più, ma che può essere applicato solo una volta anche se gli stop processuali sono ovviamente più di uno. (La Repubblica, venerdì 23 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Giuseppe Grossi (imprenditore ciellìno) e Giancarlo Abelli (parlamentare pideillìno): Una fitta rete di rapporti, frequentazioni di Palazzo, favori. Tutti in quel sottobosco tra affari e politica che, in Lombardia ma non solo, ruota intorno al Pidièlle e agli interessi della Compagnia delle Opere. È il mondo in cui Giuseppe Grossi, fondatore del “più grande gruppo industriale in Italia nel campo dei rifiuti” (parole sue), da tre giorni rinchiuso a San Vittore con pesanti accuse, sembra essersi mosso per anni. Negli ultimi mesi le microspie delle Fiamme Gialle non hanno perso una sola delle sue conversazioni. Obiettivo: trovare riscontri alle ipotesi d’accusa dei pm Pedio e Ruta. Dall’associazione a delinquere alla frode fiscale, dalla truffa all’inquietante “corruzione di pubblici ufficiali”... Un mezzo, l’aeroplano personale del re delle bonifiche, che viene spesso offerto agli “amici”. Tra i tanti beneficiati, anche l’onorevole del Pidièlle Giancarlo Abelli. Pavese, longa manus del governatore Formigoni nella gestione della sanità lombarda, Abelli è potente. Molto potente. Proprio a causa di questo affaire sulla Green Holding, la moglie del parlamentare, Rosanna Gariboldi, è in cella per riciclaggio... Non solo. Tra Grossi e Abelli, oltre la militanza in Comunione & liberazione, ci sono interessi e affari. (La Repubblica, venerdì 23 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(di e su) Francesco Rutelli (esponente di primo piano della banda di papisti che tramite il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Tremonti sul posto fisso dice baggianate. La flessibilità è utile (Francesco Rutelli). Rutelli ha un pensiero così debole, che sfugge il confronto con gli altri (Rosy Bindi). (Left n°42, venerdì 23 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "I cavalier Trelawney della finta sinistra": Sergio Chiamparino.

Per la serie I cavalier Trelawney della finta “sinistra”: Sergio Chiamparino.

 

(su) Sergio Chiamparino (sindaco di Torino): Al primo cittadino di Torino, che gli aveva ricordato come nelle casse dei comuni italiani giacciono, non spesi, dieci miliardi di euro, Napolitano ha avvertito di “andarci molto cauti, a parlare di tesori e tesoretti che si ritrovano ogni tanto nelle casse di qua e di là: può essere rischioso, perché questi soldi possono far gola a qualcun altro”. (La Repubblica, venerdì 23 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Dario Franceschini (candidato alla segreteria del Pidì da Walter Veltroni e dalla banda di papisti che tramite il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Se vinco, Jean Leonard Touadi sarà il mio vice. L’ho scelto per la sua storia, perché è un politico di livello. E anche perché è nero, non voglio essere ipocrita. Bisogna sfidare culturalmente la destra e svegliare il nostro Paese, perché l’Italia è già una società piena di nuovi italiani. Una delle battaglie più importanti è prendere coscienza che siamo una società multietnica e rompere il legame tra criminalità e immigrazione... E l’altro vice sarà una donna, che sceglieranno con me le donne del Pidì. (La Repubblica, venerdì 23 ottobre 2009). Sfidare culturalmente la Destra è un’ottima idea. E scegliere i vice pensando al loro impatto mediatico è un ottimo modo per essere culturalmente diversi dalla Destra. Consigliamo al Touadi di scegliersi come vicevice un gay insultato e pestato, e al gay di scegliersi come vicevicevice uno studente del primo anno delle superiori perseguitato dai bulli. Tanto poi il Franceschini, segretario o non segretario, si dimenticherà perfino i loro nomi.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi: È davvero stravagante che il presidente del Consiglio di una democrazia parlamentare si rechi per due giorni in Russia, e il suo Paese e il Parlamento siano tenuti all’oscuro dell’oggetto specifico di questa visita. È una situazione istituzionalmente assurda. In qualsiasi altro Paese democratico, una simile vicenda avrebbe determinato la fine politica del suo protagonista. (Luigi Zanda, vicepresidente dei senatori del Pidì.

La Repubblica, giovedì 22 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Trema, Veltroni!

 

(su) e (di) Clemente Mastella (ex democristiano, ex ministro della Giustizia nel governo Prodi, attualmente europarlamentare di centrodestra) e Sandra Lonardo (presidente del Consiglio regionale della Campania): Quel file è uno dei perni dell’inchiesta del pm Francesco Curcio, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco. Evidenzia l’intreccio tra parenti, esponenti, sodali e amici della famiglia-partito. In cambio i Mastella gestivano nomine, assunzioni, appalti, varianti di progetto, pacchetti di voti, arrivando perfino a “occupare come proprio territorio” l’Agenzia regionale per l’ambiente (La Repubblica, giovedì 22 ottobre 2009). Mi è crollato il mondo addosso. Sono quasi svenuta. Mi hanno chiesto di dimorare fuori dalla Campania. Carissime e carissimi, cosa dirvi? Non trovo neanche più le parole. Prima di lasciare Benevento e Ceppaloni, sento il bisogno di dirvi che sono una persona perbene (Sandra). Mi chiedo: anche il governatore Bassolino è coinvolto nelle indagini? (Clemente). E questo è solo l’inizio. Le disgrazie che colpiranno chi fece cadere il secondo governo Prodi faranno impallidire il ricordo della vendetta di Tutankhamon. Trema, Veltroni!

 

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(su) Salvatore Totò Cuffaro (detto anche Totò vasa vasa, ex democristiano, ex presidente della regione Sicilia, attualmente senatore pierferdinandicasiniano): Il senatore Salvatore Cuffaro querela 4.000 utenti di Internet per i commenti al video pubblicato su YouTube con il suo intervento nella puntata di Samarcanda del 26 settembre 1991. Durante la trasmissione, Cuffaro attaccò magistrati, conduttori e intervistati prendendo le difese dell’ex ministro Calogero Mannino e della Dc. (La Repubblica, giovedì 22 ottobre 2009). L’onorevole Salvatore Cuffaro?! Un valorosissimo eroe della lotta contro la Mafia, un integerrimo nemico di ogni compromesso, un Uomo con la u maiuscola che da sempre rischia la vita per difendere la Sicilia e l’Italia dalle cosche?! Non possiamo crederlo.

 

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Per la serie "I CastigaSani": Silvio Berlusconi. Cliccala, se hai lo stomaco d’ingrandirla!

Per la serie I CastigaSani: Silvio Berlusconi. Cliccala, se hai lo stomaco d’ingrandirla!

 

(su) Silvio Berlusconi: Siamo alle prese con un invasore. S’era introdotto subdolamente, impresario d’affari talvolta oscuri: mette piede nell’etere; protetto da mani pubbliche corrotte o ciniche, diventa monopolista delle televisioni commerciali; entra nella testa collettiva acquisendo masse bisognose d’erba quotidiana; cattura un impero editoriale con metodi che sentenze penali irrevocabili definiscono fraudolenti; imploso il sistema, s’improvvisa uomo politico; forma tre governi in enorme conflitto d’interessi; congenitamente pirata, calpesta regole e forme; nel 1994 vuole guardasigilli l’avvocato barattiere (comprava sentenze); ormai esplode in pubblico la mania autocratica. Siccome la Carta gli reca disturbo, riscriverà gli articoli da solo comandando a fischi gli uomini del sì (confidiamo nelle sorprese in cui spesso incappano i deliranti): nel referendum gioca sul velluto, negromante degli schermi; basta lo scarto d’un voto e non saranno gl’istupiditi a negarglielo; sappiamo in quale conto tenga l’armento; disprezza uomini e donne, dignitari inclusi (vedi come scherniva quel sottosegretario nell’happening scurrile sul luogo del terremoto). Mette freddo nella schiena l’idea d’una partita all’ultimo voto, dove conta poco stare dalla parte moralmente migliore, anzi può darsi che sia un handicap: se vince Leviathan il Caimano, all’Italia resta il brodo delle undici; era la scodella dell’ultima colazione nel regno sabaudo, quando le impiccagioni avvenivano a quell’ora del sabato.

(Franco Cordero su La Repubblica di mercoledì 21 ottobre 2009).

 

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(su) Silvio Berlusconi: Perché prendersela con un uomo vero che usa il testosterone alla grande? Si dovrebbe essere fieri di un primo ministro che a 72 anni è in forma brillante ed è sempre circondato da donne avvenenti che non solo brillano di bellezza, ma fanno pure carriera. (Komsomolskaya Pravda, ex organo del Partito comunista dell’Unione Sovietica, citata da La Repubblica di mercoledì 21 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Luciano Violante (presidente della Commissione parlamentare antimafia quando furono assassinati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), Giancarlo Caselli (procuratore della Repubblica a Palermo quando furono assassinati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), Nicola Mancino (ministro degli Interni quando furono assassinati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), Virginio Rognoni (ministro della Difesa quando furono assassinati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino) e Claudio Martelli (ministro della Giustizia quando furono assassinati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino): Luciano Violante e Giancarlo Caselli, afferma il generale Mario Mori, sapevano dei suoi incontri con Vito Ciancimino... C’è un lungo elenco di smemorati eccellenti. E un altro lungo elenco di eccellenti ignari. Quelli che a loro dire non sapevano della trattativa (Nicola Mancino e Virginio Rognoni), quegli altri che ne hanno rivelato dettagli a scoppio ritardato (Claudio Martelli) o quegli altri ancora (Luciano Violante) che dopo tutti questi anni ricorda proposte di incontri “riservati” perché prima non aveva capito bene cosa stesse accadendo, fra Vito Ciancimino e i Ros. È un muro. Di silenzi, di verità smozzicate, di sbiadite reminiscenze. (Attilio Bolzoni su La Repubblica di mercoledì 21 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "De gustibus non est disputandum": Mariastella Gelmini e Maurizio Lupi.

Per la serie "De gustibus non est disputandum": Mariastella Gelmini e Maurizio Lupi.

Per la serie De gustibus non est disputandum: Mariastella Gelmini e Maurizio Lupi.

 

(su) Mariastella Gelmini (signorina ministro della Pubblica Istruzione) e Maurizio Lupi (pidiellìno): Nell’aula si discute del decreto sui precari della scuola o “lodo salva Gelmini”, come l’hanno battezzato dall’opposizione dopo la bocciatura del Tar e l’incombente commissariamento. Non c’è tempo da perdere. Ma ministro e capigruppo del centrodestra si accorgono che non ci sono i numeri. Chiedono la sospensione dei lavori. Niente da fare: mancano 20 pidiellìni e 4 leghisti, il Pidì è presente, la maggioranza va sotto per dieci voti e lo stop non passa. Si passa all’esame del primo, decisivo comma: contratti a tempo dei precari, che il governo non vorrebbe trasformare a tempo indeterminato, e maturazione della loro anzianità pensionistica durante il precariato, che il decreto vuole evitare. L’opposizione propone di cancellarlo del tutto. La Gelmini vede nero. Il berlusconiano Maurizio Lupi prima apre la votazione, poi concede la parola a tre deputati di maggioranza, che fanno melina, e in dodici (tra cui la Lussana) riescono a precipitarsi alle postazioni. A quel punto sì, Lupi chiude le votazioni e il centrodestra la spunta per due voti: 271 a 269. (La Repubblica, mercoledì 21 ottobre 2009). Lasciamo perdere il povero berlusconiano Lupi (lo si potrebbe considerare moralmente responsabile del proprio comportamento non istituzionale se la signorina ministro Mariastella Gelmini, ipoteticamente, emanasse effluvi che a un innamorato del premier risultano irresistibili?) e notiamo che il comma approvato, se il resoconto de La Repubblica è esatto, dice: 1°, che la signorina ministro Mariastella Gelmini non vuole trasformare i contratti a tempo determinato dei Precari in contratti a tempo indeterminato, cioè vuole che i Precari restino tali per tutta la vita; 2°, che la signorina ministro Mariastella Gelmini non vuole che i Precari, mentre restano tali per tutta la vita, maturino la loro anzianità pensionistica:

vuole, cioè, che i Precari la pensione non la maturino mai.

 

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(su) Roberto Maroni (ministro degli Interni uso a portare nel taschino della giacca un moccichino verde): Il titolare del Viminale ha citato l’Arci per danni. La richiesta è di 50.000 euro. Lo ha rivelato ieri l’associazione: Maroni avrebbe chiesto un indennizzo perché giudica lesivo della sua reputazione un comunicato stampa attraverso il quale, a luglio, l’Arci denunciò come “razzista” la “schedatura” che “si intendeva fare nelle scuole obbligando i dirigenti scolastici a inviare ai prefetti l’elenco degli alunni stranieri, specificando se rom o sinti. (La Repubblica, mercoledì 21 ottobre 2009). In effetti l’Arci è stata incauta. Perché parlare di “razzismo” e di “schedatura” come se larticolo 21 della Costituzione stabilisse che tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione? Più prudentemente, nel comunicato l’Arci doveva scrivere: Secondo noi, un preside dovrebbe piuttosto licenziarsi che fare una cosa del genere, se vuol continuare a guardarsi allo specchio senza sputarsi in faccia, mentre si fa la barba.

 

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Silvio Berlusconi (alla Cnn): Tutto quello che faccio, lo faccio con grande senso di sacrificio. Ma devo sopportare questa croce fino a che non compariranno persone che mi permetteranno di andare via per andare a fare il nonno. (La Repubblica, martedì 20 ottobre 2009). Se il prezzo della salvezza del Paese è questo, nessuna persona di buon cuore accetterebbe che lo paghino loro: teniamoci il Berlusconi e salviamo i suoi poveri nipotini.

 

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(su) Silvio Berlusconi: Il primo grido di allarme per le tentazioni distruttive verso la nostra Costituzione manifestate dalle maggioranze guidate da Silvio Berlusconi venne lanciato nel 1994 da Giuseppe Dossetti, uno dei padri più rappresentativi della nostra carta fondamentale e della nostra coscienza costituzionale. Con una lettera inviata il 25 aprile di quello stesso anno all’allora sindaco di Bologna, Walter Vitali, Dossetti lanciava i comitati per la difesa della Costituzione con queste parole: “Si tratta cioè di impedire a una maggioranza che non ha ricevuto alcun mandato al riguardo di mutare la nostra Costituzione: [quella maggioranza] si arrogherebbe un compito che solo una nuova Assemblea Costituente, programmaticamente eletta per questo, e a sistema proporzionale, potrebbe assolvere come veramente rappresentativa di tutto il nostro popolo. Altrimenti sarebbe un colpo di Stato”. Dossetti fu uno dei 556 deputati dell’Assemblea Costituente eletta il 2 giugno 1946, e poi membro della Commissione per la Costituzione (conosciuta anche come Commissione dei 75) il cui compito era quello di elaborare un progetto di Costituzione. Il 21 novembre 1946, Dossetti presentò in Commissione la proposta relativa al diritto di resistenza. Queste le sue parole: “La resistenza individuale e collettiva agli atti dei poteri pubblici, che violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla presente Costituzione, è diritto e dovere di ogni cittadino”. (Nadia Urbinati su La Repubblica di martedì 20 ottobre 2009). Giuseppe Dossetti era un prete democristiano. Sarà stata la sua pretesca ombra a far dimenticare alla pur valente Nadia Urbinati che la prima maggioranza che (pur non avendo ricevuto alcun mandato al riguardo, né tanto meno aver dichiarato in campagna elettorale di voler farlo) si arrogò il “diritto” di modificare la Costituzione con i suoi soli voti, fu una (risicata) maggioranza di finta “sinistra” nel 1999?... Quanto al Diritto di Resistenza, esso non dipende da alcuna Costituzione e non ha alcuna importanza che vi sia scritto o meno, poiché preesiste a tutte:

è il Diritto di ogni Essere Umano a difendere (anche con le armi, se non vi è altro mezzo) la Vita e la Libertà.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Roberto Maroni (ministro degli Interni, sull’ora di religione islamica nelle scuole proposta dal pidiellìn-finiano Urso): L’ora di religione cattolica è rappresentata dalla Chiesa, con valori precisi che si possono trasmettere; l’imam invece interpreta il Corano liberamente: non c’è un messaggio chiaro da trasmettere. (Terra, martedì 20 ottobre 2009). Traduzione: Gli insegnanti debbano trasmettere messaggi chiari e non interpretabili: cioè verità assolute e indiscutibili. Come? L’articolo 33 della Costituzione sancisce la libertà di insegnamento? Ah sì? Sono temi molto interessanti che si riferiscono a una situazione teorica in generale. Partiamo da casi concreti: è utile o no l’ora a scuola? È utile o no facilitare la cittadinanza per gli stranieri? Per me, no. Non sono cose utili. Anzi: sono assolutamente sbagliate. (La Repubblica, martedì 20 ottobre 2009). Traduzione: Come? l’articolo 8 della Costituzione stabilisce che tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge: che nessuna, cioè, può prendersi più libertà delle altre? Ah sì? E io ho giurato sulla Costituzione? Ma che, davvero?!

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "La paura, l’orrore e la turlupinatura": Alemanno, Veltroni e Domenici.

Per la serie "La paura, l’orrore e la turlupinatura": Alemanno, Veltroni e Domenici.

Per la serie "La paura, l’orrore e la turlupinatura": Alemanno, Veltroni e Domenici.

Per la serie La paura, l’orrore e la turlupinatura: Alemanno, Veltroni e Domenici.

 

(su) Gianni Alemanno (mai-stato-fascista, ex aennìno, attualmente pidiellìno e sindaco di Roma), Walter Veltroni (mai-stato-comunista, ex piccìno, ex pidiessìno, ex diessìno, attualmente piddìno, ex sindaco di Roma e intombatore capo della Sinistra italiana) e Leonardo Domenici ( piddìno, ex sindaco di Firenze): Chi verrà sorpreso ai semafori con spazzoloni, secchi e stracci rischierà tra i 100 e i 200 euro di multa: Gianni Alemanno firma l’ordinanza con cui il Campidoglio vieta di “esercitare mestieri non autorizzati sul suolo pubblico e di turbare il traffico”... Gli immigrati clandestini saranno portati al Cie di Ponte Galeria e rimpatriati, mentre i minorenni, le donne e gli stranieri regolari che denunceranno gli aguzzini e si dichiareranno vittime del racket verranno aiutati dai servizi sociali del Comune. (La Repubblica, martedì 20 ottobre 2009). Sai che c’è? Leggi razziali per leggi razziali, meglio la padella dell’Alemanno che la brace del Veltroni e del Domenici: il mai-stato-fascista, almeno, ha pensato anche agli aiuti; i mai-stati-comunisti, invece, non ci avevano pensato.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Francesco Rutelli (sostenitore di Dario Franceschini ed esponente di primo piano della banda di papisti che mediante il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Il Pidì si sta apprestando nel modo più inadatto alla situazione che c’è davanti a noi: ci stiamo avviando a diventare un partito prevalentemente socialdemocratico alleato con una forza caudillista, che è l’Italia dei valori. Bisogna recuperare il centro, che non sono i centristi ma il cuore della società italiana. Il più grande errore del centrosinistra è pensare che chi vota Berlusconi è il nostro nemico, il Pidì deve recuperare il cuore del centro politico... Di Pietro è il cavalier servente di Berlusconi... Se il Pidì non occuperà il centro, allora vedremo cosa fare... La mia preoccupazione è che dopo un buon inizio con Veltroni si torni al passato, al tracciato di ieri. (La Repubblica, martedì 20 ottobre 2009). Siamo giunti alla conclusione che al Rutelli dobbiamo dare ragione: chi vota Berlusconi non è nostro nemico, chi vota Berlusconi ci vuole bene. Anzi: ci ama.

Sì, dobbiamo dare ragione al Rutelli... come si dà ragione ai matti?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Luciano Violante (finto “sinistro” celebratore di Almirante, consigliere della Destra plurielogiato dal Berlusconi, dal Ghedini e dal Cicchitto e presidente della Commissione parlamentare antimafia quando furono assassinati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino): Massimo Ciancimino, che domenica scorsa ha trovato sotto casa due carabinieri (“del Ros”, sostiene) che sono stati fermati e identificati dai poliziotti che lo scortano, dice che delle “trattative” erano a conoscenza anche alcuni politici, e tra questi Luciano Violante, che dopo 17 anni ha raccontato che fu avvertito dal colonnello Mori che Vito Ciancimino voleva incontrarlo. (...) “Adesso spuntano tutti fuori e ricordano qualcosa. Soltanto io sapevo? Soltanto io devo restare con il cerino in mano?” commenta Massimo Ciancimino. (La Repubblica, martedì 20 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Pregare è bene, ma ipnotizzare è meglio": Angelo Bagnasco.

Per la serie Pregare è bene, ma ipnotizzare è meglio: Angelo Bagnasco.

 

Angelo Bagnasco (dipendente di Joseph Ratzinger col grado di cardinale e di presidente della Conferenza episcopale italiana): L’ora di religione cattolica nelle scuole di Stato si giustifica in base all’articolo 9 del Concordato, in quanto essa è parte integrante della nostra storia e della nostra cultura. Pertanto, la conoscenza del fatto religioso cattolico è condizione indispensabile per la comprensione della nostra cultura e per una convivenza più consapevole e responsabile. Non si configura, quindi, come una catechesi confessionale, ma come una disciplina culturale nel quadro delle finalità della scuola. Non mi pare che l’ora di religione ipotizzata (cioè l’ora di religione islamica proposta dal pidiellìn-finiano Urso., n.d.r.) corrisponda a questa ragionevole e riconosciuta motivazione. (Intervista al Corriere della Sera citata da l’Unità di lunedì 19 ottobre 2009). Come il Poletto, anche il Bagnasco è un Houdini redivivo, in fatto di astuzie da gnorri. Risponde come se gli avessero chiesto se l’ora di religione cattolica sia catechesi o disciplina culturale. E si guarda bene dal rispondere alla vera domanda: perché solo la religione cattolica deve godere di questo privilegio, se l’articolo 8 della Costituzione stabilisce che tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge: che nessuna, cioè, può prendersi più libertà delle altre? Dire che davanti alla legge le religioni sono uguali, caro signor Bagnasco, significa dire che davanti alla legge le religioni sono uguali e basta, indipendentemente dalla loro (presunta) maggior importanza storica o culturale per il nostro Paese. Per depotenziare il fondamentale principio delleguaglianza dinanzi alla legge non le basteranno mezzucci dialettici da fiera paesana come questi, caro signor Bagnasco: le ci vorrebbero i carri armati. E forse non le basterebbero.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Mica tutti son capaci di essere più di destra di Berlusconi continuando a sembrar di sinistra ai gonzi": Luciano Violante.

Per la serie Mica tutti son capaci di essere più di destra di Berlusconi continuando a sembrar di sinistra ai gonzi: Luciano Violante.

 

Luciano Violante (finto “sinistro” celebratore di Almirante, consigliere della Destra plurielogiato dal Berlusconi, dal Ghedini e dal Cicchitto e presidente della Commissione parlamentare antimafia quando furono assassinati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino): Nessuna società ha tollerato troppo a lungo un governo dei giudici, prima o dopo arriva una politica regolatrice che ridefinisce i rapporti tra i poteri dello Stato. Oggi si possono approvare riforme efficaci e coerenti con i principi della Costituzione. Ad esempio, le due coalizioni decidano insieme di ridurre i tribunali da 164 a 100. Traduzione: prima di tutto dimezziamoli, ’sti giudici, così prendiamo due piccioni con una fava: ci costeranno la metà di oggi (che già son ridotti al lumicino) e potranno combinare meno casini. Poi bisogna istituire una Corte disciplinare per tutte le magistrature, fuori dal Csm. E ristrutturare diversamente il Csm con 1/3 dei membri eletti tra i magistrati, 1/3 dal Capo dello Stato, scelti tra categorie qualificate, e 1/3 dal Parlamento in seduta comune. Traduzione: La Costituzione stabilisce che nel Consiglio superiore della magistratura i magistrati eletti da magistrati devono essere in maggioranza (articolo 104) e che solo al Csm spettano i provvedimenti disciplinari nei loro confronti (articolo 105)? E chi se ne frega, noi la Costituzione la cambiamo con uno schiacciante inciucio tra Destra e finta “sinistra”: così non solo mettiamo i magistrati in minoranza nel Csm, ma affidiamo i provvedimenti disciplinari a un organo esterno alla magistratura. E vedrai che dopo se ne staranno molto più buonini. Sono contrario alla separazione delle carriere dei pubblici ministeri e dei giudici..., ma sono disponibile ad approfondire. E anche il centrosinistra, storicamente contrario, è bene che vada a vedere. Traduzione: sono contrario, come no, ma se mi sfrugugliate un pochino potrei anche cambiare idea. Quello che va compreso è che stiamo passando dal giudice dell’interpretazione della legge al giudice dei diritti dei cittadini, anche contro il potere politico. È il modello americano: una diversa etica professionale, fondata sulla certezza dell’interpretazione della legge, una più netta separazione tra giustizia e mezzi di informazione, e comportamenti sobri: il giudice deve essere, ma anche apparire imparziale. Traduzione: basta con la pretesa dei giudici di interpretare le leggi: devono applicarle e basta, come burattini appesi ai fili, non come esseri umani. Un burattino si domanda forse se quel che il burattinaio gli fa fare sia giusto o sbagliato, e ― in caso gli appaia sbagliato ― come possa riuscire a non farlo? Basta con la pretesa della stampa di informare l’opinione pubblica sull’andamento delle attività giudiziarie: d’ora in poi i giornalisti vedranno i magistrati solo col cannocchiale. E basta con la libertà di espressione dei giudici: come può apparire imparziale un giudice che dice la sua come se fosse un libero cittadino? Continuare a sembrar di sinistra dopo aver sparato a zero contro i giudici peggio dun Berlusconi? Semplicissimo, basta dire che auspico un giudice dei diritti dei cittadini, anche contro il potere politico: vedrai quanti gonzi se la berranno.

(Intervista di Claudia Fusani a Luciano Violante. L’Unità, lunedì 19 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Gli eroi della Destra": Piercarlo Fabbio.

Per la serie Gli eroi della Destra: Piercarlo Fabbio.

 

Piercarlo Fabbio (sindaco pidiellìno di Alessandria): La Cgil vuol manifestare in piazza della Lega? Sottoscriva una fideiussione di 30.000 euro per risarcire i danni... Cosa?... Ma quale sfregio alla Cgil, non so nemmeno di quale manifestazione si tratti. È solo un problema tecnico. Abbiamo appena fatto la ripavimentazione della piazza costata due milioni di euro e non sappiamo se la struttura che vogliono metterci possa provocare danni. Il principio per noi è uno solo: la piazza è di tutti, chi rompe paga e questo vale anche per la Cgil. (La Repubblica, lunedì 19 ottobre 2009). Quale sarà stato il dubbio del Fabbio? Forse questo: perché scagliarmi contro la Democrazia e la Libertà con le armi in pugno? Dati i miei mezzi, non è più sicuro provare a colpirle con qualche astuzietta?

 

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Per la serie "I Gatti, le Volpi e i Pinocchi": Dario Franceschini, Vincenzo De Luca e Pierluigi Bersani

Per la serie "I Gatti, le Volpi e i Pinocchi": Dario Franceschini, Vincenzo De Luca e Pierluigi Bersani

Per la serie "I Gatti, le Volpi e i Pinocchi": Dario Franceschini, Vincenzo De Luca e Pierluigi Bersani

Per la serie I Gatti, le Volpi e i Pinocchi: Dario Franceschini, Vincenzo De Luca e Pierluigi Bersani

 

Dario Franceschini (candidato alla segreteria del Pidì da Walter Veltroni e dalla banda di papisti che tramite il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Il candidato del Pidì a “governatore” della Campania al posto di Bassolino? Il sindaco di Salerno, De Luca. Anche se, come Bassolino, si è schierato con Bersani, De Luca è la migliore soluzione. (La Repubblica, domenica 18 ottobre 2009). E chi sarà mai questo De Luca che piace sia a Bersani che a Franceschini? Rinfreschiamoci la memoria: Salerno: quaranta forzuti impediscono, tra schiaffi e scontri corpo a corpo, che si tenga il congresso dei Giovani democratici. Il segretario regionale Michele Grimaldi dice che sono “camorristi fascisti”, sia pur tesserati Pidì. Off the record, come si dice, sarebbero invece i “bravi” del sindaco di Salerno, il democratico Vincenzo De Luca, storico nemico di Bassolino. “Torre del Greco, come tutta la Campania,” dice lassessore comunale Pier Paolo Telese, che propende per Bersani ma non cambierebbe una virgola di quel che dice Ignazio Marino, “è la fotografia del sistema feudale che vige a Napoli e probabilmente a Roma: vassalli, valvassori, valvassini. Geografia identica di un partito amorfo e pieno di lupi voraci”. (Alberto Statera su La Repubblica di giovedì 16 luglio 2009). Mere illazioni? Voci di corridoio? Può darsi. Aggiungiamo, allora, che il “compagno” De Luca è quello che il 19 maggio 2008 ci intimò di smetterla di fare i poeti, perché la maggioranza dei Rom delinque. Che il 24 settembre 2008 annunciò telecamere in città non contro i camorristi ricercati che tranquilli vanno a fare shopping il sabato pomeriggio, ma contro i cafoni e i balordi. E che Isaia Sales (ex segretario regionale del Pci, ex consigliere regionale, ex deputato, ex sottosegretario al Tesoro nel governo Ciampi, intervistato sulla questione morale da La Repubblica lunedì 22 dicembre 2008) descrive così: Il sindaco di Salerno secondo me è la quintessenza dei capibastone. Ed è schierato con Veltroni, ma è stato allevato da Fassino (e prima da D’Alema) come antagonista di Bassolino. Solo che De Luca, per il quale era stato richiesto l’arresto, si salvò utilizzando l’immunità parlamentare con il consenso di tutti i vertici dei Dièsse, che oggi guidano il Pidì. Doppia morale.

 

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Dario Franceschini (candidato alla segreteria del Pidì da Walter Veltroni e dalla banda di papisti e padronisti che tramite il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana) parlando ai piccoli imprenditori del nord est in compagnia del tristemente famoso falco della Confindustria Massimo Calearo, fatto deputato del Pidì dal non meno tristemente famoso Walter Veltroni: Abbiamo continuato a usare colpevolmente lo schema ideologico di una stagione precedente. E per questo abbiamo messo gli imprenditori dall’altra parte della barricata, come fossero avversari. Abbiamo sbagliato, gli imprenditori sono una parte di noi. Una parte del Pidì che io ho in mente. Una parte senza la quale non saremo mai un grande partito riformista, moderno e al passo coi tempi. Per questo mi prendo la responsabilità della mia parte politica. Anche di quelli che mi hanno preceduto nel campo del centrosinistra. Abbiamo sbagliato a guardare con sospetto e diffidenza il mondo dell’impresa, quelle migliaia e migliaia di piccole e medie imprese, di chi rischia di tasca sua. Abbiamo sbagliato a trattarvi come un popolo di potenziali evasori, interessati solo al profitto. E oggi sono qui, nel cuore del nord est, a chiedervi scusa. La mia proposta? Ridurre in modo consistente l’Irap. (La Repubblica, domenica 18 ottobre 2009). E come troverà il Franceschini le decine di miliardi di euro necessari per ridurre sensibilmente l’Irap? Eliminando gradualmente gli incentivi alle imprese, risponde il Franceschini: quelli che non incentivano proprio nulla, ma alimentano clientelismo e corruzione. Una trovata assurda, come sostiene l’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco (che la commenta così: Mi sembra si parli senza sapere dove si voglia andare)? O un’assurda partita di giro, togliere gli incentivi dalle tasche sinistre degli imprenditori e rimetterglieli nelle tasche destre sotto forma di sgravi Irap? Né l’una né l’altra. Il Franceschini deve dire che ricaverebbe quei miliardi dall’abolizione degli incentivi, altrimenti darebbe costretto a dire la verità: che li farebbe saltar fuori con ulteriori rapine ai danni della Scuola, della Sanità, di tutto il patrimonio collettivo dei Cittadini italiani. Smantellando ulteriormente lo Stato, insomma. Come hanno fatto (oltre e meglio dei governi Berlusconi) i vari governi Prodi, D’Alema, Amato. Come ha fatto o lasciato fare lo stesso Bersani. Smantellare lo Stato, cioè rafforzare l’antiStato. AntiStato che non è solo di mafiosi, camorristi, vescovi ed evasori fiscali, ma anche di decine di migliaia di politicanti, portaborse e faccendieri di Destra e di finta sinistra.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi (a proposito del servizio intimidatorio di Canale 5 sul giudice Mesiano, spiato e dileggiato mentre aspettava il suo turno dal barbiere perché “colpevole” di aver dato torto alla Fininvest in una causa civile): Non c’era niente di organizzato. Anzi: è stato un vicino di casa del giudice ad averlo filmato con il telefonino e poi ha mandato il video a Canale 5... Quelle immagini potevano anche non essere messe in onda... Comunque dubito che quel giudice abbia potuto scrivere quella sentenza da solo. (La Repubblica, domenica 18 ottobre 2009). Come al solito il Berlusconi, fingendo di spiegare e di minimizzare, in realtà rende più esplicita e violenta la minaccia: state ben attenti perché non solo i miei servi, ma chiunque vi passi vicino può essere una mia spia. Come se non lo sapessimo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Eugenio Scalfari: Nella campagna elettorale del 2008 il partito di Forza Italia arrivò al 37,5%; il Pidì guidato da Veltroni ottenne il 33,5 e tutti, fuori e dentro di esso, decretarono una solenne sconfitta. Invece non era stata una sconfitta: una formazione politica riformista con alle spalle pochi mesi di vita era arrivata a superare i risultati del Pci che, dalla segreteria di Natta in poi, non era mai riuscito ad andare oltre il 30%. (La Repubblica, domenica 18 ottobre 2009). Siccome non possiamo credere che lo Scalfari ci sia, siamo costretti a pensare che ci faccia. Cioè che mistifichi. Poiché quella del Veltroni fu una solenne sconfitta non perché prese pochi voti, ma perché fece cadere il governo Prodi, cannibalizzò la Sinistra e fece impazzire qualche milione di Donne e di Uomini convincendoli che si voti non per un ideale ma per un utile... per che cosa? Per consegnare il Paese al Berlusconi e ai suoi scherani per la terza volta. Quando un leader politico commette un patatrac di questa fatta senza ricavarne un fico secco, la sua è una solenne sconfitta quali che siano i voti che prende. Lo Scalfari queste cose le sa benissimo. Ma volendo segretario del Pidì il Franceschini, che del Veltroni è il vice e il continuatore, deve far finta di non saperle.

 

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Per la serie "Leghisti in moccichini verdi o in tonaca, ma sempre leghisti": Cota, Zaia e Poletto.

Per la serie "Leghisti in moccichini verdi o in tonaca, ma sempre leghisti": Cota, Zaia e Poletto.

Per la serie "Leghisti in moccichini verdi o in tonaca, ma sempre leghisti": Cota, Zaia e Poletto.

Per la serie Leghisti in moccichini verdi o in tonaca, ma sempre leghisti: Cota, Zaia e Poletto.

 

Roberto Cota, Luca Zaia (leghisti) e Severino Poletto (dipendente di Joseph Ratzinger col grado di cardinale di Torino) sulla proposta di Adolfo Urso (ex aennìno, attualmente pidiellìno “finiano”) di introdurre nelle scuole, accanto all’ora di religione cattolica, l’ora di religione islamica: Basta provocazioni: quella della società multietnica a tutti i costi è una fissazione della sinistra. Ma l’ora di Islam è assurda, non passerà mai (Roberto). Insegniamo la religione cattolica proprio per far capire agli immigrati quali sono le nostre radici (Luca). Non si tratta di un privilegio della Chiesa cattolica nei confronti delle altre religioni, ma di una realtà storica. E se si va a vedere, questa realtà spiega e giustifica il mantenimento dell’ora di religione cattolica, sia pure facoltativa, nell’ordinamento della scuola italiana, anche con la revisione del Concordato del 1984. Proprio perché il cattolicesimo fa parte integrante delle nostre radici, quell’ora serve a completare bene il curriculum di studi... Provi a far costruire oggi un campanile di fianco a un minareto in Arabia Saudita: la libertà è fatta anche di reciprocità. (La Repubblica, domenica 18 ottobre 2009). Poiché la Democrazia italiana e la Costituzione della Repubblica non sono divinità, non possiamo definire il Poletto “un bestemmiatore” dell’una e dell’altra. Come chiamare, allora, un individuo per il quale l’Italia non avrebbe il diritto di essere più democratica dell’Arabia Saudita ma dovrebbe, per così dire, “aspettare pazientemente” che quel Paese faccia i suoi progressi, prima di poter fare i propri? È molto spiacevole, per un insegnante di Italiano, scoprire che la nostra lingua è priva di termini non religiosi (e/o non insultanti) per definire gli individui le cui “idee” sulla Democrazia e sulla Libertà sono così meschine e mistificanti... Si può ben osservare, tuttavia, quanto il “leghista” in tonaca Poletto, nel suo ragionare apparentemente pacato, sia più astuto e più pericoloso dei leghisti col moccichino verde Cota e Zaia: “revisionare” il Concordato del 1984, infatti, significherebbe tornare all’insegnamento facoltativo della sola religione cattolica, come se non ce ne fossero altre (né tanto meno Atei ed Agnostici). Tornare a una situazione, cioè (sancita, guarda caso, dal Concordato fascista del 1929) di gran lunga meno democratica di quella del Concordato del 1984. Il quale, affiancando all’ora di religione cattolica la cosiddetta ora alternativa (nonché la possibilità di non scegliere né l’una né l’altra, ma di andarsene liberamente per i fatti propri) ha aperto almeno uno spiraglio alla possibilità che si riesca prima o poi ad applicare larticolo 8 della Costituzione ― che stabilisce che tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge: che nessuna, cioè, può prendersi più libertà delle altre ― e a privare una volta per tutte la cattolica dei suoi indebiti privilegi. (Quanto al discorso del Poletto che il cattolicesimo sarebbe parte integrante delle nostre radici, o a quello dei vari Scalfari e Sgarbi che, se non si conoscono le religioni, non si capiscono né la Storia né la Storia dell’Arte, sono entrambi più assurdi che preoccupanti: delle nostre “radici”, purtroppo, fanno parte anche l’antisemitismo e il fascismo ― che tutto sommato hanno fatto meno morti ― nonché, per fortuna, l’ateismo e l’agnosticismo, e per capire la Storia e la Storia dell’Arte sono fondamentali, rispettivamente, anche la Storia della Scienza e quella della Magia e dell’Astrologia: a quando l’introduzione nelle scuole dell’ora di Razzismo o del laboratorio di Alchimia?)

 

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Silvio Berlusconi (a Sofia, Bulgaria): Io direi che non ci si deve meravigliare che sono sempre di più gli Italiani che non pagano il canone... Io ho sentito in giro una serie di affermazioni degli Italiani moderati, e credo che ci saranno brutte sorprese per il bilancio della Rai la prossima volta che si faranno i conti con il numero di Italiani che paga il canone... Posso fare una previsione? Il 30% degli Italiani che non paga il canone supererà abbondantemente il 50%. È un sondaggio che ho chiesto, e questa è la risposta che ho avuto... Oggi sta succedendo che una parte della magistratura molto politicizzata interviene con l’utilizzo della giustizia a fini di lotta politica; e poi, sù sù fino all’ultimo organismo dello Stato, che è la Corte costituzionale, praticamente annulla le decisioni del Parlamento... La riforma non è cosa facile, le rivoluzioni non si fanno in breve tempo... Non sono facili le scelte sulla strada da seguire... Io sono, per esempio, per una riforma della Costituzione che prenda il toro per le corna e faccia del nostro Paese una democrazia vera, non soggetta al potere di un ordine che non ha legittimazione elettorale... La legge costituzionale prevede l’intervento degli elettori, del popolo. Credo che un cambiamento così debba essere fatto anche attraverso il ricorso al popolo... Credo che a questo punto valga la pena di rivisitare la Costituzione attraverso la legge costituzionale... Anche senza l’apporto dell’opposizione: ho visto che Franceschini ha detto di non voler collaborare... Con questa opposizione ho poche speranze che ci possa essere un dialogo... Probabilmente, stanotte dovrò incontrare i miei avvocati per preparare la difesa di due processi che sono fondati su accuse assolutamente false e risibili. Per fortuna ho i nervi saldi. (A L’Aquila, Italia): Dai, ragazzi, facciamo una cosa maliziosa e birichina, facciamoci una foto con tutti che fanno le corna a tutti. Così non diranno più che sono solo io a farle... Facciamo adesso una foto solo con le ragazze, purché siano tutte maggiorenni e non si chiamino Noemi... Ora facciamo una foto gioiosa alzando tutti le mani e facendo finta che il sottosegretario Carlo Giovanardi sia bello e giovane. Salutate Carlo: ciaooo, Carlo, ciaooo... Sapete, io sto investendo moltissimo in un istituto di Verona che studia la possibilità di arrivare a 120 anni. Sempre che De Benedetti non mi porti via tutto... Queste case non sono dei prefabbricati, ma delle case vere che possono durare per l’eternità... Quando si guarda dalla finestra un panorama così, con tutte le montagne, pare di essere in paradiso... Che bel terrazzo! Signora, dica la verità: non l’ha mai avuto un terrazzo così... Ehi, chi mi sta toccando il culo? (La Repubblica, sabato 17 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Giuliano Amato (presidente del Consiglio dal 25 aprile 2000 al 10 giugno 2001), Enzo Bianco (ministro degli Interni dal 25 aprile 2000 al 10 giugno 2001), Piero Fassino (ministro della Giustizia dal 25 aprile 2000 al 10 giugno 2001): Il pm Marco Del Gaudio ha chiesto la condanna di 21 poliziotti imputati nel processo sui presunti pestaggi ai danni dei manifestanti condotti in caserma a margine del Global Forum svoltosi a Napoli nel marzo 2001. Undici agenti rispondono di sequestro di persona. (La Repubblica, sabato 17 ottobre 2009).

 

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QUANDO IL RAZZISMO ERA DI (FINTA) "SINISTRA"...

QUANDO IL RAZZISMO ERA DI (FINTA) “SINISTRA...

(articolo di Manuele Bonaccorsi su left 41 di venerdì 16 ottobre 2009)

 

(su) Sergio Cofferati, Walter Veltroni, Massimo Giannini, Miriam Mafai, Leonardo Domenici, Graziano Cioni, Eugenio Scalfari e Dario Franceschini: I Rom? Rubano la pensione alle vecchiette per poi andarsene in giro in Mercedes”. Mentre “politici e intellettuali ex o post comunisti si baloccano con Cesare Beccaria, filosofeggiano sui delitti e sulle pene, sdottoreggiano sull’uomo buono rovinato dalla Società”. Dunque: “Onore a Sergio Cofferati, il primo sindaco di sinistra che ha avuto il coraggio di smantellare gli insediamenti abusivi”. D’altronde “la micro e la macrocriminalità sono strettamente collegate, nascono nello stesso terreno”. Quindi basta buonismi. “C’è troppa sicumera da impunità”, troppa “identità violata e violentata”. Pensateci, “se io stuprassi una giovane araba a La Mecca, a cosa andrei incontro?” Per questo “non capisco perché dare il voto agli immigrati dopo 5 anni, quando in nessun Paese occidentale questo avviene”. Qui ci vuole “legge e ordine. Dirlo non è più di destra”. Quale giornale italiano ha scritto queste belle parole? Non La Padania, né Il Giornale. Ma La Repubblica. La storiella dei Rom scippatori in Mercedes è di Walter Veltroni (8 maggio 2007, pagina 1). La critica al “culturame” che cita Beccaria è una domanda del vicedirettore de La Repubblica Massimo Giannini all’allora ministro degli Interni Giuliano Amato (5 settembre 2007). L’orazione a Cofferati è di Miriam Mafai (12 maggio 2007). La strana equivalenza tra poveri e mafiosi è esposta dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici, intervistato da Concita De Gregorio (3 settembre 2007): intervista dal titolo molto profondo (“Tolgo i lavavetri ai semafori, seguo la lezione di Lenin”), pubblicata mentre l’assessore Pidì Graziano Cioni ― uno tanto innamorato della legalità da finire sotto inchiesta per tangenti ― varava l’ordinanza antilavavetri. Poi bloccata perché incostituzionale. Le altre frasi sono tratte dalla prima pagina de La Repubblica del 7 maggio 2007, la lettera di un lettore (“Aiuto, sono di sinistra ma sto diventando razzista”) che il giornale di Scalfari sbatte in prima e usa come apripista di una campagna di stampa che dura tutto il governo Prodi. Poi, chissà perché, Berlusconi vince le elezioni. E ora è sventolando una copia de La Repubblica che ci tocca difenderci dal razzismo dilagante fomentato dal governo (Manuele Bonaccorsi su left 41 di venerdì 16 ottobre 2009). Fin qui left. Aggiungiamo che la campagna di stampa durata tutto il governo Prodi era rivolta contro l’ala sinistra del governo; che proprio tale campagna della finta “sinistra” contro la Sinistra indusse Fausto Bertinotti a tentare di mettere il Paese sull’avviso con la frase indubbiamente malaccorta sul “poeta morente” a cui poi non parve vero alla finta “sinistra” di impiccarlo; e che dopo la campagna mediatica vennero, devastanti, i fatti: il 30 novembre 2007, il “vertice” Berlusconi-Veltroni, sui contenuti del quale mai nulla si è saputo; poche settimane dopo, il micidiale “io vado da solo” del Veltroni che indusse Clemente Mastella a far cadere Prodi per guadagnarsi un posticino nell’ormai certo (per il Mastella, non per il Veltroni) futuro governo della Destra; e, per finire, le elezioni e la riconsegna dell’Italia al Berlusconi. Una “strategia” che definire “suicida” sarebbe offensivo per i suicidi (che non sono criminali e fanno male solo a sé stessi) e i cui principali responsabili furono Eugenio Scalfari (sul versante mediatico) e, sul versante politico, Walter Veltroni e la cricca papista-padronista del Pidì. Il cui candidato alla segreteria è oggi Dario Franceschini.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Le grandi Signore (e Signorine) con la Falce": Mariastella Gelmini.

Per la serie Le grandi Signore (e Signorine) con la Falce: Mariastella Gelmini.

 

(su) Mariastella Gelmini (ministro, incredibile dictu, della Pubblica Istruzione): Cosa c’è nel futuro di chi studierà nella Scuola “riformata”? Meno ore di lezione e meno materie per tutti... Al liceo classico, dove le sperimentazioni coprono l’80% dei corsi, le ore calano drasticamente. È il caso della sperimentazione in lingua straniera (circolare ministeriale 198/092) che lascerà sul campo, in media, 3 ore settimanali di lezione. Stesso discorso per i licei scientifici: calano le ore di Latino, Inglese, Matematica e Fisica, recuperano parzialmente solo le ore di Scienze... Negli istituti tecnici e nei professionali, si scende dalle 36 ore del tecnico commerciale, dalle 38 del tecnico industriale, dalle 40 dei professionali, a 32 ore settimanali per tutti. (La Repubblica, venerdì 16 settembre 2009). Perché falcia la Scuola, la signorina ministro Mariastella Gelmini? Per pagare meno stipendi. Perché? Per non far pagare ai ladri le tasse per pagare quegli stipendi. E chi saranno mai i Bambini e i Ragazzi italiani, chi saranno mai i nostri Figli, che cosa sarà mai la nostra Scuola attaccata e saccheggiata, dinanzi ai ladri che nascosti nell’ombra derubano gli Italiani onesti ma a viso aperto entrano nelle cabine elettorali e votano per chi li lascia continuare a rubare?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi: Per colpa degli ecologisti e della sinistra siamo rimasti indietro, ma sul nucleare recupereremo... La cosa migliore è essere amati, e io faccio di tutto per essere amato: non solo dai cittadini, ma anche dai media. Sono una persona buona, forse troppo buona, sicuramente giusta, e vorrei che questo fosse riconosciuto da tutti... Se la critica dei media resta nei confini della moderazione è utile, perché si può usare per colmare le mancanze, ma se supera certi livelli e diventa calunnia non fa piacere ed è un boomerang per chi la fa...

(La Repubblica, venerdì 16 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Francesco Cicciobello Rutelli (esponente di primo piano della banda di papisti che tramite il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): È vero che non è questo il momento di parlare di abbandono del Pidì, ma solo chi non vuol vedere può pensare che questa offerta politica sia accettabile: un centrodestra che diventa destra con l’asse Berlusconi-Bossi e un centrosinistra con un Pidì che va a sinistra alleato con il caudillismo di Di Pietro... Pierferdinando Casini ha fatto la scelta difficile e coraggiosa dell’autonomia e la sta mantenendo... Luca Montezemolo non ha intenzione di intervenire in politica, ma ben venga il contributo di idee da parte sua... Il congresso? Un’occasione perduta, una lotta di potere interna, con uno scollamento clamoroso tra questo partito e il Paese... L’ennesima puntata di uno scontro che dura da vent’anni tra D’Alema e Veltroni. O meglio: tra chi sta con D’Alema e chi no. (La Repubblica, venerdì 16 ottobre 2009). Come se lui fosse neutrale. Ma è così poco neutrale, il Rutelli, che sta aspettando di vedere chi vince.

E Marino? Neanche lo nomina.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Giulio Tremonti (ministro dell’Economia, del Tesoro, delle Finanze e ― tirando i fili di Mariastella Gelmini ― liquidatore della Pubblica Istruzione): Conosco la Svizzera e ci vado anche a sciare. Adesso, con lo scudo, al mio passaggio metteranno un cavo d’acciaio sotto la neve. (La Repubblica, venerdì 16 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Le amiche dei pestaggi, purché le vittime siano attentamente selezionate": Jole Santelli.

Per la serie Le amiche dei pestaggi, purché le vittime siano attentamente selezionate: Jole Santelli.

 

Jole Santelli (pidiellìna, sulla legge contro l’omofobia): E se un pedofilo che ha già scontato la sua pena esce dal carcere e lo pestano perché omosessuale, anche lui beneficerà di questa legge? (La Repubblica, giovedì 15 ottobre 2009). C’è pestaggio e pestaggio, che diamine: bisogna pensarci due volte prima di fare una legge che faccia d’ogni erba un fascio e punisca anche i pestaggi sacrosanti. Specie se uno ha già scontato la sua pena, perché impedire a qualche bravo ragazzo di destra di dargli un’altra pestata? Così, tanto per gradire?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Meglio tardi che mai": Luciano Violante, Claudio Martelli, Liliana Ferraro e Nicola Mancino.

Per la serie "Meglio tardi che mai": Luciano Violante, Claudio Martelli, Liliana Ferraro e Nicola Mancino.

Per la serie "Meglio tardi che mai": Luciano Violante, Claudio Martelli, Liliana Ferraro e Nicola Mancino.

Per la serie "Meglio tardi che mai": Luciano Violante, Claudio Martelli, Liliana Ferraro e Nicola Mancino.

Per la serie Meglio tardi che mai: Luciano Violante, Claudio Martelli, Liliana Ferraro e Nicola Mancino.

 

(su) Luciano Violante (finto “sinistro” celebratore di Almirante e consigliere della Destra plurielogiato dal Berlusconi, dal Ghedini e dal Cicchitto, presidente della Commissione parlamentare antimafia quando furono assassinati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), Claudio Martelli (socialista, ex delfino di Bettino Craxi, ministro della Giustizia quando furono assassinati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), Liliana Ferraro (capo degli Affari penali del ministero della Giustizia quando furono assassinati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino) e Nicola Mancino (ex democristiano, ministro degli Interni quando furono assassinati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino): C’è un mistero di troppo in questa storia di mafia e stragi che si fonde tra mandanti noti e mandanti occulti. È il mistero della memoria... Dopo diciassette anni ricorda Luciano Violante... Dopo diciassette anni ricorda Claudio Martelli... Dopo diciassette anni viene ascoltata Liliana Ferraro... Dopo diciassette anni rammenta e precisa Nicola Mancino... Massimo Ciancimino, il figlio di “don” Vito, con le sue rivelazioni ― ancora tutte da verificare passo dopo passo ― ha scatenato un terremoto politico-giudiziario. E ha fatto tornare la memoria a molti. (Attilio Bolzoni su La Repubblica di giovedì 15 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Gli intombatori della Sinistra Italiana": Francesco Cicciobello Rutelli.

Le belle facce della banda di papisti che tramite il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana: Renzo Lusetti mentre sghignazza con Silvio Berlusconi.

Giuseppe alias "Beppe" Fioroni

Donato Mosella

Andrea Sarubbi

Luigi Bobba con Paola Binetti, autoimmolatasi nell’eroica impresa di far sembrare Dario un laico.

Gli “sbinettatori” di Dario: Francesco Cicciobello Rutelli, Mauro Lusetti mentre se la ride col Berlusconi,

Giuseppe alias “Beppe” Fioroni, Donato Mosella, Andrea Sarubbi e Luigi Bobba con Paola Binetti,

autoimmolatasi nell’eroica impresa di far sembrare Dario un laico.

 

(su e di) Paola Binetti (portatrice di cilicio fatta senatrice piddìna dalla banda di papisti che tramite il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Aspetto di vedere cosa sarà il Pidì dopo le primarie, e in particolare come agirà il nuovo segretario di fronte alle diversità all’interno del partito... Bersani ha avuto una reazione più equilibrata: sto pensando di votare per lui alle primarie. Certamente non voterò Franceschini, che propone la mia espulsione, né voterò scheda bianca... Per ora resisto, come Francesco (Rutelli, n.d.r), aspettando di vedere quello che Francesco fa... È probabile che dia le dimissioni dal Pidì, ma quando saprò qual è il partito democratico che verrà. Ora, più che di omofobia, parlerei di Paolafobia: mi aspettavo che in questo partito dicessero come quando hai un figlio un po’ così: “Vabbe’, ormai c’è”... Invece i democratici stanno facendo di me un capro espiatorio... Non sono omofoba, no. (Paola). Qui straparlano sia Franceschini, che vuole cacciare Paola dal Pidì, sia lei che se n’è uscita con quella sparata che allora alle primarie avrebbe votato Bersani e non più Dario (Francesco Cicciobello Rutelli). Proprio così: cercano di fare di lei il capro espiatorio di tutti i nodi non risolti del partito, a cominciare dal rapporto con i cattolici (Renzo Lusetti, ex rutelliano pro Bersani, ma clicca qui per sapere tutto di lui, dagli attacchi a Beppino Englaro all’entusiasmo per la scomunica di una bambina brasiliana violentata dal patrigno, dall’approvazione del lodo Alfano e del decreto sicurezza alla denuncia per disturbo della quiete pubblica per i suoi karaoke con Sacconi, Bonanni e Polverini...). Sarebbe un errore espellere la Binetti. Io parlo alle Acli, all’Azione cattolica, alle parrocchie, a tutti quei cattolici che verranno a votare alle primarie: gli ex Popolari hanno dettato comunicati di solidarietà, siamo una garanzia che i cattolici in questo partito ci possono stare, sono a casa propria (Giuseppe “Beppe” Fioroni). Binetti è una risorsa e una garanzia dell’identità plurale del Pidì, le responsabilità vanno allargate alla gestione del voto (Donato Mosella). Binetti è stata immolata sull’altare del congresso (Andrea Sarubbi). Discutibile la sua scelta, ma no al suo processo (Luigi Bobba). I papisti del Pidì “sbinettano” in pubblico il loro candidato alla segreteria, ma in privato se la ridono alla grande insieme a lui: la ciliciante Paola, immolandosi per la religiosità del partito, ha conferito al democristianuccio Dario un’aura di laicismo che il medesimo si spenderà proficuamente contro Bersani e Marino. Per dimenticarsene, comunque vada, un momento dopo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi: Per Roberto Zaccaria, ex presidente Rai e parlamentare Pidì, il presidente del Consiglio avrebbe la possibilità di vedere in bassa frequenza i programmi Rai in corso di registrazione. Prima, cioè, che vengano trasmessi. (La Repubblica, giovedì 15 ottobre 2009). Qualcuno avverta quel povero martire del lavoro che la sua è una fatica inutile, perché in Rai (come altrove) non hanno alcun bisogno di essere controllati: si controllano già benissimo da soli.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Ci prova, poverino, a guardare a sinistra: ma ci trova solo sé stesso che guarda a destra.Ci prova, poverino, a guardare a sinistra: ma ci trova solo sé stesso che guarda a destra.

Ci prova, poverino, a guardare a sinistra: ma ci trova solo sé stesso che guarda a destra.

 

Eugenio Scalfari: Voterò alle primarie del Pidì. E voterò per il candidato che si impegnerà fin d’ora a non stringere dopo le primarie accordi con un altro candidato al fine di sovvertirne l’esito: sarebbe uno smacco per i cittadini. A quel punto il partito sarebbe finito. (La Repubblica, mercoledì 14 ottobre 2009). Lo Scalfari, che alle elezioni del 2008 teorizzò il cosiddetto voto utile (cioè la riduzione del voto da scelta ideale a mero calcolo da bottegaio) e sponsorizzò il nefasto duo Veltroni-Franceschini, cioè la distruzione della Sinistra italiana e la definitiva riconsegna dell’Italia al Berlusconi, nel 2009 cerca di distruggere la candidatura alle primarie di Ignazio Marino e di indebolire quella di Pierluigi Bersani vietando loro di unirsi contro i papisti del Pidì. Per la serie: Alla rovina dell’Italia ci pensa già Berlusconi? E allora io penserò alla rovina della Sinistra.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Le signorine ministro": Mariastella Gelmini.

Per la serie Le signorine ministro: Mariastella Gelmini.

 

Mariastella Gelmini (ministro, incredibile dictu, della Pubblica Istruzione): È ora di passare dai giudizi ai voti anche per l’insegnamento della religione cattolica. Chiederò un parere al Consiglio di Stato per evitare contenziosi... Credo che l’ora di religione debba avere la stessa dignità delle altre materie. (La Repubblica, mercoledì 14 ottobre 2009). La signorina ministro che sostenne, un anno fa, che nelle scuole si debba insegnare la Costituzione (ridicolmente ignorando che lo studio della Costituzione fa parte da decenni dellEducazione civica) ora ridicolmente ignora la Costituzione stessa: che nei suoi Principi Fondamentali, allarticolo 8, stabilisce che tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Nelle Scuole italiane, invece, è libera di essere insegnata solo la religione cattolica. Ma alla signorina ministro questo “modesto privilegio non basta: vuole per la religione cattolica la stessa dignità della Matematica o dell’Italiano. E l’ebraica? E l’islamica? A loro niente. La signorina ministro conosce tanto bene la Costituzione della Repubblica, che crede che in Italia esista una religione di Stato.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Nasi raffreddati che solo un moccichino verde può detergere": Andrea Gibelli e Matteo Salvini.

Per la serie "Nasi raffreddati che solo un moccichino verde può detergere": Andrea Gibelli e Matteo Salvini.

Per la serie Nasi raffreddati che solo un moccichino verde può detergere: Andrea Gibelli e Matteo Salvini.

 

Andrea Gibelli (deputato leghista) e Matteo Salvini (leghista europarlamentare, segretario della Lega a Milano e presidente della commissione sicurezza del consiglio comunale): Subito la legge sulle moschee! Bisogna fermare il proselitismo che porta i martiri di Allah in casa nostra! (Andrea). Nel quartiere di Milano a più alta densità di popolazione islamica, su 11.000 ragazzi in età scolare ben 5.500, vale a dire la metà, sono Stranieri. Nella scuola di via Paravia la presenza di Italiani è del 3% del totale: è chiaro che con questi numeri nessuna integrazione è possibile (Matteo). (La Repubblica, mercoledì 14 ottobre 2009). I fondamentalisti islamici fanatici? Se non ci fossero, i Moccichini Verdi li inventerebbero, tanto gli fanno comodo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Tony Blair: Tony Blair ha tutte le carte in regola per diventare il primo presidente del Consiglio europeo ai sensi del Trattato di Lisbona, e per essere designato a quella carica non appena sia giuridicamente e politicamente possibile dare il via all’applicazione della clausola che rinnova la governance dell’Unione. (Silvio Berlusconi, citato da La Repubblica di mercoledì 14 ottobre 2009). Dimmi a chi piaci e ti dirò chi sei. Il Blair piace al Ratzinger e al Berlusconi. Ad Aznar. E a George Bush junior. Blair? È il più finto “sinistro” dei finti “sinistri”. È l’inventore della finta “sinistra”. Se Charles Dickens l’avesse conosciuto, avrebbe chiamato Uriah Heep Tony Blair.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Belle e Intelligenti": Mara Carfagna. (L’immagine è tratta dal sito www.bolognablog.it, dove appare a corredo del post intitolato "Le donne belle non sono stupide, ma la Carfagna sì", di Silvia Robustella: cliccala per ingrandirla!)

Per la serie Belle e Intelligenti: Mara Carfagna

(Limmagine è tratta dal sito www.bolognablog.it, dove appare a corredo del post intitolato

Le donne belle non sono stupide, ma la Carfagna sì, di Silvia Robustella: cliccala per ingrandirla!)

 

Mara Carfagna (ministro per le Pari opportunità): Sono favorevole a una legge che vieti in Italia il burqua e il niqab, simboli di sottomissione della donna e un ostacolo a una vera politica di integrazione... Non in quanto simboli religiosi, ma per le storie che nascondono: storie di donne a cui vengono negati diritti fondamentali come l’istruzione o la possibilità di lavorare, storie di violenza e di sopraffazione... Di questo parlerò anche con i colleghi Maroni e Gelmini, perché vietare burqua e niqab nelle scuole, luogo primario di integrazione e di emancipazione, può essere un segnale importante. (La Repubblica, martedì 13 ottobre 2009). Laicità? Ma quando mai. Fondamentalismo e fanatismo, tipici delle ex “vissute” che ai primi acciacchi cercano di riciclarsi in beghina. I laici (quelli veri) sono per l’eliminazione dalle Scuole e da tutti gli Edifici pubblici dei crocefissi e di ogni altro simbolo religioso, non per impedire a chicchessia di vestirsi come gli pare.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi (ai cosiddetti “imprenditori”): Voi pensate al benessere e a creare ricchezza nel Paese, ché alla democrazia e alla libertà ghe pensi mi... State tranquilli, non c’è attacco che tenga quando qualcuno ha coscienza politica, serenità di essere nel giusto e sicurezza di fare bene anche in futuro... Un giornale italiano che non ha avuto alcun limite nel gettare discredito su di me... Ci vorrebbe una reazione, una ribellione generale di chi, come voi, è una colonna del sistema produttivo. (A Emma Marcegaglia, presidente della Confindustria): Sentendo Emma Marcegaglia parlare, mi è venuto in mente che non ho un vicepresidente del Consiglio. Mi piacerebbe che venisse a farlo. Emma, sei sempre più brava, il tuo programma è il nostro programma, ti nomino ministro honoris causa all’Attuazione del programma, perché siamo d’accordo su tutto... Ma, cara Emma, non puoi mettermi sullo stesso piano di chi mi attacca da quindici anni, io non attacco nessuno... Nel ’94 Scalfaro convinse Bossi a ritirarmi la fiducia dicendogli che sarebbe caduto con me nel burrone... La grande simpatia degli Italiani verso di me... I miei colleghi europei mi dicono sempre: “Come sei duro, nessuno di noi avrebbe retto agli attacchi che ti fanno!”... Mi guardo allo specchio e constato che come agente commerciale non sono davvero male... Solo da noi, non come succede negli altri Paesi, mettono in discussione il mio ruolo e vorrebbero scalzarmi. (La Repubblica, martedì 13 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Io ho detto questo? Ma va'! Io ho detto questo?! Non mi ci facevo così astuto!": Giulio Tremonti.

Per la serie Io ho detto questo? Ma va’! Io ho detto questo?! Non mi ci facevo così astuto!: Giulio Tremonti.

 

Giulio Tremonti (ministro dell’Economia, del Tesoro, delle Finanze e ― tirando i fili di Mariastella Gelmini ― liquidatore della Pubblica Istruzione): Il programma del Polo? Privatizzare il totale delle imprese pubbliche (3 ottobre 1996). Il programma del centrodestra? Cessione delle nuove tranche di Enel ed Eni già nel 2002 e dismissione della quota residuale di Telecom (10 giugno 2001). Siamo pronti a procedere alla privatizzazione di Poste e Ferrovie non appena i mercati finanziari si saranno stabilizzati (29 ottobre 2001). Nel periodo in cui ho servito il Paese come ministro dell’Economia l’Italia ha operato circa un terzo di tutte le privatizzazioni mondiali e ha centrato il record europeo delle cessioni di Stato (20 luglio 2004). Avete voluto il libero mercato? Ecco il risultato. Una volta c’erano le Bin, le Banche d’interesse nazionale, che magari avrebbero fatto diversamente e mi sembra che andassero molto bene, le grandi Bin... Avete voluto spacchettare l’Enel? Avete visto i risultati in bolletta: fantastici. Avete voluto privatizzare Telecom? Ecco i risultati. Le Autostrade? Vi do l’indirizzo: rivolgetevi agli ingegneri dell’industria e della finanza... Il 90-95% dell’economia italiana è generato da imprese con meno di 15 addetti. Al contrario il 30% del mercato del credito è concentrato in due grandi banche, due giganti quasi monopolistici e lontani dal territorio.

(La Repubblica, martedì 13 ottobre 2009).

Non vale solo per le Carfagna. Anche gli ex “vissuti”, ai primi acciacchi, cercano di riciclarsi in beghine.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Grazie a Dio in famiglia non abbiamo comunisti": e guarda che cosa ne è venuto fuori!

Per la serie Grazie a Dio in famiglia non abbiamo comunisti: e guarda che cosa ne è venuto fuori!

 

Silvio Berlusconi: Oggi varrebbe la pena di fare una profondissima riflessione, ma non siamo ancora pronti... Non so se affrontare la questione principale direttamente, oppure girarci intorno... Giornali esteri, imbeccati da qualche giornale italiano, muovono contro il presidente del Consiglio accuse assurde, che sputtanano non solo l’attuale premier, ma la democrazia, il nostro Paese e i nostri prodotti... Sulla Corte costituzionale credo di non aver detto una parola fuori luogo, ma non si può continuare così... Comportamento sleale nei confronti del Parlamento, l’istituzione che rappresenta la sovranità degli Italiani... In moltissime democrazie i pubblici ministeri non sono autonomi, ma sottoposti all’esecutivo... Io vi dico che qualcosa noi dovremo pur fare perché non si ritorni a una situazione come quella del ’94, a un popolo che non conta niente... Stanno cercando di fare ora la stessa cosa, ma state sereni che non accadrà: porteremo a termine il mandato che ci è stato affidato... Quando mi danno del buffone, la magistratura dice che è stata una goliardata... Il 68% degli Italiani ci amano... L’editore di un giornale come La Repubblica ha aperto una campagna contro di noi, con una character assassination e il possibile coinvolgimento in fatti di mafia vecchi di vent’anni fa... Magari con la consapevolezza di avere un’azione civile come quella che si è avuta per il lodo Mondadori, affidata a un giudice sul quale ne sentiremo venir fuori delle belle... Berlusconi santo subito? Subito no, aspettiamo. (La Repubblica, lunedì 12 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi: La risposta dell’Europa a Berlusconi è stata finora la codardia... Le dittature dei nostri giorni si presentano in forme diverse, e quella dominante è un capitalismo di Stato, o un’oligarchia, in cui il capo controlla la cosa pubblica e le sinecure che ne derivano. Non si può parlare di dittature in senso stretto. I capi tollerano le elezioni a patto che i risultati possano essere manipolati e permettono le critiche, basta che non raggiungano le masse... Non alludo solo alla Russia di Putin o al Venezuela di Chavez, ma anche all’Italia di Berlusconi. Il silenzio dell’Europa democratica su Berlusconi mette seriamente a rischio la capacità dell’Unione europea di ergersi in futuro contro qualsiasi tipo di politica corrotta in Europa. (Nick Cohen su The Observer di domenica 11 ottobre 2009, citato da La Repubblica di lunedì 12 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Mariastella Gelmini e i Precari secondo il quotidiano "Terra" di domenica 11 ottobre 2009.

Mariastella Gelmini e i Precari secondo il quotidiano "Terra" di domenica 11 ottobre 2009.

Mariastella Gelmini e i Precari secondo il quotidiano Terra di domenica 11 ottobre 2009.

 

(su) Mariastella Gelmini (ministro, incredibile dictu, della Pubblica Istruzione): Se entro 30 giorni la Gelmini non darà esecuzione alle sentenze del Tar del Lazio sulle graduatorie dei precari, a viale Trastevere arriverà un commissario ad acta che potrebbe rivedere oltre 4.000 immissioni in ruolo e più di 100.000 supplenze assegnate tra agosto e settembre... La querelle tra i precari, 500.000 in tutto, e il ministro, inizia lo scorso aprile, quando Mariastella Gelmini emana il decreto per l’aggiornamento delle graduatorie “ad esaurimento” per il biennio 2009/2011. Provvedimento che prevede una novità: graduatorie bloccate per due anni e possibilità di inserimento soltanto in coda in province (tre) diverse da quella di appartenenza. Anche se nessuno lo dice apertamente, l’accorgimento tutela i supplenti delle regioni settentrionali, quasi sempre con punteggi inferiori ai colleghi del meridione... (La Repubblica, domenica 11 ottobre 2009). Cose che succedono alle poverine presentate dai giardinieri di Arcore ai premier di governi che odiano la Costituzione, i Diritti e l’uguaglianza dei Cittadini (e dei Non cittadini) dinanzi alle leggi.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Il Pidì li fa e poi li accoppia": Andrea Micalizzi e Alessandro Naccarato, piddìni anti-Rom.

Per la serie "Il Pidì li fa e poi li accoppia": Andrea Micalizzi e Alessandro Naccarato, piddìni anti-Rom.

Per la serie Il Pidì li fa e poi li accoppia: Andrea Micalizzi e Alessandro Naccarato, piddìni anti-Rom.

 

(su) Alessandro Naccarato e Andrea Micalizzi (deputato veneto del Pidì e presidente di circoscrizione del Pidì a Padova): Il Partito democratico ― in prima fila il deputato Naccarato e il presidente della circoscrizione Micalizzi ― ha avviato una raccolta di firme per la chiusura di un campo Nomadi abusivo nel rione Mortise, oggetto di proteste e denunce da parte dei residenti. (La Repubblica, domenica 11 ottobre 2009). È ora di cominciare a reagire:

raccogliamo le firme, tra gli Iscritti al Pidì, per l’espulsione dal partito di certi individui!

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Prima si fan lacchè e poi si meravigliano dei calci nel sedere": Ferruccio De Bortoli.

Per la serie Prima si fan lacchè e poi si meravigliano dei calci nel sedere: Ferruccio De Bortoli.

 

(su) Ferruccio De Bortoli (direttore de il Corriere della Sera): Poiché Berlusconi il giorno prima aveva rimproverato il Corriere della Sera d’essere diventato di sinistra, il direttore di quel giornale manifesta il suo stupore e il suo dolore. Cita tutti gli articoli recenti da lui pubblicati che hanno sostenuto il governo e le sue ragioni; rivendica di non aver mai partecipato a campagne di stampa faziose, condotte da gruppi editoriali che vogliono pregiudizialmente mettere il governo in difficoltà con argomenti risibili; ricorda di aver approvato la politica economica e sociale del governo, la sua efficienza operativa, la sua politica estera; ammette di averlo criticato solo quando è stato troppo duro con la Corte costituzionale e con il Capo dello Stato; auspica una tregua generale tra le istituzioni; riconosce al presidente del Consiglio l’attenuante di essere perseguitato in modo inconsueto dalla magistratura. Infine ribadisce la natura liberale che storicamente il giornale da lui diretto ha sempre seguito, e nello stesso numero pubblica un’intervista a piena pagina a Marina Berlusconi, con splendida foto nella quale la figlia del leader rivaleggia con una Ava Gardner bionda anziché mora, che in quel contesto assume inevitabilmente una funzione riparatoria per qualche birichinata di troppo. (Eugenio Scalfari su La Repubblica di domenica 11 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Gli spadri scostituenti": Cicchitto, Brunetta e Malan.

Per la serie "Gli spadri scostituenti": Cicchitto, Brunetta e Malan.

Per la serie "Gli spadri scostituenti": Cicchitto, Brunetta e Malan.

Per la serie Gli spadri scostituenti: Cicchitto, Brunetta e Malan.

 

Fabrizio Cicchitto (ex socialista, ex craxista, ex forzaitalìno, attualmente capogruppo pidiellìno alla Camera), Renato Brunetta (ministro pidiellìno della Funzione pubblica) e Lucio Malan (senatore pidiellìno): L’immunità parlamentare? Nessun tabù intoccabile se si vogliono ridisegnare i rapporti tra politica e magistratura devastati nel ’92-’93 dal circolo mediatico-giudiziario (Fabrizio, dimentico che della parte mediatica di quel circolo erano parte attivissima le tv del Berlusconi). L’immunità l’hanno voluta i padri costituenti, a partire da Oscar Luigi Scalfaro (Renato, dimentico che i padri costituenti, come se prevedessero il Berlusconi, vollero mettere i parlamentari al sicuro da eventuali rigurgiti di fascismo). Coloro che intendesserom opporsi dando fondo all’arsenale del becero antiparlamentarismo e del giustizialismo forcaiolo sono invitati a rileggersi gli atti dell’Assemblea costituente e i nomi di chi approvò l’articolo 68 (Lucio, dimentico che farsi imbeccare dal Brunetta non è dignitoso per il Brunetta, perché lo costringe ad arrampicarsi su una seggioletta). (La Repubblica, domenica 11 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Tony Blair: Trattato dell’Unione Europea: sì di Varsavia. Adesso manca solo la Repubblica Ceca. (Titolo de La Repubblica di domenica 11 ottobre 2009). In Irlanda ci hanno pensato i parroci. La Polonia era scontata: non muove foglia che il papa non voglia. E la Repubblica Ceca? No problem, mr Blair: il Ratzinger vi si è recato di persona pochi giorni fa. Dobbiamo dunque rassegnarci ad avere come Primo Presidente Permanente dell’Unione Europea (o PippippiUè) un finto “sinistro” papista e padronista? Belgio, Olanda e Lussemburgo hanno detto no: non tutte le speranze sono ancora perdute. Il nostro candidato? Roberto Saviano.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi: I giudici vogliono sovvertire il voto degli elettori. La Corte Costituzionale non è stata leale con il Parlamento, e io credo che la lealtà sia importante nei rapporti tra istituzioni... Ma la sinistra, minoranza nel Paese, non ha altri argomenti su cui fare presa, contro il lavoro del premier e della sua straordinaria squadra di governo, e si attacca invece alla magistratura politicizzata (che, per fortuna, è una piccola minoranza molto organizzata e, quindi, molto attiva, soprattutto al tribunale di Milano) perché è l’unica arma che gli rimane per cercare di sovvertire il voto degli elettori... Il ministro dell’Interno ha dichiarato guerra alla criminalità. Ma comunque a me, come mafioso, non mi ha ancora preso... Sono sempre stato assolto, con due prescrizioni. Ho speso 200 milioni di euro per i giudici... scusate, volevo dire per gli avvocati... Sono, in assoluto, il maggior perseguitato dalla magistratura di tutta la storia di tutte le epoche del mondo. (La Repubblica, sabato 10 ottobre 2009).

E Gesù, Landru e Jack lo Squartatore? Di sicuro lo battono.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Gli incubi dell’immaginazione generano mostri": Umberto Bossi e "la Padania".Luciano Dussin

Per la serie Gli incubi dell’immaginazione generano mostri: Umberto Bossi, la Padania e Luciano Dussin.

 

Umberto Bossi e Luciano Dussin (leghisti): Se il governo è forte, non vedo perché si dovrebbe andare a elezioni anticipate, questa è una cosa che mi farebbe davvero incazzare, perché in questo modo salterebbe il federalismo: stiano tutti attenti, altrimenti perdo le staffe... Con la Lega che dispone di milioni di uomini disposti anche a battersi, la piazza è sempre lì pronta; però noi siamo gente che preferisce trattare piuttosto che ricorrere alla piazza (Umberto). Perché non aboliamo la Corte Costituzionale? Si abbia il coraggio di far valere il rapporto alla base delle vere democrazie: quello tra elettori ed eletti. (La Repubblica, sabato 10 ottobre 2009). Le staffe? Per poter perderle bisognerebbe averle. Abolire la Corte Costituzionale? Provateci, e scoprirete in quanti milioni di modi diversi, uno più creativo dell’altro, andranno lesti lesti a nascondersi i vostri milioni di uomini pronti a battersi.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Con quella bocca può dire ciò che vuole": Angelino Alfano.

Per la serie Con quella bocca può dire ciò che vuole: Angelino Alfano.

 

(su) Angelino Alfano (ministro pidiellìno della Giustizia): Un duro colpo al Csm e alle odiate correnti della magistratura, artefice il fido Guardasigilli Alfano. L’organo di autogoverno delle toghe, che dovrà essere rinnovato a giugno del 2010, non potrà più essere eletto con il sistema attuale, con il voto di tutti i giudici e pm per i loro rappresentanti. Ci sarà prima un sorteggio. Dieci o 50 candidati per ogni componente da eleggere. Un sorteggio per estrarre i nomi su cui, in un secondo tempo, le toghe potranno votare... Una legge ordinaria, ovviamente, ma già viziata da incostituzionalità. La Carta infatti è chiara laddove scrive, all’articolo 104, che “tutti i magistrati” votano per scegliere i colleghi... E il diritto all’elettorato passivo? Cancellato d’un colpo. (La Repubblica, sabato 10 ottobre 2009). Ma perché un sorteggio? Non è meglio un gratta e vinci? Anzi: un bingo, così saranno d’accordo anche il D’Alema, il Rutelli e il Violante.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi e la stampa “di sinistra”: La notizia, a suo modo sensazionale, è che nell’arco di un mese la stampa cosiddetta d’opposizione s’è ridotta di ben 18 punti percentuali. Era il 7 settembre scorso quando il presidente del Consiglio dichiarò che “la minoranza comunista e cattocomunista detiene la proprietà del 90% dei giornali” (agenzia Ansa, ore 9.09). E a trenta giorni esatti di distanza, mercoledì 7 ottobre, lo stesso Silvio Berlusconi ha annunciato che “il 72% della stampa è di sinistra” (agenzia Ansa, ore 20.03)... Come si spiega un calo di 18 punti in appena un mese? I casi sono due: o ha sbagliato l’Ansa a registrare queste dichiarazioni, oppure, con rispetto parlando, il presidente del Consiglio ormai dà i numeri. (Giovanni Valentini su La Repubblica di sabato 10 ottobre 2009). C’è una terza possibilità: il 90 (o il 72) % degli stramaledetti numeri è comunista. O cattocomunista.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le dimensioni del Berlusconi e del Brunetta paragonate a quelle di Charles De Gaulle. A destra, estremamente ingrandito, Giorgio Stracquadanio.Giorgio Stracquadanio.

Le dimensioni del Berlusconi e del Brunetta paragonate a quelle di Charles De Gaulle.

A destra, estremamente ingrandito, Giorgio Stracquadanio.

 

Giorgio Stracquadanio (pidiellìno noto come “fedelissimo del premier”): Occorre riformare la Costituzione con uno scatto di impronta gollista, perché andare avanti con i “lodi” significa prendere l’aspirina per curare un tumore. Berlusconi deve intestarsi la riforma e poi, come De Gaulle, imporre lui stesso un referendum... Se aspettiamo ancora il domani, a Berlusconi fanno fare la fine di Craxi: solo che invece che ad Hammamet andrà ad Antigua. (La Repubblica, sabato 10 ottobre). Charles De Gaulle, invece, se ne andava in esilio a Colombey Les Deux Eglises, che è tutto un altro stile. Ma in un De Gaulle, del resto, di Berlusconi ce n’entravano due. E mezzo.

 

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(su) Silvio Berlusconi e i cosiddetti “imprenditori” italiani: A cena con Berlusconi un pezzo significativo del made in Italy, dal quale dipende buona parte delle chance di ripresa. Tra gli altri, Maurizio Corneliani, Gennaro Auricchio, Vallarino Gancia, Giuseppe Condorelli, Sandro Ferrone, Cesare Paciotti, Fiorucci e Giuliano Andreani, amministratore delegato di Publitalia, la concessionaria di pubblicità di Mediaset. Dall’altra parte i ministri: Giulio Tremonti, Claudio Scajola, Maurizio Sacconi, Mariastella Gelmini, Michela Brambilla, Sandro Bondi e Angelino Alfano. (La Repubblica, venerdì 9 ottobre 2009). Per quanto riguarda i ministri: non ce n’è nessuno di Aènne, mentre per la Lega c’è il Tremonti. Per quanto riguarda i padroni: be’, questa lista di convitati del premier è un ottimo consiglio... per i non acquisti.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi: Abbiamo una minoranza di magistrati rossi che usano la giustizia a fini di lotta politica. Abbiamo il 72% della stampa che è di sinistra. Abbiamo tutti gli approfondimenti della tv pubblica che sono di sinistra. Ci prendono in giro anche con gli spettacoli comici. Il capo dello Stato sapete da che parte sta... Poi abbiamo giudici della Corte costituzionale eletti da tre capi di Stato della sinistra, che fanno della Corte non un organo di garanzia, ma un organo politico... I processi che mi scaglieranno contro sono autentiche farse. Andrò là a sbugiardarli tutti... Mi difenderò non solo in tribunale, ma anche alla radio, in tv, sui giornali... Gli Italiani sono sempre stati la mia vera immunità... Una sentenza dove ci sono chiare le impronte digitali della Cir... Il giudice Raimondo Mesiano è un giudice fortemente influenzato esternamente: riteniamo che non sia stato in grado di scrivere lui la sentenza, sappiamo che è un giudice di estrema sinistra... Queste cose qua a me mi caricano, agli Italiani li caricano: viva l’Italia, viva Berlusconi!... Non mi interessa quello che dice Napolitano. Io mi sento preso in giro e non mi interessa, chiuso... Il presidente della Repubblica aveva garantito con la sua firma che la legge sarebbe stata approvata dalla Consulta, posta la sua nota influenza sui giudici di sinistra della Corte, e ci sarebbe stato quello spostamento di due voti che avrebbe fatto passare la legge... Su Napolitano ho detto quello che penso, non ho nulla da modificare sulle mie dichiarazioni, che potrebbero essere anche più esplicite e più dirette... Non accuso il capo dello Stato, prendo atto di una situazione in cui c’erano certi suoi comportamenti, e sappiamo tutti quali relazioni intercorrano tra i capi dello Stato e i membri della Consulta. Sono da anni in politica, so quali siano i rapporti che intercorrono... Andrò avanti tranquillamente e serenamente, possibilmente con più grinta... Il presidente del Consiglio si sente assolutamente necessario alla democrazia, alla libertà e al benessere del Paese. Quindi meno male che Silvio c’è, altrimenti saremmo completamente nelle mani di questi signori della sinistra... Toghe rosse... Stampa... con in testa Repubblica... capo dello Stato di sinistra, nonché una Consulta con 11 giudici di sinistra che non è un organo di garanzia, ma politico... Il presidente della Repubblica è stato eletto da una maggioranza che non è più maggioranza nel Paese... Ci sono due processi farsa, risibili, assurdi, che illustrerò agli Italiani, anche andando in tv. Mi difenderò nelle aule dei tribunali, esponendo al ridicolo gli accusatori, dimostrando a tutti gli Italiani di che pasta sono fatti loro e di che pasta sono fatto io... Ho i nervi d’acciaio, sono in grado di smontare tutte le accuse, state certi che non succederà nulla e lo spiegherò facilmente, non ho paura di niente... Sono io che sono stato eletto dal popolo, e per questo devo essere rispettato. (La Repubblica, giovedì 8 e venerdì 9 ottobre 2009). Il problema è che proprio chi l’ha eletto ha dimostrato, eleggendolo, di non rispettare né lui né alcun altro. E neppure sé stesso.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio dei ministri: Il presidente della Repubblica sta dalla parte della Costituzione, esercitando le sue funzioni con assoluta imparzialità (Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi (a Rosy Bindi): Ravviso che lei è sempre più bella che intelligente. Non mi interessa nulla di quello che lei eccepisce. (La Repubblica, giovedì 8 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Umberto Bossi: In caso di bocciatura del lodo Alfano da parte della Consulta trascineremo il popolo, il popolo ce l’abbiamo, il popolo è con noi, sono i vecchi Galli... Se si ferma il federalismo, facciamo la guerra.

(La Repubblica, giovedì 8 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Mariastella Gelmini.

Mariastella Gelmini.

 

Mariastella Gelmini (ministro, incredibile dictu, della Pubblica Istruzione): Sono contraria al fatto che i bidelli non puliscano le scuole e si appaltino le pulizie all’esterno. È uno spreco di risorse pubbliche. Abbiamo un sistema d’istruzione nel quale vanno individuati gli sprechi e le sacche di inefficienza. Ci sono dirigenti scolastici che sanno fare il proprio mestiere, e quindi anche garantire scuole pulite, e altri che non sono capaci. È arrivato il momento di affrontare il tema del reclutamento e della valutazione, per vedere chi vale e chi non vale. (La Repubblica, giovedì 8 ottobre 2009). Non le basta licenziare 130.000 fra Docenti e Non docenti. Vuol mettere in mezzo a una strada anche i Dipendenti (naturalmente precari) delle ditte di pulizia esterne. E le loro famiglie. Non ci stupisce: come direbbe il Berlusconi, sappiamo bene la Gelmini di che pasta è fatta... Quanto alla valutazione, e al vedere chi vale e chi non vale, potremmo anche essere d’accordo. Purché, s’intende, non ci faccia valutare dal giardiniere di Arcore, o non ci costringa ad andare fino a Reggio Calabria per farci esaminare. E purché poi non pretenda di “premiarci” coi soldi sottratti alla Scuola, ai Bambini, ai Ragazzi, ai Lavoratori licenziati, perché saremmo costretti a sputarci sopra.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Renato Brunetta (ministro per la Funzione pubblica): Tra un paio di giorni dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri il decreto attuativo della riforma Brunetta. Tralasciando la creazione di comitati e commissioni valutative che introdurranno ulteriori complicazioni nel lavoro di tutti i giorni, segnalo la disposizione che prevede il riconoscimento di premi e incentivi, per cui in ogni graduatoria di merito il personale deve “necessariamente” essere suddiviso in tre fasce alle quali corrispondono diversi livelli del salario accessorio. Il primo livello (quelli “bravi”) è composto dal 25% del personale, il secondo dal 50% (i “normali”) e il terzo, che non prenderà neanche un euro, dal restante 25% (i “fannulloni”)... (da una lettera a La Repubblica di giovedì 8 ottobre 2009). Non c’è problema: nessuna persona onesta accetterà un centesimo dal Brunetta, sapendo che quel centesimo è stato sottratto ai Bambini e ai Ragazzi italiani e a decine di migliaia di Precari della Scuola licenziati. Al contrario: le persone oneste (e noi di ScuolAnticoli in primo luogo) faranno a gara per essere incluse tra i “fannulloni”. Se necessario, anche a costo di trascurare il lavoro a cui fino a oggi si sono dedicate con passione.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Marco Minniti (responsabile sicurezza del Pidì) e Marco Follini (ex uddiccìno, attualmente piddìno): Assolto Gianni De Gennaro, che nel 2001 era capo della polizia, dall’accusa di aver tentato di depistare le indagini sul G8 di Genova, la madre di Carlo Giuliani dichiara: “De Gennaro è uno degli intoccabili di questa Italia”. Marco Minniti invece, responsabile sicurezza del Pidì, telefona a De Gennaro per felicitarsi. E Marco Follini giudica l’assoluzione “una buona notizia per lo Stato”. (La Repubblica, giovedì 8 ottobre 2009).

Marco e Marco. Per la serie i marchi d’infamia?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Massimo Calearo e il sindacalista della Cgil Paolo Nerozzi, lodati da Veltroni come "l’esempio dell’Italia nuova che unisce, non divide, non si odia" (da La Repubblica del 12 marzo 2008).

Massimo Calearo e il sindacalista della Cgil Paolo Nerozzi,

lodati da Veltroni come “l’esempio dell’Italia nuova che unisce, non divide, non si odia (da La Repubblica del 12 marzo 2008).

 

Massimo Calearo (industriale e deputato piddìno voluto da Walter Veltroni): Luca di Montezemolo? Boh, non so. Io so che se vince Bersani esco dal Partito democratico. (La Repubblica, giovedì 8 ottobre 2009). Calearo è quello che il 12 marzo 2008 dichiarò: Penso che in Italia una politica di destra possa farla soltanto la sinistra.

Guarda caso, ora sta con Franceschini.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi: Il premier ha chiesto aiuto a servizi segreti stranieri? Il Corriere della Sera dice che il presidente del Consiglio “sospetta una manovra anti-nazionale; e, per capire cosa gli stia succedendo, avrebbe chiesto aiuto ai servizi di una potenza amica, ma non alleata”. La Russia di Putin? “Se fosse vero,” dice Paolo Guzzanti, che ha lasciato il Pidièlle per il Partito liberale, “sarebbe configurabile almeno moralmente come alto tradimento, roba da impeachment dinanzi al Parlamento. La verità è che la presenza russa in Italia è reale, capillare e direttamente proporzionata alla nostra dipendenza energetica”. “Io non sono certo abituato a rincorrere le follie, soprattutto di certa stampa,” dice Berlusconi. “Ma quando vedo che qualcuno le raccoglie in maniera spregevole e strumentale, intervengo non solo per smentire, ma per esprimere tutto il mio sdegno verso chi le sostiene”. “Se Berlusconi mi avesse chiesto un consiglio,” dichiara Cossiga, “io lo avrei certamente sconsigliato di avvalersi dell’Aise, dato che settori deviati di questa agenzia hanno complottato contro di lui in combutta con alcuni magistrati e si sono dati al controllo illegale di alcuni parlamentari, me compreso. E questo nonostante la totale protezione che a tutta questa Agenzia, guidata solo formalmente da quella brava persona che è l’ammiraglio Branciforte, è con passione accordata da Gianni Letta, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio che è anche Autorità delegata ai servizi.

(La Repubblica, mercoledì 7 e giovedì 8 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "I grandi Ma va’ là!": Nicolò Ghedini.

Per la serie I grandi Ma va là!: Nicolò Ghedini.

 

Nicolò Ghedini e Gaetano Pecorella (parlamentari pidiellìni e avvocati del Berlusconi): La legge è uguale per tutti, ma non necessariamente la sua applicazione (Nicolò). Dopo la recente legge elettorale il premier non può più essere considerato un primus inter pares, ma un primus super pares. (La Repubblica, mercoledì 7 ottobre 2009).

Uno chiede per il Berlusconi le attenuanti come se fosse un diversamente abile, l’altro le aggravanti come se fosse un superuomo. Si mettessero d’accordo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Dario Franceschini (candidato alla segreteria del Pidì da Walter Veltroni e dalla banda di papisti che tramite il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): In Italia c’è il pericolo di un nuovo autoritarismo. Berlusconi potrebbe non accettare una sentenza negativa della Corte costituzionale sul lodo Alfano, e reagire in modo poco democratico. (La Repubblica, mercoledì 7 ottobre 2009). Il Berlusconi ringrazia il Franceschini per questa dichiarazione, che rafforza il suo tentativo di far paura alla Corte Costituzionale.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Francesco Cicciobello Rutelli (esponente di primo piano della banda di papisti che tramite il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana, nonché presidente del Copasir, Comitato parlamentare di controllo sull’attività dei Servizi segreti): Le forze di polizia devono tenere molto alta la vigilanza a tutela della incolumità del giornalista Sandro Ruotolo. (La Repubblica, mercoledì 7 ottobre 2009). Sandro Ruotolo può dormire fra due guanciali: Francesco Rutelli, dall’alto del possente Copasir messo a sua disposizione dal Berlusconi, ha allertato le forze di polizia.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Morte agli infedeli!": Emanuela Baio.

Per la serie Morte agli infedeli!: Emanuela Baio.

 

(su) Emanuela Baio (esponente di secondo piano della banda di papisti che tramite il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Arresto in flagranza, reclusione fino a 2 anni e multa fino a 2.000 euro. La Lega Nord va alla guerra del burqa e presenta una proposta di legge per punire chi “in ragione della propria affiliazione religiosa” indossa in pubblico indumenti che rendono “impossibile o difficoltoso il riconoscimento”... E di velo sinteressa anche un disegno di legge presentato dall’opposizione: sì al burqa, ma a condizione che il volto sia riconoscibile, altrimenti si rischia l’arresto da 3 a 6 mesi e un’ammenda da 300 a 600 euro. Il testo è in commissione Affari costituzionali del Senato, presentato dal Pidì (prima firmataria Emanuela Baio) e co-firmato da altri 11 senatori dello stesso gruppo. (La Repubblica, mercoledì 7 ottobre 2009). Chi è Emanuela Baio? È l’eletta (dagli elettori del Pidì) che il 9 febbraio scorso si disse favorevole a un disegno di legge urgente per “salvare” Eluana; che l’11 febbraio votò la mozione del centrodestra per l’obbligo di idratazione e alimentazione artificiale; e che il 26 e 27 marzo votò a favore della legge sul finto testamento biologico presentata dal centrodestra... Quanto scommettiamo che anche gli altri 11 sono tutti chierichetti, monache e cilicianti come lei?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Giorgio Napolitano (presidente della Repubblica, già leader della destra del Pci ― clicca qui per le fonti ― già ministro degli Interni, già presidente per il governo Dini della Commissione per il riordino del sistema radio-televisivo): Per fortuna in Italia ci sono tanti terreni che lo scontro politico non può contaminare. L’Italia del volontariato, dell’impegno civile non partigiano. È l’Italia migliore. È l’Italia che serve soltanto all’interesse comune, senza cadere nella spirale dello scontro politico. (La Repubblica, mercoledì 7 ottobre 2009). Non commentiamo, per carità di Presidenza della Repubblica, questa curiosa idea che la politica contamini, e che coloro che non se ne lasciano contaminare siano i migliori.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto (ex neofascista ed ex aennìno l’uno, ex socialista ed ex forzaitalino l’altro, capigruppo pidiellìni al Senato e alla Camera): Mentre il governo Berlusconi affronta la realizzazione degli impegni assunti con gli elettori, si tenta di delegittimarne l’azione. Siamo certi che questo disegno non troverà spazio nelle istituzioni. Gli attacchi che fuoriescano dai canoni dell’opposizione democratica, dura ma rispettosa delle istituzioni, ci portano ad assicurare che in Parlamento, così come nel Paese, forti di un consenso chiaramente e più volte espresso dagli Italiani, il centrodestra proseguirà nella politica del fare e del governare, che nessun disegno eversivo potrà sconfiggere. (La Repubblica, martedì 6 ottobre 2009). Affronta la realizzazione? Disegni che non trovano spazio? Attacchi che fuoriescano? Attacchi che ci portano ad assicurare? Forti... il centrodestra?...

Ma chi ve l’ha scritto, questo comunicato? Renzo Bossi?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Fabrizio Cicchitto

Gaeatano Quagliariello. Se sei forte di stomaco, ti consigliamo di cliccarlo: vedrai l’altra sua faccia!

Sandro Bondi

Roberto Calderoli

Nostra Cognata

Per la serie Le labbra da cui pende il mondo: Fabrizio Cicchitto, Gaetano Quagliariello, Sandro Bondi, Roberto Calderoli e Nostra Cognata. (Il Quagliariello, se sei forte di stomaco, ti consigliamo di cliccarlo: vedrai l’altra sua faccia!)

 

Fabrizio Cicchitto (capogruppo del Pidièlle alla Camera), Gaetano Quagliariello (senatore pidiellìno), Sandro Bondi (ministro pidiellìno dei Beni culturali), Roberto Calderoli (ministro leghista per la Semplificazione) e Nostra Cognata: È evidente che l’attacco al presidente Berlusconi di precisi settori politici e finanziari è concentrico e lungo più direttrici, che vanno dal gossip all’evocazione degli attentati di mafia del ’92 e, adesso, a questa sentenza civile dalle proporzioni inusitate e ben studiata anche nei tempi (Fabrizio). Il tentativo di sovvertire la volontà popolare va assumendo contorni sempre più delineati (Gaetano). La maggioranza scenda in piazza per difendere la democrazia e la libertà nel nostro Paese (Sandro). Se continueranno gli attacchi a tutto campo al premier, tesi a logorare il governo, chiederò a Bossi se non sia il caso di stanare chi sta dietro questi attacchi, ovvero i poteri forti non legittimati dal voto, proponendo elezioni anticipate (Roberto). (La Repubblica, lunedì 5 ottobre 2009). Ci scusiamo per l’incompletezza di questa rassegna, ma il parere di nostra cognata non ci è pervenuto.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Ridateci il sughero, la plastica non ci piace": Renato Brunetta.

Per la serie Ridateci il sughero, la plastica non ci piace: Renato Brunetta.

 

Renato Brunetta (ministro pidiellìno per la Funzione pubblica): Lancio l’operazione trasparenza: mettere sotto la firma del giornalista anche il suo stipendio. Dobbiamo introdurre il principio della trasparenza come il “mastrolindo” dell’ipocrisia. Io non permetto che un giornalista mi accusi di appartenere alla casta se poi guadagna dieci volte il mio stipendio. Tutto questo è imbarbarimento del Paese. Propongo di chiudere il rubinetto dei finanziamenti pubblici a tutti gli editori “impuri” che si occupano, oltre che dell’informazione, anche di edilizia, automobili e sanità. Tutti i giornalisti facciano una battaglia nei loro giornali per pubblicare i nomi dei proprietari, degli amministratori e l’elenco dei conflitti d’interesse che le testate hanno nei confronti delle materie che trattano. (La Repubblica, lunedì 5 ottobre 2009). Anche noi lanciamo un’operazione trasparenza: proponiamo la rilevazione e la pubblicazione, sotto le dichiarazioni dei politici, della percentuale di alcol contenuta nel sangue dei dichiaranti.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Marcello Dell'Utri

Marcello Dell’Utri.

 

(su) Marcello Dell’Utri (senatore pidiellìno e cofondatore di Forza Italia): “Io quello che ti voglio dire pure a te è che il nome di là non lo dobbiamo nominare”. “Quale?” “Dell’Utri. Capisti? Completamente non deve esistere. Non deve esistere, Ni’!” (Intercettazione del 4 novembre 2007 tra i mafiosi Antonino Caruso e Letterio Ruvolo). Un nome che non si deve pronunciare nemmeno per sbaglio... Massimo Ciancimino, figlio di Vito Ciancimino: “Io ho paura. Quando si tratta di Berlusconi e DellUtri, io ho paura. Questo è un gioco molto più grande di me.”

(Terra, domenica 4 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi: Dopo la condanna penale del 2007 ― che stabilì che il giudice Vittorio Metta era stato corrotto per annullare a favore di Silvio Berlusconi il lodo arbitrale che dava a Carlo De Benedetti il controllo della Mondadori ― anche il giudice civile dà ragione alla Cir. La sentenza ― depositata ieri ―  ha carattere esecutivo e riconosce alla holding che controlla il gruppo Espresso (editore de La Repubblica) un risarcimento, “per la perdita di chance di un giudizio imparziale,” di 749,95 milioni di euro (pari a più di 1.452 miliardi delle vecchie lire, n.d.r.). La Cir ha anche diritto “al risarcimento dei danni non patrimoniali,” rimandando la liquidazione ad altro giudizio. Inoltre, Fininvest è stata condannata al pagamento dei diritti e delle spese processuali, oltre a quelle sostenute dalla Cir, ed eventualmente sarà tenuta al pagamento degli interessi legali sull’intero ammontare dal giorno della pronuncia fino al momento del saldo. (La Repubblica, domenica 4 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi, Francesco Cossiga, Fabrizio Cicchitto, Giulio Tremonti e Gianni Letta: Ha destato estremo allarme a palazzo Chigi apprendere dell’esistenza di almeno due dozzine di file audio prodotti da Patrizia D’Addario e contenenti ore di registrazioni, alcune persino nella camera da letto del premier... Qualcuno insiste nel suggerire al Cavaliere che, al di là di Tarantini, una “mano” più raffinata abbia “infiltrato” la ragazza a palazzo Grazioli. Francesco Cossiga una pista l’ha adombrata ieri su Libero, chiamando in causa “la guerra che c’è nell’apparato di sicurezza italiano”... Fabrizio Cicchitto, visto il ruolo nel Copasir (Comitato di vigilanza sui Servizi segreti presieduto da Francesco Rutelli, n.d.r.) preferisce non commentare, ma qualcosa a mezza bocca conferma: “Certo, il modo in cui la D’Addario si è mossa è quanto meno singolare”. Il tutto riporta in primo piano l’accusa che, da alcune frange del Pidièlle, era stata riservatamente rivolta a Gianni Letta per la sua “gestione” dei servizi di intelligence... Come dimostra ancora una volta l’intervista di Cossiga, che accusa proprio Letta di “non capire un tubo” dei Servizi. (La Repubblica, domenica 4 ottobre 2009). Dobbiamo rimetterci al giudizio di questi illustri signori. Noi, infatti, di escort non sappiamo alcunché e non siamo in grado, quindi, di stabilire se il comportamento della signora D’Addario appaia più o meno “singolare”, se paragonato con quello delle altre.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Giulio Tremonti (ministro dell’Economia, del Tesoro, delle Finanze e ― tirando i fili di Mariastella Gelmini ― liquidatore della Pubblica Istruzione) e sul suo “scudo fiscale”: Misure come lo scudo fiscale italiano sono da adottare “solo per disperazione” e comunque unicamente “in casi eccezionali”, dichiara Marek Belka, responsabile del dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale. (La Repubblica, domenica 4 ottobre 2009). Ora sappiamo che le condizioni finanziarie dello Stato italiano sono disperate. Poi non diciamo che nessuno ci aveva avvisato.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "I grandi nullatenenti della politica italiana": Altero Matteoli.

Per la serie I grandi nullatenenti della politica italiana: Altero Matteoli.

 

Altero Matteoli (ministro delle Infrastrutture): Rispetto le parole di Napolitano, ma il denaro per mettere in sicurezza tutto il territorio italiano non c’è. (La Repubblica, domenica 4 ottobre 2009). Traduzione: Rispetto le parole di Napolitano, ma la voglia di far pagare le tasse a tutti i delinquenti fiscali italiani non c’è.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Saper convivere con l’orrore": Pennywise e il suo Pastore.

Per la serie "Saper convivere con l’orrore": Pennywise e il suo Pastore.

Per la serie Saper convivere con l’orrore: Pennywise e il suo Pastore.

 

(su) Silvio Berlusconi, Andrea Pastore (senatore pidiellìno), Maurizio Gasparri (ex neofascista, ex aennìno, attualmente pidiellìno e capogruppo del Pidièlle in Senato), Francesco Cossiga (ex democristiano, ministro degli Interni durante il sequestro e l’assassinio del presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro, presidente della Repubblica, esperto di servizi segreti e di tecnologie spionistiche, attualmente senatore a vita e Pennywise della politica italiana) e altri 38 senatori: L’associazione Libertà e Giustizia denuncia l’ultima mossa del partito di Berlusconi”. Sul tavolo degli imputati “un disegno di legge per modificare larticolo 21 della Costituzione, a firma del senatore Andrea Pastore”. Presentato il 9 settembre scorso ma rilanciato il 30 settembre con l’aggiunta delle firme di 40 senatori, comprese quelle di Maurizio Gasparri e di Francesco Cossiga, il disegno di legge modifica l’articolo 21 nell’ultimo comma: “Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume” dovrebbe essere integrato con “o lesive della dignità della persona o del diritto alla riservatezza”.

(La Repubblica, sabato 3 ottobre 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi: Noi non ci facciamo intimidire da menzogne o attacchi. Il nostro popolo ci vuole al governo fino alla fine della legislatura. Siamo decisi ad andare avanti e non ci fermeranno. (La Repubblica, sabato 3 ottobre 2009). Lo sappiamo: sono parole che proprio non fanno ridere. Ma che potrebbero farlo se diventassero ultime e famose...

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Il finto “sinistro” Tony Blair in un momento molto appagante della sua carriera politico-religiosa

Il finto sinistro Tony Blair in un momento molto appagante della sua carriera politico-religiosa.

 

(su) Tony Blair: Irlanda, il “Sì” in vantaggio. Secondo gli exit poll è al 60% nel referendum sul Trattato di Lisbona, che un analogo referendum di un anno e tre mesi fa bocciò con il 53% di “No” (titolo de La Repubblica di sabato 3 ottobre 2009). Mediatore di pace in Medio Oriente per conto del Quartetto (Usa, Russia, Onu, Ue), presidente della Faith Foundation, la fondazione che si occupa di incoraggiare il dialogo tra le religioni, docente part time di teologia alla Yale University, oratore da 150.000 euro a discorso per aziende private e convegni (senza contare il libro di memorie che scrive nel tempo libero e una varietà di incarichi minori), adesso l’ex leader laburista (se i risultati ufficiali del referendum di ieri in Irlanda sul trattato d’unione europeo confermeranno le previsioni di una vittoria del “Sì”) sarebbe il favorito per occupare la poltrona più importante creata dal nuovo accordo, quella di presidente dell’Unione Europea (stessa pagina de La Repubblica di sabato 3 ottobre 2009). Vedi che cosa vuol dire, per un finto “sinistro”, convertirsi in pompa magna al cattolicesimo e ottenere dal Ratzinger l’appoggio convinto dei parroci irlandesi? E vedi che cosa vuol dire, per un Paese come l’Irlanda, aver la disgrazia di essere (con l’Italia e la Polonia) tra i più cattolici d’Europa? Più del 10% dei voti spostati in poco più di un anno.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "La faccia che fanno quando non riescono a non vedere che l’Italia è sull’orlo del fallimento": Giulio Tremonti.

Per la serie La faccia che fanno quando non riescono a non vedere che l’Italia è sull’orlo del fallimento: Giulio Tremonti.

 

(su) Giulio Tremonti (ministro dell’Economia, del Tesoro, delle Finanze e ― tirando i fili di Mariastella Gelmini ― liquidatore della Pubblica Istruzione) e sul suo cosiddetto “scudo fiscale”: È una vergogna che abboni i reati per reperire risorse per scuola, sanità, servizi pubblici. Tremonti aveva promesso che non ci sarebbero stati più condoni, ora dice che succede pure all’estero, ma non è vero... L’anno prossimo metterà una tariffa sui reati? Un tot per l’omicidio, un tot per il furto, lo stupro, e uno esce e così si finanzia la sanità? È aberrante. (Pierluigi Bersani su La Repubblica di venerdì 2 ottobre 2009). Bersani ha ragione, ma... è anche un ingenuotto. È sicuro che il Tremonti abboni i reati per reperire risorse per scuola, sanità, servizi pubblici? Se così fosse, il Tremonti non starebbe “tagliando” (oggi le razzie e i saccheggi legalizzati dei beni pubblici si chiamano “tagli”) proprio nella Scuola, nella Sanità e nei Servizi. Come faceva il Padoa Schioppa quando era al governo col Bersani e con tutta la finta “sinistra”.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

NOI... tanti anni fa e... venerdì 30 novembre 2007....

NOI... tanti anni fa e... venerdì 30 novembre 2007.

...tanti anni fa e...

NOI... tanti anni fa e... venerdì 30 novembre 2007.

...venerdì 30 novembre 2007

 

Dario Franceschini (segretario e candidato segretario del Pidì per conto della banda di papisti che attraverso il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Se il popolo delle primarie mi eleggerà segretario, vi garantisco un’opposizione dura e trasparente. Non consentirò il ritorno a una stagione di ambiguità, di inciuci, di tregue non dichiarate. Non consentirò gli stessi errori politici che hanno impedito 12 anni fa l’approvazione di una legge sul conflitto di interessi, il più grave errore politico che pesa ancora sulla nostra credibilità e sulle nostre coscienze. Quelli che hanno fermato Prodi e Veltroni non mi fermeranno. (La Repubblica, venerdì 2 ottobre 2009). Poiché Prodi lo fermò il Veltroni, e il Veltroni si fermò da solo eccedendo in quella sorta di maligna sprovvedutezza che lo contraddistingue, non si capisce il democristiano-ma-mi-son-svegliato-adesso Franceschini con chi ce l’abbia. Vuol forse subliminalmente (e risibilmente) insinuare che furono Bersani e Marino a far cadere Prodi? Fa bene il comitato Bersani a rispondergli: Dario non dice la verità. Il 30 novembre 2007 ci fu un incontro tra Veltroni e Berlusconi proprio alla presenza di Franceschini nel suo studio alla Camera. Ed era ancora in carica il governo Prodi.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi e il suo governo: Alcuni hanno voluto esprimermi la loro solidarietà in segreto, e sono uomini della maggioranza di governo che vivono una condizione terribile, perché sono costretti a subire, a bere da un calice che è sempre più amaro. (Gioacchino Genchi, superpoliziotto sospeso dal servizio dopo gli attacchi di uno schieramento che va da Berlusconi a Rutelli. Intervistato da left n° 39 di venerdì 2 ottobre 2009). Saremo spietati, ma proprio non riusciamo a commuoverci per loro.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Per la serie "Tentativi disperati, a base di barba e baffi, per non sembrare troppo ridicoli": Patrizio Bianconi (ex neofascista, ex aennìno, attualmente pidiellìno e consigliere circoscrizionale a Roma)

Per la serie Tentativi disperati, a base di barba e baffi, per non sembrare troppo ridicoli:

Patrizio Bianconi (ex neofascista, ex aennìno, attualmente pidiellìno e consigliere circoscrizionale a Roma)

(da left n°39 di venerdì 2 ottobre 2009).

 

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