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Libera Scuola di Umanità diretta da Luigi Scialanca

 

Meglio Ridere!

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

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Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

la Pagina di Quelli che fanno Piangere... nel mese di agosto del 2009!

 

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Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

In questa pagina raccogliamo le parole di chi vorrebbe farci piangere.

E cerchiamo, invece, di riderne.

Torna spesso: troverai sempre delle novità, perché questa è gente che una ne pensa e cento ne dice! E se vuoi segnalarci qualche perla che ci è sfuggita...

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Scorta sinistra della "faccina" che si sganascia.Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!Scorta destra della "faccina" che si sganascia.

 

(su) Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale): A Tripoli lo festeggiano i beduini a cavallo. Ma uno, nella confusione, si imbizzarisce e manda un ospite all’ospedale. (La Repubblica, lunedì 31 agosto 2009). D’ora in poi, ogni volta che citeremo il Berlusconi in questa rubrica, accanto alla faccina che si sganascia ci sarà sempre un peperoncino che la protegge. Non siamo superstiziosi, sia chiaro: solo molto affezionati alla “faccina”.

 

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(su) Gian Carlo Caselli (procuratore capo di Torino): Cinque agenti della polizia giudiziaria della procura di Torino, su mandato del procuratore capo Gian Carlo Caselli, sono arrivati nella redazione torinese de La Repubblica e hanno sequestrato al giornalista Diego Longhin il computer d’ufficio, i telefoni cellulari (anche quello personale) e i bloc notes. Poi si sono recati nella sua abitazione e gli hanno sequestrato anche il pc personale e altri documenti. Il motivo? Non aver rivelato la fonte (accuratamente verificata e giudicata attendibile) su un’inchiesta della procura su uno scandalo che riguarda i vigili urbani di Torino (dipendenti dal sindaco piddìno Sergio Chiamparino, n.d.r.). (Il Comitato di Redazione de La Repubblica, domenica 30 agosto 2009). Ora che Berlusconi ha citato per danni La Repubblica, Violante batte forse un altro colpo (dopo quello del 10 luglio) per fargli capire da che parte sta?

 

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Giulio Tremonti (ministro dell’Economia, del Tesoro, delle Finanze e ― tirando i fili di Mariastella Gelmini ― della Pubblica Istruzione): Al Meeting di Comunione e liberazione Tremonti attacca gli economisti. Li paragona a dei “maghi” e li invita a “starsene zitti” per un anno o due, visto che “ora per sopravvivere dicono l’opposto che dicevano prima per vivere e non chiedono mai scusa”... E poi “diventa” ciellìno e ratzingeriano per aderire intimamente all’enciclica Caritas in veritate: “Un vero documento politico, il primo test organico per entrare nel nuovo mondo. Illuminante”. (La Repubblica, 29 agosto 2009). Attaccano gli economisti, adesso, gli stessi politicanti che per trent’anni, nel mondo e in Italia, hanno dato risonanza e lautamente remunerato con incarichi pubblici e privati solo gli economisti” ideologici alla Milton Friedman, fondamentalisti del liberismo, del mercatismo, della deregulation, della distruzione dello Stato e della diseguaglianza. Gli stessi politicanti che hanno precipitato il mondo nella peggiore crisi economica dal 1929, adesso chiamano maghi gli scienziati per che cosa? Per far di sé stessi, contro di loro, gli apprendisti stregoni di un’economia e una Società teocratiche neomedioevali.

 

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I grandi buongustai della Destra: Giuliano Cazzola.

I grandi buongustai della Destra: Giuliano Cazzola.

 

Giuliano Cazzola (vicepresidente della commissione Lavoro della Camera e responsabile Lavoro del Pidièlle): Con tutto il rispetto per i problemi dei lavoratori interessati, la deriva della spettacolarizzazione delle lotte operaie va interrotta al più presto: non possiamo certo permetterci di affrontare le sfide che l’autunno riserva sul terreno dell’occupazione rincorrendo lavoratori che si arrampicano sui monumenti cittadini e minacciano di buttarsi. In un paese ordinato e civile le vertenze individuali e collettive le affrontano le parti sociali. Purtroppo, c’è un solo modo per far cessare questa spirale ingovernabile: spegnere le telecamere. (La Repubblica, sabato 29 agosto 2009). Il geniale individuo non arriva a capire che una volta spente d’autorità le telecamere, il solo modo per costringerle a “riaccendersi” è far qualcosa di molto peggio che arrampicarsi su un monumento.

 

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Francesco Cicciobello Rutelli

 

Francesco Cicciobello Rutelli (esponente di primo piano della banda di papisti che attraverso il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Chi viene da una storia e da una cultura di sinistra è a casa propria nel Pidì, ma i Democratici sono nati per essere un nuovo inizio, in cui si possano riconoscere molte, molte persone. Io ho sciolto un partito per questo. (La Repubblica, sabato 29 agosto 2009). Per la prima volta dai tempi del pane e cicoria c’è qualcosa di lamentoso, nel suo dire, che fa venir voglia di sperare: chissà, forse presente la fine. Non la sua, per carità: quella dell’entrismo clericofascista nella Sinistra italiana. Si è accorto, forse, che hanno tirato troppo la corda.

 

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Fazzone, Brunetta, Matteoli, Meloni e Procaccini. Per la serie: Indovina chi è il pollice. E che dita sono gli altri quattro.

Fazzone, Brunetta, Matteoli, Meloni e Procaccini. Per la serie: Indovina chi è il pollice. E che dita sono gli altri quattro.

Fazzone, Brunetta, Matteoli, Meloni e Procaccini. Per la serie: Indovina chi è il pollice. E che dita sono gli altri quattro.

Fazzone, Brunetta, Matteoli, Meloni e Procaccini. Per la serie: Indovina chi è il pollice. E che dita sono gli altri quattro.

Fazzone, Brunetta, Matteoli, Meloni e Procaccini. Per la serie: Indovina chi è il pollice. E che dita sono gli altri quattro.

Fazzone, Brunetta, Matteoli, Meloni e Procaccini. Per la serie: Indovina chi è il pollice. E che dita sono gli altri quattro.

 

(su) Claudio Fazzone (senatore pidiellìno), Renato Brunetta (ministro pidiellìno della Funzione pubblica), Altero Matteoli (ex aennìno, oggi ministro pidiellìno dei Trasporti) e Giorgia Meloni (ministro della Gioventù): Chi sono i ministri contrari allo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell’amministrazione di Fondi, comune laziale del Sud pontino, 26 consiglieri su 30 del centrodestra?... L’Espresso, con un’inchiesta in edicola oggi, ricostruisce i legami di tre ministri con il milieu politico della provincia di Latina, feudo elettorale del senatore Claudio Fazzone. Fazzone, va detto, è il potente coordinatore del Pidièlle della zona, funzionario di polizia in aspettativa e imprenditore citato nella relazione prefettizia in quanto una sua società, la Silo s.r.l., è stata “avvantaggiata” ― scrive il prefetto ― da “una variante urbanistica votata in conflitto d’interessi dallo stesso primo cittadino”. Per L’Espresso, le tracce più vistose che partono dagli interessi politici del Sud pontino portano a Renato Brunetta e ad Altero Matteoli. Se Brunetta ― per il settimanale ― si è schierato a favore dell’elezione del sindaco-cognato di Cisterna, a 20 chilometri da Latina, Matteoli è sceso in campo a favore di una candidata sindaco di Aprilia, che però non ce l’ha fatta. Diversa la situazione del ministro della Gioventù, dichiaratasi pubblicamente contraria al commissariamento in un comizio. Scrive L’Espresso: “Nicola Procaccini, portavoce della Meloni (nonché, stando a Panorama, suo fidanzato), è figlio dell’avvocato Massimo”, che ha, fra i suoi clienti, personaggi arrestati per usura e citati nella relazione prefettizia. Per il settimanale, “Procaccini padre difende pure la moglie di Fazzone, a cui è intestata una villa di famiglia sequestrata perché abusiva. (La Repubblica, venerdì 28 agosto 2009). Certo che è difficile seguire tutti questi meandri... Non si farebbe prima a spazzar via tutto senza pensarci troppo?

 

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(su) Massimo D’Alema e Gianni Alemanno: Alla fine del 2008, il sindaco di Roma ha piazzato alla presidenza dell’Acea Giancarlo Cremonesi, compassato uomo di mattoni, capo dell’Associazione costruttori romani e solido amico del banchiere Francesco Gaetano Caltagirone, suocero di Pierferdinando Casini. Amministratore delegato di questa cassaforte romana, controllata al 51% dal Campidoglio ― mentre il 7,5% è nelle mani dello stesso Caltagirone ― è Giancarlo Staderini, ex consigliere Rai in quota Uddiccì, uomo di Pierferdy. Nel maggio scorso, poi, in consiglio di amministrazione dell’azienda capitolina è entrato (sotto le grida di protesta degli ex popolari di Marini e Fioroni, che ritenevano quella poltrona loro diritto) Andrea Peruzy, tesoriere della fondazione Italianieuropei di D’Alema, merchant banker e editore di giornali di nautica. Cosa c’entra tutto questo con le faccende baresi? Nel 2000 fu il governo D’Alema a dar l’avvio alla privatizzazione dell’Acquedotto pugliese: doveva essere venduto all’Enel, ma la manovra provocò molto rumore e non se ne fece nulla. Nel 2002 se ne interessò Caltagirone. Adesso, sull’onda degli scandali e dei conseguenti terremoti politici, il più grande acquedotto d’Europa, con i suoi 20.000 chilometri di rete idrica, 161 impianti di depurazione, 150 imprese e 10.000 addetti che gli girano attorno, ridiventa raggiungibile. (left 34, venerdì 28 agosto 2009). Bisogna riconoscere che il D’Alema non è uomo da perdersi in un bicchier d’acqua. Gli ce ne vuole almeno un acquedotto da scippare ai Pugliesi per farne l’ennesima tirannia mercantile, come se già non ce ne fossero abbastanza. Contraccolpi elettorali negativi? Ma no. Basterà dar la colpa al solo Alemanno, e il “popolo” piddìno se la berrà”. Solo che questa volta, ad acquedotto privatizzato, la “bevuta” gli costerà cara...

 

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Alfredo Mantica (sottosegretario agli Esteri) e Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale): “Berlusconi sarà a Tripoli il 30 agosto, per l’anniversario del trattato con l’Italia, e non ci sarà il primo settembre”. Perciò “non si può speculare” sulla partecipazione del premier ai festeggiamenti per la rivoluzione libica (che fu in realtà un colpo di Stato militare e l’instaurazione di una brutale dittatura, n.d.r.). Risultato: corpi militari délite spediti martedì in parata in Libia, ma nessuna autorità politica sul posto a rappresentarli, a cominciare dal ministro della Difesa La Russa. (La Repubblica, venerdì 28 agosto 2009). È la nobile” tradizione (il cui più “fulgido” esempio resta quello dell8 settembre 1943) di tutti i regimi italici: manda avanti i soldati e nel momento del pericolo lasciali soli.

 

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Il finto “sinistro” Tony Blair in un momento molto appagante della sua carriera politico-religiosa

Il finto sinistro Tony Blair in un momento molto appagante della sua carriera politico-religiosa

 

Tony Blair (ex leader del Partito laburista inglese, ex premier, ex anglicano, propugnatore globale della finta sinistra, convertito al cattolicesimo, aspirante alla prima presidenza permanente dell’Unione Europea e incaricato ― secondo alcuni nullafacente ― di seguire il processo di pace in Medio Oriente per conto del Quartetto Onu - Usa - Russia - Ue): Blair incanta Comunione e liberazione: “È un onore essere associato a Comunione e liberazione. È un privilegio essere al famosissimo Meeting di Rimini”. E cita l’enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI, apprezza “il contrattacco al relativismo” e attacca “il laicismo aggressivo” e “l’umanesimo senza fede, disumano”. “Il sostegno chiaro e solido della Chiesa cattolica supporta i politici,” dice. E coniuga la terza via del Labour party con la “sussidiarietà” tanto cara ai ciellini: “Oggi non c’è solo spazio, ma un ambito crescente per le organizzazioni della società civile nel fare cose che né lo Stato né il mercato possono fare. (La Repubblica, venerdì 28 agosto 2009). Per la seconda volta in meno di cent’anni, un orrore tutto italiano si congiunge a un orrore di provenienza estera e mira a devastare il mondo: ieri il fascismo e il nazismo, oggi la teocrazia e il fanatismo liberista delle Destre e delle finte “sinistre”. Allora meglio i Cinesi, che almeno sono “solo” ultraliberisti.

 

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Fedeltà al regime o a costei? Spiacenti: né all’uno né all’altra. (A lei, del resto, non riusciremmo a esser fedeli neanche se ci sposasse e poi telefonasse ogni giorno alle colleghe ministre per consigli e suggerimenti...)

Fedeltà al regime o a costei? Spiacenti: né all’uno né all’altra.

(A lei, del resto, non riusciremmo a esser fedeli neanche se ci sposasse

e poi telefonasse ogni giorno alle colleghe ministre per consigli e suggerimenti...)

Fedeltà al regime? Nel caso, Fabio Garagnani e Marcello Limina sembrerebbero pronti.

Fedeltà al regime? Nel caso, Fabio Garagnani e Marcello Limina sembrerebbero pronti.

Fedeltà al regime? Nel caso, Fabio Garagnani e Marcello Limina sembrerebbero pronti.

 

(su) Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione quando il Tremonti ha altro da fare): “I presidi non devono criticare la politica del ministero. È una questione di lealtà nei confronti del datore di lavoro”. Marcello Limina, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna, alza la scure sui presidi emiliani. E punta il dito contro Daniela Turci, consigliera comunale del Pidì e numero uno dell’Istituto comprensivo 10 di Bologna, colpevole di “dichiarazioni disdicevoli” contro il ministro Mariastella Gelmini... Tutto nasce da una lettera aperta in cui il deputato pidiellìno Fabio Garagnani si era lamentato delle dichiarazioni anti-Gelmini rilasciate dalla Turci, che in qualità di responsabile del settore Scuola per il Pidì aveva criticato a mezzo stampa i tagli all’organico disposti dal ministero... E Limina prende carta e penna e risponde a Garagnani dandogli ragione:Sono d’accordo sul fatto che un dirigente debba mantenere un rapporto di lealtà nei confronti del datore di lavoro, e che dichiarazioni contro la politica del ministero sono disdicevoli. (La Repubblica, giovedì 27 agosto 2009). Già il fascismo impose a tutti i Pubblici Dipendenti e agli Insegnanti un giuramento che Pochissimi ebbero la forza e il coraggio di rifiutarsi di prestare. Il neofascismo in costruzione vuol fare altrettanto? Ci provino. Ma prima sostituiscano il ministro della Pubblica Istruzione, o l’operazione “fedeltà al regime” più che una tragedia sembrerà una farsa.

 

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(su) Mario Draghi (governatore della Banca d’Italia): Al Meeting di Comunione e liberazione Draghi riconosce al governo attuale e ai precedenti di aver avviato alcune riforme: la scuola, il mercato del lavoro, la pubblica amministrazione, le liberalizzazioni. (La Repubblica, giovedì 27 agosto 2009). Ecco un altro che ride, contento, quando vede i governi di Destra e di finta “sinistra” far soldi a spese dei Bambini e dei Ragazzi italiani.

 

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(su) Dario Franceschini (candidato alla segreteria per conto della banda di papisti che attraverso il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): La platea di Comunione e liberazione applaude Bersani e la sua candidatura alla guida del Pidì. Il pidiellìno Lupi gli augura l’elezione. E parte, inatteso, l’applauso del popolo ciellìno. (Titolo de L’Unità di giovedì 27 agosto 2009). Continua e sintensifica la micidiale campagna clerico-fascista per screditare il Bersani a favore del Franceschini. E il Bersani (va detto) ci casca come la classica pera cotta.

 

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Venerdì 28, a L’Aquila, il Berlusconi e il Bertone ceneranno assieme d’amore e d’accordo e staranno benissimo, poiché son l’uno l’immagine dell’altro. Che dire? Speriamo, almeno, che i cuochi gli servano Pesce del Canale di Sicilia, e che esso (quel Pesce che scriviamo con l’iniziale maiuscola perché si è nutrito di Carne Umana) irresistibilmente suggerisca agli astanti l’immagine di un Re Cannibale e dello Stregone del Villaggio che divorano assieme i cadaveri dei nemici uccisi.

 

(su) Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale) e Tarcisio Bertone (dipendente di Joseph Ratzinger col grado di cardinale e segretario di Stato della Città del Vaticano): Perdonanza, a cena Bertone e Berlusconi. Scomparso dai radar da una settimana, Berlusconi riapparirà venerdì 28 a L’Aquila tra i pellegrini della Perdonanza celestiniana, il rito che da 800 anni garantisce l’indulgenza da ogni peccato ai fedeli “sinceramente pentiti e confessati”. E venerdì sera, grazie al pressing di Palazzo Chigi, Berlusconi si troverà accanto al segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, alla cena che tradizionalmente segue la cerimonia. (La Repubblica, mercoledì 26 agosto 2009). Riflettano, i pii illusi che ancora credono alle “proteste” ecclesiastiche contro le leggi razziali del governo Berlusconi-Maroni; e capiscano una buona volta che delle due l’una: o le lamentazioni pretesche (nella migliore delle ipotesi) sono ridicolmente ingenue, poiché la più efferata produttrice di razzismo è proprio l’ideologia religiosa dell’inferiorità dell’Umano rispetto al divino; oppure son del tutto fasulle, strumentali, intese a ricattare il governo per ottenere da esso altre limitazioni ai Diritti Umani, altre rinunce alla Laicità dello Stato, altri attacchi alla Costituzione della Repubblica. Tant’è vero che venerdì 28, a L’Aquila, il Berlusconi e il Bertone ceneranno assieme d’amore e d’accordo e staranno benissimo, poiché son l’uno l’immagine dell’altro. Che dire? Speriamo, almeno, che i cuochi gli servano Pesce del Canale di Sicilia, e che esso (quel Pesce che scriviamo con l’iniziale maiuscola perché si nutre di Carne Umana) irresistibilmente suggerisca agli astanti l’immagine di un Re Cannibale e dello Stregone del Villaggio che divorano assieme i cadaveri dei nemici uccisi.

 

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Franco Frattini (pidiellìno, ministro degli Esteri): La colpa è dell’Europa, che non ha una politica per l’immigrazione. Singolare che a pronunciare queste parole sia stato proprio il ministro degli Esteri che, come ha ricordato Emma Bonino, fino a 18 mesi fa era commissario europeo. Indovinate di quale delega era titolare? Sì, tra le altre, proprio di quella per l’immigrazione (www.italiarazzismo.it, citato da L’Unità di giovedì 26 agosto 2009).

 

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Fabrizio Cicchitto (ex craxista, attualmente capogruppo pidiellìno): L’Italia già oggi offre asilo a tanti profughi. L’intera Europa deve farsi carico del problema dell’immigrazione. Nel nostro Paese gli Immigrati costituiscono una percentuale tra il 5 e il 6% dell’intera popolazione, mentre in Germania e in belgio sono l’8,8%, in Spagna il 10,2%, in Francia il 6%, in Austria il 9,9%, in Grecia l’8,1%. Anche secondo la logica “spalmatoria” del Cicchitto, quindi, in Italia ne mancherebbero ancora un bel po’ (www.italiarazzismo.it, citato da L’Unità di giovedì 26 agosto 2009).

 

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Stefania Prestigiacomo, Pidièlle, ministro dell’Ambiente. Per la serie: "Nonnina, che denti che hai! Nonnina, che mani che hai!"

Stefania Prestigiacomo, Pidièlle, ministro dell’Ambiente. Per la serie: "Nonnina, che denti che hai! Nonnina, che mani che hai!"

Stefania Prestigiacomo, Pidièlle, ministro dell’Ambiente.

Per la serie (dedicata ai cultori di antropologia): Nonnina, che denti che hai! Nonnina, che mani che hai!

 

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Piero Fassino, il nuovo giocattolo di finta “sinistra” che piace tanto alla vera Destra.

Piero Fassino, il nuovo giocattolo di finta “sinistra” che piace tanto alla vera Destra.

 

Piero Morte-in-Vacanza Fassino (piddìno ex-diessìno ma franceschìno): Scelgo Franceschini perché la priorità è di non interrompere il rimescolamento delle culture. (L’Unità, lunedì 24 agosto 2009). Traduzione: Scelgo Franceschini perché la priorità è fare un Pidì sempre meno di socialisti e sempre più di preti. Se avessimo dovuto offenderci per tutte le volte che Berlusconi ha parlato di noi in termini pesanti e non ironici, non avremmo dovuto neanche prendere un caffè con gli esponenti del Pidièlle. (L’Unità, lunedì 24 agosto 2009). Che bravo, eh? Lui i caffè li prende con quella gente là. Del resto, ognuno ha i suoi gusti. E i suoi gli si son sempre letti in faccia.

 

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(su) Francesco Cossiga: Cossiga prende di petto Angelo Bagnasco, segretario della Cei: “Si è passato il segno. Altro che ‘festini e libertinaggio’: sarebbe bastata una dichiarazione sull’etica, riferita alla situazione generale, come si è sempre fatto”. Insistere su questi temi, per Cossiga, svela “una spaccatura che riguarda la politica, non l’etica. Vogliono tenersi buona una parte dell’episcopato e del movimento ecclesiale vicina al centro-sinistra. Hanno puntato sul Pidì di Franceschini, tirano la volata all’unico leader post-dc rimasto. Se il direttore de L’Avvenire vanta che, all’interno del suo giornale, ognuno decide liberamente a chi devolvere l’8 per mille, siamo in presenza di un gruppo in dissidenza non con il centro-destra, ma potenzialmente con la parte della Chiesa che fa capo al papa”. Cossiga è brutale con il direttore de L’Avvenire: “Non riesco a dare nessuna spiegazione agli scritti del non-reverendo Boffo che, posto inopportunamente alla direzione del giornale pur sempre organo ufficiale della Cei, dovrebbe astenersi da questi continui attacchi, dovuti in parte alle sue note preferenze politiche, ammantate da scelte religiose”. (Il Giornale, lunedì 24 agosto 2009, citato da Giuseppe D’Avanzo su La Repubblica di mercoledì 3 gennaio 2010).

 

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(su) Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale”): Chi è senza peccato scagli la prima pietra. (Bernhard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere, braccio economico-assistenziale di Comunione e liberazione. Citato da La Repubblica di domenica 23 agosto 2009). Parla dei peccati suoi? Grazie, non dubitavamo. Ma se ha l’ardire di parlare dei peccati altrui, sappia che c’è un sacco di gente pulita, in Italia, che non scaglia pietre solo perché è non violenta.

 

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(su) Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale”): Al suo editore, Vittorio Feltri getterà in faccia, senza sconti, le 64 società off-shore “All Iberian” che Berlusconi si è creato all’estero, governandole direttamente e con mano ferma. Gli ricorderà, e lo ricorderà ai suoi lettori, come lungo i sentieri del group B very discreet della Fininvest” siano transitati quasi mille miliardi di lire di fondi neri, sottratti al fisco con danno di chi paga le tasse; i 21 miliardi che ricompensarono Bettino Craxi per l’approvazione della legge Mammì; i 91 miliardi (trasformati in Cct) destinati non si sa a chi (se non si vuol dar credito a un testimone che ha riferito come “i politici costano molto... ed è in discussione la legge Mammì”). E ancora, la proprietà abusiva di Tele+ (violava le norme antitrust italiane, per nasconderla furono corrotte le fiamme gialle”); il controllo illegale dell’86% di Telecinco (in disprezzo delle leggi spagnole); l’acquisto fittizio di azioni per conto del tycoon Leo Kirch contrario alle leggi antitrust tedesche; le risorse destinate poi da Cesare Previti alla corruzione dei giudici di Roma che hanno messo la Mondadori nelle mani del capo del governo; gli acquisti di pacchetti azionari che, in violazione delle regole di mercato e in spregio dei risparmiatori, favorirono le scalate a Standa, Mondadori, Rinascente... Feltri ricorderà quanto sia furfantissimo il suo editore, come al fondo della fortuna di Berlusconi ci siano evasione fiscale e falso in bilancio, corruzione della politica, della Guardia di Finanza, di giudici e testimoni; manipolazione, a danno degli azionisti, delle leggi che regolano il mercato e il risparmio in Italia e in Europa. E quel diavolo di Feltri non si fermerà qui. Ricorderà le diciassette leggi ad personam che hanno salvato il suo editore da condanne penali, protetto i suoi affari, alimentato i profitti delle sue imprese. Rammenterà ai lettori de Il Giornale quando Berlusconi disse: “Ho dichiarato pubblicamente, nella mia qualità di leader politico responsabile quindi di fronte agli elettori, che di questa All Iberian non conoscevo neppure lesistenza” (Ansa, 23 novembre 1999, ore 15:17). O quando giurò sulla testa dei figli: All Iberian? Galassia off-shore della Fininvest? Assolute falsità”. (Giuseppe D’Avanzo su La Repubblica di domenica 23 agosto 2009). Be’, nessuno è perfetto. E lui, in fondo, per quel che ne sappiamo, almeno non ha mai rubato pecore ai pastori sardi.

 

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Umberto Bossi: Attaccano mio figlio, ma pensano a me. (La Repubblica, domenica 23 agosto 2009). Che è come dire: Mio figlio non esiste, o se esiste non conta: ci sono solo io, o solo io conto. E poi ti meravigli che non ce la facciano a superare gli esami? Povero figliolo...

 

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Mara Carfagna (pidiellìna, ministro per le Pari opportunità): Avevo accettato volentieri l’invito alla Festa nazionale del Pidì perché la politica italiana avrebbe bisogno di un costante dialogo tra maggioranza e opposizione. Invece la sinistra italiana ha perso il pelo ma non il vizio: usa l’odio verso l’avversario come leva per aggregare. Se è sgradita la presenza di Berlusconi (“Questa è una festa, non un festino”, ha dichiarato Lino Paganelli, responsabile dell’organizzazione, n.d.r.) non c’è ragione affinché vi siano componenti del suo governo.

(La Repubblica, sabato 22 agosto 2009). Ma come si permette, costei, di trinciare simili giudizi? È forse un esperta di pelo e di vizio? E laureata dove, se è lecito?

 

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L’insopportabile copertina del "Venerdì di Repubblica" del 21 agosto 2009. Per la serie: "Più pretesca, più fasulla o più vuota?...

L’insopportabile copertina del Venerdì di Repubblica del 21 agosto 2009.

Per la serie: Più pretesca, più fasulla o più vuota?...

 

L’uomo che porta sulle spalle la responsabilità storica di aver inferto (senza trarne alcun vantaggio personale, caratteristica che secondo alcuni distingue lo stupido dal malvagio) il colpo di grazia alla Sinistra italiana, ha rilasciato a Curzio Maltese, per il Venerdì di Repubblica, un’intervista (o piuttosto un “aiutino” per il suo ultimo parto letterario) che gronda da ogni poro della carta il più fasullo buonismo pretesco. Lo scopo? Più che riportare a galla il Veltroni medesimo, (impresa che perfino lui non è forse così insipiente e avventurista da proporsi), rilanciare la linea politica (si fa per dire) suicida, cattocomunista e di destra che oggi è impersonata dal suo successore, Dario Franceschini. Ma ecco un paio di “chicche” più disgustose delle altre: 1a. Ho pensato che la devastazione della memoria è stato il risultato più tragico di questi anni. Come se non fosse stata proprio la finta “sinistra” (insieme alle armate mediatiche berlusconiante) la massima devastatrice della memoria storica del nostro Popolo, a partire dalle esternazioni del Violante sui “bravi ragazzi” di Salò per arrivare fino al Fioroni che pochi giorni fa consigliava la Gelmini sul modo più efficace per dar via libera al Ratzinger nella Scuola italiana. 2a. Lo scimmiottamento di Mediaset è la morte della Rai. Indovinate un po’ chi era il vicepresidente del Consiglio quando la Rai ha cominciato a scimmiottare Mediaset? E poi, se avete voglia di deprimervi, rileggetevi Il Baratto - Il Pci e le televisioni: le intese e gli scambi fra il comunista Veltroni e l’affarista Berlusconi negli anni Ottanta.

 

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(su) Walter Veltroni (affossatore semi-finale della Sinistra italiana): Perché Veltroni ha ritirato fuori la legge sul conflitto d’interessi proprio ora? È stata ritirata fuori da chi non la fece. Poteva essere approvata nel ’96 e anche nel periodo ’98 - 2000, dopo la caduta della bicamerale, quando segretario del partito era Veltroni, sottosegretario alle Riforme Franceschini, Mussi capogruppo alla Camera e Salvi al Senato. Che non sia andata in porto è da imputare quindi, nell’ordine, al segretario del partito, al sottosegretario, ai capigruppo. Veltroni ripropone ora la mia legge sul conflitto d’interessi, in periodo pre-congressuale, per far dimenticare gli errori del passato.

(Stefano Passigli, ex senatore diessìno che nel 1994 presentò una proposta di legge sul conflitto di interessi che fu approvata dal Senato nel ’95, ma in seguito, fermata nel ’96 alla Camera, finì col decadere al termine della legislatura; su left n° 33, venerdì 21 agosto 2009).

 

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Ci fa o c’è?

Ci fa o c’è?

 

Roberto Calderoli (leghista, ministro per la Semplificazione): La nostra Costituzione si rivolge ai cittadini e quindi ai soggetti che hanno la cittadinanza. (La Repubblica, venerdì 21 agosto 2009). Un bugiardo o un ignorante? Moltissimi articoli (per esempio gli articoli 2, 13, 14, 15, 19, 21, 22, 23, 24, 25, 27, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36) della Costituzione riguardano tutti, e dunque esplicitamente non solo i cittadini italiani. Quando un articolo riguarda solo i cittadini italiani, infatti, non dice tutti ma, appunto, i cittadini. Il 2, per esempio, recita: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Il Calderoli mira consapevolmente a diffondere l’ignoranza, o diffonde inconsapevolmente la propria ignoranza?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Mario Borghezio (a sinistra, in pelle verde) con un suo camerata alieno (a destra, in camicia, cravatta, foulard e moccichino verde).

Mario Borghezio (a sinistra, in pelle verde) con un suo camerata alieno (a destra, in camicia, cravatta, foulard e moccichino verde).

Mario Borghezio (a sinistra, in pelle verde) con un suo camerata alieno

(a destra, in camicia, cravatta, foulard e moccichino verde).

 

(su) Mario Borghezio (eurodeputato leghista): Mario Borghezio lancia la proposta di una commissione d’inchiesta dell’Unione Europea sugli Ufo. Nello stesso tempo anima una trasmissione su Radio Padania dedicata agli avvistamenti. E sono apparsi in riviste specializzate suoi articoli e interviste sui Marziani, che hanno scatenato polemiche. (Il Venerdì di Repubblica, venerdì 21 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Umberto e Renzo Bossi, talis pater talis filius.

Umberto e Renzo Bossi, talis pater talis filius.

 

(su) Renzo Bossi (figlio di Umberto Bossi e di un’insegnante elementare, pluribocciato ― la prima volta nella Scuola pubblica, la seconda e la terza in una privata ― all’esame di Maturità): Sulla pagina di Facebook della Lega Nord anche ieri si poteva giocare a Rimbalza il Clandestino, infame passatempo dove con un click sulle barchette che appaiono a ridosso delle coste italiane si elimina la minaccia straniera. Gioco venduto con motivazioni da statista dal cogestore con il figlio del ministro della pagina del Carroccio: “Abbiamo deciso di puntare sull’interattività cercando di coinvolgere i giovani e sensibilizzarli su un fenomeno reale che affligge le nostre coste. (L’Unità, venerdì 21 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Mariastella Gelmini secondo L’Unità di venerdì 21 agosto 2009. (Cliccala per ingrandirla, ma solo se sei di stomaco forte!)

Mariastella Gelmini secondo L’Unità di venerdì 21 agosto 2009.

(Cliccala per ingrandirla, ma solo se sei di stomaco forte!)

 

(su) Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione quando il Tremonti ha altro da fare): Docenti di religione rimessi in gioco da un provvedimento del ministero. A pochi giorni dagli esami di riparazione, il regolamento sulla valutazione degli alunni  ― sotto forma di decreto del presidente della Repubblica, pubblicato l’altro ieri dalla Gazzetta Ufficiale ― annulla temporaneamente la sentenza del Tar del Lazio che aveva estromesso i docenti di religione cattolica dall’attribuzione del credito scolastico ai ragazzi delle superiori. (La Repubblica, venerdì 21 agosto 2009). Giustizia è fatta, sconfitta la deriva laicista. (Giuseppe Fabiani, dipendente di Joseph Ratzinger col grado di vescovo emerito di Imola e membro della commissione della Cei per l’educazione cattolica, la Scuola e l’Università). Il ministro Gelmini aveva stabilito, per l’assegnazione dei posti in cattedra, che chi fa domande in altre province oltre alla “sua” debba mettersi in fondo alla lista azzerando il punteggio. Il 5 giugno il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, accogliendo il ricorso degli insegnanti, aveva sospeso la decisione ministeriale. Ma la Gelmini ha inviato alle sedi periferiche la direttiva di non applicare l’ordinanza del Tar perché intende impugnarla presso il Consiglio di Stato. Il decreto Gelmini aveva inoltre vietato a chi avesse due abilitazioni il trasferimento del punteggio di servizio dall’una all’altra a seconda delle migliori prospettive di lavoro. Anche sotto questo aspetto il Tar, con una sentenza del novembre scorso, ha dato ragione ai ricorrenti consentendo lo spostamento dei punti. E anche qui il ministro ha reagito con l’ostruzionismo. (L’Unità, giovedì 20 agosto 2009). Mariastella (appalaudita da individui al soldo dello Stato straniero della Città del Vaticano) annulla per decreto le sentenze che non le piacciono. A nostro avviso, è un atto eversivo, antidemocratico e anticostituzionale: il potere esecutivo non solo aggredisce il potere giudiziario, ma lo fa senza nemmeno passare per il Parlamento. Di che ridere, dunque, per cercare di non piangere? Be’, per esempio del fatto che si tratta di un decreto del presidente della Repubblica. Evidentemente, Giorgio Napolitano ha ravvisato in esso i requisiti di eccezionalità e di urgenza che la Costituzione prevede...

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Piero Morte-in-Vacanza Fassino (piddìno ex-diessìno ma franceschìno): Ho detto che in Veneto si è aperta una conflittualità tra Pidièlle e Lega. Ed è nostro dovere, viste le condizioni di partenza, andare a vedere se sono solo scaramucce tattiche oppure ci sono differenze reali che possono dar luogo a scenari non ancora ipotizzabili. Non ci interessa essere la stampella del governatore nella sua trattativa con la Lega. Siamo pronti ad aprire una pagina nuova, ma la prima mossa spetta a Galan... Dobbiamo prendere atto che la rappresentanza politica dei cittadini, in quelle regioni, richiede un sistema di alleanze più largo. (La Repubblica, giovedì 20 agosto 2009).

Cosa non si farebbe per non perdere anche gli ultimi cordoni della borsa, eh?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Bruno Vespa: Io e Riccardo Muti siamo amici, a dicembre lui e Alemanno si erano incontrati a casa mia. (La Repubblica, giovedì 20 agosto 2009). Naturale: sia il trombone che il pallone gonfiato hanno bisogno di un tappo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(sui) Tassisti italiani: Milano, divise ai tassisti firmate dagli stilisti. (Titolo de La Repubblica di giovedì 20 agosto). Ai tempi di Prodi, squadracce di tassisti romani malmenarono il ministro Fabio Mussi. Quelli milanesi, invece, danno il buon esempio: da Berlusconi e dai berlusconiani si farebbero mascherare da Pulcinella e non fiaterebbero.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Gianni Alemanno (diventato sindaco di Roma grazie a Francesco Cicciobello Rutelli, adesso insieme a tutta la Destra tifa subliminalmente Franceschini ― strategia già adottata a Firenze dal pidiellìno Denis Verdini per favorire la vittoria di Matteo Renzi alle primarie del Pidì ― e La Repubblica dà una mano): Se dovessi scegliere una persona di sinistra come compagno di cordata al quale affidare la mia vita sceglierei Bersani, perché mi sembra più affidabile rispetto a Franceschini e mi piacciono di più i suoi valori. L’importante è che non ci sia Veltroni. (La Repubblica, mercoledì 19 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Dario Franceschini e tutti i franceschiniani: Congresso Pidì, parte la guerra dei sondaggi. L’Ipsos ribalta i dati Ipr: Franceschini in vantaggio. E Bersani va da Cl. (Titolo de La Repubblica di mercoledì 19 agosto 2009). Continua la campagna di maldicenze e insinuazioni de La Repubblica a favore del Franceschini. Ma forse c’è da augurarsi che abbia successo: con Franceschini segretario, questo schifo di finta “sinistra” fondamentalista cristiana che piace tanto alla Destra arriverà a voti zero molto prima.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Piero Morte-in-Vacanza Fassino (piddìno ex-diessìno ma franceschìno): Fassino in Veneto apre a Galan. (La Repubblica, mercoledì 19 agosto 2009). Il miracolato da Maria De Filippi, che riuscì a farlo piangere in diretta, continua la sua impressionante carriera di chiagni-e-fotti di complemento.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Debora Serracchiani (piddìna di belle speranze): Certo che la vorrei in un mio film! Ha una voce molto sensuale ed è straordinaria la sua “s” sibilante: pensate come direbbe “sesso”... Prima, però, la sottoporrei al provino della monetina (Tinto Brass, regista). Ha un fondoschiena dolomitico, che vuol dire tosto, sodo, praticamente intramontabile (Mauro Corona, scrittore e scultore). (La Repubblica, mercoledì 19 agosto 2009). Come dicevamo, continua la campagna subliminale di delegittimazione di Bersani e dei bersaniani, da parte de La Repubblica, e a favore del Franceschini.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(di e su) Umberto Bossi: A me dell’inno non me ne frega un cazzo. I vostri giornalacci si sono inventati questa polemica per mettere a tacere la questione dei salari. Dovrebbero metterli in galera, i giornalisti. Hanno inventato la storia dell’inno nazionale perché stiamo parlando di salari differenziati e territorializzati: noi vogliamo che gli stipendi siano legati al costo della vita. Cicchitto dice che il governo non può sostituirsi alle parti sociali? Io faccio il mio mestiere e andrò a parlare con i sindacati”... Ma alla festa di Pieve Tesino Bossi è arrivato con due ore e mezzo di ritardo per un mal d’auto accusato durante il tragitto, con il leader costretto a una sosta a Malé. (La Repubblica, martedì 18 agosto 2009). E vuol fare la guerra a Roma con venti milioni di Padani armati?

Solo se si porta dietro anche la flebo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) George W. Bush (primo peggior presidente della storia degli Stati Uniti), Silvio Berlusconi (secondo peggior presidente del Consiglio della storia d’Italia) e Finmeccanica (fabbrica di armamenti italiana di cui non conosciamo la posizione in classifica, ma siamo certi che sia alta): Ci sono stati sprechi per spese militari: Bush aveva ordinato un elicottero (a Finmeccanica, n.d.r.) dove era possibile cucinare un pasto anche sotto attacco nucleare. Figuriamoci... (Barack Obama, citato da La Repubblica di martedì 18 agosto 2009). E i lavoratori di Finmeccanica, fabbricandolo, pensavano che loro e le loro famiglie sarebbero morti bruciati in una frazione di secondo, mentre il Bush si abbuffava su quell’elicottero. Figuriamoci...

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Umberto Bossi: Gli Italiani ne hanno piene le scatole dell’Inno di Mameli... Il nostro inno lo cantano tutti, non come quello italiano, che nessuno lo conosce... La bozza del disegno di legge sui dialetti a scuola è pronta, e vi garantisco che non ci vorrà tanto tempo per trasformarla in legge... La lingua di oggi non è l’Italiano, ma il dialetto romanesco che si parla in Rai... Non vogliono i salari territoriali? E che cosa vogliono, la secessione? I Padani sono venti, trenta milioni di persone: siamo tutti brava gente, ma non ci rompete i coglioni... Barbarossa oggi abita a Roma ladrona, contro la quale vogliamo lanciare, attraverso questo film, un messaggio: non esagerate.

(La Repubblica, lunedì 17 agosto 2009). Venite, venite pure: vi aspettiamo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Eugenio Scalfari: La religione non può essere un insegnamento facoltativo. Dev’essere obbligatorio... e non può che consistere in una storia comparata delle religioni e in particolare delle tre religioni monoteistiche che hanno in Abramo il loro ceppo comune. Gli insegnanti debbono essere scelti attraverso pubblico concorso. (La Repubblica, sabato 15 agosto 2009). Per la serie: Dai finti “laici” mi guardi Iddio, ché dai pretacci mi guardo io.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Farinone, D’Antoni, Adinolfi e Merlo. Per la serie: "Gli sciacalli".

Farinone, D’Antoni, Adinolfi e Merlo. Per la serie: "Gli sciacalli".

Farinone, D’Antoni, Adinolfi e Merlo. Per la serie: "Gli sciacalli".

Farinone, D’Antoni, Adinolfi e Merlo. Per la serie: Gli sciacalli.

 

Umberto Bossi (leghista), Enrico Farinone (piddìno franceschiniano), Sergio D’Antoni (piddino cislìno), Mario Adinolfi (piddìno virtuale) e Giorgio Merlo (altro piddìno franceschiniano), tutti uniti nella lotta contro Bersani: Tra i democratici preferisco sicuramente Pierluigi Bersani: è di Piacenza, e conosce bene i problemi del lavoro (Umberto). Certo, con Bersani è più facile scendere a patti (Enrico). Tanto mi basta per confermare il mio sostegno a Franceschini, l’elemento unificante di cui il Pidì e l’Italia hanno bisogno (Sergio). Storace vuole persino votarlo alle primarie. La destra è con Bersani e non per caso. Visto che la sua area tenta forme di accordo con chi governa (Mario). Tutta la destra tifa per Bersani, perché vuole un grande partito socialista con qualche appendice cattolica e moderata (Giorgio). (La Repubblica, sabato 15 agosto 2009). Una cosa è chiara: la Destra cerca di “bruciare” Bersani, quindi è tutta con la finta “sinistra” di Franceschini, Rutelli, Fioroni, Veltroni e compagnia salmodiante.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce da preti dei vetero-ciellìni del Pidì: Matteo Renzi.

Le belle facce da preti dei vetero-ciellìni del Pidì: Matteo Renzi.

 

Matteo Renzi (neo-sindaco neo-piddìno e vetero-ciellìno di Firenze): Mai più con la Sinistra radicale! (La Repubblica, sabato 15 agosto 2009). Ma chi ti vuole? Meglio un ladro in casa che un Renzi fuori dalla porta, per la Sinistra vera.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce della Chiesa cattolica: Filippo Morlacchi

Le belle facce della Chiesa cattolica: Filippo Morlacchi

 

Filippo Morlacchi (dipendente di Joseph Ratzinger col grado di direttore dell’Ufficio per la pastorale scolastica del Vicariato di Roma): Agli scrutini di settembre, dedicati alla valutazione degli studenti che hanno debiti scolastici, sarà battaglia. A giugno l’insegnante di religione ha partecipato a pieno titolo, ora non lo potrà più fare? Si tratterebbe di una nuova ingiustizia, di un’altra disparità. La sentenza del Tar non nasce tanto da un atteggiamento laicista, quanto da una mentalità anticlericale e avversa alla Chiesa cattolica, visto che tra i promotori del ricorso ci sono denominazioni cristiane non cattoliche e gruppi di Ebrei. (La Repubblica, venerdì 14 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Gianni Agnelli (defunto presidente della Fiat e favoreggiatore della discesa in campo di Silvio Berlusconi nel 1994): Scoperto un tesoro di un miliardo di euro appartenente all’avvocato Agnelli mai dichiarato all’erario. (La Repubblica, venerdì 14 agosto 2009). Se è vero, abbiamo finalmente una risposta semplice da offrire ai giovani che ci domanderanno chi fosse l’Agnelli: un ladro.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Paola Goisis (insegnante e deputata leghista): Ho detto che si fa l’amore quando sto a casa. In una settimana manco tre giorni. Altri hanno fatto il conto, sottratto da una settimana i tre in trasferta. Quattro, volendo semplificare. Il sesso è meglio senza carta, come le caramelle? Vero, ho detto così. Il preservativo non mi serve: ho una relazione stabile e tranquilla. Ma nella mia terra, la bassa padovana, la gente è ancora molto chiusa e di queste cose parla malvolentieri... Mi battei in modo veemente per la reintroduzione del crocifisso nelle scuole del mio paese, Este; ma questo cosa c’entra? (La Repubblica, venerdì 14 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione quando il Tremonti è in altre faccende affaccendato e lei non è occupata col Berlusconi, sulla sentenza del Tar del Lazio che nelle scuole superiori vieta ai docenti di religione cattolica di partecipare in prima persona agli scrutini e boccia il credito formativo per chi sceglie la religione cattolica): Faremo ricorso al Consiglio di Stato. I principi cattolici sono patrimonio di tutti. La sentenza impedisce la libera scelta degli studenti e delle famiglie, non contribuisce più alla valutazione globale dello studente, e gli insegnanti di religione verranno considerati come docenti di serie B... La cultura del nostro Paese è intrisa di cultura cattolica, la Scuola ha il compito di trasmettere questi valori non solo religiosi ma culturali, nel rispetto di chi professa religioni diverse assieme a quelli che non credono. Ho deciso di fare ricorso al Consiglio di Stato a prescindere dall’invito dell’ex ministro Giuseppe Fioroni, anche se non mi disturba che la pensiamo alla stessa maniera. (La Repubblica, giovedì 13 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce della Chiesa cattolica: Diego Coletti

Le belle facce della Chiesa cattolica: Diego Coletti

 

Diego Coletti (dipendente di Joseph Ratzinger con il grado di vescovo di Como e presidente della Commissione episcopale per l’educazione cattolica): La sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio rappresenta una cancellazione delle diversità e delle identità che è il bieco e negativo risvolto dell’Illuminismo, e rischia di alimentare diffidenza e sospetto verso la magistratura. C’è da chiedersi perché è stata affidata a un Tribunale amministrativo la decisione su un argomento così delicato. L’insegnamento della religione cattolica non sostiene scelte individuali, ma di una componente importante di conoscenza della cultura italiana. Con buona pace dei laicisti e dei nostri fratelli nella fede di altre confessioni cristiane. (La Repubblica, giovedì 13 agosto 2009). Il Coletti, evidentemente, conosce la Costituzione e le leggi della Repubblica italiana come conosce il congiuntivo. Ma forse no. Forse conosce tutto benissimo, e parla così solo per disinformare e diseducare.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce della Chiesa cattolica: Michele Pennisi

Le belle facce della Chiesa cattolica: Michele Pennisi

 

Michele Pennisi (dipendente di Joseph Ratzinger col grado di monsignore): Questa sentenza discrimina di fatto sei milioni di studenti che hanno scelto la religione cattolica e declassa le migliaia di docenti che hanno superato un concorso pubblico. (La Repubblica, giovedì 13 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce della finta “sinistra”: Maria Pia Garavaglia

Le belle facce della fintasinistra: Maria Pia Garavaglia

 

Maria Pia Garavaglia (Pidì): Questa sentenza del Tar è una forzatura che puzza di bruciato. (La Repubblica, giovedì 13 agosto 2009). La Garavaglia, nominata dal Veltroni ombra di ministro della Pubblica Istruzione, in un anno e mezzo di cosiddetta “riforma” Tremonti-Gelmini ha pensato bene di farsi sentire (per quel che ne sappiamo) solo due volte: oggi, 13 agosto 2009, per protestare (con parole volgari) contro il Tribunale amministrativo del Lazio; e il 6 dicembre 2008 per compiacersi che il sottosegretario all’Economia Giuseppe Vegas, per conto del Tremonti, aveva dichiarato che i fondi per le scuole paritarie (contrari alla Costituzione) sarebbero stati ripristinati, e per aggiungere che però bisognava anche garantire pari diritti agli studenti e alle famiglie che scelgono tali scuole.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Massimo Cacciari (Pidì, sindaco di Venezia): La decisione del Tar del Lazio mi sembra giusta, del tutto logica. Ovvia, dal punton di vista giuridico. Una materia facoltativa non può essere ritenuta fondamentale in fase di scrutinio. Ma il punto è un altro. L’ora di religione, che è fondamentale, dovrebbe diventare obbligatoria in tutte le scuole superiori. Una materia di insegnamento, come Italiano, Storia, Filosofia. Attenzione, però: con professori scelti sulla base di titoli, concorsi, capacità. Come tutti gli altri. E non indicati dalla Curia. È assolutamente indecente che un giovane esca dalla maturità sapendo, magari malamente, chi è Manzoni, chi è Platone, e non chi è Gesù Cristo. Si tratta di analfabetismo. La Scuola deve alfabetizzare. E la Chiesa deve liberarsi delle sue paure. E battersi perché nella Scuola pubblica venga insegnata religione da docenti come gli altri. Chi vuole che vada a insegnare religione, se non una persona particolarmente motivata a questo tipo di studi? Di cosa hanno paura? Che ci vada Piergiorgio Odifreddi? (La Repubblica, giovedì 13 agosto 2009). Dio non esistendo non possiamo dire: “Dai finti sinistri ci guardi Iddio, ché dai nemici mi guardo io”. E così di fronte agli individui come il Cacciari siamo del tutto indifesi.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Paola cilicio Binetti (esponente della banda di papisti che attraverso il Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Bene il governo, giusto il ricorso della Gelmini. Ma non lasceremo l’iniziativa a loro. Con Savino Pezzotta e altri, anche di centrodestra, stiamo mettendo sù un gruppo trasversale pronto a dar battaglia e a presentare ricorso. Anche noi. Altrimenti cosa vorrebbe dire essere cattolici impegnati in politica? La magistratura è entrata a gamba tesa. Leggendo quella sentenza del Tar ho avuto la netta sensazione che sia l’ennesimo colpo inferto da chi vuole progressivamente negare il ruolo pubblico della religione per relegarla alla vita privata. In questo caso dello studente. Non è tollerabile. È in atto un processo laicista preoccupante che qualcuno vorrebbe imporre a colpi di sentenza. Io, come altri nel Pidì, mi schiero in difesa della vita, della famiglia e dell’educazione, capisaldi di tutti i cattolici impegnati in politica, come ha scritto nel 2002 l’allora cardinale Ratzinger. (La Repubblica, giovedì 13 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) “Beppe” Fioroni (ex ministro della Pubblica Istruzione ed esponente di rilievo della banda di papisti e padronisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Quell’ordinanza (cioè l’ordinanza con cui nel 2007 - 2008 “Beppe” Fioroni stabilì che la frequenza all’insegnamento della religione cattolica, o all’ora alternativa, deve concorrere alla determinazione del credito scolastico, e gli insegnanti di religione cattolica devono partecipare a pieno titolo agli scrutini) fu una delle tante scelte sbagliate prodotte dalla pulsione incontrollabile dei politici a cercare l’appoggio della Chiesa e a pagarlo con l’erosione furtiva e arrogante dei principi della Costituzione. (Adriano Prosperi su La Repubblica di giovedì 13 agosto 2009). In altre parole: il finto “sinistro” “Beppe” Fioroni, nell’esercizio delle proprie funzioni di ministro, non avrebbe rispettato la Costituzione della Repubblica Italiana e avrebbe cercato di snaturarla. Chissà come saranno invidiosi tutti quei papisti del Pidì che non essendo mai stati ministri avrebbero sempre voluto ma non hanno mai potuto comportarsi in modo altrettanto grave.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Finto “sinistro”...

Finto sinistro”...

...autentico destro.

...autentico destro.

 

(su) “Beppe” Fioroni (ex ministro della Pubblica Istruzione ed esponente di rilievo della banda di papisti e padronisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha accolto il ricorso presentato da 24 soggetti per l’annullamento dell’ordinanza dell’allora ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni per gli esami di Stato 2007 - 2008. La frequenza dell’ora di religione cattolica non può concorrere, si legge nella sentenza “all’attribuzione del credito formativo per gli esami di maturità” e “i docenti di religione cattolica” non potranno partecipare “a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento. Secondo i giudici, “un insegnamento di carattere etico e religioso, strettamente attinente alla fede individuale, non può assolutamente essere oggetto di una valutazione sul piano del profitto scolastico” e lo Stato “non può conferire a una determinata confessione una posizione dominante violando il pluralismo ideologico e religioso”. E ancora: “L’attribuzione di un credito formativo a una scelta di carattere religioso degli studenti e dei loro genitori, quale quella di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, dà luogo a una precisa forma di discriminazione, dato che lo Stato italiano non assicura identicamente la possibilità per tutti i cittadini di conseguire un credito formativo nelle proprie confessioni ovvero per chi dichiara di non professare alcuna religione - (di) “Beppe” Fioroni (ex ministro della Pubblica Istruzione ed esponente di rilievo della banda di papisti e padronisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Nel 2007 il Consiglio di Stato mi ha dato ragione respingendo la sentenza del Tar perché avrebbe discriminato gli studenti che avevano scelto l’ora di religione o un’altra attività alternativa, che concorrono nel complesso a un punto di 25 dei crediti formativi per chi fa la maturità. Mi auguro che il ministro Gelmini impugni, in base a questo precedente, la sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio. (La Repubblica, mercoledì 12 agosto 2009). Come è suo solito, delle due l’una: o il finto sinistro “Beppe” Fioroni non capisce, o finge di non capire. (Noi, che lungamente e spiacevolmente abbiamo dovuto frequentare i suoi detti, propendiamo per la prima ipotesi). La sentenza del Tar non discrimina gli studenti che scelgono di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica o dell’ora a essa alternativa. La sentenza del Tar dice proprio l’opposto: che è lo Stato che discrimina gli studenti di altre religioni (o di nessuna religione) poiché non insegna anche a essi le loro rispettive religioni (o nessuna religione) in modo che anch’essi possano ricavarne dei crediti formativi. Il commento del finto sinistro “Beppe” Fioroni alla sentenza, dunque (e il vile suggerimento su come contrastarla da lui offerto alla Gelmini, cioè a un’esponente importante e molto deleteria della parte politica che il Fioroni ha finora evidentemente finto di contrastare) non sarebbe meno disonesto di quello di un ministro della Pubblica Istruzione razzista che, accusato di discriminare i non Bianchi per aver dato solo ai Bianchi un credito in più, rispondesse: “Volete togliere ai Bianchi il credito in più che io gli ho dato? Ma questo è discriminatorio nei loro confronti!” Non sarebbe meno disonesto, cioè, se il finto sinistro “Beppe” Fioroni si rendesse davvero conto di quel che dice.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce dei leghisti: Luca Zaia

Le belle facce dei leghisti: Luca Zaia

 

Luca Zaia (leghista, ministro dell’Agricoltura, ma attualmente ridefinito ― chissà perché, si vergogna forse dell’Agricoltura? ― ministro delle Politiche agricole): La Rai non fa nulla per promuovere la cultura locale... Rai3 è un canale fortemente ideologizzato, che si dedica al dibattito autoreferenziale della sinistra invece di dare spazio alle culture regionali, con cui gli ascolti schizzerebbero a livelli molto significativi... Vedrei con piacere presentare un programma in dialetto... In quei programmi dove si presentano proprio la territorialità e i prodotti tipici, i piatti spiegati con l’idioma locale avrebbero altro gusto rispetto all’italianizzazione dei nomi di quei prodotti... La cultura dialettale si potrebbe estendere anche ai programmi di prima serata... Rai3 fu ceduta al Pci in un contesto lottizzatorio e spartitorio e mai più restituita alla sua vocazione originaria: il racconto dei territori, delle loro culture e delle loro società... La tv pubblica deve promuovere i valori della famiglia, non veicolare la cultura gay o le unioni gay. La Rai non deve dare priorità al mondo omosessuale e alle sue istanze, bensì seguire le indicazioni del governo e promuovere la famiglia e i valori familiari attraverso i suoi programmi. (La Repubblica, mercoledì 12 agosto 2009). Dopo le leggi razziali contro i Migranti, i Rom e i Meridionali, se ne annunciano altre contro chi parla Italiano e contro i gay. I Disabili e gli Ebrei sono avvertiti: fra poco toccherà a loro. Poi agli Oppositori politici.

E infine, probabilmente con una guerra, a Tutti.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce della Chiesa cattolica: Cosmo Francesco Ruppi

Le belle facce della Chiesa cattolica: Cosmo Francesco Ruppi

 

Cosmo Francesco Ruppi (dipendente di Joseph Ratzinger col grado di arcivescovo emerito di Lecce): La febbre del Superenalotto, che per alcuni è diventata una vera idolatria, va fermata senza alcuna remora e prima possibile. (La Repubblica, mercoledì 12 agosto 2009). Ruppi? Eh, sì, effettivamente rompesti.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale): Repubblica parla anche di servizi deviati, ma a me pare che di deviato qui ci sia solo certo giornalismo. Non esiste da nessuna parte un servizio pubblico pagato dai cittadini che critica il governo, e anche il Pidì dovrebbe apprezzare un’azienda che non attacca né il governo né l’opposizione. La maggioranza degli Italiani la pensa così. La Rai deve prima di tutto informare, formare e come terzo obiettivo divertire. (La Repubblica, martedì 11 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale): Quanto alle gabbie salariali, tutti condividono l’esigenza di rapportare retribuzione e costo della vita al territorio. Legare i salari ai diversi livelli del costo della vita fra Sud e Nord risponde a criteri di razionalità economica e di giustizia. (La Repubblica, lunedì 10 agosto 2009).

Buffo che proprio lui e i leghisti vogliano mettere in gabbia gli altri.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Umberto Bossi: Stop alla carcerazione dei nostri dialetti imposta da Roma. Scriveremo la legge per la salvaguardia dei nostri dialetti, che dovranno essere insegnati nelle scuole. Per Roma ladrona la faccenda diventa pericolosa. I dialetti devono trovare spazio, perché rappresentano la nostra storia e per secoli sono stati la nostra lingua... Gli stipendi qui al Nord sono troppo bassi. Invece di dare tanti soldi allo Stato, bisogna metterli in busta paga. La vita al Nord è più cara che al Sud. Questa estate la Lega si batterà per i salari legati al costo della vita. Abbiamo preso il federalismo e ora è questa la battaglia che vogliamo fare... Noi quando emigravamo andavamo a lavorare, non ad ammazzare la gente. La Lega non l’abbiamo fatta per vincere le elezioni, ma per andare fino in fondo. Arrivando a Pontida, alcuni fratelli padani mi hanno detto che sono pronti a partire al mio ordine. Noi, tutti i dirigenti della Lega, saremo in prima fila. (La Repubblica, domenica 9 agosto 2009). Benito Mussolini fece la cosiddetta marcia su Roma in vagone letto, dormendo della grossa. Oggi siamo più civili, il Bossi non dovrà restare a casa: potrà usufruire delle più moderne vetture di Trenitalia, tutte dotate, nel rispetto della normativa vigente, di accessi per i disabili. A meno che, dopo i Migranti e i Meridionali, il razzismo leghista non prenda di mira proprio i disabili... Ma no, questo è impossibile: non vorranno mica darsi la zappa sui piedi.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale): State bene? Che aria si respira in Rai con i direttori che ho fatto?... Nell’edizione di giovedì sera il Tg3 aveva ben quattro titoli tutti negativi. Non possiamo più sopportare che la Rai sia l’unica televisione pubblica al mondo che, coi soldi di tutti, attacchi il governo. La Rai faccia il servizio pubblico e non attacchi né governo né opposizione... I giornali continuano a dire che odio le donne: invece, se c’è qualcosa che adoro sono le donne. Anche ministre. (La Repubblica, sabato 8 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale): Gli accordi per far passare il gas russo in Turchia erano già stati conclusi, quando il governo turco ha ricevuto un’inaspettata richiesta all’ultimo minuto da parte di Be4rlusconi, che voleva partecipare alla cerimonia della firma. Si è creata una certa sorpresa, perché ci si è resi conto che il premier italiano voleva rivendicare l’accordo come un suo successo personale. È il tipo di situazione che può causare un incidente diplomatico, ma siccome si trattava di Berlusconi ha solo fatto sorridere Erdogan e Putin. (Una “fonte del governo turco” intervistata dall’agenzia Reuters. Citata da La Repubblica di sabato 8 agosto 2009). Be’, e con questo? È una fortuna, invece, avere un presidente del Consiglio così. Se una potenza nemica minacciasse di invadere l’Italia, potremmo distaccarlo sul confine per intenerirli.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce degli arcivescovi: Severino Poletto

Le belle facce degli arcivescovi: Severino Poletto

 

Severino Poletto (dipendente di Joseph Ratzinger col grado di arcivescovo di Torino): Dal punto di vista dottrinale, l’aborto chirurgico e quello chimico sono entrambi un omicidio. (La Repubblica, venerdì 7 agosto 2009). Le dottrine fanno un brutto effetto a chi non ha gli strumenti affettivi e intellettuali per difendersene. Secondo certe dottrine, per esempio, gli arcivescovi sono feccia. Noi, invece, preferiamo pensare che siano esseri umani come gli altri. Anche se si vestono e parlano come in un brutto horror.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce della finta “sinistra”: Simonetta Rubinato

Le belle facce della finta “sinistra”: Simonetta Rubinato

 

Simonetta Rubinato (deputata del Pidì e sindaco di Roncade): Giancarlo Gentilini (il prosindaco leghista di Treviso noto per aver segato le panchine per non far sedere gli Immigrati ai giardinetti e per le battute sui “leprotti” da impallinare a fucilate) è riuscito a rendere Treviso una città migliore. Ha saputo interpretare per primo quello che la gente voleva da un sindaco. (La Repubblica, venerdì 7 agosto 2009). La gente della risma di questa donna, invece, arriva sempre (almeno) seconda. Anche in fatto di malvagità.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Daniela Santanché (ex neofascista, ex aennìna, attualmente pidiellìna): Barbara Berlusconi dovrebbe essere più misurata e avere più rispetto per suo padre. (La Repubblica, venerdì 7 agosto 2009). Dipende dai punti di vista: noi per esempio ci suicideremmo, se scoprissimo daver messo al mondo Daniela Santanché. Essere il padre di Barbara Berlusconi, invece, sarebbe un grande onore. (Purché in un raro momento di sincerità con noi stessi non dovessimo ammettere che il merito è tutto della ragazza e della madre).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale): L’Italia ha cominciato a declinare dopo il 2000. Ma non si può rimproverare tutto a Berlusconi: anche con il Viagra, non è così potente. (Bill Emmott, ex direttore dell’Economist, in una lettera al Finacial Times citata da La Repubblica di venerdì 7 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

I calunniati della Destra: Fabrizio Cicchitto

I calunniati della Destra: Fabrizio Cicchitto

 

(su) Fabrizio Cicchitto (ex craxista, attualmente pidiellìno e capogruppo del Pidièlle alla Camera): Con l’onorevole Cicchitto abbiamo trascorso una vacanza estiva in Sardegna. Il deputato di Forza Italia, anche in mia presenza, assicurava a mio marito che gli avrebbe conservato l’incarico di coordinatore regionale del partito in considerazione delle attenzioni riservategli... Mio marito prendeva tangenti per milioni di euro da alcune cliniche private e poi era solito dividerle con l’onorevole Fabrizio Cicchitto, di Forza Italia, che era, ed è, il suo padrino politico... Ricordo che mio marito si fece dare da Filippo Piccone l’importo di 600.000 euro per ottenere la candidatura al Senato. Di tale somma, circa 150.000 euro vennero consegnati all’onorevole Cicchitto. (Maria Maurizio, ex moglie del deputato pidiellìno Sabatino Aracu. La Repubblica, venerdì 7 agosto 2009. Aracu: “Non è vero. Mia moglie mi odia. L’ho perfino denunciata per stalking. Cicchitto: Non è vero. Querelo lei, La Repubblica e L’Espresso. Piccone: “Non è vero. Aracu già dal 2005 non era più coordinatore di Forza Italia). Un bell’ambientino, non c’è che dire.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce dei Bianchi della Destra americana: Audra Shay.

Le belle facce dei Bianchi della Destra americana: Audra Shay.

 

(su) Audra Shay: Repubblicana del profondo Sud ed estremista di destra, è la nuova presidente dei giovani del Partito repubblicano degli Stati Uniti. Sulla sua pagina in Facebook ha definito Barack Obama un “negro.

(Il Venerdì di Repubblica, venerdì 7 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale), Mara Carfagna (ministro per le Pari opportunità) e Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione): Il Nouvel Observateur arriva a una congettura devastante: “Con lo scorrere delle rivelazioni, l’ipotesi di un’infiltrazione della mafia russa al vertice dello Stato italiano prende consistenza,” scrive Serge Raffy. Il settimanale si riferisce, ovviamente, all’inchiesta di Bari, alla droga, alle escort arrivate dall’Est, al ruolo di Giampaolo Tarantini, tra l’altro consulente della russa Fisiokom... Il Nouvel Observateur parla poi di “una registrazione che rischia di alimentare ancor più lo scandalo”: un ipotetico nastro, secondo il periodico francese, nel quale Mara Carfagna (“amante quasi ufficiale”) e Mariastella Gelmini (le due sono definite “bimbe”, nel senso americano del termine) addirittura “s’interrogano reciprocamente per sapere come «soddisfare» al meglio il primo ministro. Evocando le iniezioni che deve farsi fare prima di ogni rapporto”... Paolo Guzzanti, dal canto suo, accusa Berlusconi di essere “un gran porco” e di “aver corrotto la femminilità italiana schiudendo carriere impensabili a ragazze carine che hanno imparato solo quanto sia importante darla alla persona giusta al momento giusto”. Il giornalista e deputato liberare, ex pidiellìno e inventore del termine “mignottocrazia”, scrive inoltre sul suo blog di avere raccolto voci, a suo dire “attendibili”, secondo cui “un famoso direttore avrebbe mostrato e fatto leggere a un numero imprecisato di persone (per lo più parlamentari di Forza Italia) i verbali che tutti i direttori di giornali hanno, in cui persone che ora ricoprono cariche altissime si raccontano fra di loro cose terribili che la decenza e la carità di patria mi proibiscono di scrivere, anche se purtroppo sono sulla bocca di coloro che hanno letto i verbali”. Poi però si lascia andare e racconta quelli che definisce “dettagli disgustosi” sui rapporti sessuali del premier. (La Repubblica, giovedì 6 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Maurizio Sacconi (pidièllino, ministro del Welfare, a proposito delle dichiarazioni del Calderoli sulle cosiddette “gabbie salariali”): È implicito il fatto per cui la contrattazione locale tiene inevitabilmente conto dello specifico costo della vita nel contesto territoriale. (La Repubblica, giovedì 6 agosto 2009). Ichino e i padronisti del Pidì battono Calderoli e la Lega 1 a 0: una nuova grande vittoria dei finti sinistri” italiani assegnata ai punti dal Sacconi, che li trova più affini a sé medesimo e alle proprie idee.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

I bei cravattoni verdi dei portatori di moccichini verdi: Federico Bricolo.

I bei cravattoni verdi dei portatori di moccichini verdi: Federico Bricolo.

 

Federico Bricolo (capogruppo della Lega al Senato): Le bandiere e gli inni regionali sono simboli identitari della nuova Italia federalista. Per questo abbiamo presentato un disegno di legge per cambiare larticolo 12 della Costituzione: c’è una lacuna inammissibile, che va colmata al più presto. (La Repubblica, giovedì 6 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) la finta “sinistra” inglese di Blair e Brown: Non era vero che le Land Rover delle forze armate britanniche potevano resistere alle bombe dei guerriglieri in Iraq. Né che oggi in Afghanistan i militari di Sua Maestà abbiano i mezzi più adatti, come sanno le famiglie dei 192 caduti. Ma fino a poco tempo fa bisognava dirlo, anche se le bugie per conto del ministero davano il mal di pancia. L’accusa viene da John Salisbury-Baker, ex portavoce della Difesa, che del governo è oggi controparte in una causa per danni: mentire alle famiglie dei caduti gli ha provocato, dicono i medici, una grave sindrome da stress post-traumatico. (La Repubblica, giovedì 6 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Educato contenimento dello sbadiglio? Mani occupate altrove?...

Educato contenimento dello sbadiglio? Mani occupate altrove?...

 

Roberto Calderoli (leghista, ministro per la Semplificazione): I dati diffusi dalla Banca d’Italia mostrano un costo della vita nel Meridione inferiore del 17% rispetto al Nord. Le buste paga vanno quindi parametrate all’andamento dei prezzi (La Repubblica, mercoledì 5 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le belle facce della finta “sinistra” padronista del Pidì: Pietro Ichino.

Le belle facce della finta “sinistra” padronista del Pidì: Pietro Ichino.

 

Pietro Ichino (senatore del Pidì per volontà della banda Veltroni-Franceschini-Rutelli-Fioroni-Marini, giuslavorista e inventore del termine fannulloni per designare gli impiegati pubblici): Che gli standard retributivi siano determinati in base al potere d’acquisto effettivo della moneta, che è diverso da regione a regione, dovrebbe essere una cosa abbastanza ovvia. Ma una scelta di questo genere non può essere imposta per legge, come vuole Calderoli: si rischierebbe perfino una censura di incostituzionalità. A mio avviso, la contrattazione collettiva non dovrebbe compiere questa scelta imponendola a livello nazionale: logica vorrebbe che, fissati alcuni punti fermi a livello centrale, si lasciassero spazi adeguati di negoziazione collettiva ai livelli regionale e locale. (La Repubblica, mercoledì 5 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Giulio Tremonti (ministro dell’Economia, del Tesoro, delle Finanze e ― tirando i fili di Mariastella Gelmini ― della Pubblica Istruzione): I conti deragliano, il governo taglia gli investimenti e gonfia come un pallone la spesa corrente per tenersi buoni i consensi. Il vero capo del governo è il ministro dell’Economia, che sfugge con i decreti al controllo collettivo del Consiglio dei ministri e poi del Parlamento e dell’opposizione: ecco dove finisce il fiume di miliardi che tracima dalle casse pubbliche. (Pierluigi Bersani, Pidì, a La Repubblica di martedì 4 agosto 2009).

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(dialogo tra) Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale) e una certa Evelina Manna: Io credo nel mondo dei sogni... con te (Evelina). C’è anche il mondo dei giornali... I giornalisti sguazzano nella merda. Ti do questo consiglio: non farti trovare. (La Repubblica, lunedì 3 agosto 2009). Si sarà reso conto di averle dato della merda, alla povera ragazza? Probabilmente sì. E lei l’avrà capito? Be’, è difficile rendersi conto che si può essere trattate in modo diverso, quando per tutta la vita non si sono incontrati che tipi come il Berlusconi.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Francesca Zaccariotto e Massimo Cacciari. Test per solutori più che abili: chi dei due sembra meno cattivo di quel che è? E chi dei due più intelligente di quel che è?

Francesca Zaccariotto e Massimo Cacciari. Test per solutori più che abili: chi dei due sembra meno cattivo di quel che è? E chi dei due più intelligente di quel che è?

Francesca Zaccariotto e Massimo Cacciari. Test per solutori più che abili:

chi dei due sembra meno cattivo di quel che è? E chi dei due più intelligente di quel che è?

 

(su) Francesca Zaccariotto (leghista, presidente della provincia di Venezia) e Massimo Cacciari (piddìno, sindaco di Venezia): Scende in campo un’inedita task-force di 138 uomini, tra militari e agenti della polizia provinciale, per combattere contro i 400 vu’cumprà che affollano il centro storico veneziano. Stamani entreranno in azione 48 agenti della polizia provinciale schierati dalla neo-presidente della provincia, la leghista Francesca Zaccariotto. E domani arriveranno a dar manforte 90 soldati dell’esercito italiano mandati dal ministro della Difesa Ignazio La Russa. Il sindaco Cacciari commenta: “Ma io ho già fatto molto, facendo quello che si è deciso di fare nel comitato per l’ordine pubblico insieme alle forze dell’ordine, polizia e carabinieri, e alla prefettura. Per esempio, sono decuplicati, dico decuplicati, sia gli interventi di contrasto del fenomeno, sia i sequestri delle merci. (La Repubblica, lunedì 3 agosto 2009). Il filosofo Cacciari avrà una riga nei futuri manuali di storia della filosofia come fondatore del rincorsismo: qualsiasi cosa facciano i razzisti della Lega, non solo la facciamo anche noi, ma la facciamo meglio. E se quelli arrivano ai campi di sterminio? Be’, non solo li facciamo anche noi, ma li facciamo meglio.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale): Il premier è una figura storica straordinaria, talmente straordinaria da uscire dalle vecchie categorie. Per questo è difficile anche solo immaginare di succedergli (Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, del Tesoro, delle Finanze e ― tirando i fili di Mariastella Gelmini ― della Pubblica Istruzione. La Repubblica, sabato 1° agosto 2009). In effetti avevamo sempre sospettato che quasi tutte le “straordinarie figure storiche” fossero individui del tipo del Berlusconi. Ora ne abbiamo un’autorevole conferma.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le facce sciupate dai digiuni e dalle mortificazioni della carne dei dipendenti di Joseph Ratzinger: Elio Sgreccia.

Le facce sciupate dai digiuni e dalle mortificazioni della carne dei dipendenti di Joseph Ratzinger: Elio Sgreccia.

 

Elio Sgreccia (dipendente di Joseph Ratzinger col grado di presidente emerito della pontificia Accademia della vita): Chi usa o somministra la pillola Ru486 sarà scomunicato. (La Repubblica, venerdì 31 luglio 2009). Ma questa è un’ingiustizia bella e buona: chi non è donna né medico, e dunque non può usarla né somministrarla, come farà a farsi scomunicare? Dovrà forse sostenere pubblicamente che gli individui come lo Sgreccia siano dei nemici della Repubblica e del Popolo italiano prezzolati da uno Stato estero antidemocratico e aggressivo?

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(di e su) Giulio Tremonti (ministro dell’Economia, del Tesoro, delle Finanze e ― tirando i fili di Mariastella Gelmini ― della Pubblica Istruzione): Siamo sicuri che l’oro sia della Banca d’Italia? L’oro è del popolo italiano, dei contribuenti (Giulio). Perché vuole limarci le unghie proprio adesso? Faccio giurisdizione da più di trent’anni ma non riesco a capirne logica e ragione (il segretario della Corte dei conti Schlitzer) (La Repubblica, venerdì 31 luglio 2009). E se fossero sull’orlo della bancarotta? Se gli elettori del Pidièlle (cioè i milioni di padroni, padroncini, padronacci e aspiranti tali che il Tremonti chiama “popolo italiano”) potessero salvarsi dalla furia del vero Popolo italiano solo rapinandolo delle sue riserve auree e impedendo ai magistrati di ficcarci il naso? Hanno già rapinato la Scuola, cioè i Bambini e i Ragazzi italiani, perché dovrebbero fermarsi davanti al caveau superblindato della Banca d’Italia?

 

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Mille volte meglio Antonio La Trippa che certi “leader” del Pidì sempre in cerca di trippa per gatti!

Mille volte meglio Antonio La Trippa che certi leader” del Pidì sempre in cerca di trippa per gatti!

 

il Pidì di Dario Franceschini (tanto, tanto, tanto diverso dal Pidì di Walter Veltroni): “A me è sembrato una persona normale, aveva problemi molto comuni: non trovava lavoro, era in crisi con la fidanzata e credeva di essere vittima di una maledizione”. Così il mago Nicola Trippa, di Fiumicino, descrive Luca Bianchini, il presunto stupratore seriale di Roma, che si è recato nel suo studio di occultista una ventina di volte. “Non avrei mai potuto immaginare che fosse coinvolto in una storia del genere”. (La Repubblica, venerdì 31 luglio 2009). Quelli della ex Margherita potrebbero offrire anche al mago di Fiumicino un posto di coordinatore di circolo del Pidì. Tutti gli affatturati ed esorcizzati del partito ed ex, stile Barbara Palombelli, ne sarebbero contenti. Inoltre si chiama Trippa: non sarà l’indimenticabile Antonio La Trippa di Totò, che purtroppo non è più disponibile, ma per gatti come i papisti e i padronisti del Pidì sarà sempre meglio che niente trippa del tutto.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Le facce da veri compagni di certi democratici: Alberto Tedesco.

Le facce da veri compagni di certi democratici: Alberto Tedesco.

 

(su) Alberto Tedesco (senatore del Pidì): Alcuni imprenditori avrebbero finanziato i partiti che governano alla regione e al comune di Bari, ottenendo in cambio una corsia preferenziale nell’aggiudicazione di appalti pubblici: un sospetto formulato sulla base delle intercettazioni telefoniche, raccolte in più di un anno d’indagine, che il 6 febbraio scorso hanno portato alle dimissioni dell’allora assessore regionale alla Sanità o ora senatore del Pidì Alberto Tedesco. (La Repubblica, venerdì 31 luglio 2009). Ora senatore? Solo un piccolo premio da parte degli allora segretario del Pidì, vicesegretario del Pidì e capintesta dei democratici pugliesi Veltroni, Franceschini e D’Alema.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Mariastella Gelmini (ministro della Pubblica Istruzione quando il Tremonti è in altre faccende affaccendato e lei non è occupata col Berlusconi) e “Beppe” Fioroni (ex ministro della Pubblica Istruzione ed esponente di rilievo della banda di papisti e padronisti che per mezzo del Pidì tiene in ostaggio la Sinistra italiana): Sulle tradizioni locali si può ragionare, non c’è distanza tra il Pidièlle e la Lega sul tema della Scuola (Mariastella). La Gelmini non può fare il sortentenna, perché in gioco non ci sono solo i rapporti tra il Pidièlle e la Lega, ma la difesa della serietà della Scuola. È una vergogna quello che sta accadendo sulla pelle degli insegnanti (“Beppe”). (La Repubblica, giovedì 30 luglio 2009). Il peggior ministro della Pubblica Istruzione della Storia d’Italia contro la peggior ministro della Pubblica Istruzione della Storia d’Italia: non è da gentiluomo.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

Silvio Berlusconi (presunto utilizzatore finale): Ho questo torcicollo che mi affligge da tempo, andrò nove giorni da quelli che fanno dimagrire. (La Repubblica, giovedì 30 luglio 2009). Se la smettesse di irrigidire il collo e le mascelle per assomigliare ai testoni di marmo di Mussolini, starebbe sùbito meglio.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) Giulio Tremonti (ministro dell’Economia, del Tesoro, delle Finanze e ― tirando i fili di Mariastella Gelmini ― della Pubblica Istruzione): Ieri Tremonti ha cercato di fare il furbo... Le norme che bloccano le indagini della Corte dei conti grazie al lodo Bernardo sarebbero pure entrate in vigore, anche se per una breve finestra. Con un bel risultato: bloccare le indagini romane del pm contabile Guido Patti sulle consulenze affidate dai funzionari del ministero dell’Economia. Ben 400 inviti a dedurre, e per alcuni anche qualcosa in più: una citazione. (La Repubblica, giovedì 30 luglio 2009). I risparmi li sa fare, il Tremonti, solo sulla Scuola e sulla pelle dei Bambini e dei Ragazzi italiani: quando si tratta del suo ministero, invece (se le indagini della Corte dei conti non saranno bloccate, e dimostreranno la fondatezza dell’accusa) le maniche gli si fanno sùbito larghissime.

 

Meglio Ridere... di Quelli che fanno Piangere!

 

(su) la finta “sinistra” inglese di Blair e Brown: Ai tempi d’oro di Tony Blair, il New Labour aveva agganciato i grandi dell’industria e della finanza con quell’entusiasmo incontrollato, esagerato, che è proprio dei neofiti... Adesso gli ultimi degli industriali che dal 1997 hanno sostenuto i laburisti lanciano un ultimatum: entro l’autunno il premier Gordon Brown deve lasciare, altrimenti ogni possibilità di sopravvivere sarà cancellata. Peter Slowe, capo del Labour Finance & Industry Group che da quindici anni ha aperto i ponti con un mondo che ha portato milioni di sterline nelle casse del partito e ha permesso al Labour di farsi apprezzare (anche troppo) nelle stanze del potere finanziario, ha chiamato il ministro dell’Industria, Peter Mandelson, per dirgli chiaramente che entro l’autunno dev’essere lui a guidare il governo. (La Repubblica, giovedì 30 luglio 2009). È il probabile futuro del Pidì. D’altra parte, ognuno si sceglie gli amici e sostenitori che si merita.

 

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